Decimo Segno zodiacale: Capricornus

Fin dall’antichità Capricornus era considerato la via della risalita delle anime verso la loro dimora celeste, nonché quel “luogo” simbolico ove il distacco dalla materia, fino a quel momento saldamente e fermamente impugnata, assumeva le sembianze dell’iniziazione. Un periodo, quello del solstizio di dicembre, ove siamo sollecitati, in virtù dell’apertura di una porta energetica, ad abbandonare ruoli e schemi cristallizzati per aprirci al nuovo, cioè ad aderire in coscienza all’opera di rinnovamento ciclico apprestata dal Sole.
In questi giorni in cui le forme si stanno dissolvendo sotto i nostri occhi, in cui siamo chiamati a rinnovarci interiormente con forza e senza compromessi, in un momento ove vecchi cicli si chiudono ed altri, ancora vergini, si stanno aprendo possiamo, seguendo il dettato celeste, accogliere l’eterno ciclo di morte e rinascita che muove tutto il cosmo, salendo con tenacia ed umiltà verso vette di Luce.

A partire dall’Equinozio di marzo si è iniziata la pubblicazione delle schede dei Segni zodiacali secondo lo “sguardo astrosofico“. Come già anticipato nell’articolo “Il Tempio della Vita”, cui si rimanda per la spiegazione delle singole voci che compongono le schede, ogni mese verrà illuminata una porzione di Spazio: a noi volgere gli “occhi al Cielo” e lasciarci fecondare dalla pioggia vivificante di questa energia celeste. Anche questo semplice gesto, se compiuto consapevolmente, ci permette di rendere presente in noi il Modello e ci consente, come possiamo, di portare un pezzetto di cielo in terra, contribuendo alla creazione di una Nuova cultura e una Nuova civiltà.

 MandalaRossoOro

Citazioni tratte da:
– A. A. Bailey, Trattato dei Sette Raggi: Astrologia Esoterica e Fatiche di Ercole, Collezione Lucis
– Primo Vertice, Il Sistema Solare nello Spazio, 1993, riscritto 1999, Ed. Nuova Era
Vedi il Segno anche in Ricostruire il Santuario della vita umana, 1979.

Vedi o scarica la Scheda di Capricornus.


 Numero

10, la Tetraktis, il Decagono, la stella a 10 punte, il Compimento, la Perfezione (relativa rispetto ad un nuovo ciclo di progresso), il Cosmo.

Raggi e Gerarchie

Trasmette, nel ciclo precessionale attuale, le energie dette , e Raggio: il 1° Raggio lo collega ad Aries e Leoed è connesso alla Volontà e al Potere, il 3° Raggio lo collega a Cancer e Libra ed è connesso all’Intelligenza attiva, il 7° Raggio lo collega ad Aries e Cancer ed è connesso all’Ordine. Sia il 1° che il 3° appartengono al triangolo dei Raggi maggiori o di Aspetto: tramite il 1° raggio trasmesso da Capricornus viene la volontà vittoriosa che libera dalla forma e inizia al regno in cui si esprime il volere (e non l’anima) del divino. C’è un intimo rapporto tra Capricornus e la Terra: la ragione è che la Terra fornisce le condizioni ideali per questa forma particolare di conseguimento poiché sta passando dallo stadio di “pianeta non sacro” a quello iniziatico di “pianeta sacro“. Ecco perché Saturno, il “capricorno solare”, è tanto potente e trasmette in Terra la qualità dinamica del 1° Raggio, del potere. Aries l’Iniziatore, Leo il Sé, Capricornus l’Agente trasfigurante: ecco alcune implicazioni in riferimento al 1° Raggio e all’Umanità.

Capricornus, per l’era di Aquarius, è la costellazione principale che trasmette il 7° Raggio, che promuove l’iniziazione e la sconfitta del materialismo.

Nell’attuale sistema solare, per quanto riguarda l’evoluzione umana il rapporto Capricornus-Venere (5° Raggio della Conoscenza concreta o Scienza) esprime l’opera della corrispondente Quinta Gerarchia creativa tra le Sette manifeste , ovvero della Decima Gerarchia tra le 12 Gerarchie creative o ‘unità di vita’ che formano il corpo di espressione del nostro Logos solare (la terza dal basso, detta i Coccodrilli o Makara = il Segno di Capricornus in sanscrito, “la mano che costruisce a pentagoni”: la Mente, il 5° principio, che costruisce la Forma). La Quinta/Decima Gerarchia sono “i Perfetti”, quei Costruttori a partire dal Piano mentale dell’aspetto Personalità, sono il Fuoco o “volontà di esprimere” che costituisce la forza manifestante della creazione (Ichashakti).

La Quinta Gerarchia o Quinto Raggio sistemico è il dualistico Quinto Principio della Mente che concretizza portando a realizzazione l’essenza.

Capricornus fa parte, insieme a Cancer, Leo, Scorpio e Pisces, dei cinque segni che riguardano l’evolvere, nel tempo e nello spazio, della Gerarchia umana (gli altri sette segni riguardano lo svolgersi della coscienza planetaria sulla Terra, e solo secondariamente implicano la quarta Gerarchia; l’uomo è dunque l’espressione di sette principi e l’attività o espressione di vita di cinque livelli).

 Rapporti cosmici

DracoCapricornus è collegato alla costellazione del Drago, la “vetta” del Sistema Solare, sede del Polo Nord dell’Eclittica e “Sistema solare” di 7° Raggio, il Centro della base del Grande Uomo cosmico, fonte di vitalità cosmica e di “coordinazione dei fuochi che si accendono” (kundalini). Inoltre un flusso di Energia dinamica, o Fuoco elettrico, emana da Sirio mediante l’asse Cancer-Capricornus e il pianeta Saturno, energie che congiunte stimolano la Sensitività e rendono possibile all’aspirante di percorrere il Sentiero della purificazione, o della prova. Queste energie focalizzano e qualificano quella emessa dalla Gran Loggia dell’Altissimo su quel Sole remoto. Tramite la Gerarchia, esse piovono sulle moltitudini umane, e permettono all’unità, presente in quelle masse, di “isolarsi, voltare le spalle al passato e trovare la propria via su quel tratto di Sentiero in cui impara a sentire“.

Inoltre, attualmente (dal 1875, con culmine nel 1945 ed in rapido ritiro dal 1975) esiste un potente interscambio tra le tre Costellazioni di Leo, Capricornus e Pisces (le due volte precedenti per tale potente influsso focalizzato sulla Terra, che riguarda in special modo il quarto regno umano, furono al tempo dell’Individuazione, arrivo dei “Figli della Mente” al tempo della Lemuria, e al tempo dell’Atlantide e del Diluvio).

In particolare, vi è anche una catena di relazioni che emana dalle Pleiadi per giungere, attraverso una serie di Centri di 3° Raggio, fino al centro della gola umano: le Pleiadi trasmettono energia che passa per Capricornus, che la rinvia tramite Mercurio e giunge al Centro Ajna Planetario, donde si dirama al Centro Ajna del Discepolo (Mente spirituale o astratta) ed infine controlla il centro della gola (creatività personale).

Per l’Umanità, nel ciclo attuale, è Capricornus a determinare la crisi, che è iniziatica e anche distruttiva (connessa soprattutto al regno minerale), congiunta a una crisi di percezione mentale precipitata da Mercurio. Quest’ultima, assieme al “rovinare del peso massiccio di Karma“, cui tutto il mondo partecipa, annuncia il nuovo giorno visto dalla vetta. Tre correnti d’energia s’incrociano dunque nel centro chiamato Umanità, e che pertanto implicano:

  1. L’intelligenza attiva latente nel centro umano.
  2. L’opera iniziatica di Capricornus.
  3. La radianza illuminante di Mercurio.

Il combinarsi di queste energie ha prodotto un ternario di Attività di suprema importanza.

 Croce

CroceCardinaleCardinale. Il ‘segreto’ della Croce cardinale è la Vita stessa, il Primo aspetto che prevale, in Capricornus, all’atto della terza Iniziazione. La luce della terza Iniziazione della Trasfigurazione (Capricornus) rivelò a Gesù Cristo, e rivela ad ogni Anima pronta, la gloria e il mistero trascendente di tale Croce del Maestro. Chi si approssima alle iniziazioni superiori deve immergersi nel mare di fuoco, che in essenza è fuoco divino che la purificazione perfetta del desiderio ha lavato da ogni aspetto formale e materiale.
Le energie della Croce Cardinale si uniscono all’energia cosmica, convogliando la qualità di Colui di Cui Nulla si può dire, e hanno “i colori della Luce di sette sistemi solari“, uno dei quali è il nostro: attualmente, tali energie cardinali reggono la Croce terrestre dei solstizi e degli equinozi, e l’incipit del Segno Segno astrologico di Capricornus (tra le costellazioni astronomiche dello Scorpione e del  Sagittario) coincide con la direzione superna Sole-Centro galattico.

Il significato delle energie che agiscono nel Sistema Solare tramite questa Croce, cioè le costellazioni di Aries, Cancer, Libra e Capricornus, può essere riassunto con questi quattro termini: Creazione, Manifestazione, Legislazione, Iniziazione.

 Elemento

Terra, la cui parola chiave è contatto; triplicità di terra con Taurus e Virgo.
La triplicità dei segni di terra è rappresentabile con i simboli di pianure (Taurus), caverne (Virgo) e rocce (Capricornus). Le caverne esistono nelle rocce, sepolte sotto le pianure: “il Cristo uscì dalla caverna rocciosa e camminò sulle pianure della Terra, e da allora “la donna non Lo conobbe“, ossia la forma non ebbe più presa su Lui, Che la vinse nelle profondità. La luce della rinascita irrompe nella caverna dell’Iniziazione quando si rimuove la pietra che ne occlude l’accesso. Dalla vita nella forma alla morte della forma, giù nei fondi rocciosi, nelle cripte del Tempio, così va l’uomo. E in quei luoghi stessi irrompe altra vita, con forze nuove e liberatrici; cose vecchie periscono e la tenebra cede alla luce.”
Capricornus quale segno di Terra è il punto di massima concretezza e densità, e mostra la vita divina profondamente incastonata nella sostanza. È la vera morte, per quanto concerne la vita; è la schiavitù nella forma. Ma, a moto invertito sul sentiero del Ritorno, è ancora in Capricornus che finalmente si soggiogano la materia, la forma, la concretezza ai fini e agli intenti divini, segnando il trionfo e il potere della vita cristica.

Motti

Involutivo – Che l’ambizione governi, e la porta sia aperta.
Evolutivo – Mi perdo nella luce superna, ma le volgo le spalle.

Il motto involutivo è la chiave dell’impulso ad evolvere, del segreto della rinascita, di quella parola che riecheggia tra Cancer e Capricornus. La porta dell’iniziazione è sempre aperta, ma l’uomo per eoni preferisce quella di Cancer; l’ambizione lo sospinge in vita finché non si accorge che i piaceri terreni sono senza valore. Per gradi allora sostituisce l’ambizione spirituale e il desiderio di libertà, che divengono incentivi motori per altrettanti cicli di incarnazione. Ad un certo stadio dell’evoluzione un senso vero della realtà prende il posto dell’ambizione, sia essa terrena o spirituale. Compreso questo, l’uomo può affermare con sincerità il motto evolutivo, non avendo altro scopo che servire. Rientra dunque dalla porta di Cancer, ma con la coscienza fissa in Aquarius. Da iniziato in Capricornus s’incarna per servire il mondo in Aquarius e poi per salvarlo in Pisces.

 I sette aspetti di Capricornus

UNO

Capricornus segna l’inversione del moto dell’energia vitale. Si tratta di una doppia inversione: per quanto attiene alla costruzione formale, inizia la risalita verso la coscienza; per quanto è della coscienza inizia la discesa nella forma. In tutto lo Spazio solare, dal primo istante di questo segno, l’energia pulsante si rinnova, sale e scende. Il moto eterno principale della Vita va dall’alto in basso, e viceversa, nello stesso tempo. Una tale, doppia scarica d’energia è il Mistero, ed è l’origine di qualsiasi movimento di qualunque livello in tutti i mondi; simultaneamente essa conduce alla liberazione luminosa sulla vetta e sospinge nella valle oscura a prestare servizio. Nell’interpretazione solare, il moto della Vita raggiunge il massimo dinamismo in Aries, quando cioè diviene manifesto, e al massimo negativo in Libra, allorché comincia a ritrarsi nel trascendente.
In Capricornus e in Cancer sosta e si inverte: dal primo irradia la Volontà-di-essere, dal secondo la Volontà-di-divenire.

Per quanto ora detto, il primo Raggio è attivo e molto potente in questo segno, che lo diffonde nel sistema solare.

DUE

Il salire dilata, espande; lo scendere comprime, contrae. Quello libera, questo incatena.
Nello Spazio il moto alterno è sovrano, mentre sfolgora dall’Altissimo all’Abissale, unendoli in eterno. Le creature e le coscienze ne sono trascinate, e, reagendo, respirano. Questo moto è la causa del respiro, che sostiene tutto ciò che vive.

TRE

Il moto dell’energia divina ha uno scopo (altrimenti, perché muovere?), e lo persegue fin dall’inizio sino alla fine. Per connettere assieme in modo fatale il principio al termine opera la magia del ritmo, grande agente universale che lega, apparenta, comunica.
Il ritmo costruisce ed è l’ossatura portante di qualunque sviluppo della Vita e ne definisce la forma, stabile e prevista. Esso accompagna la Vita sino al compimento del suo volere, quando cioè la fine e lo scopo sono entrambi raggiunti. I suoi aspetti numerici sono infinitamente variabili, la cui scelta è libera, poiché alla meta si perviene per innumeri vie diverse, ma le conseguenze sono fissate.
In ciò stanno l’essenza e il valore del Progetto, che lancia e guida l’energia verso lo scopo e assicura variabilmente il successo dell’impulso iniziale.

Anche il terzo Raggio, l’Innovatore, è dominante in questo segno: il progetto si pone sempre all’inizio di qualunque impresa. L’intero processo di crescita dell’anno solare terrestre viene in Capricornus pianificato, disposto e previsto, sia per le cose che salgono che per quelle che scendono secondo l’onda della Vita.

QUATTRO

Esiste un Centro di simmetria e risonanza per tutti gli sviluppi. In esso le crescite si specchiano, e quanto ancora non si è svolto trova conferma e previsione in quanto si è già compiuto. Per la sua presenza inevitabile, ma segreta, le libertà d’azione e di rispondenza si bilanciano, sia in linea orizzontale sia verticale.
Per via del Centro qualunque elemento si specchia e si riproduce altrove, senza limiti.
La funzione del Centro non è dunque solo passiva, poiché è il vero perno-sostegno del costruirsi di tutte le costruzioni. A sua volta, il Centro è riferito a un altro Centro, dal quale anch’esso dipende ed è sorretto. In questo modo i processi si ricollegano fra loro a ogni livello e ciascuno di essi è indispensabile all’insieme totale.

CINQUE

A proposito della terza qualità di Capricornus si è affermato che il ritmo costruttore è libero di esplicarsi in vari e innumerevoli modi. La quinta qualità lo testimonia e l’esegue. Non c’è limite alla variazione, come al potere creativo e progettuale cui essa obbedisce.
In Capricornus il ciclo solare, all’inizio del suo rinnovo, è ancora ben lontano dalla fase produttiva vera e propria, ma tutto è già potenzialmente presente. Ecco i semi di ciò che sarà: siano essi sepolti nel suolo o nel cuore sono gravidi di vita e di forme e d’aspetto, ancora involuti e inespressi, ma esistenti e pronti a seguire il Comando.

SEI

Ciò che evoca irresistibilmente la fine è il principio. Ad esempio, la scrittura di queste pagine corre verso la sua conclusione, passando da una fase all’altra solo perché obbedisce alla legge del suo impulso iniziale. Può trovare ostacoli, ma la fine l’attende. Esiste insomma una grande comunione fra tutto ciò che parte, ciò che arriva e ciò che transita per una fase intermedia. Principio e fine si cercano e si saldano in una sola realtà, il che impedisce al divenire di affermarsi come verità, e lo limita alla funzione di segnale provvisorio, indice di un passaggio effimero.
Una tale legge afferma che tutto è Uno, e che altro non sussiste che il Mistero. Tutto ciò che esiste o esisterà comunica con tutte le altre cose, interne ed esterne, dense o sottili; la mutua relazione fra tutte le Entità è il Precetto sacro universale.

SETTE

Nella purezza primordiale di Capricornus, quando il futuro annuale sta per svelarsi ma è ancora incontaminato, nulla si para a separare l’essenza dalla parvenza. Verranno poi gli sviluppi manifesti, che certamente saranno condizionati dai residui e dall’incompletezza del ciclo solare precedente, ma nella sospensione solstiziale che imprime il suo suggello su questo segno tutto è ancora intatto e nuovo.
I confini che presto compariranno fra prima e poi, fra destra e sinistra, fra avanti e indietro, ossia le separazioni di natura orizzontale, sono ancora immanifesti. Restano invece chiare, non velate, le gerarchie fra i livelli del Fuoco vitale. Perciò la struttura universale si accampa con evidenza in Capricornus quale vera e sola Legge dello Spazio. Il silenzio delle divisioni orizzontali consente la visione della Scala verticale degli esseri, che la scendono o la risalgono.

La settima qualità di questo segno è dominante, e presenta la realtà indiscussa della Gerarchia di valori, prima che le apparenze formali l’oscurino e poi la nascondano.” ¹

 Reggitori

Exoterico ed Esoterico – Saturno (3° R) che lo collega a Libra e Cancer.

In questo segno iniziatico Saturno svela il terzo aspetto divino, la sostanza intelligente. (Sulle croci Mobile e Fissa splende quello che si chiama il raggio verde, il terzo dei 3 maggiori, che controlla non solo la vita quotidiana degli obblighi karmici evolutivi, ma anche le esperienze e i processi dell’evoluzione stessa. LaSaturno
ragione è che Capricornus è segno di terra, e che il terzo e quinto Raggio vi sono preminenti, e incorporano il terzo aspetto principale divino, l’intelligenza attiva, e il suo potere secondario, il 5° Raggio, della Mente. Essi attraverso Capricornus piovono su Saturno e Venere, donde passano sulla Terra.) Saturno è il punto focale per la trasmissione della Mente cosmica a tutti i pianeti del Sistema Solare, ed è “Colui che amministra la Legge di Causa ed Effetto, uno dei grandi Signori del Karma“: costringe l’uomo ad affrontare il passato e a prepararsi nel presente per il futuro, essendo questo l’intento dell’occasione karmica. Per certi aspetti Saturno è come il Guardiano della Soglia planetario (la Personalità), poiché tutta l’Umanità deve affrontarlo, così come l’Angelo della Presenza (l’Anima), per scoprire che entrambi sono quella dualità composita che è essa stessa. L’individuo umano lo scopre e affronta i due estremi mentre è in Capricornus.

Saturno in Capricornus controlla dunque l’essere umano, sia durante il moto ordinario che inverso (umanità ordinaria o discepoli), sia sulla Croce Mobile che sulla Croce Fissa. Con Marte (per Scorpio) è molto potente in fatto di iniziazione alla vita della Gerarchia: il che implica l’azione intensa delle energie del e 3° Raggio, che, se ben usate, svincolano dalla schiavitù della forma e liberano l’individuo cosciente.
Saturno connette Capricornus anche ad Aquarius, che lo precede nel senso ordinario del moto; dall’astrologia ordinaria è infatti ritenuto reggere Aquarius insieme ad Urano, ma in realtà ciò che si registra è l’influsso saturnino di Capricornus, dove quel pianeta regge due decanati (20 gradi). Quando il moto è invertito, l’influenza di Saturno in Capricornus si esaurisce e l’uomo è allora libero dal karma e non ha bisogno che gli si presentino opportunità, poiché è un iniziato libero e può dedicarsi a servire il mondo senza pensieri o desideri egoistici che lo trattengano.

Le influenze di Capricornus sono in relazione anche con Sagittarius, poiché sia la Terra (Reggitore esoterico di Sagittarius) che Saturno sono esponenti o espressioni del 3° Raggio (la prima ‘non sacra’ lo esprime a livello della Personalità planetaria, il secondo ‘sacro’ a livello d’Anima), dell’Intelligenza attiva, formando così un campo d’energia ove il discepolo ben concentrato può conseguire alfine l’iniziazione.
Saturno, la cui energia dal 1875 al 2015 è fluita particolarmente da Leo, tramite Shamballa, nell’Umanità, regge come detto due decanati di Capricornus. Ciò spiega l’enorme potenza che esso ha sviluppato al presente nel triangolo dell’Umanità. Con l’impeto della sua energia spezza le condizioni esistenti, e quindi consente a Mercurio (che trasmette la Luce delle Pleiadi) un’azione più decisa. Rimosse che siano le ostruzioni, la visione sarà percepita in modo più intuitivo. È la nascita di due consapevolezze diverse: l’autocoscienza (Leo) e la coscienza Cristica (Capricornus), alimentate dalla forza “Leo” che Saturno riversa sull’Umanità, ponendola così in rapporto più rigoroso con Shamballa mediante Capricornus, che agisce tramite Mercurio.

GlifoVenereGerarchico – Venere (5° R) che lo collega a Taurus, Libra e Gemini. Queste quattro costellazioni costituiscono un potente quaternario di energie che determinano condizioni e stati che consentiranno al candidato di comprovare la propria preparazione e dignità per essere iniziato: Taurus custodisce il segreto della luce, Gemini il segreto della dualità, Libra dell’equilibrio, e Capricornus custodisce il segreto dell’anima stessa; l’iniziato viene pertanto illuminato, dotato della parola che fonde le coppie di opposti e indotto a pronunciare la parola che lo svincola dal potere dei Signori del Karma, la legge del riequilibrio, affinché il segreto dell’anima, o “segreto della gloria nascosta“, possa rivelarsi alla terza Iniziazione. Di fatto, dopo la terza Iniziazione, e salito di proposito sulla Croce Cardinale, l’uomo si libera dall’imperio di Saturno e passa sotto quello di Venere, reggitore di quella Gerarchia che è detta dei Coccodrilli (Makara). In Capricornus, Venere è l’amore spirituale e rivela quel desiderio per il tutto, per l’universale, che contrassegna l’iniziato e ogni vera espressione di vita spirituale.

Se Saturno svela il terzo aspetto divino, Venere in Capricornus svela il secondo aspetto divino dei “Draghi di Saggezza”, cioè l’amore intelligente della coscienza iniziatica (il Sole/Vulcano rivela la loro sintesi, il primo aspetto). Capricornus, connesso all’iniziazione, è anche il segno del Salvatore che verrà, e questi suoi aspetti superiori si mostreranno con potenza se l’Umanità lo vorrà e trarrà vantaggio dall’influsso di Venere (che regge il terzo decanato dell’Era di Aquarius), e userà la mente per rispecchiare il proposito dell’anima.

Dignità: Per quanto riguarda le relazioni tra Capricornus ed altri Luminari, notiamo che Marte si trova in esaltazione nel segno, mentre la Luna è in esilio e Giove e Nettuno sono in caduta. Marte, simbolicamente inteso come dio della guerra, come Produttore di conflitti, in questo segno terrestre trionfa nelle prime due fasi dell’evoluzione della Quarta Gerarchia creativa e nella storia dell’uomo poco progredito. La materialità, le lotte per appagare le ambizioni personali e il conflitto con le tendenze superiori spirituali proseguono costanti, e questo segno, il più materiale di tutti, è il campo di battaglia fra le abitudini e l’ordine vecchi ed affermati e le tendenze nuove e più elevate. Ma, per evoluzione, il potere della Luna, simbolo e signore della forma, decresce allorché l’uomo che ha rovesciato il moto sulla Ruota si libera sempre più dalla schiavitù della materia. Il fascino di ciò che è materiale si attenua. Giove in questo segno “cade” poiché è quel pianeta che, nel suo aspetto inferiore, soddisfa il desiderio e le voglie, mentre per altro verso esterna l’amore che attrae a sé magneticamente ciò che si desidera, stavolta per il bene comune. Pertanto Giove in Capricornus tocca il più basso livello di espressione nell’aspetto materiale più denso, che poi, col trionfo dell’amore e dell’impersonalità, svanisce e scompare. È appunto alla “caduta” dell’aspetto superiore che si riferisce quel simbolismo, e, in seguito, alla scomparsa di ciò che è basso e vile. L’amore cade e si acceca quando il desiderio è saliente; e questo svanisce quando quello trionfa.

Anche di Nettuno si dice che cade in questo segno, per le stesse ragioni. Sia Nettuno che Giove sono esaltati in Cancer, quel grande segno dove si realizza il desiderio di scendere nella carne, entrambi perdono potenza in Virgo, dove appaiono i primi sintomi della coscienza cristica, ed entrambi cadono in Capricornus, dov’essa raggiunge la propria pienezza.

Decanati: i tre decanati, che concernono i tre aspetti vita, qualità, apparenza, per Capricornus sono i seguenti:

 Note fondamentali

VettaIniziazioneVetta dell’Iniziazione: Capricornus estrae irresistibilmente l’anima dalla vita e dall’esperienza della forma, ed è quella “luce irradiante che guida l’anima, sana e salva, sulla vetta del monte“. È la Luce dell’Iniziazione. Rischiara la via per la vetta, e trasfigura, rivelando il sole che sorge.
Oggi l’Iniziatore ai Misteri agisce per ispirazione e con energie venienti da Capricornus, segno di terra, poiché l’umanità è ancora legata alla terra. Le forze iniziatiche producono i loro massimi effetti nel mondo fisico, poiché qui appunto l’iniziato deve dimostrare di essere libero, di saper comprendere, e di essere divino.
Scalata la vetta del monte di Capricornus, durante la Trasfigurazione si offre all’iniziato la vista di tutti i poteri dei regni naturali, con l’intrico delle loro molteplici linee, che appaiono come fiumi di luce. Tutte le grandi esperienze vissute sulle vette, e riferite nella Bibbia, sono connesse a Capricornus: Mosè sul Sinai è Saturno in Capricornus che impone la legge karmica sulla sua gente; il Monte della Trasfigurazione del Nuovo Testamento è Venere in Capricornus, allorché mente, amore e volontà si unirono nella persona del Cristo, “trasfigurato” davanti ai suoi discepoli. Il Cristo nacque in Capricornus, adempì la legge di Saturno, iniziò l’era della fratellanza intelligente sotto Venere ed è l’esempio perfetto dell’iniziato di Capricornus, che in Aquarius serve il mondo e in Pisces lo salva, completando la ronda attorno allo Zodiaco.

Se la nascita del “Cristo cosmico” (latente in Aries) avviene in Virgo, quella del Cristo individuale (l’Iniziato dalla coscienza cristica) avviene in Capricornus, al termine del necessario periodo di gestazione. Capricornus è dunque il “luogo di nascita del Cristo“, luogo della “seconda nascita“, scenario dell’emergere del quinto regno spirituale, a tempo debito. In questo segno l’iniziato perviene a un livello di consapevolezza spirituale che si dimostra poi in Aquarius e in Pisces: uomo come lavoratore mondiale e uomo come salvatore del mondo, entrambi investiti di una missione universale.
Capricornus determina dunque la Crisi dell’Iniziazione. Cinque ne sono gli stadi, ed emerge la vita cristica, che prevale. È la sintesi superiore, è il predominio assunto dalla coscienza Cristica, che è coscienza di gruppo.

Leo-Libra-Capricornus costituiscono il triangolo del Padre, cioè dell’aspetto volontà; sono segni di vittoria, ottenuta affrontando la crisi e trionfandone. Oggi, Capricornus produce la terza crisi nella lunghissima storia umana, una crisi iniziatica, e la possibilità che sia efficace e introduca un nuovo regno di natura sulla Terra si fa sempre maggiore. Sono i processi iniziatici che trasformano la coscienza-di-sé (Leo, Numero 5) in coscienza di gruppo (Capricornus, Numero 10).

Cristallizzazione/Morte e Immortalità Conclusione e Inizio: in Capricornus la forma si concretizza e cristallizza e ne consegue la morte. Il Cristo, trionfando sulla morte e risuscitando a vita, additò il mistero profondo di questo segno. Capricornus è l’ingresso nella vita di coloro che non conoscono la morte.
Capricornus designa densità, solide basi, concretezza, la montagna di Karma che grava sull’anima in lotta, o il monte dell’Iniziazione che deve essere un giorno scalato. Significa pertanto la grande forza liberatrice che da un lato avvia l’esperienza e dall’altro la conclude, per quanto riguarda l’uomo. Capricornus è dunque connesso alla nascita del microcosmo spirituale e alla morte dell’universo fisico, nonché alla resurrezione a nuova vita.
Rispetto al processo di cristallizzazione, Capricornus è innanzi tutto segno di terra e ciò esprime il punto di massima concretezza di cui l’anima umana sia capace. L’uomo qui è “terreno“, il “primo Adamo” del Nuovo Testamento. In questo senso Capricornus ha in sé i germi della morte e della conclusione, il che avverrà in Pisces. Quando la cristallizzazione è giunta ad un certo grado di “durezza” è facilmente infranta e l’uomo nato in Capricornus può allora distruggere se stesso; ciò si vede dalla sua natura essenzialmente materialistica, oltreché dai colpi inferti dal destino, che sono decreti karmici. Il processo si ripete, e si ritorna a una certa misura di concretezza, solo per essere di nuovo distrutti, premessa alla liberazione della vita e alla ricostruzione della forma.

Ecco i tre stadi dell’influsso di Capricornus sulla coscienza:

L’anima legata alla terra.
Colui che attraversa l’acqua. Fluidità.
Il Vincitore della morte. L’Iniziato.

Nota fondamentale: Capricornus completa l’opera di Scorpio.

Le due parole che rivelano il proposito dell’espressione sulla Croce cardinale sono “auto-conservazione” (Cancer) e “immortalità” (Capricornus), l’aspetto divino dell’auto-conservazione: quest’ultima è il principale elemento condizionante della creazione e rivela l’intero decorso evolutivo, e guida la vita a ricomparire periodicamente nella forma, che rivela la vita.
In secondo luogo, Capricornus è sempre segno di conclusione e la vetta del monte ne è di frequente il simbolo, indicante il punto oltre il quale per una certa vita non si può più salire (è dunque il Segno di ciò che in senso esoterico si chiama “arresto periodico“). Con le forme esistenti non è più possibile progredire e occorre ridiscendere nella valle del dolore e della morte prima di poter rinnovare la scalata delle vette.
In terzo luogo, Capricornus inaugura così un nuovo ciclo di tentativi, siano essi dell’uomo individuale o dell’iniziato. Sforzo, tensione, contrasto, lotta con le forze proprie del mondo inferiore, oppure strenue condizioni richieste dalle prove del discepolato o dell’iniziazione. In tempi antichi, quando lo Zodiaco era formato da dieci segni, era il segno di Capricornus a concludere il ciclo dell’esperienza.

Altissimo-Abissale: in Capricornus la materia trionfa; vi consegue l’espressione più densa e concreta; ma le succede la gloria dello spirito. La natura terrena vi culmina ma immense vi sono anche le possibilità spirituali. L’esame delle caratteristiche e delle qualità del nativo in Capricornus rivela molte cose della famiglia umana, perché sa esprimere il peggio e il meglio di cui l’uomo è capace. È un segno di estremismo poiché quando i segni erano solo dieci era il primo della Ruota comune e l’ultimo della Ruota invertita. Esotericamente, tutti i Salvatori e gli Dei solari sono nati in Capricornus, ma anche gli uomini peggiori. Il mistero di Capricornus è nascosto nei cinque stadi dell’evoluzione (uomo spirituale, aspirante, discepolo, iniziato e adepto) e nelle parole bibliche “le pecore e le capre“.
La vera chiave per intendere il rapporto Cancer-Capricornus è “La materia è lo stato infimo dello spirito, e questo è materia nella sua condizione più sublime“.

Fatica di Ercole: La discesa nell’Ade.
Ercole. DiscesaAde
Nella 10^ Fatica Ercole, dopo aver purificato se stesso, esser stato iniziato ai misteri ed essersi dedicato al servizio, attraversa i mondi delle forme e giunge nell’Ade ove, portato al cospetto del re dei mondi sotterranei, deve mostrare di saper vincere, con l’aiuto delle sole mani, il cane tricefalo Cerbero (le cui teste simbolizzano la sensazione, il desiderio e le buone intenzioni) per poter liberare Teseo (che raffigura l’umanità incatenata e prigioniera). Ercole, afferrato il cane alla gola centrale (il desiderio), lo mantenne come in una morsa, vincendolo; così poté liberare Teseo e ritornare con lui nel mondo dei vivi.[1]

Caratteristiche sintetiche:

Cancer – Capricornus (umanità ordinaria): L’impulso a incarnarsi causa la più densa immersione nella forma e nella carne. L’attrazione esercitata dalla forma e i processi concretizzanti prevalgono. L’uomo, dopo molte incarnazioni, si cristallizza.
Capricornus – Cancer (discepoli e iniziati):  Ora l’iniziato sceglie di incarnarsi e passa libero e a volontà per entrambe le porte. L’attrazione della materia è sostituita dalla libera decisione dell’anima. La vita formale è ormai metodo cosciente di espressione per il servizio.

Negative: durezza, rigidità, staticità, convenzionalità, tradizionalista, testardaggine, materialismo, crudeltà, superbia, egoismo, ambizione, autoritarismo, dispotismo –
Positive: saldezza, disciplina interiore, affidabilità, capacità di progettare, chiarezza nello scopo, determinazione, concentrazione, ascesi, amorevolezza illuminata, umiltà, responsabilità, dignità, autonomia, dedizione, autorevolezza, comando –

Corrispondenze

Capricornus è il 10° Segno o 10^ Casa propria dell’auto-realizzazione, della responsabilità sociale, dell’onore e del prestigio, della carriera e della professione, della figura paterna.

Capricornus, il Numero 10, il Decimo Segno e Casa, è la Vetta e il compimento         

La Decima Casa riguarda i nostri obiettivi, siano essi materiali o spirituali. Un obiettivo dell’anima non necessita una forma materiale; può essere ad esempio la creazione di un canale per l’esteriorizzazione di un’energia o Raggio. Questo si ottiene attraverso l’azione in corpo fisico, e non è da meno rispetto a realizzazioni più tangibili dal punto di vista del riconoscimento mondano. L’obiettivo per ognuno di noi è il Sentiero, e il Sentiero rappresenta il dispiegamento della coscienza d’Amore/Saggezza dell’Anima.

Capricornus governa la struttura ossea ed in particolare i ginocchi, ed è simbolicamente vero, poiché solo quando il nativo cade umilmente in ginocchio sulla vetta rocciosa e offre cuore e vita all’anima per servire l’umanità, gli è concesso di passare la soglia dell’iniziazione e gli si affidano i segreti della vita. Solo in ginocchio si può varcare la porta: finché resta con arroganza dove non ha ancora conquistato il diritto di stare non gli si possono comunicare le cose che si trasmettono ai veri iniziati.

Saturno (3° R) regge il centro creativo della gola (poi l’alta major) a livello di Discepoli ed Iniziati; Venere (5° R) regge, ad ogni livello evolutivo umano, il centro ajna, dal quale la personalità e poi l’anima governano i 3 mondi.

 Simboli

GlifoCapricornusCapra o Stambecco, Coccodrillo, Unicorno: Il glifo di Capricornus è indecifrabile, talvolta chiamato “la firma di Dio“, e nasconde il mistero dei Coccodrilli, o Makara; la sua potenza, se tracciato nel modo corretto, è molto elevata. Le forme geroglifiche del segno sono varie, ma tutte presentano la particolarità di un ritorno del tratto su se stesso per formare una sorta di ricciolo: in questo si può vedere il simbolo del ritorno su se stesso del pensiero del Demiurgo che crea l’Universo, la Forma, come pure il dispiegarsi della coscienza umana su se stessa per raggiungere il mondo interiore. Per lo più sta ad indicare la testa e le corna di una capra con la coda di pesce. Il capricorno è infatti un animaleCapricornus fantastico, una figura teriomorfa formata nella parte superiore da un capro, mentre dalle spalle in giù ha il corpo di un pesce (presso i babilonesi era infatti il pesce-capra): esso simboleggia quindi i due substrati della manifestazione sensibile, la terra e l’acqua, con cui il Demiurgo forma il mondo e che, dopo essere stati usati e padroneggiati dall’uomo, sono sublimati e quindi abbandonati durante la sua ascesa verso l’infinito (“Pisces e Capricornus all’unisono, producono quei mutamenti che traggono il discepolo fuori dall’acqua, in cui sta rapidamente annegando, e lo conducono sulla vetta donde vede l’acqua recedere. Così apprende di essere un iniziato“). Se ne spiegava popolarmente la natura anfibia con la sua posizione nel cielo, in una zona celeste che gli antichi chiamavano “il Mare“, ove abitavano asterismi acquatici quali i Pesci, l’Acquario, il mostro marino Cetus, il fiume Eridano, il serpente acquatico Idra e la nave Argo.

Capricornus è rappresentato da tre simboli: una Capra, che cercando alimento nei luoghi più aridi e Makararocciosi funge da collegamento tra il mondo minerale e l’umano; da un Coccodrillo (Makara, in sanscrito, propriamente per essi il Segno del Capricorno) che vive per metà sulla terra e per metà nell’acqua; da un Unicorno, negli antichi miti “la creatura che combatte e trionfa“, immagine dell’iniziato trionfante, “l’unicorno di Dio“, con un unico corno proteso dalla fronte come una lancia, anziché i due corni della capra che bruca tra i rifiuti. Con questi simboli il segno descrive tre fasi dello sviluppo umano e rappresenta in modo completo l’uomo, con i piedi sulla terra ma libero di correre e scalare le cime dell’ambizione mondana (quando è sulla Ruota ordinaria impersonando un miscuglio di desiderio, acqua, e di natura animale, terra) o dell’aspirazione spirituale (sulla Ruota invertita come miscela diMonoceros anima e forma).

Secondo la mitologia greca il Capricorno non è altro che il travestimento assunto dal dio Pan, figlio del dio Ermes e della ninfa Driope, quando il mostro Tifone (che la Madre Terra aveva generato con Tartaro per vendicarsi dell’eccidio dei suoi figli) si era slanciato contro lo stesso Zeus. Quest’ultimo rappresenta il Sole che giunto al Solstizio d’inverno è in preda alle tenebre, raffigurate dalle spire del mostro Tifone. Entrato metaforicamente in una grotta oscura viene liberato grazie ad un urlo (impatto) dell’animale solstiziale in cui si era tramutato Pan, il capricorno, e può quindi risalire in cielo per vincere a primavera le tenebre della notte invernale.

CapricornoSumeriLa figura del capricorno era però originaria della Mesopotamia, dove ricorreva spesso il simbolo del capro con la coda di pesce. In sumerico era Suhur.mas e in accadico Suhurmassu, entrambi col significato di pesce-capra. Era l’immagine del dio Ea, originariamente a capo del pantheon sumero, quindi diventato uno delle tre divinità della Triade creatrice, con Anu ed Enlil: Ea veniva considerato il Saggio per eccellenza, creatore ed architetto di tutto che apparteneva al mondo sublunare. L’ideogramma del nome significa “dimora delle Acque“, in quanto si narrava che il dio abitasse nell’abisso da cui emergeva nelle sembianze di un pesce-capro, simbolo della sua ambivalenza terracquea. Era considerato il protettore degli uomini che aveva salvato dall’estinzione insegnando ad uno di loro (detto Oannes, forma grecizzata di Eaganna, Ea il Pesce) a costruire un’arca per sottrarsi al diluvio universale e che trasmetterà all’umanità la dottrina primordiale. Ea sovrintendeva la terra e le acque e pertanto gli venne riservata la regione meridionale dello Zodiaco celeste, definita dall’attuale Tropico del Capricorno e anticamente chiamata “via di Ea“.

La figura del capro offre numerose suggestioni simboliche, oltre a quella, che percorre i secoli, diCaproespiatoriocapro espiatorio“: a questa figura sono infatti associati i satiri e Pan, il dio-capro che soggiornava nei boschi, nonché Dioniso (che aveva l’appellativo di “capretto“) e la forma letteraria della tragedia (che significa “canto del capro“); anticamente il suono di un corno caprino annunciava un anno di rinnovamento e di perdono, quello del Giubileo (la voce ebraica yobel significa infatti capro).

L’Ariete, il Capro Espiatorio e il Capricorno sacro sono Tre in Uno e Uno in Tre. L’Ariete diventa il secondo e il secondo diventa il terzo. L’Ariete genera e fertilizza tutto; il Capro Espiatorio, nel deserto, tutto redime; il Capricorno sacro si fonde con l’Unicorno e solleva sul corno d’oro la forma vinta — ecco il mistero”.

A livello esoterico, il “Capro divino” è simbolo del gruppo considerato come un’unità: tutti i luoghi o stati di coscienza difficili possono essere superati e la sommità raggiunta.

PortadegliDeiPorta degli Dei: Capricornus è opposto a Cancer, sul braccio ‘verticale’ della Croce cardinale. Questi due segni sono le due grandi Porte dello Zodiaco: la porta di Cancer si apre sull’incarnazione, la vita di massa, l’esperienza umana, mentre la porta di Capricornus si apre sulla vita spirituale, il Regno di Dio, la vita e il proposito della Gerarchia planetaria. Cancer immette l’anima in quel centro mondiale che chiamiamo Umanità, Capricornus la fa partecipe cosciente del Centro del cuore planetario, la Gerarchia. Mentre l’uomo percorre e ripercorre lo Zodiaco nel senso comune, di continuo e coscientemente ritorna alla vita incarnata in Cancer, che amministra e applica la legge della Rinascita, mentre solo quando il moto è rovesciato, passa con proposito altrettanto cosciente la porta di Capricornus: cinque volte deve farlo in piena consapevolezza, e sono i cinque eventi detti iniziazioni maggiori (dalla terza alla settima).

La Porta degli dei è la via di risalita delle anime, dove si celebra il distacco dalla materia, simbolicamente rappresentata in natura dalla spogliazione, dal silenzio e dalla concentrazione dell’inverno (per l’emisfero settentrionale). Non casualmente i cristiani, proseguendo i riti iniziatici della Tradizione esoterica, festeggiano la nascita del Cristo proprio nei pressi dell’inizio solstiziale del segno, il 25 dicembre, quando si celebrava la nascita del Sole Invitto dalle tenebre invernali. Il simbolismo della Porta solstiziale si ritrova anche nelle parole di Cristo quando afferma: “Io sono la Porta. Chi entrerà attraverso di me sarà salvo; entrerà ed uscirà e troverà pascolo…“.

Corna: Capricornus è principalmente connesso ad Aries e Taurus, i tre segni che hanno per simbolo animali cornuti e che possono essere considerati i grandi trasformatori del piano creativo, dei catalizzatori. Ciascuno di essi apre la porta di uno dei tre centri divini di espressione, simboli, nel corpo del Logos planetario, dei tre centri superiori dell’uomo: testa, cuore e gola. Aries (le cui due corna verso il basso indicano la discesa nella manifestazione, la volontà-di-esprimere) apre la porta di Shamballa, il governo solare del nostro pianeta, quando siano state superate le prove di Taurus e Capricornus; Taurus (le cui corna vero l’alto indicano la carica dell’uomo verso l’illuminazione e lo svincolo dell’anima dalla prigionia del dualismo con l’ottenimento “dell’occhio singolo” o “occhio di luce“) apre la porta della Gerarchia quando sia stata compresa l’importanza di Gemini e Leo, conseguendo le due prime iniziazioni; Capricornus (in cui la figura della capra nasconde l’Unicorno dove le due corna e l’occhio singolo sono fuse assieme nel lungo corno dritto al centro della fronte) apre la via della Gerarchia in senso superiore, quando si è pronti alle tre iniziazioni superiori. Il rapporto tra questi tre segni si evidenzia anche nel fatto che la volontà del Padre, espressa mediante Aries, governa Shamballa, che l’amorevole desiderio del Figlio, espresso da Taurus, attrae alla Gerarchia e che l’attività intelligente dello Spirito Santo, manifestata tramite Capricornus, anima quel centro di vita divina che chiamiamo Umanità.

Costellazioni connesse: Le tre costellazioni extra-zodiacali connesse con questo Segno sono Sagitta, Aquila eCapricornoCostellazioniconnesse Delfino. La prima indica la “freccia cosmica” che trafigge il cuore del Figlio di Dio, il Cristo, il più vicino a noi dei grandi salvatori del mondo. Il nome ebraico di questa freccia significa “la desolata” poiché è tale la via che il discepolo deve percorrere, una via di solitudine e incomprensione.
L’Aquila è l’uccello della luce, il simbolo dell’aspetto superiore dell’uomo, lo spirito, che si manifesta come anima.
Il Delfino era anticamente raffigurato come un pesce pieno di vita che balza fuori dall’acqua, nell’aria. E’ il simbolo del Figlio di Dio operante sotto la legge, che prende forma e vive nell’acqua e nell’aria in quanto non è più soggetto alle leggi fisiche e può giocare con le forze della natura.

Etimologia: Dal latino capricornus, composto dai termini latini caper, capro e da cornu, corno:

  • La radice di caper, capro, è molto controversa; secondo Varrone il termine deriverebbe da carpere, strappare, per l’abitudine dell’animale di estirpare steli e radici:
  • per la maggioranza, sarebbe *KAP-, che esprime l’idea di emanare un odore forte, per il sentore intenso caratteristico del capro. Si veda il sanscrito kapi, incenso e kapiladruma, legno odoroso; il greco kapnòs, fumo; l’antico scandinavo hafr, capra;
  • per altri sarebbe *KEP-, matrice del verbo greco arcaico kapo e moderno skapto, scavare (con le corna), tagliare, da cui sarebbero derivati anche il greco kapros e il latino aper, che indicano il cinghiale, per il gesto di scavare (con le zanne), tipico di questi animali;
  • per altri ancora sarebbe propria della lingua etrusca: Kapra era termine usato dagli Etruschi per indicare sia la capra sia, metaforicamente, il sarcofago, per l’uso di ornare i quattro spigoli dell’urna con altrettanti appoggi a forma di piede di capro (kapru). A questo proposito, si osserva che alcune strutture di sostegno prendono il nome di “capria”, “capriata” ecc.

Ogni proposta di radice esprime dunque un’idea di asprezza e saldezza, connessa o all’afrore (odore acre) o allo scavo profondo nella terra, correlato anche al concetto di morte.

  • La radice di cornu è l’indoeuropea *KER-, che esprime l’idea di parte apicale, testa, picco. Sanscrito cṛngam, corno e punta; greco keras e antico tedesco horn, corno; dalla stessa radice anche il latino cerebrum, cervello.

Il nome sanscrito di Capricornus è Makara, Coccodrillo o “Drago acquatico”, creatura divina che vive sulla terra e nell’acqua.

Nel termine Capricornus vi è dunque espressa l’idea dell’ascesa dal profondo della terra alla vetta.

 Costellazione * e Stelle primarie

CapricornoCostellazione

Secondo il calendario astrologico il Sole sorge al solstizio di dicembre nel segno di Capricornus ma, dal punto di vista astronomico, a causa della precessione degli equinozi, attualmente il Sole “rinasce” nella costellazione del Sagittario.*

Il Capricorno non è una costellazione molto luminosa e conta 28 stelle, Numero del 7×4 per la visione esoterica, ovvero di tutti i riti e cicli legati al settenario agito ai “4 angoli del mondo” (vedi ciclo lunare di 28 gg ca. e ciclo di Saturno di 28 anni ca.), collegati alla costruzione della Forma.

La sua lucida, Deneb Algedi (δ Capricorni), una binaria ad eclisse, deriva il suo nome dall’arabo Al dhanab al jady, “la coda della capra“, posta a poca distanza dall’Eclittica.
Sulla testa dell’animale brillano poi Algedi o Giedi (α1 e α2 Capricorni) ovvero “il capro, il caprettoCapricornoStelle e Dabih (β Capricorni) dall’arabo Al sad al dhabih, “la fortuna dei sacrificanti“. Anticamente questo nome designava complessivamente le stelle α e β Capricorni poiché nelle famiglie musulmane, quando la Luna si trovava in questo asterismo, intorno al periodo di Natale, si celebrava la festa di Id-al-Adha, durante la quale si sacrificavano delle capre per propiziare la guarigione dalle malattie e la liberazione di schiavi e prigionieri. Un’altra interpretazione, sempre in ambito musulmano, vede il termine Dhabiih, o Dhabiiha, come significante delle “vittime sacrificali“: la vittima predestinata al sacrificio sarebbe Ismaele, figlio di Abramo, salvato per mano angelica. Oltre a ciò è comunque evidente l’assonanza con i valori di Capricornus (potere del sacrificio e morte).

Sulla coda nei pressi di Deneb Algedi troviamo poi la stella Nashira (γ Capricorni) che secondo alcune fonti deriverebbe il suo nome, “la fortunata“, dall’arabo Al sa’d al nashirah, “la portatrice di notizie fortunate“, mentre per altre fonti il nome significherebbe “colei che diffonde, che rende pubblico“. Per la sua posizione la stella si trova immersa nell’acqua cosmica al limite che separa il mare celeste (abitato dai Pesci e dall’acqua fluente dell’Acquario) dalla terra su cui poggiano gli zoccoli del capro – Capricorno.

*

 “È il tempo grande dell’inizio.
Occorre costruire un nuovo Santuario per la salvezza dell’uomo e del mondo.
Dove edificare il nuovo Tempio? Come costruirlo?

Lo faremo qui e dovunque.

Lo faremo come un cristallo.

Lo faremo come un fiore.

Lo faremo come un uomo.

Lo faremo come un Sole.

 Sulle rovine del vecchio Tempio, qui e dovunque, apprestiamo il cantiere.
È il grande, gaudioso momento dei Costruttori.”²

*

Capricornus

In Capricornus, il Discepolo-Umanità invoca ed evoca la:

Volontà di attestare la Luce superna

*


¹ Estratto da: E. Savoini, Il Sistema Solare nello Spazio, 1993, riscritto 1999, Ed. Nuova Era
² Estratto da: La costruzione del Tempio, testo inedito di Enzio Savoini, 1979
*
Ricordiamo che la nomenclatura adottata in queste schede prevede di indicare i Segni Zodiacali con il termine latino (Aries, Taurus, Gemini, etc.) e le Costellazioni Zodiacali con il corrispondente termine in italiano (Ariete, Toro, Gemelli, etc.). Ricordiamo inoltre che Segni zodiacali e Costellazioni attualmente non coincidono a causa del fenomeno astronomico della Precessione degli equinozi che sposta in circa 26.000 il punto gamma (0° Aries) lungo l’intera Eclittica, attraverso le costellazioni dello Zodiaco, in senso opposto a quello del Sole apparente. Tale fenomeno ha per conseguenza uno scostamento progressivo tra i dodici Segni dello zodiaco tropicale e le omonime Costellazioni siderali lungo l’Eclittica che attualmente ammonta a circa 27º (in 72 anni le costellazioni si spostano di 1° e in 2160 anni di circa 30°). In attesa che le due “Ruote” tornino a coincidere, si ricordi il valore qualitativo o causale dei Segni astrologici rispetto a quello quantitativo apparente delle Costellazioni astronomiche.

[1] Nei miti greci è Teseo che Ercole libera nell’Ade, così come compare in una copia italiana de “Le Fatiche di Ercole”. Ma nelle attuali versioni inglese ed italiana viene indicato Prometeo sia per la 3^ Fatica di Gemini che per la 10^ successiva di Capricornus. Viene liberato due volte Prometeo? Oppure, essendo la seconda parte del testo una rielaborazione degli appunti della Bailey, si può supporre una svista da parte dei suoi studenti. In ogni caso, sia Teseo che Prometeo sono simboli del “Dio incarnato” che dev’essere liberato dai ceppi e catene del passato.

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