Organizzare la volontà

Dal punto di vista astrologico, stiamo percorrendo l’ultimo tratto del Segno iniziatico di Capricornus, il 10°, che trae l’uomo alla perfezione, al potere di trascendere se stesso attraverso le varie iniziazioni; ancor più in tali anni che vedono dominare in Capricornus il potere distruttivo e riformatore di Plutone (dal 2008 al 2024), confrontato alla “potenza organizzante” e rivoluzionaria di Urano in Aries (dal 2011 al 2018), “il pianeta dell’occultismo e che governa i rapporti fra i gruppi, le organizzazioni (…)”. Secondo tali direzioni e formule spaziali, è conforme orientare il pensiero al rapporto tra l’energia dell’organizzare (corrispondente al 7° Raggio dell’Ordine di Urano) e quella del governare (1° Raggio del Potere e della Volontà di Plutone e di Sole/Vulcano): per la Filosofia esoterica, la prima e la settima energia della Vita insieme alla terza del progettare (3° Raggio dell’Intelligenza attiva) sono trasmesse e sollecitate da tale Segno. Capricornus (1-3-7) inoltre è il presidio massimo di Venere, Luminare-guida per la Scienza della Manifestazione in Terra per quanto riguarda l’evoluzione della coscienza.

In tale tempo è dunque propizio, per costruire la nuova Cultura solare, organizzare la volontà.

Se si crede che il pensiero ben orientato, come il suono, sia il vettore di potere o creatore dell’evidenza formale, si riconoscerà che il tentativo di far convergere e focalizzare le pubblicazioni di TPS secondo i ritmi ordinati del Cielo possa costituire un “treno di onde”, o vibrazioni di energia psichica, in grado di coadiuvare progressivamente la Costruzione della nuova Cultura.  È una nuova scienza che si va instaurando progressivamente nelle nostre coscienze, che studia e “manifesta il potere del pensiero”, in tal caso nella direzione del “commensurare la nuova civiltà ai ritmi del Cielo” quale via per “imitare l’Ignoto” e “irradiare il Piano evolutivo in terra” (formule corrispondenti alle Mete 5/5, 4/7, 4/5 e 7/7 del Lambdoma della nuova Cultura e Civiltà nel documento Ritualità solare e Effemeridi anno 2015).

Indian_makaraLasciandosi dunque trasportare da tale vento solare qualificato dalla vibrazione Venere-Plutone-Urano-Capricornus, fautrice di liberazione per la Terra e l’Umanità, ci si chiede:

Come si può organizzare l’umanità? Come si governano le varie organizzazioni umane?

Per rispondere in modo nuovo eppure oltre-tempo, ci avvaliamo degli scritti mirabili della Filosofia esoterica, adattandoli al nostro ‘mondo’…così terrificante dal punto di vista dell’evidenza formale, così unico dal punto di vista delle opportunità e responsabilità individuali e globali.[1]

Il desiderio fermo e concorde è altra cosa dall’uso organizzato della volontà.

“Il segreto di questa sta nel riconoscere la natura divina dell’uomo. Questo solo può evocarne la vera espressione. In effetti deve essere evocata dall’anima, che domina la mente e controlla la personalità. Inoltre, il suo segreto è in stretto rapporto col riconoscere che la bontà è invincibile e il bene inevitabilmente destinato a trionfare. Non si tratta di determinazione; né di stimolare ed eccitare il desiderio sino a trasmutarlo in volontà; non è la concentrazione implacabile, irremovibile di tutte le energie per la necessità di vincere (i nemici delle Forze della Luce vi sono esperti). La vittoria (…) non sta nell’ottenere una concentrazione più elevata che il nemico. L’uso della volontà non è la ferrea fermezza di resistere senza cedere alle forze del male. Determinazione, concentrazione d’energia e sforzo totale teso alla vittoria sono solo (…) l’espressione di un grande desiderio di pace, di porre fine al disastro. È uno sforzo di cui le masse umane sono capaci, e che compiono da entrambe le parti del fronte.”[2] [Qualcosa di diverso è la marca della vittoria. È lo sforzo sempre più realizzato] di capire ed esprimere la Volontà spirituale; la manifestazione di quella divina energia che fece il primo aspetto quale è; ciò che distingue la forza di Shamballa; (…) se ne può disporre per uso appropriato, ma la facoltà di esprimerla sta nel comprenderla (per quanto possibile in queste fasi intermedie dello sviluppo umano) e nell’usarla in gruppo. È una forza unificante e sintetica, ma la si può impiegare per irreggimentare e livellare. Ripeto quelle che sono le chiavi per utilizzare l’energia di Shamballa: Uso di Gruppo e Comprensione.

L’umanità ha stentato a capire il significato dell’Amore. Quindi le sarà ancora più arduo afferrare quello del Volere. Per la gran parte degli uomini, il vero amore è ancora una teoria. Esso (per quanto di solito inteso) si palesa come gentilezza, ma nei confronti della forma, delle personalità circostanti, e si compie di norma nel desiderio di fare il proprio dovere senza ostacolare le attività e le relazioni che tendono al benessere dei propri simili. Si manifesta nel desiderio di eliminare gli abusi e di stabilire nel mondo condizioni materiali migliori; prende la forma di amore materno, o di amicizia, ma raramente di amore fra gruppi e nazioni. È il tema fondamentale dell’insegnamento cristiano — così come il Volere, divinamente espresso, lo sarà della religione mondiale ventura — e ha motivato molte imprese di bene, filantropiche e umanitarie, ma in effetti non è ancora mai stato espresso — tranne che dal Cristo. 
Perché dunque, domanderete, insistere sul massimo attributo divino? Perché non attendere quando si conoscerà meglio l’amore e lo si sappia esternare nell’ambiente? Perché la Volontà, nella sua vera espressione, oggi è necessaria come forza propellente, espulsiva, e come agente che purifica e rischiara.

La prima frase del Cristo notata nei Vangeli fu rivolta alla madre (simbolo della sostanza divina): ‘Non sai che devo occuparmi delle cose del Padre mio?’. Queste cose, che Egli riferì al primo aspetto divino, la Monade o il Padre, erano l’adempimento del proposito, dell’intenzione, e della volontà di Dio.

La seconda fu in occasione del Battesimo nel Giordano, allorché disse a Giovanni il Battista: ‘Sia così, poiché ci conviene compiere ogni giustizia’. Allora, cioè, alla seconda iniziazione — simbolo di vittoria sul desiderio — Egli passò ad applicare, a compiere le rette azioni previste. Al Suo proprio desiderio (certo elevatissimo, data la misura del Suo sviluppo evolutivo) sostituì la Volontà divina.

Al termine della Sua vita, nel Getsemani, gridò: ‘Padre, non la mia, ma la Tua volontà sia fatta’. Persino allora, e persino a Lui, la perfetta espressione del volere sembrò del tutto impossibile; Egli era ancora cosciente del dualismo inerente alla Sua posizione e del contrasto fra la Sua volontà e la divina. Con quelle tre frasi, dimostrò di riconoscere i tre aspetti della vita, della qualità e dell’energia di Shamballa:

  1. La Volontà che condiziona l’aspetto vita.
  2. La Volontà che attua i giusti rapporti umani.
  3. La Volontà che vince per sempre la morte.

Sono connessi ai ternari divini: spirito, anima e corpo; vita, coscienza e forma; vita, qualità e apparenza.

Questo aspetto della vita del Cristo non è mai stato studiato a dovere, eppure basterebbe comprenderlo anche solo in parte per ricacciare il male (individuale, sociale e planetario) alla sede di partenza, e liberare l’umanità dal terrore che ora tutto devasta, a sfida di Dio e dell’uomo.

L’energia di Shamballa è dunque connessa alla vita dell’umanità (tramite forma e coscienza); non è il caso di considerarne il rapporto con il resto del mondo manifesto; essa tende a istituire giusti rapporti umani ed è quello stato dell’essere destinato a sconfiggere la morte. Pertanto è incentiva, non impulsiva; è proposito consapevole e non espressione del desiderio. Quest’ultimo parte dalla forma materiale e si sviluppa verso l’alto; la Volontà invece scende nella forma, e la piega coscientemente all’intento divino. Quello è invocativo, questa è evocante. Il desiderio, se concentrato e compatto, può invocare la volontà; ma questa, una volta evocata, pone termine al desiderio e diventa una forza immanente, propulsiva, stabilizzante, illuminante, e anche distruttiva. È molto più di tutto ciò, ma questo è quanto l’uomo può capirne per il momento, data la comprensione di cui dispone. Questa volontà — suscitata dall’invocazione — deve essere concentrata nella luce dell’anima e dedicata a fini di luce e per i giusti rapporti umani, da usare (con amore) per distruggere ciò che ostruisce e uccide (in senso spirituale e reale), il libero flusso della vita umana. Questa Volontà deve essere invocata ed evocata. (…) Mi riferisco alla consapevolezza focalizzata degli uomini di buona volontà, le cui vite sono condizionate dalla volontà di adempiere con amore i propositi di Dio, che cercano impersonalmente di comprenderli, e che non temono la morte.

Due grandi ostacoli si oppongono alla libera espressione della forza di Shamballa nella sua vera natura. Uno è la sensibilità della natura inferiore, che la prostituisce a fini egoistici (…). L’altro è l’opposizione frenante, confusa ma compatta delle persone di buone intenzioni che parlano in termini vaghi e ornati dell’amore, ma rifiutano di considerare le applicazioni tecniche della volontà divina. Secondo loro, non vi hanno nulla a che fare; non vogliono ammettere che Dio attua il Suo Volere mediante l’uomo, così come tende costantemente a esprimere l’Amore per suo mezzo; non vogliono credere che quella volontà possa manifestarsi distruggendo il male, con tutte le sue conseguenze materiali. (…) Osservate che la volontà può essere raggiunta solo dal livello mentale, e quindi può appropriarsela solo chi opera con la mente. Chi intende evocare la forza di Shamballa si approssima all’energia del fuoco. Il fuoco è simbolo e qualità del piano mentale. È un aspetto della natura divina. (…) l’ardente buona volontà, e l’uso consapevole e concentrato della forza di Shamballa, possono opporre fuoco a fuoco, e lo si dovrà fare. 
(…)

Per rimediare, ed eliminare l’influenza delle forze oscure dalla Terra, deve intervenire la forza di Shamballa, attivamente e coscientemente applicata dalla Loggia Bianca, con la collaborazione degli uomini la cui buona volontà sia abbastanza forte da proteggerli nell’opera loro, e non deflettere in canali ambigui e rischiosi. Questa cooperazione richiede un rapporto definito e controllato fra Umanità e Gerarchia. Quando sia ben stabilito, essa potrà essere nota e organizzata, e i membri di quei due centri “resisteranno con intento comune”. Ciò corrisponderà, sul piano mentale, all’intento compatto dell’umanità in genere, che ha un appello vigoroso sulle labbra e nel cuore. Vi si aggiungerà la volontà concentrata degli uomini di pensiero e degli intuitivi, che useranno menti e cervelli per affermare la giustizia. 
L’ultimo soggetto considerato in questo volume riguarda i rapporti fra raggi, costellazioni e pianeti (…) perché essi implicano l’aspetto volontà. (…) Le sette stelle dell’Orsa maggiore sono le fonti di emissione dei sette raggi del sistema solare. I sette Saggi dell’Orsa maggiore si esprimono mediante i sette Logoi planetari Che li rappresentano, e di cui sono i Prototipi. Questi sette Spiriti planetari si manifestano tramite i sette pianeti sacri. Ciascuno dei raggi emessi dall’Orsa maggiore penetra nel sistema solare attraverso tre costellazioni e i loro reggenti. (…).”

Ciclo Terra-Venere - geocentrico

Ecco dunque il senso di celebrare il Campo di Venere, Signore del piano igneo del Pensiero e Costruttore della nuova Cultura solare in Terra, nutrendolo di Semi del Nuovo allorché il suo ‘Sposo’ Sole-Vulcano forgia e trasmette il potere dei vari Raggi, in questo caso il dell’Ordine e del Ritmo, dell’Organizzazione, delle Strutture e Regole: dunque Capricornus (1-3-7), Aries (1-7) e Cancer (3-7).

Ed ecco il senso del concentrare il pensiero sulla Volontà in Capricornus, quale ‘intento comune’ e volontà-di-iniziare la riorganizzazione delle nostre risorse mentali o creative per sognare il nuovo mondo, per realizzare il Proposito attraverso un Pensiero ed un Piano psicogeometrici.

Ordine dei Centri della Vita_1-3-5-7

L’Ordine dei Numeri 1-3-5-7, un simbolo del potere organizzante della Vita.

 

La risonanza tra cielo e terra tramite il pensiero creativo permette alla Volontà superiore di organizzare i piccoli voleri umani in direzione del massimo Bene comune possibile: “non perdere le date” è la via solenne per costruire scientemente ed in gruppo il Sogno reale di una nuova Cultura e Civiltà.

“Oltre l’eroismo, conquista esteriore, ne è possibile un’altra, che resta invisibile. Lo spirito allora esprime la suprema capacità creativa e collabora con il Creatore stesso. In Terra e sopra la Terra, nei due mondi il pensiero si fonde in un solo flusso di comprensione, e questo compimento suona per la salvezza del genere umano.” [3]


[1] Seguono estratti da: A. A. Bailey, Astrologia Esoterica, Nuova Era, 1971, pagg. ingl. 580-589. Le sottolineature sono della redazione.
[2] Il “fronte” è qui riferito alla II Guerra mondiale, ma queste considerazioni ben valgono per l’attuale inasprirsi dei conflitti umani su tutti i “fronti” della società mondiale.
Con il concetto/nome di “Shamballa” menzionato di seguito si intende il Governo solare della Terra, l’insieme di quegli Iniziati che seguono il destino del mondo da dietro le quinte del panorama umano.
[3] Collezione Agni Yoga, AUM, § 24, Nuova era, 2003.
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3 risposte a Organizzare la volontà

  1. bianca dice:

    La Volontà, qualità del Primo Raggio, è la funzione più attinente, fra tutte, al nostro Osservatore, Testimone o Sé autocosciente. Quando riusciamo ad essere al centro di noi stessi abbiamo la capacità di essere anche al centro degli eventi, integri nel caos, con la capacità di agire comunque per un bene più grande.

    Se sublimata, illuminata e messa al servizio dell’Umanità diventa “Buona Volontà mondiale”, artefice di opere di Bene per il maggior numero.
    “Volere il volere” affermava Assagioli,intendendo che per strutturare una Volontà salda e invincibile è necessario sceglierlo con fermezza, e lavorare affinchè essa diventi un’alleata della Luce.

  2. Pingback:Organizzare il Nuovo - TPS Blog - Area italiana

  3. Marilù T. dice:

    Volontà: contiene tutti gli inizi e stimola la via.
    Marilù

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