L’Iniziazione

Il termine Iniziazione deriva da due parole latine in=dentro e ire=andare, in senso letterale dunque iniziazione significa andare dentro, penetrare sempre più nel Tempio interiore ed anche cominciare, iniziare. Riferendolo al percorso di evoluzione della coscienza umana, indica l’ingresso nella vita spirituale o in un nuovo stadio di essa. È il primo passo sul sentiero della santità.

Da tempo immemore la Gerarchia pose in seno all’Umanità il seme dei Misteri che gli esseri più avanzati di ogni tempo colsero e tradussero in riti sempre più significativi e potenti, a rappresentare e sigillare le relative Iniziazioni, ovvero le graduali prese di coscienza del grande Mistero della Vita.

In tempi storici ricordiamo i misteri di Rama in India, i misteri Egizi, quelli Eleusini, Orfici, Dionisiaci in Grecia e Roma, quelli siriani e persiani… . E ricordiamo che grandi Maestri quali il Buddha e il Cristo aprirono le porte a specifiche iniziazioni.

Nei secoli scorsi alcuni studiosi illuminati hanno provato a parlarci del cammino dell’iniziazione, tra questi Dante Alighieri con la ‘Divina Commedia’, in cui descrive il lungo cammino dell’uomo attraverso tutti i livelli fino a giungere alla beatitudine del Paradiso. In ogni dottrina troviamo schemi più o meno simili che ci descrivono questo percorso attraverso diversi stadi e piani di coscienza, cui si accede una volta superate delle prove o crisi di purificazione. Citando le parole del Maestro Tibetano, l’Iniziazione è semplicemente il risultato di esperienze ‘esistenziali’ su tutti e tre i livelli di coscienza, fisico, emotivo e mentale, mediante le quali vengono attivate certe cellule cerebrali capaci di registrare e conservare impressioni superiori, alle quali prima non si era sensibili.[1]

Detto in altre parole, l’iniziazione è un percorso attraverso cui l’uomo può ampliare il suo campo grazie ad un susseguirsi di espansioni di coscienza, penetrando sempre più i misteri della Vita e dell’Amore.

Questi passaggi di coscienza sono legati al progressivo utilizzo di energie disponibili con cui si viene in contatto e che si imparano ad utilizzare consapevolmente: si tratta di “una serie progressiva d’impatti d’energia indirizzata”. Questi impatti sono caratterizzati da punti di tensione e questi conducono inevitabilmente a dei punti di crisi.

A ciascuna iniziazione si perfeziona l’unione della personalità con l’Ego e, nei livelli superiori, con la Monade. L’intera evoluzione dello spirito nell’uomo è un succedersi di unificazioni: nell’unione fra Ego e personalità si cela il mistero del sacrificio di cui parla la dottrina cristiana. Una delle iniziazioni è l’individuazione (avvenuta secondo l’Insegnamento esoterico circa 21.688.400 anni fa), quando l’uomo diviene un’entità razionale cosciente e si differenzia dall’animale.

L’unificazione su tutti i piani – astrale, buddhico, o dell’intuizione, spirituale e divino – consiste nell’agire con continuità di coscienza: In tutti i casi, prima di ciascuna unificazione si produce una combustione per mezzo del fuoco interno e la distruzione di ogni elemento separativo per mezzo del sacrificio. Ci si avvicina all’unità distruggendo ciò che è inferiore e tutto ciò che costituisce una barriera. Si può prendere come esempio il velo che separa il corpo eterico dal corpo delle emozioni: quando tale velo è arso dal fuoco interno, la comunicazione fra i cori che costituiscono la personalità diviene continua e completa, sì che funzionano come uno solo.

Ogni piano di coscienza è un’espressione della vita divina, un campo che contiene una serie di rivelazioni del processo evolutivo. In ogni rivelazione c’è sempre e necessariamente il concetto di Luce e di ciò che essa rivela.  Per dirla in modo ancora piú semplice, l’iniziazione è una trasferenza spirituale.

Ma come può questa Luce trasferirsi nell’iniziato?

Attraverso la costruzione dell’Antahkarana, il sacro filo o ponte che permette di unire vita e coscienza e pone in contatto in una grande fusione o unificazione non solo anima e personalità ma la Monade, l’anima e la personalità.

La via illuminata tra personalità e Triade Spirituale, attraverso il corpo dell’anima, si costruisce con la meditazione, con lo sforzo costante di suscitare l’intuizione, con la sottomissione e l’obbedienza al Piano e con l’incorporazione cosciente nel gruppo per mezzo del servizio. Dobbiamo infatti avere sempre ben presente che l’anima ha una coscienza di gruppo e non ha ambizioni individuali ed è l’anima che è l’iniziato. L’iniziazione può essere presa solo in gruppo. Soltanto colui che tiene la mano del fratello può in verità vedere la Porta; soltanto l’uomo circondato dai molti che sono uno solo, può entrare da quella Porta che si chiude davanti a chi cerca di entrare da solo.”

L’iniziazione è dunque il passaggio attraverso una ‘porta’, ma non una porta fisica: per ‘porta’ si intende un fenomeno elettrico. Infatti, solo quando l’energia elettrica di cui la porta è costituita e quella di cui l’uomo è formato in un dato momento si sincronizzano e vibrano all’unisono, l’aspirante può attraversarla per entrare in una luce maggiore.[2]

[…] Quando si perviene alla comunione cosciente con le energie più sottili, molte cose che ieri non apparivano chiare divengono perfettamente comprensibili oggi. Così s’impara a restare calmi e lieti dove ieri si pativa. È bene osservare come il lavoro quotidiano purifica la coscienza. […][3]

Ad ogni livello un Sentiero della Prova precede il Sentiero dell’Iniziazione vera e propria e segna, per l’umanità, il periodo della vita di un uomo in cui egli si schiera nettamente dal lato delle forze evolutive e si dedica alla formazione del proprio carattere. Egli “si prende in mano”, coltiva le qualità che gli mancano e pone ogni cura nel cercare di dominare la propria personalità. Costruisce il corpo causale o animico con intento deliberato, colmando ogni lacuna che possa esistere, e cercando di renderlo un ricettacolo idoneo al principio cristico (buddhi – Amore-Saggezza).

Le prove attese e per le quali ci si è preparati non costituiscono delle prove nel vero senso esoterico della parola. La vera prova — imposta con rigore crescente con il succedersi delle iniziazioni conseguite — permette di vedere fino a che punto l’iniziato è in grado di trattenere o conservare nella coscienza cerebrale i fatti registrati nei differenti mondi o piani di coscienza, cioè i tre mondi dello sforzo umano e il mondo della coscienza dell’anima, o entrambi questi ed il mondo dell’Ashram (del proprio “gruppo egoico” sul piano mentale superiore); oppure ancora questi e l’attività della stessa Gerarchia, vista come un tutto completo; o ancora tutti questi e il mondo dell’esperienza Triadica, finché non sia raggiunto il punto in cui è possibile registrare e mantenere una diretta continuità di coscienza, che va direttamente dalla Camera del Consiglio del Signore del Mondo (piano monadico e logoico sistemici) a quei Maestri che funzionano in un corpo fisico e perciò devono usare un cervello fisico. In ogni singolo caso la prova (per essere superata correttamente) deve includere la coscienza cerebrale; i fatti registrati sui piani più sottili devono essere registrati, riconosciuti e interpretati correttamente e simultaneamente sul piano fisico.

In questo modo l’iniziato si mette in contatto con aree sempre più estese dello “stato mentale” divino o con la coscienza planetaria, fino a che “la mente che è in Cristo” diventa veramente la mente dell’iniziato, con tutto ciò che queste parole implicano di senso e di significato esoterico. Coscienza, Sensibilità, Consapevolezza, Rapporto Planetario, Coscienza Universale — sono queste le parole che dobbiamo considerare, sviluppate per ordine e nel loro senso veramente esoterico.

Le iniziazioni planetarie sono 7: Nascita, Battesimo, Trasfigurazione, Rinuncia o Crocifissione, Rivelazione, Decisione e Resurrezione. Vi sono inoltre altre 2 iniziazioni extra-sistemiche, l’8^ iniziazione detta della ‘Transizione’ e la 9^ iniziazione detta ‘Del Rifiuto’.

Ciascuna di queste 7 iniziazioni planetarie esemplifica o rivela una delle sette qualità o tendenze di raggio (vedi: I Sette Raggi della Vita). Ogni iniziazione è sotto il governo di un Raggio, le cui energie stimolano e condizionano gli aspetti della natura dell’iniziato e dell’umanità (vista come un unico discepolo).

Le energie così attivate agiscono sui centri eterici degli uomini, producendo un trasferimento di energie dai centri inferiori a quelli superiori. In questo modo ogni iniziazione rende pienamente attivo l’uno o l’altro dei sette centri, non solo nel senso di risvegliarlo o stimolarlo ma anche rendendolo ‘una ruota che gira su sé stessa’.

Poiché l’energia è la base di tutto il nostro mondo manifestato, un’iniziazione è una condizione di coscienza in cui il discepolo pienamente preparato utilizza le energie disponibili (al momento dell’iniziazione) per produrre entro la coscienza cambiamenti importanti e rivelatori. Ogni iniziazione mette l’iniziato in una posizione in cui domina certe energie connesse e lo mette in grado di divenire un manipolatore sempre più esperto di quelle energie; ogni iniziazione gli permette di comprendere l’energia connessa e il suo campo di attività; ogni iniziazione gli rivela la qualità e il tipo di stimolo da evocare quando è messo in contatto con una particolare energia di raggio; ogni iniziazione stabilisce un rapporto tra l’iniziato e l’energia di raggio implicata, cosicché qualunque sia il raggio dell’anima o il raggio della personalità egli potrà lavorare gradualmente con la qualità e l’aspetto creativo di tutti i raggi, pur conservando sempre maggiore facilità nell’operare con il raggio della sua anima, e più tardi con il raggio della Monade.

Le prime sette iniziazioni sono governate dai sette raggi. L’ottava e la nona iniziazione (dell’iniziato dei più alti gradi) registrano un effetto duplice: uno su Shamballa (il centro planetario della testa) e l’altro sulla Gerarchia (il centro planetario del cuore); l’effetto è sentito anche nel centro della testa e del cuore di ogni iniziato.

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“In sintesi, si può dire che  l’iniziazione conduce al monte sul quale è possibile la visione – una visione dell’Eterna Ora, nella quale Passato, Presente e Futuro sono tutt’uno; una visione del quadro delle razze, collegate dal filo d’oro della loro continuità; una visione dell’aurea sfera nella quale le molteplici evoluzioni del sistema solare – angelica, umana, animale, vegetale, minerale ed elementale si palesano unite ed attraverso le quali la Vita chiaramente pulsa in ritmo regolare; una visione della forma pensiero del Logos nel piano archetipo; una visione che da iniziazione a iniziazione diviene sempre più vasta, fino ad includere l’intero sistema solare.

L’iniziazione conduce a quella corrente che sospinge ai piedi del Signore del Mondo, ai piedi del Padre celeste e del triplice Logos. L’iniziazione conduce alla Croce e a quel totale sacrificio che dev’essere attuato prima di conseguire la perfetta liberazione da tutti i legami della terra, sì che nei tre mondi nulla più trattenga”.

“Iniziazione è il coraggio di accostarsi all’Immagine della Luce senza paura di guardarla. Ci vogliono coraggio e molta abnegazione per unirsi alla Luce e in ciò sta la grande conquista iniziatica.”[4]

 


[1] Da A. A. Bailey, Il Ritorno del Cristo, Collezione Lucis, p. ing. 78.

[2] “I tre fuochi di cui sono fatte tutte le cose sono di natura elettrica e — parlando simbolicamente — è solo quando il “fuoco d’attrito” è dominato dal “fuoco solare”, che possono essere prese le prime quattro iniziazioni, le quali culminano nella quinta iniziazione in cui questi due fuochi sono subordinati al “fuoco elettrico” che emana dalla Monade e che trasmette una nuova rivelazione. Questo processo monadico comincia alla terza iniziazione.” (Da Raggi e Iniziazioni, p.ing. 351).

[3] Da Gerarchia §81, Collana Agni Yoga.

[4] Da Sovramundano §232, Collana Agni Yoga.

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