Dal conflitto al trionfo della Bellezza


In questo giorno la Bellezza, il segno dell’unione, splende sovrana nel Cielo delle Causee nei nostri cuori.

Che il suo Magnete ci tragga al Centro, nel posto del sacro Fuoco, dove splende e governa l’Essere.

Che l’umanità trasmuti i conflitti nella forza armonizzante e inarrestabile dell’Amore, il Movente universale

“… verrà un momento in cui il conflitto sarà sostituito dall’armonia: ciò è dovuto al fatto che l’energia di armonia tramite conflitto è sotto il governo o l’influenza dell’energia del secondo Raggio di Amore-Saggezza. Per quanto riguarda l’umanità nel suo insieme, il conflitto delle idee e del desiderio emozionale è oggi tanto acuto, che alla fine si esaurirà e gli uomini si volgeranno con sollievo e con un desiderio intenso di sfuggire ad ulteriore agitazione, verso giusti rapporti umani; questo costituirà la prima importante decisione umana, che condurrà alla agognata armonia. L’atteggiamento delle masse tenderà allora in modo sano all’armonia, grazie all’opera degli uomini e delle donne di buona volontà che rendono effettivo “l’affluire dell’amore di Dio nel cuore degli uomini.

… Il quarto raggio di Armonia tramite Conflitto opera (per quanto riguarda il processo iniziatico) mediante il cuore o ciò che gli esoteristi chiamano “il centro del cuore”, il punto focale attraverso il quale può scorrere l’energia d’amore. Quando il Cristo troverà il Suo punto focale sulla terra esso sarà come un minuscolo centro del cuore attraverso il quale l’energia d’amore della Gerarchia potrà fluire perennemente. L’armonia (prodotta dal Principio di Conflitto) causa un allineamento in modo che l’amore, che si riversa dal Cuore di Dio, entra nei cuori degli uomini; così la Gerarchia (che è il centro del cuore o il luogo del nostro pianeta dove predomina l’amore) è messa in rapporto con l’umanità; così il Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo (che pone in azione l’amore di Dio ed è illuminato dalla Mente di Dio) è anche messo in rapporto con gli uomini e le donne di buona volontà di tutti i paesi.

Il loro compito è di rendere i cuori degli uomini responsivi e ricettivi all’amore di Dio; questo è un altro modo di dire ricettivi alla coscienza del Cristo.**

Quest’allineamento è adesso in via di attuazione; sarà ottenuto automaticamente quando l’efficacia del Principio di Conflitto nel produrre liberazione sarà universalmente riconosciuta. Perciò il cuore degli uomini, il cuore del pianeta, ossia la Gerarchia, e il cuore della Gerarchia, il Cristo, saranno in uno stato di contatto positivo; quando questo canale sarà aperto e senza ostruzioni, allora il Cristo verrà. Nulla può fermare la Sua apparizione e, secondo la legge, Egli non può volgere le spalle all’opportunità che gli si offre.

Così, infine, il Signore d’Amore, in risposta al grido invocativo dell’umanità stimolata dal Principio di Conflitto, dovrà “procedere di nuovo verso il luogo elevato del sacrificio e camminare pubblicamente tra gli uomini sulla Terra”. Il suo cuore, che incarna l’amore di Dio, è attirato dal cuore del pianeta (la Gerarchia) al cuore degli uomini, e il sentiero del Suo ritorno al servizio sulla Terra resta inalterabile e senza impedimenti …

Questa tendenza è stimolata dalla stanchezza di combattere, da un cambiamento nella scala dei valori delle azioni umane e dal riconoscimento che la vera grandezza non si esprime nelle attività del genere di quelle di Alessandro Magno, Giulio Cesare, Napoleone o Hitler, ma in quelle che vedono la vita, l’umanità e il mondo come un tutto unito, fatto di mutue relazioni, di cooperazione e di armonia. Coloro che lottano per quest’unità del mondo e che educano la razza ai Principi di Armonia e dei giusti rapporti umani, saranno riconosciuti un giorno come i veri eroi.

Il fattore che deve collegare e collegherà il Principio del Conflitto all’espressione dell’Armonia e produrrà il nuovo ordine mondiale, la civiltà e la cultura nuove, è la tendenza e la voce dell’opinione pubblica, e l’occasione offerta ovunque alla gente di realizzare la sicurezza sociale e i giusti rapporti umani. Non sarà il governo di una nazione particolare a realizzare ciò, ma l’innata rettitudine degli uomini stessi, quando saranno stati educati a vedere con chiarezza i problemi, i rapporti che dovrebbero essere instaurati e l’immensa unità soggettiva del genere umano. Ciò non potrà esser realizzato senza un intenso periodo di educazione programmata, una stampa e una radio [internet] veramente libere — entrambe libere di esporre l’esatta verità e di presentare i fatti quali avvengono senza essere controllate o influenzate da interferenze governative, gruppi di pressione, organizzazioni religiose o partiti dittatoriali o dittatori … dappertutto gli uomini si stanno svegliando e — posto che venga loro data una sana direzione, che per ora non esiste in alcun paese del mondo — si può aver fiducia che faranno cambiare la marea in un grande movimento armonizzante e unificante.

Studiando l’effetto del Principio di Conflitto quale istigatore di una finale armonia in seno alle nazioni, ricordiamoci che l’ampia diffusione del conflitto indica un punto culminante secondo il quale “i punti di crisi” che esprimono il conflitto sono oggi ben noti a tutti gli uomini e secondo cui è stato raggiunto un “punto di tensione” (del quale le Nazioni Unite sono un simbolo) che alla fine si dimostrerà l’agente che produrrà un “punto di emersione”. [Pubblicato nel 1960] Vorrei chiedervi di tener costantemente presenti queste tre frasi — che descrivono l’operare del Raggio di Armonia tramite il Conflitto — in rapporto agli sviluppi della stessa vostra vita, della vita della vostra nazione o di qualunque altra nazione, e della vita dell’insieme dell’umanità. Esse incarnano la tecnica con cui la Gerarchia spirituale del nostro pianeta trae il bene dal male senza originare il male né violare il libero arbitrio del genere umano.

… Il Principio di Conflitto, governato dal Raggio IV, attivo nel Regno Umano, il quarto, … conduce alla giusta Discriminazione … [Ciò conduce alla liberazione dal libero arbitrio] che non infrange in nessun modo il diritto del singolo uomo o discepolo di fare una scelta libera una volta che il Principio di Conflitto lo abbia reso consapevole della fondamentale dualità dei mondi manifesti. Ciò gli rivela un campo di battaglia e d’esperienza in cui egli fa grandi scelte sperimentali giungendo infine all’orientamento giusto e alla porta dell’iniziazione, che gli viene rivelata progressivamente quale risultato della giusta scelta, della giusta percezione e della giusta decisione. Così vengono conseguite le nove iniziazioni … non ci potrebbe essere un disastro più grave che una fine troppo brusca di questo scontro delle reazioni emotive dell’umanità e delle ideologie correnti. È essenziale che prima di qualsiasi scelta o decisione finale i problemi diventino ancor più chiari nelle menti degli uomini. Lo si deve ricordare, e gli studenti dovrebbero evitare lo scoraggiamento ed esercitarsi ad attendere con ottimismo spirituale che il cammino dell’umanità si chiarifichi. In questo momento [secolo scorso], una scelta troppo rapida potrebbe dimostrarsi una decisione di ripiego basata sull’opportunità e sull’impazienza. La Gerarchia non è affatto scoraggiata, malgrado comprenda che i tempi previsti possano non dimostrarsi giusti … È un conflitto che ha coinvolto tutte le masse d’ogni paese, che produce ancora conflitti fisici, tensioni emotive ed ampie problematiche mentali, e che si attenuerà molto quando dappertutto le masse saranno convinte che i giusti rapporti umani sono di gran lunga più importanti della cupidigia, dell’orgoglio umano, dell’occupazione di territori e dei possessi materiali … l’effetto del Principio del Conflitto, operante sotto il Raggio IV e governato dal Raggio II, sarà — per quanto riguarda l’umanità — quello di produrre giusti rapporti umani e crescita fra gli uomini di uno spirito universale di buona volontà … Oggi il mondo degli uomini è più strettamente unito soggettivamente (nonostante tutte le scissioni e i conflitti esterni) di quanto lo sia mai stato nella storia umana; c’è una determinazione più ferma di instaurare retti rapporti umani e una percezione più chiara dei fattori implicati.

Il nuovo Principio di Condivisione inerente al secondo Raggio di Amore-Saggezza che riguarda così profondamente i rapporti, guadagna terreno e il suo potere viene liberato dall’attività del quarto Raggio di Armonia tramite Conflitto. Questo Principio di Condivisione sebbene ancora sprovvisto di qualsiasi approvazione ufficiale, è preso in considerazione e un giorno diverrà il fattore dominante nella vita economica del mondo, regolata e governata da quegli uomini che sono attenti ai bisogni umani sul piano fisico … Il quarto Raggio di Armonia tramite Conflitto è attivo ovunque, nella famiglia umana, e domina le vicende umane; dappertutto, nella vita dell’individuo, nella vita dei gruppi, delle organizzazioni e delle chiese, nella vita delle nazioni e nella vita dell’insieme del genere umano, i problemi vengono chiariti e l’umanità è condotta da una rinuncia all’altra, finché un giorno il regno umano prenderà congiuntamente la quarta iniziazione, e la Grande Rinuncia sarà accettata. Questo stadio, ancora molto lontano nel futuro, affilierà l’umanità alla Gerarchia e libererà milioni di uomini dalla schiavitù del materialismo. Questo momento della storia giungerà inevitabilmente. Il primo segno che la visione lontana è stata intravista si può forse notare nel prevalente istinto a condividere, attualmente motivato dall’istinto di conservazione, ma che si sviluppa definitivamente come un possibile metodo d’azione sul lontano orizzonte del pensiero umano. Il vero condividere implica definitivamente molte piccole rinunce, ed è sulla base di queste piccole rinunce che viene lentamente generata la capacità di essere liberi e si può infine stabilizzare l’abitudine alla rinuncia; questa capacità e queste abitudini, queste attività altruistiche e questi atteggiamenti spirituali abituali sono gli stadi preparatori all’Iniziazione della Rinuncia, così come lo sforzo di servire il prossimo prepara a prendere la terza Iniziazione della Trasfigurazione.” (Estratti da: A. A. Bailey, Raggi e Iniziazioni, p. 614-623)

“…questo Principio di Conflitto è strettamente connesso con la morte. Per morte intendo la liberazione dalle condizioni della forma fisica, emozionale o mentale, intendo la cessazione (temporanea o permanente) del contatto con la forma fisica, con l’annebbiamento astrale e l’illusione mentale; intendo il rigetto di Maya, nome di quell’effetto globale che inghiotte l’uomo immerso in qualsiasi genere di materialismo e perciò è sopraffatto (dal punto di vista dell’anima) dalla vita nei tre mondi … Il conflitto è sempre presente prima della rinuncia, ed è soltanto al momento di questa quarta grande crisi spirituale che il conflitto, quale l’intendiamo noi, finisce … Il Principio di Conflitto è il fattore principale che governa l’evoluzione della forma considerata quale campo d’esperienza per l’anima nei quattro regni di natura: quello umano e i tre subumani. È basato sul fattore intellettuale della discriminazione che è inerente al minimo atomo di sostanza e che raggiunge l’espressione più piena nell’umanità avanzata; il segno che ha raggiunto il suo scopo, per quanto riguarderà l’umanità, appare quando si passa attraverso l’iniziazione della Rinuncia …

… il discepolo sa che, come risultato del conflitto, si produrrà l’armonizzazione completa della sua natura; la fusione dell’anima e della personalità sarà effettuata, ed è per questo scopo che egli opera. Può applicare il medesimo principio anche nel considerare gli affari umani in genere; in tutti i conflitti mondiali occorre che egli veda i passi necessari verso l’armonia finale, armonia fondata su una vera percezione mentale e su un sano idealismo. È questo processo di sviluppo della comprensione mentale e di un sano atteggiamento razionale e tuttavia spirituale, che è in corso attualmente.

Il sorgere delle numerose ideologie è garanzia che infine apparirà e dominerà il vero idealismo: l’ideale dei giusti rapporti umani; è la lotta tra il dominio delle emozioni e il costante sviluppo del dominio della mente che condiziona in questo momento il genere umano. Quando un conflitto mentale, uno emozionale ed uno fisico infuriano simultaneamente, le conseguenze sono necessariamente difficili, ma sono sormontabili.

Oggi i conflitti sono numerosi, vitali e inevitabili; sono presenti nella coscienza individuale e nella coscienza di massa; essi generano costanti punti di crisi e producono oggi una tensione mondiale che sembra quasi insopportabile. Ma davanti al singolo discepolo e all’umanità si trova un punto di emersione … Ogni discepolo e tutti i gruppi di discepoli sviluppino la capacità di pensare in un modo sano, con un giusto orientamento e con un ampio punto di vista; pensino veramente, senza sfuggire alcun problema, ma conservando sempre una comprensione calma, spassionata e amorevole; manifestino nel loro ambiente le qualità che stabiliranno giusti rapporti umani e mostrino, nel loro ambiente, il comportamento che un giorno caratterizzerà l’umanità illuminata; non si scoraggino, ma si attengano fermamente alla convinzione dell’inevitabile destino spirituale dell’umanità; si rendano conto praticamente che “le anime degli uomini sono un’anima sola” e imparino a guardare oltre l’apparenza esterna immediata, all’interiore (e talvolta remota) coscienza spirituale; sappiano che il presente conflitto mondiale avrà termine.” (Ibidem, 637-8)

Il conflitto ed il dolore che ne consegue nascono dall’Intelligenza creativa dell’umanità, dall’evoluzione della sua sensibilità, e sono risolti dall’Intelligenza creativa trasformata in Saggezza dall’Amore, in Arte di vivere:

Il misterioso proposito che ha reso necessario il richiamare all’attività il Principio del Dolore. La Sofferenza ed il Dolore sono requisiti essenziali per portare a compimento questo proposito. La capacità di soffrire, che distingue l’umanità, è la principale reazione cosciente del quarto regno di natura, l’umano, all’ambiente. È connessa al potere di pensare e di porre in relazione coscientemente causa ed effetto. È un processo che conduce a qualcosa oggi neppure sognato … Questa capacità di rispondere mediante il dolore non si trova (nel senso in cui l’intende l’essere umano) in nessuno dei regni subumani né nei regni sovrumani non più di quanto si trovasse nel sistema solare precedente o di quanto si troverà nel prossimo. È connessa ad un aspetto dell’intelligenza creativa, aspetto e caratteristica peculiari dell’umanità.

Questo aspetto non esisteva nel precedente sistema solare, nel quale operavano altri aspetti dell’intelligenza creativa. In questo sistema solare esso è stato sviluppato e tratto dalla potenzialità all’espressione, in connessione con la sostanza dei corpi umani mediante i quali l’anima fa esperienza. Esso contiene il segreto della bellezza in manifestazione e se ne può vedere la prima espressione nella perfezione creativa di certe fasi dell’arte di cui l’uomo, e soltanto l’uomo, è responsabile. Nessun altro regno della natura crea forme, produce colori e suoni in relazione armonica, fuorché quello umano; ogni tipo d’arte creativa è il risultato di eoni di conflitto, dolore e sofferenza. Gli Ebrei, come prodotto dell’umanità del precedente sistema solare, e dato che costituiscono il residuo reincarnatosi di quel sistema, hanno percorso tutta la gamma della sofferenza e sono in questo momento all’avanguardia delle arti creative, particolarmente in formazione di gruppo, come in talune delle grandi produzioni cinematografiche e nel campo delle scoperte scientifiche.

Vi deve essere, come potete ben vedere, un intimo rapporto fra questo quarto proposito di Sanat Kumara, il quarto regno di natura, l’umano, e il quarto Raggio, quello dell’Armonia tramite il Conflitto. È il rapporto equilibrato di questi tre fattori, che si instaura alla quarta iniziazione, che produce la piena bellezza dell’immutabile disegno creativo dell’anima individuale o — su un diverso livello del processo iniziatico — del disegno immutabile dell’anima universale del Signore del Mondo. Il fatto che in questo momento il quarto Raggio è temporaneamente fuori dalla piena incarnazione spiega il relativo interludio nella produzione di arte creativa umana d’ordine molto elevato. Il ciclo della sofferenza si avvicina al termine, e più tardi — quando il quarto Raggio tornerà nuovamente in piena attività oggettiva [a partire dal 2025] — vi sarà un ritorno delle arti su un giro della spirale di gran lunga più elevato di quanto sia mai stato visto.” (Ibidem, p. 243-4)

E un giorno sapremo esprimere la tanto necessaria Arte di governare:

“Il Principio di Conflitto è attivo in tutte le istituzioni e organizzazioni, in tutti i gruppi di ogni paese e di ogni settore del pensiero umano. I suoi risultati sono in primo luogo il risvegliarsi dell’umanità a certi importanti sviluppi e possibilità e, in secondo luogo, esso condurrà a certe rinunce fondamentali una volta che i problemi saranno veduti con chiarezza e la scissione esistente in realtà fra i valori spirituali desiderabili e i valori materiali indesiderabili sarà stata resa chiara. Per esempio, nella politica il sistema bipartitico si basa su una premessa corretta, ma attualmente non è un sistema soddisfacente a causa della stupidità umana. In verità non rappresenta altro che i gruppi reazionari di ogni paese e il partito progressista che è attento alle nuove possibilità; un partito mira a trattenere la vita dello spirito, a chiarire tramite l’ostruzione ed a ritardare la corsa in avanti troppo rapida degli impazienti e degli immaturi; il partito progressista dovrebbe esser composto di coloro che sono consapevoli delle cose inutili e vecchie, e che sono sempre all’avanguardia, anche se frequentemente senza molta abilità nell’azione. Una linea di demarcazione chiara fra i due primari partiti del mondo non è ancora possibile, né i valori spirituali d’ambo i gruppi sono apprezzati dalle masse che non pensano. Oggi i partiti politici sono altrettanto egoisti, e perciò reazionari, quanto le masse degli uomini; lo scopo dell’uomo politico medio di ambedue i gruppi non è il vero bene dell’umanità, perché comunemente lo scopo dei suoi sforzi è soltanto la sua ambizione egoistica e il desiderio di conservare una certa ideologia politica che lo ha portato al potere.” (Ibidem, 613)

Che l’umanità trasmuti i conflitti nella forza armonizzante e inarrestabile dell’Amore, il Movente universale

“…Per raffinare le forme è necessario tendere vigorosamente alla bellezza, dunque quanto più si sublima una concezione formale tanto più ci s’accosta al bello. Ha dunque ragione chi sostiene che la via del Mondo del Fuoco passa per il cuore e la bellezza. La costruzione universale viene pertanto raffinata dal processo di cognizione spirituale.” (Mondo del Fuoco III § 250)


* Oggi si congiungono eliocentricamente Mercurio, Maestro d’Armonia e Bellezza (Quarto Raggio), e Venere, Maestro della Mente e della Costruzione aurea (Quinto Raggio): sul livello mentale delle Cause, risuona la necessità della commensura tra Idea e Forma, tra il Modello e la sua espressione, e la temporanea assenza di Bellezza della manifestazione (il conflitto) invoca irresistibilmente la sua ragion d’essere, il trionfo dell’Armonia.

“Una volontà incessante di armonia muove l’evoluzione” (Agni Yoga).

** Il Cristo è per la Tradizione sapienziale esoterica un Principio cosmico, Buddhi o Amore-Saggezza, il Secondo Raggio, che “risiede al centro di ogni atomo” quale Movente universale della Vita e che periodicamente s’incarna nella Quarta Gerarchia umana (Quarto Raggio), gli Iniziati, al Servizio dell’Evoluzione.

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2 risposte a Dal conflitto al trionfo della Bellezza

  1. mauro dice:

    ……………..È connessa al potere di pensare e di porre in relazione coscientemente causa ed effetto.
    È un processo che conduce a qualcosa oggi neppure sognato ……………..

    In questo fraseggio trovo il pensiero-essenza che mi illumina, in una unica vera e sola relazione.
    Se la causa è il sonno e l’effetto è il sogno, la liberazione consiste nella rimozione della causa, il sonno.

    Questa vigilanza-attenzione, permette “l’identità” con la Causa incausata e la conseguente eliminazione della distrazione, il dolore.

    • TPS Editor dice:

      Grazie Mauro, …e quante più cellule di questo organismo dormiente (l’umanità) si risvegliano, tanto più si spande il riconoscimento della nostra essenziale Unità immortale o Fratellanza universale.

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