Le Formule dell’esprimere: l’Arte planetaria

Nella piena luce di Taurus e immersi nella potenza dell’anno 5.5, Nuova Cultura Nuova Civiltà, si pone nello Spazio il frutto di pensieri disposti in Formule ed organizzati secondo la matrice sonora e numerica del Lambdoma; tali Formule illustrano il futuro campo d’azione dell’Arte, intesa come piena espressione dell’essenza che ci fa Uomini.

Il Lambdoma dell’Arte Planetaria qui illustrato segue la definizione e la pubblicazione del Lambdoma Governo e del Lambdoma Educazione e si innesta in un progetto di elaborazione di sette Lambdoma che discendono dal Lambdoma Nuova Cultura e Nuova Civiltà (vedi a p. 6 qui): quest’ultimo in particolare si pone come “matrice” energetica sulla quale innestare i semi del futuro.

Le energie che irrorano il Cielo in questi giorni sembrano particolarmente adatte a celebrare la semina di queste Formule: le due grandi Madri celesti, Giove e Nettuno, si trovano eliocentricamente al culmine della loro quadratura coinvolgendo i campi spaziali di Sagittarius, fuoco dinamico che spiraleggiando conduce le coscienze alla Meta, e Pisces, profondità abissale ove le coscienze sono purificate e rigenerate.
L’opera concorde dei due Luminari allestisce un Campo fertile nel quale potranno germinare i semi della Nuova Cultura e la vibrazione generata nello spazio da questa corrente energetica trova sostegno nel rapido volgere di Mercurio che, nutrito dalla sostanza salvifica di Pisces, contempla e riflette i “decreti elusivi” di Vulcano, armonizzandoli alle energie dei suoi fratelli Luminari, in particolare Venere e Nettuno, coi quali entrerà a giorni in regime di congiunzione.

La potenza salvifica della Bellezza, il nettare della Vita dispensato da Mercurio, si rivela dunque quale principio vitale della Nuova Cultura; la Bellezza si accende in Cielo e si riflette in Terra come forza espressiva, come spinta a “modellare” nella forma l’Idea contemplata nei regni dello spirito, come legge che sottende ogni creazione umana.

I Raggi implicati in questa tessitura celeste, 2°, 4°, 5° e 6° sia per quanto riguarda i Luminari, sia per quanto riguarda i Segni zodiacali interessati, irradiano Amore, Armonia, Forza ed Unione, allestendo lo scenario ideale affinché si coaguli il seme di un’Arte planetaria, verace espressione dell’Arte di vivere e Maestria dell’esser pienamente umani.

L’arte della nuova Cultura è positiva ed è sorretta dalla volontà di Bellezza. La nuova arte concorre a costruire il nuovo modo di vivere umano. L’esprimere, che è l’Arte, dispone lo Spazio nella semplicità della Regola”. (1)

Queste semplici affermazioni illustrano con chiarezza e profondità i canoni della Nuova Arte planetaria e mettono in luce i legami che Arte, Bellezza ed espressione intrecciano tra loro: esprimere significa trarre il “succo”, l’essenza, di quanto si è contemplato, significa dunque anche celebrare il rito solenne dell’imitazione del Modello superiore; tale anelito ci ricongiunge alla fonte di ogni possibile espressione e, tramite l’Arte, suprema maestria del vivere, la Bellezza si fa “possibile”, ossia si incarna e si rende visibile in ciò che siamo, in una “Vita più abbondante”.

L’esprimere è guidato dall’Amore, produce il nuovo, rifugge il settarismo e combatte il caos; l’esprimere costruisce nuove forme imitando il Modello ed ognuna di queste riflette il Modello nella sua interezza contribuendo a creare la comunione delle coscienze; l’esprimere si cela in ogni lavoro poiché, se produce Bellezza, ogni creazione umana ha valore d’Arte. (2)

I possibili capisaldi di un’Arte planetaria, che sono stati posti sull’asse centrale del Lambdoma dell’Arte (ossia la diagonale) esprimono i cardini mediante i quali quest’Idea può accendersi nei cuori e nelle menti umane; a questi sette capisaldi fanno da cornice altre 42 Formule che irrorano le coscienze col corrispondente valore energetico e consentono di disegnare un “progetto di avanzata” che possa rinnovare e rinvigorire ogni azione espressiva, fonte di Bellezza e di Maestria. Il Lambdoma dell’Arte planetaria propone pertanto un dialogo messo in atto dall’incrocio fra le sette attività di Raggio espresse da triplette di verbi indicativi, al di sopra della tavola stessa, ed i sette aspetti posti sul lato sinistro.


Poiché, come abbiamo visto, “Scopo dell’esprimere è la Bellezza” (3) appare chiaro che i sette capisaldi del Lambdoma Arte si propongono come pilastri sui quali erigere il Tempio della Bellezza: imitare l’Ignoto, intuire l’essenza divina delle cose, rispondere alle Leggi creative del Suono, esprimere l’arte di vivere, rivelare la sacralità della Bellezza, armonizzare Forma e Idea; tutte queste acquisizioni interiori si dispongono a corona attorno al nucleo infuocato del Lambdoma Arte, ovvero imparare a riflettere l’Armonia del Cosmo, rappresentare l’Idea dell’Ordine celeste nella sua perfezione, senza modifiche, senza rifrazioni o impurità, affinché quest’Idea sia il canone a guida di ogni possibile creazione umana.

L’Armonia del Cosmo è tale perché costruito sulla Bellezza, che non è una vaga impressione che risente dell’umore personale, ma una vera e propria Legge “matematica” che rende “artistica” ogni creazione che rispetti la Regola d’Arte. L’etimo di Arte ha quale radice indoeuropea *AR-/*OR-/*UR, che indica movimento, collegamento tra due poli; in tal senso l’Arte è lo slancio verso la perfezione, lo slancio verso una creazione che tende alla miglior composizione possibile, lo slancio che tende al Modello fino a che sia realizzata l’identificazione col Modello stesso, lo slancio verso l’esattezza del creare secondo un pensiero chiaro, regolare e sganciato da personalismi.

L’arte in una Nuova Cultura comprenderà la Bellezza quale sinonimo di Verità, poiché “esprimere” significherà pensare il Vero con la forza creatrice della mente superiore, capace di giungere alla contemplazione del Modello senza intermediari, per conoscenza diretta, per perfetta aderenza all’Essere. Questa luminosa acquisizione è il sentiero percorso dal Manas (Mente in sanscrito) che da pensiero lucido e discriminante giunge al pieno nitore di comprensione proprio dell’intuizione, realizzando appieno la sua potestà animica.

L’Arte planetaria, sorretta dalla Bellezza come sua Legge, avrà come altro frutto prezioso l’Armonia, ovvero il perfetto bilanciamento degli opposti che si ottiene dal “centro” ove forma e contenuto si riconoscono come Uno, ove alto e basso, Cielo e Terra, rispondono alle stesse Leggi e vibrano alla stessa pulsazione della Vita: “La Bellezza lega il divino all’umano, lo spirito alla sostanza”. (4) Quando si consegue l’Armonia sfolgora la Bellezza e si è raggiunta la Maestria.

Dal Mondo delle Idee, dalla Mente superiore o causale, dalla Cultura del Cielo si apprende pertanto quella Scienza dei Modelli superiori che potranno ispirare la nuova Arte planetaria ed è quindi fondamentale imparare a coltivare l’arte di rivolgersi ai Modelli superiori, l’arte del pensare (giacché il pensiero è l’agente creativo per eccellenza) in modo che i “semi di pensiero” della Nuova Cultura possano innestarsi nel cuore dell’Umanità, dando luogo a nuove forme.

Teniamo nel cuore e nella mente l’immagine vibrante della Bellezza quale seme di una futura Arte planetaria, ove ogni uomo sia pienamente Uomo, creatore di Bellezza e maestro nell’arte suprema di vivere quale cittadino del Cosmo. 

“L’Arte unificherà l’umanità intera.
L’Arte è una e indivisibile.
L’Arte è la manifestazione della Sintesi futura.
Le porte della “fonte sacra” devono aprirsi a tutti.
Allora molti cuori, con amore rinnovato, saranno pervasi dalla luce dell’Arte.
Rendete l’Arte accessibile ad ogni uomo, essa gli appartiene.”
(Nicholas Roerich)


NOTE

1-4) Enzio Savoini, Semi ’94, scritto inedito.

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Una risposta a Le Formule dell’esprimere: l’Arte planetaria

  1. antonio dice:

    Molto bello!

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