Per una nuova Cultura

Il quinto campo di TPS riguarda la manifestazione di una Nuova Cultura/Civiltà. All’alba della nuova Era, la necessità spinge infatti a chiederci cosa intendiamo per Cultura. E’ una domanda essenziale poiché è sulle risposte che si baserà il lavoro di costruzione di una nuova civiltà. Si aggiunge che da sempre la Cultura è, per l’uomo, quell’elemento onnipresente che gli condiziona la vita che lo sappia o no, che lo voglia o no.

Possiamo immaginare la Cultura come uno spazio all’interno del quale, con movimento circolare, vorticano un numero indefinibile di pensieri, di desideri, di progetti per il futuro, di amore per la bellezza, di grandi lavori e accurate ricerche, di ideali, di moti incessanti e dinamici che rinnovano e migliorano la vita; o come un grande campo coltivato con cura dove fruttificano le innumerevoli facoltà umane. Sicuramente questo è l’ambito nel quale l’uomo costruisce il suo futuro.

Per una nuova Cultura all’umanità servono pensieri, immagini e vie nuovi, e la corrente del pensiero non ha limiti. Siamo liberi di pensare, e questa libertà, nostra gloria e tormento, non può esserci negata. E la libertà per sua essenza crea: è cosa nota che tutte le creazioni umane sono il frutto di pensieri nuovi, alcune volte rivoluzionari. Per un futuro migliore, dunque, occorre tendere al massimo il nostro impegno e costruire pensieri incisivi e amorevoli, commensurati al fine, la cui potenza vada ad incidere la sostanza spaziale iniziando il percorso di costruzione di un  mondo nuovo.

E’ quindi di fondamentale importanza definirne la meta, la più alta, alla quale tende questo moto incessante, questo elemento imprescindibile della nostra vita.

Finalmente è giunto il tempo di distruggere l’idea che l’Io individuale sia l’unico centro attorno al quale tutto ruota, sia in Cielo che in terra, e sostituirla con un pensiero più ampio, costruttivo e responsabile: il Bene Comune. L’Universo tende al Bene e, se il principio è accettato, quel Bene, sia esso spirituale, intellettuale o materiale, è di tutti. La Cultura ha il compito di educare le coscienze a questa idea fondamentale garantendo approcci graduali e volontari che produrranno la loro inevitabile espansione. Questo sembra essere un approccio possibile per collegare, in modo armonico, le varie attività umane. Una coscienza luminosa vede il disegno generale ma comprende le diverse necessità, sa commensurare il grande al piccolo, guarda il Cielo e la terra e non li separa ma ne vede l’unità. Una coscienza luminosa ama l’umanità della quale è parte, desidera il suo sviluppo e lo immagina e, così facendo, lo costruisce, in qualsiasi ambito.

Quali sono i settori della Nuova Cultura/Civiltà ove seminare e promuovere i principi fondanti? Una prima e possibile risposta è articolata in sette punti:

1. Il Governo: la capacità di indicare le vie e le direzioni, garantendo stadi progressivi di libertà; il potere che dirige al Bene Comune.

2. L’Educazione: l’azione magnetica dell’Amore. Chi educa impara/insegna l’arte di vivere.

3. L’Economia: l’applicazione delle capacità progettuali al fine di amministrare al meglio le risorse comuni, al servizio del Pianeta.

4. L’Arte: il riconoscimento e l’espressione creativa della Bellezza.

5. La Scienza: la conoscenza delle Leggi della Natura e la loro applicazione tramite l’operatività sapiente del lavoro.

6. La Comunicazione: il filo che lega tutti i Centri, la Via che riporta all’Uno.

7. L’Organizzazione: la coordinazione ritmica ed integrazione di tutte le attività e strutture.

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3 risposte a Per una nuova Cultura

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