Segni del Cielo anno 2016 – 3° quarto di ciclo

L’impulso del terzo quadrante del Ciclo annuale è irradiato alla soglia solstiziale di giugno ed influenza i tre mesi seguenti fino all’equinozio di settembre: il seme primario dell’Anno, immesso al tempo del precedente solstizio di dicembre, ed emerso in prima manifestazione al tempo dell’equinozio di marzo, viene ora innalzato ad una vetta di realizzazione.

Montagne-Mare

Quali sono i segni del Cielo? Quali sono dunque i segni da realizzare in Terra?

La prospettiva di indagine è sia eliocentrica, riconosciuta quale Cielo delle Cause e degli Effetti generali, che geocentrica, il Cielo delle cause e degli effetti particolari.[1]

All’interno della missione generale del regno umano di “svolgere e ristabilire il Piano di Amore e di Luce sulla Terra”, nonché di preparare il campo alla nuova Cultura e Civiltà, il passo necessario intravisto a dicembre 2015 (inizio occulto di Capricornus) è stato quello di fondare, a livello soggettivo o ideale, un Istituto del Cuore; a marzo (inizio manifesto di Aries), tale Idea solare è stata impressa quale immagine a livello mentale e fissata nella mentalità generale quale riferimento centrale della nuova Cultura.

Non importa in che dose o a che livello ciò sia accaduto, poiché tutte le Idee buone o utili all’avanzata evolutiva precipitano in Forme e maturano quando possono, a tempo debito. Basta però una fiammella ad illuminare una stanza buia, e tale è la consapevolezza di tali azioni sottili, che sempre precorrono quelle più concrete. L’energia segue il pensiero, e la “giusta direzione” di un pensiero, quella evolutiva o benefica a livello generale, è data dal Suono di una Mente ‘solare’ comune o “coscienza di gruppo” illuminata ed amorevole.

Come insegna l’Antica Saggezza nonché il buon senso, la ‘maggioranza’ non è mai garanzia di successo, ma solo la base di realizzazione; nonostante le immani resistenze apparenti, l’umanità avanza da sempre perché culturalmente guidata e illuminata da una ‘minoranza’ più umile, responsabile, saggia, innamorata del Bene: in una parola, da un Ordine di coscienze di fatto invisibile.

“…Il potere del comando non sta nella corona, o nel popolo, ma nella vastità cosmica delle idee. Così gli Insegnamenti di vita si completano a vicenda, senza necessità di attrarre moltitudini…”[2]

Ed è questo ‘suono’ del Bene, del Bello e del Vero, emesso da un Cuore comune, che scorre sulle acque della Sostanza e la feconda con i semi del Nuovo: allorché l’ondata evolutiva ingiunge il Rinnovo generale, i relitti o le resistenze del vecchio sono progressivamente travolti dall’ineluttabile ed incessante “volontà di armonia” delle Leggi universali, dal moto dinamizzante dello Spirito.

Spirito-Acque

Ad ogni solstizio ed equinozio un Appello al Rinnovo, quadripartito come ogni Cuore, giunge dallo Spirito del nostro Pianeta, dal nostro Logos planetario. La Sua “volontà incessante di Armonia”, all’odierno “solstizio di culmine” (asse Cancer-Capricornus) chiama a seguire la direzione evolutiva, quella che organizza le unità in nuove Individualità collettive, ossia in insiemi sempre maggiori e soprattutto migliori.

L’individuo si completa nel collettivo, e il collettivo, se in proporzione aurea con la Libertà cosmica, organizza e libera progressivamente tutte le singolarità attraverso il loro libero arbitrio o governo di sé. Allorché la libertà individuale e quella generale sono allineate, il Bene è realizzato e l’evoluzione assesta i suoi compimenti o opere d’arte, trasferendo le unità collettive o gruppi a compiti ed insiemi maggiori, più elevati o sottili.

Tale cammino della Coscienza, da quella di massa (Cancer) a quella individuale (Leo), quindi di gruppo (Aquarius) fino a quella planetaria, preludio di quella solare e cosmica (Pisces), è il cammino previsto per ogni monade o seme spirituale umani. La realtà della monade è anzi ancor più vertiginosa, essendo quella scintilla, individuale ma collettiva, che ha in sé la potenzialità di costruire un universo, ma all’origine comanda solo se stessa, un singolo atomo, un atomo ben più ‘etereo’ di quello indicato dalla scienza umana.

La Voce di questi ‘punti spaziali’ o unità di Vita canta nel Cuore dell’atomo, dell’essere umano, del sistema solare o di un universo; s’irradia dal centro della sfera e quale raggio la illumina, che questa Casa sia il campo della coscienza individuale, o quello delle varie famiglie e dimore terrene e celesti, fino a quella universale.

IMG_2375Per ogni Atomo o Involucro aurico il principio è lo stesso: è nel suo cuore o nucleo che si irradia l’Onda di Vita, la Voce dello Spirito, la fiammella radiante che rischiara la stanza buia.

Così, analogamente, per la Famiglia umana esiste una Presenza umana centrale che irradia la Vita ed una forza salvifica che “libera dal male”, dalla presa delle forze involutive.

Questo Nucleo sacro dell’Umanità è la “speranza certa” del Mondo, il Cuore di quell’Ordine o Istituto che comprende tutti i semi ignei dello spirito insediati negli individui, nei gruppi, nelle nazioni, nelle razze che si susseguono nei millenni.

Tutti questi pensieri indicano il culmine solstiziale quale impulso e tempo propizio per la nascita di nuovi Cicli evolutivi: il Sole apparente (Vulcano) solca, rispetto all’Onda evolutiva della Coscienza planetaria, la Porta degli uomini (Segno di Cancer) o dell’incarnazione di nuovi cicli e semi, mentre la Terra traguarda la Porta degli Dei (Segno di Capricornus), segnando un compimento, un’espansione di coscienza nella giusta direzione, un’iniziazione ai Beni o Tesori del Cielo.

L’Individuo collettivo Umanità è sospinto nella giusta direzione dal proprio Cuore, propriamente da quella Presenza centrale o Gioiello della Sintesi che è sede della Bellezza sottostante ad ogni differenziazione, apparenza, separazione: quella Bellezza che è “lo splendore del Vero” ed “il segno dell’Unità” tra tutte le unità di vita.

Tale giusta direzione uni-versale che risiede in ogni cuore conduce la Casa comune alla Meta, al Magnete centrale, alla Fonte dell’Unità.

*

LitioNel paradigma del Cielo, il cristallo dell’Unità è custodito dal Signore delle Acque Nettuno (dominante in Pisces dal 2011 al 2025), “che vela il Cristo quale iniziatore dell’Umanità”, infondendole nel Cuore la visione salvifica del Nuovo. Analogamente, l’Istituto del Cuore, al centro del nuovo Gruppo dei servitori del Mondo, ne guida lo sguardo in direzione dell’Unità; così si attesta quale Ordine planetario, quale Gerarchia o sistema integrato, armonico o coordinato di coscienze in grado di stare saldi nella Luce dell’Unità.

Da tale punto di tensione, che prepara e accelera la nascita della nuova Cultura solare, ogni Cuore dal suo avamposto si accende quale Faro del compimento, quale Unità in azione che vede realizzata la Terra quale “Casa illuminata”:

La Fiamma solare divampa al compimento dell’Opera

Alla luce del compimento voluto dall’Unità centrale, contempliamo la disposizione celeste solstiziale attorno al Cuore del Sole (Sole/Vulcano), quei segni del Cielo che impressionano con il loro potere causale il prossimo terzo quarto di ciclo (dal solstizio di giugno all’equinozio di settembre):

Cielo eliocentrico 3° Quarto 2016

Terzo Quarto 2016 - elioc

Ruota interna: 21 giugno 2016 h. 0.35 – Ruota esterna: 22 settembre 2016 h. 16.22
(F2 = SIRIO)

 Eccone una possibile formulazione sintetica che tende ad estrarre il Settenario di Direzioni evolutive incise dai Raggi Costruttori del Piano solare, quei Suoni e quelle Luci che possono guidare ‘causalmente’ i cuori servitori dell’Unità planetaria e solare per questa terza stagione del ciclo 2016:

1) Sole/Vulcano in Cancer – Terra in Capricornus:

La Fiamma solare divampa al compimento dell’Opera


2) Giove in Virgo:

L’Amore solare erige l’altare del Tempio

– Giove in Libra (dal 9 agosto):

Il Maestro solare traccia le linee luminose del futuro


3) Saturno in Sagittarius:

Il Pensatore solare orienta l’Opera al Cuore del Cosmo


4) Mercurio in Aries:

Il Messaggero solare esalta l’ardore dell’avanzata


5) Venere in Cancer:

Il Costruttore solare prepara la Dimora alla Luce che viene 


6) Nettuno in Pisces:

Il Sacerdote solare custodisce il cristallo dell’Unità


7) Urano in Aries:

L’Iniziatore solare vivifica il fuoco sacro della Madre


Nel Cielo solstiziale eliocentrico, la Terra (la sfera e stato della “presa di coscienza) culmina in Vetta (0° Capricornus: il potere di guidare, pianificare ed organizzare), in quadratura a Giove (2° R.), il Signore dello Spazio solare e del suo magnetismo, in Virgo (2°-6° R.: Amore e Idealismo astratto), la Madre cosmica. Qui, nel Suo Segno (ne è il “reggitore gerarchico”), per puro Amore dà Forma alle Idee e ai loro Cicli evolutivi; in tal caso, costruisce l’altare del Tempio dell’Unità pan-umana, il Cuore dell’Opera: l’Altare ne è la nascente Coscienza cristica.

Questo terzo quarto del ciclo 2016 vede il passaggio di Giove in Libra (3° R.) il 9 agosto (geocentricamente il 9 settembre), a promuovere beneficamente l’equilibrio stabile del moto incessante, nonchè, laddove sia nata la coscienza cristica, il moto concorde e risolutivo delle relazioni armoniche ed armoniose.

La Fiamma costruttrice dell’impulso solstiziale è alimentata dal Fuoco di ben 4 Luminari: il vettore di connessione Mercurio (4° R.) ed il grande Ordinatore Urano sono in Aries (1°-7° R.: Fuoco iniziatore ed ordinatore) nonché il Signore del Desiderio Marte (6° R.) ed il Progettista solare Saturno (3° R.) sono in Sagittarius (4°-5°-6° R.: temperanza ardente e persistenza costruttiva).

La Fiamma divampa, vivificando ad ogni livello “il fuoco sacro della Madre” (lo Spazio, l’Amore) e sospingendo “l’ardore dell’avanzata” verso il Cuore del Cosmo.

Tale Magnete (il Cuore del nostro cosmo è il Sole Sirio, il Primario del nostro Sole) desidera realizzare un presidio cristico (amore-saggezza: buddhi-manas) anche sulla nostra Terra,[3] ed il suo potere, tra le varie associazioni ai Valori zodiacali, è distribuito proprio attraverso l’asse Cancer-Capricornus; in particolare, come si vede dalla carta del cielo solstiziale, Sirio può ora ‘direttamente’ distribuire la sua trazione cosmica tramite ben 5 ‘aspetti’ ad altrettanti punti/pianeti sull’Eclittica, e specialmente attraverso i Tre della Sintesi cosmica: Saturno (Manas-Intelligenza), Nettuno (Buddhi-Amore) ed Urano (Atma-Volontà: in questi anni attivato eccezionalmente nel sistema solare manifesto per l’associazione/transito nel suo Segno Aries e per la dirompente quadratura a Plutone – Prana, Kundalini-forza vitale).

Anche Venere (5° R.) è in Cancer accanto al suo Maestro cosmico Sirio: Venere[4] è l’Iside solare o Luminare siriaco per eccellenza, la divina Consorte di Sole/Vulcano, del ‘Cuore del Sole’ dell’attuale Secondo Sistema solare, corrispondente ad Orione-Osiride tra le Costellazioni.[5]

Venere, il Manas superiore o ‘Mente aurea’, il Costruttore solare, in Cancer collega Sirio alle Pleiadi (il Manas superiore a quello inferiore) preparando “la Dimora alla Luce di Resurrezione che viene”, coadiuvata dal trigono a Nettuno in Pisces, il Salvatore custode del Cristallo cristico dell’Unità, e dall’ardente stimolo ed Intuizione folgorante dell’ora ‘velocissimo’ Mercurio (quadrato da Aries).

Botticelli. VenereLa Mente aurea ‘scende agli inferi’ e fa risorgere “i prigionieri del pianeta”, i pitri lunari, quelle forze elementali che costituiscono e muovono i corpi inferiori dell’essere umano (la ‘cellula’ del Logos planetario), nonché i regni inferiori: ancor più perché questa porta solstiziale (21 giugno) è assai prossima al secondo plenilunio di Gemini (il 20 giugno), allorché le forze lunari, formative ed involutive, sono così controllate dal trionfo dell’energia di 2° raggio del Sole.

Il Rapporto aureo di Venere ingiunge in Terra la ricostruzione di tutte le relazioni spaziali, tra i mondi e tra gli uomini, nel Nome dell’Amore e alla Luce della Saggezza.

Al livello inverso geocentrico, quello pertinente alla precipitazione delle energie sul Pianeta fino a livello individuale, la data iniziatica del Solstizio di giugno vede inoltre dominare, come allo scorso Equinozio, i Segni di Croce Mobile, le 4 Potestà che sospingono all’Emersione:

Cielo geocentrico 3° Quarto 2016

Terzo Quarto 2016 - geoc trop 

La Grande Croce o Grande Quadrato tra Mercurio in Gemini, Giove in Virgo, Saturno in Sagittarius e Nettuno in Pisces ingiunge la Croce dei Mutamenti nel cuore di ogni essere umano e al centro della Casa comune planetaria. Chi (o ciò) che non evolve, muore o viene trasformato dall’Elica evolutiva della Vita. Marte retrogrado in Scorpio (ritorna in Sagittarius il 3 agosto) accentua violentemente questo ‘ricambio’ delle forme obsolete, ed il suo quinconce (150°) ad Urano ne accelera oltremodo l’opera irruenta e tragica per le nostre personalità (anche delle nazioni), focalizzate nei desideri e punti di vista individuali.

Il Sole, alle porte di Cancer, è preceduto dalla sua consorte Venere (eccezionalmente nello stesso Segno della prospettiva eliocentrica), che lo connette dunque a Sirio a tutti i livelli, ed in modo molto intenso per la dialettica oppositiva Sirio-Plutone nonché della Coppia solare Vulcano-Venere alla Luna in Capricornus (ancora ‘carica’ delle energie focalizzanti del plenilunio in Sagittarius-Gemini): le Acque della coscienza ricevono il Soffio trasformatore dell’Amore e Saggezza cosmici.

Chiudiamo questi segni del Cielo con la semina del settenario di Formule geocentriche, per una retta rispondenza dell’umanità agli impulsi causali eliocentrici:

Sole/Vulcano in Cancer

Costruiamo il Tempio di Luce per l’Umanità


Giove in Virgo

Che il cuore sintetizzi le molteplici forme 

(dal 9-9-2016)

Giove in Libra

Retti Rapporti preparino la via della Pace


Saturno in Sagittarius

L’impegno ardente stabilisce il giusto passo verso la meta


Mercurio in Gemini

Il pensiero dell’uomo colga l’essenza della Vita


Venere in Cancer

La sensibilità per il Valore generi relazioni luminose


Nettuno in Pisces

Idee ispirate portino il Sublime all’Umanità


Urano in Aries

Che il Nuovo sia intelligibile all’uomo affinché sia espresso e compiuto


Aqua-Background4


 Che il Cuore compia l’Opera sua


SuryaVidya: così fu talora chiamato l’Insegnamento del Cuore. Con tale termine si indicava la solarità, la centralità, il fuoco del cuore. … il cuore si erge come tempio dell’umanità. Con il cervello o mediante Kundalini non si può unificare il genere umano, ma la radianza del cuore è capace di tenere assieme anche gli organismi in apparenza più diversi, e anche a grandissime distanze. Quest’ultima impresa, di unificare i cuori a distanza, attende di essere compiuta.

È del tutto legittimo voler dare l’avvio a esperimenti di lunga durata, poiché in tal modo si concatenano meglio le generazioni.[6] 

*


[1] Essendo prospettive tropicali, riguardano entrambe la Terra: sono inoltre basate sul Piano orbitale dell’Eclittica, e circoscritte dalla Ruota qualitativa dei 12 Segni, e non dall’orizzonte quantitativo o astronomico delle relative Costellazioni siderali.
   Per approfondimenti e comprensione delle inferenze e dei termini astrologici, vedi “Introduzione all’Astrosofia” e “Dal tempo lineare al tempo ciclico” nella sezione Documenti di TPS e, come riferimento base, l’Astrologia Esoterica del Trattato dei Sette Raggi di A. A. Bailey.
[2] Da: Comunità § 84, Collana Agni Yoga.
[3] Il nostro Logos planetario è di 3° R. (manas), ma 2° di Anima (buddhi) come il nostro Logos solare.
[4] L’Insegnamento afferma che lo schema evolutivo di Venere è sede di un’umanità ‘invisibile’ già cristica, ossia la cui Mente-Manas funziona quale veicolo dell’Amore-Buddhi.
[5] Ogni anno l’Orione, “la cifra del Cristo cosmico”, è dal 9 giugno intercettato dal transito del Sole tra le sue stelle, fino alla congiunzione del 20 giugno con Betelgeuse, un altro Fuoco cosmico del Cuore, nonché con la nostra “stella direttiva”, la Stella polare.
[6] Da: Cuore § 339, Collana Agni Yoga.
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2 risposte a Segni del Cielo anno 2016 – 3° quarto di ciclo

  1. Luca C. dice:

    E così Kore generò Aion. Kore, in greco è una parola che indica la Femminilità nei termini archetipici, la Matrice nelle sue infinite manifestazioni e potenzialità (era anche l’appellativo di Persefone). Nella Cosmogonia esiodea, Aion è il Dio del ritorno, dei cicli, ed è anche una delle manifestazioni del Tempo (da cui il termine: Eone). Questa nascita era celebrata in Egitto come trionfo della luce sulle tenebre. La cerimonia Egizia si celebrava attorno al 21 Giugno, in seguito fu adottata dai romani con il nome di Sol Invictus che la traslarono in poi temporalmente attorno al 24, 25 Dicembre. Il termine “Natale” deriva anche dalle prime celebrazioni Romane quando il periodo di queste “feste” era ancora il 21 di Giugno. Infatti le celebrazioni avevano il nome, presso i romani, di: Dies Natalis Solis Invicti (Giorno della nascita del sole invitto). Infatti veniva celebrata nel momento dell’anno in cui la durata del giorno iniziava a crescere e i Romani chiamarono queto giorno: Solstitium, ovvero Sole Fermo.

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