Nono Segno zodiacale: Sagittarius

Il ritmo stagionale suggerisce, in queste giornate bigie e brevi, di desiderare la luce e il calore solari che sembrano un lontano ricordo: la forza del desiderio, e l’entusiasmo che lo accompagna, ci spronano a varcare i recinti (fisici e mentali) nei quali troppo spesso ci racchiudiamo, pigramente appagati di ciò che abbiamo a portata di mano. Eppure sappiamo che esistono, fuori e dentro di noi, orizzonti sconfinati; eppure ben sappiamo che esistono traguardi realmente appaganti; ben conosciamo il richiamo esercitato da mete infuocate, da Idee che ardono come fiaccole nel grigiore della vita ordinaria, da ideali che si incidono nelle nostre coscienze come lettere di un alfabeto vibrante di Vita.

L’energia di Sagittarius, l’Arciere celeste, che ci vivifica in questo periodo dell’anno, sprona le coscienze a raggiungere quella Meta verso la quale cuore e mente da tempo si sono volti: certo non si tratta della meta definitiva, ma di uno degli innumerevoli passi che ci consentono di raggiungere, in pienezza, orizzonti sempre più inclusivi. Solidali al Modello celeste proprio in questo ciclo annuale ci avviamo verso questo orizzonte magnetico sapendo che siamo l’Arciere, la Freccia e la Meta stessa.

MandalaVerde

A partire dall’Equinozio di marzo si è iniziata la pubblicazione delle schede dei Segni zodiacali secondo lo “sguardo astrosofico“. Come già anticipato nell’articolo introduttivo, cui si rimanda per la spiegazione delle singole voci che compongono le schede, ogni mese verrà illuminata una porzione di Spazio: a noi volgere gli “occhi al Cielo” e lasciarci fecondare dalla pioggia vivificante di questa energia celeste. Anche questo semplice gesto, se compiuto consapevolmente, ci permette di rendere presente in noi il Modello e ci consente, come possiamo, di portare un pezzetto di cielo in terra, contribuendo alla creazione di una Nuova cultura e una Nuova civiltà.


Citazioni tratte da:
– A. Bailey, Trattato dei 7 Raggi: Astrologia Esoterica e Fatiche di Ercole
– Enzio Savoini, Il Sistema Solare nello Spazio, 1993, riscritto 1999, Ed. Nuova Era
Vedi anche il Segno in Ricostruire il Santuario della vita umana, 1979.

Vedi o scarica la Scheda di Sagittarius


Numero

9, il triplice triangolo/triade, l’enneagramma, la natura superiore (speculare a quella inferiore, al 6), il numero dell’Uomo-iniziato o delle iniziazioni.

Raggi e Gerarchie

Trasmette, nel ciclo precessionale attuale, il , il il 6° Raggio, che lo collegano a Taurus e Scorpio (4° R), ad Aquarius e Leo (5° R) e a Pisces e Virgo (6° R); è l’unico segno che trasmette sia Raggi dispari che pari, rivelando così il suo potere di Sintesi.
Attualmente, e fino alla fine dell’era di Aquarius, Sagittarius è il Segno che principalmente trasmette il   Sesto Raggio dell’Idealismo astratto e Devozione, producendo la condotta concentrata e tesa a un solo punto che distingue l’aspirante mondiale. Il sesto raggio di Devozione è molto potente in quest’epoca, ciò che spiega l’apparire in ogni luogo delle sue caratteristiche peggiori e migliori, di cui sono esempi drammatici l’intensa dedizione alle cose materiali e l’acuta devozione ai valori dello spirito.

Nell’attuale sistema solare e per quanto riguarda l’evoluzione umana, il rapporto Sagittarius- Marte esprime l’opera della Sesta Gerarchia umana (sul 6° sottopiano  del 7° piano fisico cosmico) o Undicesima tra le 12 Gerarchie creative o ‘unità di vita’ che formano il corpo di espressione del nostro Logos solare (sui piani astrale e fisico cosmici) e agisce sul Sesto Raggio, e a sua volta ne subisce l’influsso.

Questa Gerarchia di Esseri è quella dei Signori lunari (gli elementali della triplice personalità) che occorre ricondurre sotto il controllo del Signore solare. Essi costruiscono la forma dei 3 corpi della personalità umana, così come, in generale, dei corrispondenti regni naturali ed elementali: la Sesta e la Settima Gerarchia creativa hanno una funzione vitale ed un posto importantissimo poiché insieme forniscono le forme sostanziali dei tre mondi. Esse, dal punto di vista solare o logoico, non sono portatrici di principi, eppure dal punto di vista dell’uomo lo provvedono dei suoi principi più bassi (mentale inferiore, astrale ed eterico/fisico), sui tre livelli inferiori della Manifestazione che corrispondono al veicolo fisico del Logos solare. Esse si occupano dunque della manifestazione dell’energia fisica, della realizzazione nel veicolo fisico di tutti i propositi divini, e dell’organizzazione fisica di quella grande Vita cosmica.

Le ultime due Gerarchie creative, in particolare, sono il residuo più basso del sistema solare precedente, e l’energia della materia (liquida, gassosa e densa) che la vibrazione dell’atomo permanente logoico attrae a sé nel costruire la forma divina. Per maggior chiarezza, la settima Gerarchia è la vita o energia che si trova nel cuore d’ogni atomo, il suo aspetto positivo, e la sesta Gerarchia è la vita delle forme di tutti i corpi eterici d’ogni oggetto tangibile (essendo il corpo eterico la vera forma e l’unità fondamentale del corpo fisico denso): la Sesta Gerarchia informa la forma e dà vitalità al piano fisico, ed in tal senso incorpora l’energia della materia, la Kundalinishakti.

Rapporti cosmici

BetelgeuseVi è un influsso cosmico emanato dal Sole ‘soggettivo’ (ossia dal “Logos” corrispondente) di Betelgeuse (Orione) che raggiunge il nostro sistema attraverso il segno del Sagittario, e stimola la scienza dell’anima nei suoi vari aspetti (mentale, psichico e spirituale). Betelgeuse è quel centro del corpo del Grande Uomo cosmico (la grande Esistenza la cui vitalità magnetica tiene il nostro Logos, insieme ad altri Logoi solari, nella sfera della Sua coscienza) fonte della sensazione cosciente: un plesso solare cosmico?

Inoltre, sul ‘Sentiero dell’Iniziazione’ a livello planetario, Gemini-Sagittarius-Mercurio (quali veicoli di espressione dell’energia delle Pleiadi) consentono al Discepolo in prova di passare sul sentiero del ‘discepolo accettato’. Egli diventa sempre più intuitivo e perfettamente concentrato, e gli si fa più chiara la natura delle coppie di opposti. Egli realizza il rapporto fra la Madre (rappresentata dalle Pleiadi) e il Cristo, celato nella forma della personalità, e l’uomo interiore spirituale avvia il processo di identificazione con l’entità spirituale sul suo piano; il sé minore comincia a reagire in modo cosciente, e con frequenza sempre maggiore, al Sé superiore. “Si spinge avanti su quel tratto di Sentiero in cui impara a vedere”.

Croce

CroceMobileMobile. Su questa Croce l’umanità non evoluta esperisce in Sagittarius il desiderio ambizioso, la direzione e l’orientamento, mentre l’umanità evoluta consegue l’aspirazione spirituale concentrata. Il discepolo, quando è alle ultime fasi della Croce Mobile, in Sagittarius decide di “volgere i passi verso un altro modo di vita e di salire con ardore e fermezza su una altra Croce” (Fissa).

Uomo non evoluto

Gemini              Mutevolezza. Instabilità. Interazione
Sagittarius       Desiderio ambizioso. Direzione. orientamento
Virgo                 Vita materiale. Coltivazione di un’idea
Pisces                Sensazione. Medianità. Fluidità

Uomo evoluto

 Gemini             Riconoscimento di anima e forma. Interazione egoica
Sagittarius       Aspirazione spirituale concentrate. Discepoli
Virgo                La Madre del Cristo bambino. Gestazione
Pisces               Il Salvatore del mondo. Mediazione

I poteri di Pisces, Gemini e Virgo finiscono per fondersi (in senso simbolico, la Croce deve sempre diventare la linea, e quindi il punto). Sagittarius, esotericamente retto dalla Madre Terra, produce le condizioni per cui il Sentiero giunge alla gloria: la fluida rispondenza alla materia si muta in risposta focalizzata allo spirito e preparazione all’iniziazione in Capricornus.

Elemento

Fuoco, la cui parola chiave è relazione. Triplicità di fuoco con Aries e Leo: Aries irradia fuoco cosmico; Leo, fuoco solare; Sagittarius, fuoco planetario; e ciascuno di essi “apre la strada bruciando” all’espressione dei tre attributi divini: spirito (Aries), anima (Leo) e corpo (Sagittarius). E’ questo dunque il 3° aspetto, il Fuoco per attrito: Sagittarius è in grado di dirigere l’energia (fuoco) del sacrificio verso una meta, diventando l’intermediario tra cielo e terra.

Dopo la purificazione acquea (2^ iniziazione) il potere igneo di Aries-Leo-Sagittarius comincia a riorientare il discepolo ai valori universali, alla coscienza di sé, ad attitudini focalizzate, verso il Monte della Trasfigurazione. Questa è la base scientifica dello yoga del fuoco, applicato dall’uomo perfettamente autocosciente al riflesso dei tre aspetti divini nei tre mondi; sono le tre modalità della manifestazione divina nei tre mondi. Ecco perché si scopre, davanti alla Porta dell’Iniziazione, quel terreno ardente che tutti i discepoli e gli iniziati devono attraversare.

Motti

Involutivo – Si cerchi il cibo.
Evolutivo – Vedo la meta. La raggiungo, e ne vedo un’altra.

In una prima fase dell’esperienza terrena il nativo di Sagittarius “cavalca” senza meta governato dal desiderio di acquisire esperienza, sebbene in modo indiscriminato e superficiale. L’energia mentale è dominata dal desiderio emotivo che lo trascina per ogni dove finché non verrà completamente saziato. L’energia finalmente si stabilizza e si focalizza: il cavaliere, che si scopre una cosa sola col suo destriero, è ora impegnato a prendere la mira e a mantenere la mano salda prima di lanciare le frecce verso la meta che ora vede con chiarezza. Il processo di orientamento dei propri scopi è divenuto consapevole, e la nitida visione guida l’Umanità da un traguardo all’altro.

Sette aspetti di Sagittarius

UNO

Se si parte da Capricornus l’arrivo è in Sagittarius: qui dunque si realizza la volontà iniziale di Bene comune. Si tratta di un compimento, ma non totale, perché non sempre e non tutte le fasi intermedie sono state eseguite alla perfezione, e perché non tutti hanno fatto per intero il loro dovere, e anche perché la stessa partenza non puntava con precisione assoluta alla meta. Pertanto Sagittarius è un traguardo parziale, ma necessario per precisarne e vederne meglio un altro.
Così nascono le tappe inevitabili dell’Opera e degli Operai, scandite dal battito del ciclo annuale del Sole. Crescite su crescite, con moto accelerato, secondo orbite spirali e ritmi solari.

 

DUE

L’Arciere mira al Centro e lo colpisce. Con ciò lo conquista. Deve però prenderne possesso, e trasferirsi colà dove la freccia del suo volere è giunta in volo. Già signore del Centro, deve ora sottometterne il campo. Così procede l’esercito degli Arcieri. Di centro in centro, passando per innumerevoli campi illimitati. Di Fuoco in Fuoco, di Luce in Luce, per amore.

TRE

Secondo il simbolismo sintetico di Sagittarius tutto il progetto annuale si riduce a mirare a un bersaglio, scoccare la freccia, andare a raccoglierla dov’è volata. Il volere governa la prima di queste fasi, l’amore l’ultima, il moto diretto e intelligente la seconda. Ma ciascuno dei tre aspetti divini è presente e attivo in ciascuna di esse, in dosi diverse.
Tanti anni, tanti tiri, tanti centri.
Ma l’ultima vittoria, l’ultimo traguardo, la vera vittoria, il sigillo finale si conseguono quando, esperto e ormai maestro dell’arte sua, l’Arciere non mira, non scocca, non galoppa a riprendere la freccia. Quando ha ormai dimenticato cosa siano l’Arco, la Freccia e il Bersaglio egli colpisce in modo definitivo. Un tiro solo, ma fatale. Quel colpo, infatti, distrugge il tempo e la distanza, che sono i due veri ostacoli e i soli bersagli. Tutto il progetto (e non solo quello annuale e solare) si riduce a questo: mirare allo scopo, e lasciare ch’esso chiami a sé la freccia che l’annienta.

QUATTRO

In Scorpio lo specchio dirige l’ultimo conflitto fra interno ed esteriore e guida il Guerriero al trionfo. In Sagittarius lo specchio si pone fra l’Arciere e il bersaglio e la sua magia segreta compone quel supremo equilibrio di parti, misure, energie che elimina le ultime illusioni. Ma lo specchio è sempre rimasto a riflettere, come vuole la sua natura, fin dall’inizio in Capricornus, bilanciando così in ogni sua fase l’intera opera annuale.
Il suo intervento multiplo e continuo ha dosato le proporzioni di tutti gli eventi, di tutti gli innumerevoli cicli di qualunque processo. Ne è nata la struttura dalle molte simmetrie, apparenti e nascoste, che mentre fa bella l’opera, tiene a bada le illusioni.
Per quanto ora scritto la quarta qualità, l’Imitatore, ha grande potere in Sagittarius, che trasmette il quarto Raggio.

CINQUE

I molti tiri dell’Arciere, le molte frecce, le molte mete sono certo state apprestate dal quinto potere, che mirabilmente conduce a riconoscere l’unità del tutto dopo averla smembrata e formalizzata.
La funzione della stella a cinque punte è duplice, allontana e nello stesso tempo chiama a sé le coscienze. In Sagittarius essa esprime il suo massimo potere, e costringe l’Arciere a scoprire l’unico vero bersaglio, che, come si è appena detto, è duplice: tempo e distanza, ma si può nominare con una sola parola, separazione.
Ne deriva che Sagittarius, oltre al quarto, esprime anche il quinto Raggio.

SEI

Sagittarius è il sito in cui si riconoscono molte realtà, ossia molti prodigi. L’Arco, quello impugnato dall’Arciere vittorioso, quello dell’ultimo tiro, quando ogni cosa è stata dimenticata e la vera memoria governa, collega, con le sue due estremità, l’Altissimo e l’Abissale, i due poli dell’Essere spaziale.
Quando la volontà-di-essere tende la corda si disegnano chiari due triangoli, ossia una stella a sei punte, detta anche stella della Vita. Quest’arma potentissima scaglia la freccia che colpisce e annulla la stella a cinque punte, origine di ogni bersaglio e dunque anche dell’Arco e della sua stella.
Un colpo solo spegne quel lume che ha costruito tutte le forme per rivelare l’Essere, il Comune. Un tale prodigio conclude tutti i prodigi e merita il nome di massimo.
Sagittarius celebra la Comunione, e trasmette il sesto Raggio.

SETTE

Tutte le mosse dell’Arciere sono rituali e solenni, ordinate e precise. Colpire il bersaglio è un rito che celebra l’esattezza dello spirito. Lo spirito, che è l’Arciere, con il suo gesto si unisce alla sostanza.

Reggitori

Giove.GlifoExotericoGiove (2° Raggio) che lo collega a Pisces in modo exoterico (nel senso che indica l’ultima meta per l’uomo), ad Aquarius in modo esoterico (in quanto svela il proposito di tutta l’evoluzione materiale e il fine dei processi di incarnazione) e a Virgo in modo gerarchico (in quanto mostra l’intento del Cristo cosmico). Il 2° R. di Giove governa e promuove l’espansione e di continuo eccita la vita del Cristo interiore, dell’Anima; insieme a Sagittarius regge o condiziona l’attività dei signori ‘lunari’ che con la loro propria sostanza costruiscono il corpo umano.
Il glifo del pianeta Giove è un quattro sormontato da un due, ovvero una croce sormontata sulla sinistra da un’iperbole a significare la tensione della materia verso l’infinito e la ricettività che questa ha nei suoi confronti: l’iperbole di Giove richiama la tensione della freccia del Centauro (glifo di Sagittarius) che è diretta verso l’alto e indica il dinamismo orientato verso l’illimitato, il moto che collega i due poli della manifestazione, l’alto e il basso, cielo e terra, spirito e materia.

GlifoTerra2EsotericoTerra (3° Raggio non sacro) che lo collega a Gemini (ove è reggitore gerarchico).
Sagittarius e l’opposto polare Gemini sono le due sole costellazioni rette dal nostro pianeta, fattore questo di notevole importanza, che crea una situazione e un rapporto insoliti nel sistema solare. Sulla Terra è in atto un grande processo equilibrante fra quei due grandi flussi d’energia cosmica. La linea di forza cosmica che congiunge Gemini a Sagittarius, e viceversa, è in modo soggettivo ed esoterico connessa alla Terra, di cui quindi garantisce lo sviluppo egoico, nonché della forma che lo esprime, e guida la dolente umanità di questo triste pianeta, irresistibilmente, alla porta iniziatica di Capricornus: “Quando le duplici forze dei fratelli cosmici (Gemini) divengono l’energia di colui che cavalca verso la luce (Sagittarius), il quarto diventa il quinto. L’umanità, il legame, diviene la Gerarchia, la dispensatrice di ogni bene. Allora tutti i Figli di Dio gioiranno”.

Per poter servire gli scopi del Piano per l’evoluzione dell’umanità, l’orientamento idealistico del 6° Raggio di Sagittarius deve essere radicato in “terra”; la Direzione celeste espressa dall’asse Gemini–Sagittarius, ove la Terra diviene snodo ricettivo ed emittente, può essere colta dalle coscienze umane evolute (Discepoli ed Iniziati) con l’ausilio del potere sintetico dei Raggi trasmessi simultaneamente dal segno (4°, 5°, 6°). Il 3° Raggio veicolato dalla Terra consente la percezione intuitiva della verità e una chiara visione dei cicli di espressione evolutiva. Sia la Terra che Saturno sono espressioni del 3° Raggio e ciò pone le influenze di Capricornus in relazione con Sagittarius, formando un campo di energia ove il Discepolo ben concentrato può conseguire l’iniziazione.

Sagittarius, esotericamente retto dalla Madre Terra, produce le condizioni per cui il Sentiero giunge alla gloria. Pertanto, alla chiusura del ciclo (dello ‘zodiaco maggiore’ o ciclo precessionale di circa 26000 anni), Venere, Virgo e la Madre Terra — due pianeti e una costellazione — salgono in gloria, quali potenze in grado di operare netti mutamenti nel sistema solare. Rappresentano le tre potenzialità divine di materia e sostanza, congiunte alla forza di Sagittarius che le sospinge a perfezione sempre maggiore. Gemini e Sagittarius sono posti in rapporto dai pianeti che li reggono (poiché la Terra è fra tutti quello che ha più intimo rapporto con Venere, il reggitore esoterico di Gemini), e insieme agli altri due Segni di Croce Mobile costituiscono le sei potenze che liberano dalla schiavitù della forma, iniziata in Cancer per l’umanità in genere (la nascita del regno umano) e in Pisces per l’individuo.

Glifo.MarteGerarchicoMarte (6° Raggio non sacro) che lo collega ad Aries e Scorpio.
Sagittarius-Marte pone l’uomo in grado di controllare o di aver stretto rapporto con i signori lunari della forma, destinati ad essere sacrificati all’aspetto superiore spirituale e dominati dall’Angelo solare. L’effetto qui indotto da Marte è pertanto soprattutto collettivo e di gruppo, e produce grandi conflitti, ma infine conduce a una grande rivelazione: in Aries, si rivelano la conoscenza e il proposito dell’incarnazione; in Scorpio, la visione della liberazione e del servizio; in Sagittarius, lo scopo del dominio che l’anima esercita sui regni inferiori di natura tramite l’uomo come centro d’energia. Marte pone in contatto gli opposti, ed è benefico, e non malefico come sovente si assume.

La vigorosa energia dinamica di Marte conduce sia il singolo individuo umano che l’intera famiglia umana sotto la legge della lotta, basata sulla devozione (6° R.) ad un ideale. Sagittarius-Marte, il Discepolo individuale e collettivo, combatte la guerra e dà ‘morte’ alla personalità, cioè alla forma, uccidendo il desiderio (Scorpio); quindi va verso Pisces, dove ritorna a morire “per risorgere all’eterno”. Il 6° Raggio di Marte e Nettuno collega Sagittarius, Cancer e Pisces, realizzando il desiderio della Sostanza di ritornare allo Spirito, la Casa del Padre.

I quattro segni della Croce mobile sono governati da due soli pianeti: Giove (Sagittarius e Pisces) e Mercurio (Gemini e Virgo). Sono i raggi che governano la massa degli uomini sulla Croce Mobile e sono strettamente coinvolti nell’incarnazione collettiva della quarta Gerarchia Creativa. Essi uniscono e fondono in un solo complesso cooperante le grandi dualità che si manifestano tramite il quarto regno della natura. Tramite Giove e Mercurio il desiderio materiale può essere trasmutato in amore divino e il conflitto, caratteristica che distingue l’umanità, può servire a risolvere la dissonanza in armonia. Questo processo deve prendere forma sulla croce mobile, che in sostanza è quella della mente cangiante, fluida, irrequieta, dove essa finalmente si sviluppa e inizia a dirigere la personalità verso l’integrazione.

Dignità: è interessante notare che nessun pianeta cade in questo segno, né vi è esaltato. Solo Mercurio vi ha il proprio potere molto diminuito. Ecco perché Sagittarius è esotericamente considerato come segno di equilibrio e senza estremismi, poiché non vi sono gravi cadute né sublimi esaltazioni. Ciò indica che il discepolo deve procedere regolare fra le coppie di opposti, senza subire influenze né dal “potere che esalta né dal potere di ciò che cade”. La valle e la vetta non vi hanno effetti apprezzabili. Mercurio (reggitore del 4° R., della 4^ gerarchia e 4° regno umano nonché Dio dei processi mentali) in Sagittarius perde nettamente potere, per due ragioni, in senso esoterico.

In primo luogo il discepolo deve cessare per sempre d’immedesimarsi sia con la propria personalità umana e i suoi processi che col regno umano, prima di conseguire l’iniziazione. Suoi punti focali dovranno essere, in futuro, l’anima spirituale e il quinto regno della natura; fase questa che comincia a manifestarsi in Sagittarius. Ciò implica l’astrazione completa, nel senso della personalità, dal lato della forma. A sua volta ciò comporta (a un certo punto della crisi) uno stato di equilibrio. In secondo luogo, il potere mentale sviluppato, verificato e provato in Scorpio, qui è meno attivo e l’intuizione comincia a sostituirlo. Ciò è indispensabile prima che il discepolo entri in Capricornus a prepararsi per l’iniziazione.
In Sagittarius, il dualismo di Mercurio che si esprime nella mente inferiore e superiore è trasceso dalla mente universale o spirituale.

Decanati: per quanto riguarda i decanati, Giove conferisce espansione, spodestando Mercurio, poiché la mente mercuriale è sempre causa di limitatezza, anche se temporanea. La Luna cede a Marte, che dà devozione e capacità di combattere per l’ideale. La concezione e il metodo idealistici sono sempre distintivi del discepolo ai primi passi sul Sentiero. Il Sole, che raffigura l’Angelo solare, resta sia nei processi exoterici che in quelli esoterici, e pertanto l’astrologia ne riconosce la presenza e la pressione continua. L’anima rimane eternamente presente nel passato, nel presente e nel futuro.

Note fondamentali

Evoluzione umana-Discepolato: Il segno di Sagittarius è peculiarmente umano ed è connesso con la comparsa dell’umanità sulla Terra. Il Sole vi si trovava quando la Gerarchia spirituale del Pianeta iniziò l’Approccio soggettivo inteso a stimolare le forme di vita del pianeta (epoca lemure). Sagittarius regge pertanto l’evoluzione dell’uomo (il Sole era invece in Leo, circa 21.688.400 anni fa, quando si compì l’individuazione fisica per effetto di quell’eccitamento, ed era in Gemini allorché l’Approccio fu coronato dalla fondazione della Gerarchia sulla Terra).

Sagittarius, Leo ed Aquarius sono i tre segni che agiscono con le loro energie sull’umanità nel suo insieme, quale regno di natura, e sono collegati rispettivamente all’aspetto corpo, anima e spirito; essi rivelano l’intento divino che è nell’uomo, ne stabiliscono le crisi e lo conducono “da una porta all’altra, poiché Leo è il segno attiguo a Cancer, e Sagittarius precede Capricornus” (Cancer e Capricornus: le due Porte). Questo triangolo di Segni, connotato dal 5° Raggio, governa lo sviluppo della coscienza e nell’evoluzione dell’umanità controlla i rapporti che, tramite la mente, la connettono alla Gerarchia, e l’approccio di questa a quella. In particolare, Sagittarius influisce con potenza sugli aspiranti e li guida a quegli atteggiamenti mentali che determineranno la fedeltà incrollabile ai valori spirituali e al bene dell’umanità.

Così, ogni volta che l’uomo cade sotto l’influsso di Sagittarius, Segno del Discepolo fisso alla meta, è per riorientarsi a mete nuove e superiori, per riconcentrarsi su un fine più elevato, per sviluppare un proposito fondamentale e direttivo. Il Discepolo focalizzato diventa infine l’iniziato (Capricornus): la freccia della mente è scoccata infallibile sul bersaglio.

Brama e Amore/Saggezza: Sagittarius è il Cercatore, o di soddisfazione o della meta del Servizio infinito.Sulla ruota che gira nel verso ordinario l’uomo nato in Sagittarius, o che ha questo segno all’ascendente, sarà influenzato da ciò che le antiche scritture indù chiamano kama-manas (desiderio-mente). È una forza duale che controlla e condiziona la vita; nei primi stadi l’accento è posto sul desiderio da appagare, nelle fasi ulteriori di sviluppo puramente personale è sul controllo del desiderio mediante la mente; in quel periodo lo scopo principale è l’uso intelligente di tutte le facoltà per soddisfare il desiderio, che è sovente la mera ambizione di conseguire certe mete. L’uomo ordinario comincia a dar prova di essere più concentrato, si avvale della fluidità e passività proprie della fase precedente per conseguire ciò che desidera. Dimostra istinti egoistici pronunciati, e se anche, ad esempio, è gentile e amichevole, è per desiderio di essere popolare.
A moto invertito lo scopo è invece manifestare amore–saggezza, che si sviluppa sempre in modo impersonale ed è sempre consacrato al bene del tutto, anziché a vantaggio dell’individuo.

Aspirazione e Direzione: La prima di queste mete umane è espressione della personalità, la seconda dell’anima. L’uomo procede dall’ambizione all’aspirazione, dall’egoismo ad un forte desiderio di impersonalità, dall’essere accentrato nel sé individuale (in Leo) alla concentrazione propria del discepolo in Sagittarius capace di trasformare l’ambizione in aspirazione spirituale e che culmina con l’iniziazione in Capricornus. Questa appunto è la meta preposta al nativo di Sagittarius – sia essa l’iniziazione in qualche forma di esperienza sensoriale, o una impresa o coscienza spirituali.Arciere

L’arciere sprona il cavallo verso una meta specifica, mira e scocca la freccia verso un bersaglio voluto, tende ad uno scopo definito. Questo senso di direzione o di guida è caratteristico dell’uomo illuminato, dell’aspirante e del discepolo, e lo si riconosce sempre meglio; quando è ben sviluppato diviene, dapprima, lo sforzo di far coincidere ogni attività dell’anima o personale con il Piano divino, e questa è, in ultima analisi, la direzione prefissa del pensiero di Dio. Non esiste vera direzione senza pensiero, e il pensiero è potere. Sagittarius è il Segno del silenzio, ossia del completo controllo (delle frecce) del pensiero e della parola, che porta di conseguenza all’innocuità sul piano fisico e alla liberazione dal passato e dai legami ‘terrestri’ (karma). In tal senso Sagittarius è “lo spirito di verità”: in Sagittarius, il primo dei grandi segni universali, noi vedremo la verità nella sua interezza, quando useremo le frecce del pensiero in modo corretto; ed è il Segno dello “spirito di giustizia”, ove l’anima risvegliata discrimina tra giusto e sbagliato attraverso il retto pensiero.

Sagittarius è “il Raggio di Luce diretta e concentrata: il punto di luce diventa raggio e rivela una luce maggiore lontana, e illumina la via al centro della luce”.

Dualità e Unimiranza: Dapprima Sagittarius mostra le dualità (i due Gemelli del Segno opposto) fuse assieme (il Centauro, l’uomo-bestia), quindi le dualità appaiono staccate (Arciere a cavallo), alla fine si conquista la libertà o “unicità d’intento” o unimiranza (l’arco e la freccia).

 Si è auto-centrati                      Unimiranza                 Il Direttore di uomini

Approccio per tentativi            Approccio diretto       Il controllore della Porta

Sagittarius, il discepolo, diventa il Salvatore in Pisces.

In Sagittarius, lo scambio fra i due fratelli (Gemini), cioè fra il sé superiore e inferiore, è dunque concentrato o condizionato in uno sforzo unitario e diretto. Colà l’uomo mutevole e versatile diventa la personalità unificata, cosciente della anima, il discepolo che dirige se stesso, teso a un solo scopo, ma che preserva l’estrosità già acquisita correggendo e frenando la tendenza alla fluidità, al moto inutile, al cambiamento sregolato. È ora direzionato e deciso ad entrare nel segno di Capricornus, in cui avviene la gran transizione dal quarto regno al quinto: il regno spirituale.

Intuizione: Sagittarius è uno dei segni dell’intuito. In Sagittarius l’intelletto, che è stato sviluppato nelle fasi precedenti, usato ed infine illuminato, diviene sensitivo a un’esperienza mentale ancora più elevata, cui diamo il nome di percezione intuitiva, che guida l’aspirazione ed è corrispondente ai primi stadi della coscienza dell’anima (1^ e 2^ iniziazione). Non si procede più al buio, poiché si vede ciò che si deve fare: “Si vola da un punto all’altro cercando le frecce che si sono scoccate”. In senso figurato, l’aspirante deve continuamente scendere dal cavallo bianco (la personalità sviluppata e purificata) e scoprire dove la freccia dell’aspirazione intuitiva lo conduce; vola “sulle ali dell’anima” (rapporto con Mercurio dal piede alato, messaggero degli Dei e reggitore di Gemini, opposto polare di Sagittarius) e diventa, nella personalità, quel Dio alato. Egli continua a farlo fino a stabilire un rapporto equilibrato fra anima e personalità e riuscire a vivere come l’una o l’altra in qualsiasi momento e con eguale facilità.
Nota fondamentale di Sagittarius è una limpida freccia di luce, che è l’atteggiamento intuitivo e focalizzato del discepolo consacrato: la “freccia tornante dell’intuizione” è l’aspirazione che torna, a chi l’ha scoccata, come dardo di intuizione e che conduce l’uomo ai piedi del monte dell’iniziazione di Capricornus. Questo processo si svolge sul Sentiero del Discepolato ed è chiamato “l’esperienza del discepolo sulle pianure della Terra”, poiché la via fra le coppie di opposti corre diritta e piana, lasciando da parte (a questo grado di sviluppo) sia i fondali dell’esperienza personale (l’esperienza del discepolo nelle profondità delle vallate sul Sentiero della Prova – Scorpio) che le alture di quella egoica (“l’esperienza della vetta” – Capricornus).

Idealismo: Caratteristica di Sagittarius è l’idealismo, cioè la capacità di cogliere la visione e dirigersi ad essa. È opera del 6° Raggio di Marte.

Equilibrio, Auto-controllo: Sagittarius riafferma l’equilibrio dopo le strenue prove in Scorpio; l’Arciere deve infatti avere la mira, la mano e la postura ferme e stabili per scoccare la freccia che, ben diretta e seguita, lo condurrà oltre la porta dell’iniziazione. Sagittarius è esotericamente considerato come segno di equilibrio e senza estremismi: ciò indica che il discepolo deve procedere regolare tra le coppie di contrari, senza lasciarsi influenzare “né dal potere che esalta né dal potere di ciò che cade”.

Quando un uomo inizia un’attività concentrata in Sagittarius e si fa savio discepolo, gli è possibile governare la propria personalità e dirigerla in modo da trasformarla in un vettore dell’anima. Specialmente nel mese in cui il Sole è in Sagittarius, si può mirare ad acquisire certi aspetti di controllo e di regolarità.

Fatica di Ercole: Gli uccelli della palude di Stinfalo.

Ercole. PaludeStinfaloLa fatica di Ercole associata a Sagittarius è la messa in fuga degli uccelli della palude (simbolo della mente e delle emozioni: del kama-manas) di Stinfalo tramite il suono, aspro e penetrante, emesso da due cembali di rame battuti assieme (il rame è sacro a Venere, 5° R., la Signora del Fuoco della Mente). Lo stormo di uccelli gracchianti rappresenta la nube delle forme-pensiero illusorie sulle quali si ottiene la vittoria mediante la fusione tra personalità ed anima ed il pieno controllo del pensiero e della parola, conseguendo il silenzio e l’innocuità della mente. In Sagittarius la personalità unificata e concentrata in un’unica direzione diviene determinata ad entrare in Capricornus e ad ascendere al monte dell’iniziazione.

Caratteristiche sintetiche:

Gemini – Sagittarius (umanità ordinaria): Fluidità di scambi ed instabilità che producono determinazione e concentrazione personali. L’uomo è dedicato, in modo unilaterale, alle conquiste personali. Tutta l’attività viene controllata dalla triplice natura inferiore sintetizzata e diretta.

Sagittarius – Gemini (discepoli e iniziati): Per effetto di questa relazione fra opposti, l’anima volge le sue forze a un solo punto, compare un’attività spirituale controllata e si dà prova di essere preparati all’iniziazione. Decresce il potere della forma e la vita dell’anima si incrementa.

Negative: brama, opulenza, desideri egoistici e ambiziosi, dispersione, superficialità, opportunismo, esuberanza non controllata, prolissità, idealismo fanatico, focalizzazione ristretta, conoscenza didascalica-

Positive: aspirazione spirituale, temperanza, filantropia, oblatività, concentrazione, direzione, profondità, trasparenza, entusiasmo, saggezza, auto-controllo, idealità, discriminazione, chiara visione, lungimiranza, unimiranza, percezione/conoscenza intuitiva, sintesi –

Corrispondenze

Sagittarius è il 9° Segno o 9^ Casa (retta da Giove, 2° R., portatore di espansione e crescita) delle ‘mete lontane’, dei viaggi, della fede e della conoscenza, della religione e della filosofia, degli scritti e degli “studi superiori”.

Eccone le valenze exo- ed esoteriche:

Sagittarius presiede alle cosce, che sono il luogo principale del potere fisico e della forza protettiva, e anche il centro sacrale, che trasmette l’energia per le virtù creative della vita fisica. Qui il discepolo ha due cose da scoprire in sé: il potere di avanzare sul sentiero e di percorrere la Via nonché la capacità di creare in senso superiore e spirituale (rapporto tra il centro sacrale e della gola).
Giove (2° R.) regge il Centro del cuore al livello di Discepoli ed Iniziati; la Terra (3° R), associata in generale alla funzione energetica della milza, regge nell’uomo ordinario il Centro della gola; Marte (6° R. non sacro) nell’uomo comune regge il Centro del plesso solare.

Simboli

GlifoSagittariusFreccia e arco, centauro, cavallo.

Il glifo di Sagittarius (l’unico insieme a quello di Leo ad essere semplice e non dualistico) rappresenta una freccia che punta, dal basso, a colpire un bersaglio posto in alto, incorporando l’idea del desiderio concentrato su un solo punto; ma viene raffigurato anche come Centauro, animale favoloso metà cavallo metà uomo armato di arco, o come Arciere a cavallo.

Il Centauro predominava nei miti e nei simbolismi antichi e questa raffigurazione simboleggiava l’evoluzione e lo sviluppo dell’anima umana con le sue mete umane, l’egoismo, l’identificazione con la forma, i desideri e le aspirazioni. Una raffigurazione più recente vede un Arciere con un cavallo bianco ad indicare l’uomo orientato verso una meta precisa: l’arciere non fa più parte dell’animale, non è più identificato con esso, e lo controlla (il cavallo indica sia la mente che l’energia vitale che sospinge l’avanzata: è la personalità sviluppata e purificata). Nota fondamentale del Centauro è l’ambizione, quella dell’Arciere è aspirazione e direzione, che entrambe esprimono mete umane, l’una della personalità, l’altra dell’anima. Il simbolo usato piùCentauro soventemente oggi è quello di una freccia con un frammento di arco: Centauro ed Arciere sono scomparsi dal quadro in quanto l’enfasi della vita umana odierna non verte più su fatti oggettivi e fisici ma su un punto focale interiore (la freccia). La freccia è lo strumento che collega l’arciere al suo bersaglio, il soggetto dell’azione all’oggetto che si propone, grazie alla chiara visione da cui dipende la giusta mira.

Secondo un’interpretazione diffusa, il Centauro raffigurante il segno di Sagittarius potrebbe essere identificato con Krotos, figlio del dio Pan e di Eufemia, nutrice delle Muse: queste ultime, ammirate dallo zelo col quale cacciava, chiesero a Zeus di rappresentarlo nel firmamento. Furono accontentate e Zeus, volendo ricordare tutte le sue attività in una sola immagine, gli attribuì gambe di cavallo perché aveva praticato in modo eccellente l’equitazione e gli pose tra le mani l’arco che aveva inventato, sottolineando la sua bravura nella caccia. Probabilmente Kroto, figlio dell’ibrido caprino Pan, aveva avuto originariamente le sembianze di un Satiro per poi assumere le sembianze di un Centauro: anticamente infatti il nono segno zodiacale era rappresentato da un Satiro in piedi con arco e frecce in mano. Queste figure mitologiche furono ispirate dall’arrivo nel Mediterraneo dei cavalli introdotti dall’Oriente, evento ‘esteriore’ che si affianca all’evento soggettivo del crescente potere mentale nell’umanità.

Sagittarius.SegnoIl segno di Sagittarius compare in tutte le antiche mappe del cielo come un arciere per metà uomo e per metà animale, tranne in quella indiana ove è indicato soltanto con un arco e una freccia. In Mesopotamia era raffigurato come un ippocentauro con le zampe posteriori di aquila, il corpo di cavallo e il tronco antropomorfo, che impugnava arco e frecce.
Fra le zampe della costellazione vi sono alcune stelle disposte a cerchio: si tratta della Corona Australe, le cui stelle, una volta, erano inglobate in Sagittarius e successivamente divennero una costellazione indipendente, inizialmente chiamata “kuklos” (cerchio). Il legame con Sagittarius nasce dal fatto che la Corona Australe aveva anche per nome Rota Issionis, la “ruota di Issione”, il padre del primo Centauro. Rappresentava infatti la ruota infuocata che girava incessantemente sulla quale venne legato Issione, punito da Zeus per aver tentato di sedurre Era.

Costellazioni connesse: Le costellazioni in rapporto con questo segno sono la Lira (“l’Arpa dalle sette corde che l’aspirante impara a suonare facendo della sua vita una musica”), l’Ara o Altare (poiché l’aspirante mette ogni cosa su un altare per poter servire in modo più perfetto e completo) e il Drago (il serpente custode del potere vitale e del sacro albero della saggezza): occorre apportare armonia nelle nostre vite, portando la vita “all’altare”, e occorre prendere contatto col serpente della saggezza, iniziando dal pensiero e dalla parola. Inoltre, le costellazioni dell’Aquila e del Cigno formano con la costellazione della Lira lo splendente triangolo estivo dove l’Uccello della vetta dello spirito e della luce (Aquila) e l’uccello dell’anima e dell’eternità (Cigno), simbolicamente connessi a Sagittarius, si librano altissimi nello spazio celeste fecondandolo. L’aspirante (il sagittario) vede a destra l’Aquila e dice a se stesso “Io sono lo spirito che vola dritto alla sua dimora” e a sinistra il Cigno con le quattro stelle a forma di croce, per cui si dice “Io sono l’anima crocefissa nella materia dalla quale mi sto liberando”.

Etimologia: Sagittarius in sanscrito è Dhanu, arco/arciere. Quando è rappresentato in numeri, tale nome è equivalentea 9 [“dh”=9, “n”= 0, dunque da destra 09, o 9]. Il segno indica i 9 Brahmā – i 9 Prajāpati che hanno assistito il Demiurgo nella costruzione dell’universo materiale. [Quando si usa il nome Prajāpati al plurale, si indica un numero variabile di grandi sapienti (ṛṣi) originati dalla mente di Brahmā per coadiuvarlo nella creazione. In questo senso vengono anche chiamati Brahmaputra, “figli di Brahmā”]. Quindi: cocreazione unimirante e sapiente.

Sagittarius viene dal latino sagittarius, arciere, derivato da sagitta, saetta, freccia.

La radice indoeuropea è incerta:

  • per alcuni è *SAG-, con l’idea di “collegare”, identica radice del termine “sacro”, con il senso di “cosa avvinta alla divinità”;
  • per altri è “saj”, che esprime l’idea di “collegarsi [s] a un moto che avanza [aj]”. Sanscrito sakti, connessione; latino sequax, seguace, sagus, che vede avanti, sagax, sagace.

Si ritiene ci sia stata commistione tra le due radici, di analogo significato.

Vi sono dunque espresse le idee della saggezza unimirante e del mirare all’unione con la Meta.

Costellazione* e Stelle primarie

Attualmente il Sole fa il suo ingresso tra le stelle del Sagittario intorno al 18 dicembre, per uscirne il 20 gennaio; il Solstizio invernale avviene pertanto in questa Costellazione, che si frappone tra il nostro Sistema solare e il Centro galattico (Origine e Meta dell’intera Galassia), intercettando l’Eclittica tra i 26° del Segno di Sagittarius e i 30° di quello di Capricornus, con un’ampiezza di 34°.

La costellazione occupa la parte inferiore dell’Eclittica ed è poco visibile nelle nostre notti tardo estive (emisfero boreale) in quanto sempre bassa sull’orizzonte meridionale.
Le stelle che tracciano in cielo l’arco del Sagittario sono 3 dette tutte Kaus dall’arabo “al-qaus”, che significa “arco”. L’estremità della freccia è individuata dalla stella Al-Nasl (γ Sagitarii), “la punta”.

Sagittario.CostellazionePresso le coordinate Long. 26°50′ Sagittarii, Lat. 5° Sud, si trova la potente radiosorgente Sagittarius A, che individua il Centro della Galassia indicato proprio dalla direzione della stella Al-Nasl, la punta della freccia. A questo cardine galattico, attorno al quale orbita il Sole con il Sistema solare impiegando circa 250 milioni di anni, convergono il pungiglione della costellazione dello Scorpione, il piede della costellazione di Ophiuco e la freccia della costellazione del Sagittario.
Il Centro della Galassia, punto di partenza della spirale della vita del nostro ‘Cosmo’, viene identificato dall’uomo con un black hole, un buco nero, simbolo dal punto di vista esoterico di un Sole scuro quale cuore/core della Galassia, di una ‘Presenza’ o Spazio posto proprio in mezzo al chiarore della Via Lattea, il percorso delle anime e degli dei.
Omero parla della Via Lattea come della “casa stellata di Zeus”, mentre Ovidio nelle Metamorfosi così la descrive: “C’è in alto una via, manifesta nel cielo sereno: ha nome via Lattea e si nota per il suo stesso candore. È il cammino degli dei verso la dimora regale del gran Tonante […]. Gli dei più potenti e illustri hanno stabilito qui il loro domicilio […]”.

La leggenda classica narra che Eracle, nato da Zeus e dalla mortale Alcmena, fu messo a succhiare dal seno di Era, poco disposta a nutrirlo benché il nome del neonato significasse “gloria di Era” (anche il termine Galassia riprende il significato di Via Lattea in quanto γαλαξια era la festa del latte in Atene, durante la quale venivano offerte focacce con il latte alla Dea madre Cibele, sorgente della vita). Mentre toglieva il bimbo dal seno un poco di latte ne uscì e cadde producendo in cielo una bianca scia che venne nominata Via Lattea, ed in Terra produsse il fiore candido del giglio.

Per i popoli mediterranei la Via Lattea è sempre stata associata all’immagine di un fiume: era il “fiume della dea” per gli accadi, il “fiume di luce” per gli ebrei e “Al Narhr” ovvero “il fiume” per gli arabi. Per gli Incas la Via Lattea si chiamava Mayu, “il fiume”.

*

Fulgido, sonante, giusto e armonico sta il Tempio compiuto.

Riceve messaggi dal Cielo, e grandi visioni appaiono nel suo spazio sacro.
Vive.
Avrà una storia, una durata, come qualsiasi creatura. 

I Costruttori lo contemplano, da lontano e da vicino.
Lo vedono qual è: “un cristallo, un fiore, un uomo, un Sole.

Comprendono che nulla vi è più da aggiungere, e che nulla si può togliere;
e questo è il segno del compimento.

 Ad uno ad uno, in silenzio, i Costruttori lasciano il Tempio,
aperto, come un appello agli uomini.
La lunga notte invernale cede al giorno, e nei loro cuori, a poco a poco,
si desta la gioia del lavoro compiuto.

 Ora sono liberi. Taciti colgono la ricompensa, ricevono il salario:
la libertà totale, sconfinata ed in spirito esultano.

Leggeri come fanciulli i Costruttori volgono le spalle al Tempio. 

Mirano gli spazi celesti, vuoti di forme, dove tutto è Uno

In Sagittarius, il Discepolo-Umanità (Sagittarius-Terra) invoca ed evoca la:

Volontà di dirigere alla Verità

 *


* Ricordiamo che la nomenclatura adottata in questi articoli prevede di indicare i Segni Zodiacali con il termine latino (Aries, Taurus, Gemini, etc.) e le Costellazioni Zodiacali con il corrispondente termine in italiano (Ariete, Toro, Gemelli, etc.). Ricordiamo inoltre che Segni zodiacali e Costellazioni attualmente non coincidono a causa del fenomeno astronomico della Precessione degli equinozi che sposta in circa 26.000 il punto gamma (0° Ariete) lungo l’intera Eclittica, attraverso le costellazioni dello Zodiaco, in senso opposto a quello del Sole apparente. Tale fenomeno ha per conseguenza uno scostamento progressivo tra i dodici Segni dello zodiaco tropico e le omonime Costellazioni lungo l’Eclittica che attualmente ammonta a circa 27º (in 72 anni le costellazioni si spostano di 1° e in 2160 anni di circa 30°). In attesa che le due “Ruote” tornino a coincidere, si ricordi il valore qualitativo o causale dei Segni astrologici rispetto a quello quantitativo o apparente delle Costellazioni astronomiche.
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7 risposte a Nono Segno zodiacale: Sagittarius

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