Il Ritorno del Cristo

“Ritorno del Cristo”* è la seconda Meta del Piano per l’Umanità intuito e formalizzato nel 1990 da un pensatore illuminato, E. Savoini, che ordinò in un Lambdoma pitagorico di intervalli numerici e sonori le indicazioni date dal Maestro Tibetano riguardo all’opera della Gerarchia che, a quanto ci vien detto, fra i suoi compiti ha quello di elaborare ed aggiornare il Piano planetario per l’Umanità. Tale azione fu una risposta al Maestro, una candidatura ad una possibile collaborazione con la Gerarchia, ed un impegno ad attestare una parte del Piano di Liberazione dell’Era nuova. [Vedi per approfondimento il testo: Le Mete lontane].

In questa prima Formulazione umana del Piano, il Ritorno del Cristo è il magnete centrale, il perno dell’evoluzione planetaria attuale.**

Secondo le indicazioni dell’Insegnamento esoterico, torna Colui che non ci ha mai lasciati, il Maestro dei maestri, Signore dello Spazio e dell’Amore-Saggezza, la forza evolutiva (buddhi) cui diamo il nome di “coscienza cristica”, focalizzata per noi nel Cristo planetario. È la potenza latente in ogni cuore umano, che S. Paolo descrisse come “Cristo in voi, speranza di gloria” e che per legge evolutiva, conduce l’uomo nel regno di Dio e “alla statura perfetta del Cristo”.

“Ritorno significa ripresa, nuovo principio, altre aperture, espansione, crescita ritmica. Non è una ripetizione, è l’avvento cosmico del nuovo. (…) Sono giorni in cui il quotidiano, il consueto, il normale urtano contro l’eccezionale, il prodigioso, il sublime. È un doppio Ritorno: il Cristo ridiscende fra gli uomini, e questi tornano a Lui. Il secondo Avvento vede una Forza cosmica e unitaria incontrarsi con una moltitudine di forze umane sulla scena planetaria. Il Cristo, l’Ignoto, diventa l’Amico”. (Calendari, scritti inediti di E. Savoini)

L’urgenza della necessità umana è oggi tale, e tale l’opportunità, da comprendere che la sua tremenda forza invocativa richiede la preparazione più intelligente, amorevole e indefettibile da parte di coloro che l’attendono, il Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo e tutti gli uomini di buona volontà.

“Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” (Mt 18,20)

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Alcuni estratti dai testi dell’Antica Saggezza danno testimonianza dell’ineluttabilità di questo grandioso evento spirituale, così atteso o invocato, così necessario e sommo.

Qui si presentano articolati in 7 parti, ciascuna con una formula ideata per liberarne l’essenza:

“La storia umana è stata essenzialmente la storia dei grandi Messaggeri dello spirito i quali, nei momenti di crisi, sono discesi dal segreto luogo dell’Altissimo per aiutare, ispirare, rivelare, guidare, dirigere. È la storia della presentazione d’idee all’attenzione dell’umanità, sviluppatesi poi gradatamente in civiltà e culture”. (A. A. Bailey, Il Ritorno del Cristo, p.76)

“In virtù del ritorno del Cristo, il Mistero delle Età sta per essere rivelato, e lo sarà mediante la rivelazione dell’anima, poiché esso è celato nella conoscenza dell’anima. (…) Duemila anni fa il Cristo proclamò grandi possibilità e l’esistenza di grandi poteri; al Suo ritorno ne darà la prova e svelerà la natura e il vero potere dell’uomo. Egli proclamò che siamo tutti Figli di Dio unico Padre universale, e nel futuro ciò non sarà più considerato una affermazione mistica e simbolica, ma una dichiarazione scientificamente dimostrata. Si dimostrerà che la fratellanza universale e la nostra essenziale immortalità sono realtà della natura. Oggi si sta preparando il terreno per la grande restaurazione [dei Misteri] cui il Cristo darà l’impulso iniziale”. (Ibidem, pp. 123-4)

“(…) La successione dei Misteri incarnati da ogni segno dello zodiaco verrà chiarita dal Cristo, perché la coscienza dell’umanità attuale richiede qualche cosa di più esatto e più spiritualmente reale dell’astrologia moderna, o dello pseudo occultismo oggi così diffuso.

(…) Quando il riflettore della mente penetra lentamente entro aspetti della mente divina prima ignorati, quando le qualità magnetiche del cuore si risvegliano e rispondono agli altri due aspetti divini, l’uomo è in grado di vivere nelle nuove sfere di luce, amore e servizio che gli si aprono dinanzi: è iniziato. Questi sono i misteri di cui tratterà il Cristo. Il riconoscimento della presenza Sua e dei Suoi discepoli renderà possibile uno sviluppo della coscienza più rapido”. (Ibidem, pp. 127-8).

“L’unicità dell’imminente missione del Cristo e della Sua opportunità consiste nel fatto che Egli è in grado di esprimere due energie divine: amore e volontà, il potere magnetico dell’amore e l’efficienza dinamica della volontà divina. Mai prima d’ora, nella lunga storia dell’umanità, è stata possibile una simile rivelazione”. (Ibidem, p. 62)

“Egli apparirà di nuovo e guiderà gli uomini verso una civiltà ed uno stato di coscienza in cui i retti rapporti e la cooperazione mondiale per il bene di tutti costituiranno la nota dominante. Per mezzo del Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo e degli uomini di buona volontà, completerà la propria fusione con la volontà di Dio (le cose del Padre) in modo tale che l’eterna volontà di bene verrà trasformata dagli uomini in buona volontà ed equi rapporti. Allora la Sua opera sarà compiuta e sarà libero di lasciarci per non più tornare affidando il mondo nelle mani del grande Servitore spirituale che sarà il nuovo Capo della Gerarchia, la Chiesa invisibile”. (Ibidem, p. 57)

1) Il Proposito evolutivo provoca il Ritorno alla Casa del Padre:

la Volontà del Cristo, fusa con la Volontà del Padre, libera l’eterna volontà-di-bene attraverso la buona volontà umana.

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“La vita religiosa o storia spirituale dell’umanità può essere riassunta in una serie di riconoscimenti: riconoscimento di Coloro che nel corso dei secoli hanno costituito la successione apostolica, culminata con le grandi figure (apparse dopo il 700 a.C.), e che fondarono le grandi religioni moderne, e soprattutto il Cristo stesso che incarnò la perfezione di Dio immanente unita alla consapevolezza di Dio trascendente; riconoscimento dei principali concetti spirituali di amore, vita e rapporti, che sono sempre stati alla base del pensiero umano e che stanno per trovare giusta espressione; riconoscimento della vera fratellanza, basata sull’unica vita divina, operante tramite l’unica anima e che si esprime attraverso l’umanità una; il riconoscimento quindi del rapporto con la vita divina in tutto il mondo e con l’umanità stessa. Questo orientamento spirituale condurrà ai retti rapporti umani e, col tempo, alla pace mondiale.

Oggi è possibile un altro riconoscimento: l’imminente ritorno del Cristo (se questa frase può essere valida per Colui che non ci ha mai lasciati) e le nuove possibilità spirituali che tale evento offrirà al mondo.

Questo riconoscimento è basato sulla convinzione profondamente radicata nella coscienza umana, che un grande Istruttore, Salvatore, Rivelatore, Legislatore o Rappresentante divino deve venire dal mondo delle realtà spirituali in risposta alle necessità ed all’invocazione degli uomini. Sempre, nel corso dei secoli, nel momento dell’estremo bisogno, sotto nomi diversi, un divino Figlio di Dio è venuto in risposta all’appello degli uomini”. (Ibidem, p.41)

“È compito dell’umanità risolvere i suoi gravi problemi sulla base della fratellanza, introducendo così un modo di vivere che fornirà un approvvigionamento adeguato delle cose necessarie alla vita, organizzando convenientemente il tempo, il lavoro, e i beni. Questo condurrà ad un rapporto reciproco fra i cittadini e lo stato, che evocherà il servizio dell’individuo e la giusta protezione dello stato. (…) Un tal modo di vivere sarà possibile se uomini e donne di buona volontà, intelligenti e idealisti possono dare inizio al compito d’inaugurare il nuovo ordine mondiale”. (Esteriorizzazione della Gerarchia, p. 203)

“Come risultato dell’opera del Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, l’umanità si risveglia progressivamente alle nuove possibilità che l’attendono.

Il risveglio degli uomini di cultura al riconoscimento di un’unica umanità prelude alla realizzazione della fratellanza.

L’uomo riconosce l’unità della famiglia umana, ma prima che essa possa prendere forma in modo costruttivo, è essenziale che molti uomini di pensiero infrangano le barriere mentali esistenti fra razze, nazioni e tipi umani. È essenziale che il Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo riproduca nel mondo esterno il genere d’attività espresso dalla Gerarchia quando lo costituì e materializzò. Per mezzo dell’impressione ed espressione di grandi idee gli uomini devono comprendere gli ideali fondamentali della nuova era. Questo è il compito principale del Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo”. (Il Ritorno del Cristo, pp. 184-5)

2) Una vitale e sicura fede nell’umanità quale un tutto unico nutre il Campo del Ritorno:

il riconoscimento dell’Umanità Una prelude alla realizzazione della Fratellanza

“Collegare tutti gli elementi di buona volontà (che rispondono all’energia della divina volontà di bene) costituisce ed ha sempre costituito l’obiettivo principale del Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo. Ora la sua attività può essere intensificata in modo creativo e costruttivo, in virtù della collaborazione fra l’Avatar della Sintesi e il Cristo. Loro compito è di inaugurare la nuova era, nella quale i cinque regni della natura si comporteranno come un tutto creativo. La loro opera si suddivide nelle seguenti funzioni:

  1. Produrre una sintesi umana che comporti il riconoscimento universale dell’umanità una, realizzata grazie ai giusti rapporti fra gli uomini.
  2. Stabilire equi rapporti con i regni della natura subumani, riconoscendo universalmente l’esistenza di un solo mondo.
  3. Stabilire apertamente sul piano fisico il regno di Dio, la Gerarchia spirituale del pianeta, e quindi riconoscere universalmente che i figli degli uomini sono un essere solo.

L’Avatar di Sintesi promuoverà e aiuterà il conseguimento di questi tre obiettivi, e a tale scopo collabora col Cristo, operando tramite la Gerarchia, secondo le istruzioni del “centro ove il volere di Dio è conosciuto” [Shamballa]. Questi tre eventi e i tre punti per la distribuzione di energia si sono prodotti e sono entrati in azione durante l’attuale periodo di tensione del Cristo e della Gerarchia.” (Ibidem, pp. 76-8)

“Egli vide lo Spirito di Dio discendere simile a una colomba e aleggiare su di Lui” (Matteo, III, 16). Questo Spirito è un Essere di immensa potenza cosmica che oggi adombra il Cristo, come duemila anni fa questi adombrò il Maestro Gesù e operò per suo tramite. Lo Spirito di Pace (…) è, misteriosamente, lo Spirito d’Equilibrio. Esso opera con la Legge d’Azione e Reazione e la sua attività verrà riconosciuta inevitabile. La sua opera si paleserà nella sua completezza, quando il Cristo comparirà fra gli uomini, e lentamente, per gradi (…).

L’energia dell’amore si manifesterà in proporzione corrispondente, quale risultato dell’attività dello Spirito di Pace, operante tramite il Principe della Pace, come il Cristo viene talvolta chiamato (Isaia, IX, 6) (…).

Quell’Essere spirituale non discenderà dal luogo elevato dove opera e dal quale dirige la propria energia, ma il Cristo agirà e servirà quale canale per la Sua potenza. L’afflusso della Sua divina energia (extraplanetaria) è destinato a portare, a suo tempo, pace sulla Terra, mediante la buona volontà, generatrice di retti rapporti umani”. (Ibidem, p. 75)

“Nel mondo dell’annebbiamento, la sfera del piano astrale e delle emozioni, molti secoli fa apparve un punto di luce; il Signore della Luce, il Buddha, si accinse a focalizzare in Sé l’illuminazione che col tempo avrebbe reso possibile la dissipazione dell’annebbiamento astrale. Nel mondo dell’illusione, il piano mentale, apparve il Cristo, il Signore dell’Amore. Egli si accinse a disperdere l’illusione attraendo a Sé (con il potere dell’amore) i cuori di tutti gli uomini, ed espresse tale decisione con le parole: “Quando sarò innalzato attirerò tutti gli uomini a Me” (Giov. XII, 32).

L’opera congiunta dei due grandi Figli di Dio, concentrata attraverso i discepoli mondiali e gli iniziati, dovrà inevitabilmente dissipare l’illusione e l’annebbiamento: l’una per mezzo del riconoscimento intuitivo della realtà da parte delle menti che possono percepirla, l’altro mediante l’afflusso della luce della ragione. Il Buddha compì il primo tentativo per dissipare l’annebbiamento mondiale; il Cristo quello per disperdere l’illusione. Ora la Loro opera deve essere portata avanti con intelligenza da un’umanità abbastanza avveduta da riconoscere il proprio dovere. (…)

Quando l’opera del Buddha (o principio saggezza incarnato) sarà compiuta nell’aspirante discepolo e nella sua personalità integrata, anche quella del Cristo (l’amore incarnato) potrà compiersi, e luce e amore troveranno espressione radiosa nel discepolo trasfigurato. Ciò che è vero per l’individuo è vero anche per l’umanità intera che oggi, raggiunta la maturità, può “accedere alla comprensione” e prendere parte cosciente all’opera di illuminazione e di amorevole attività spirituale. Gli effetti pratici saranno l’eliminazione dell’annebbiamento astrale e la liberazione dello spirito umano dalla schiavitù della materia; inoltre l’illusione si dissolverà e la verità verrà riconosciuta per ciò che è nella coscienza di coloro che sono polarizzati nella consapevolezza del Cristo”. (Ibidem, pp. 133-4)

“Egli disse (e le Sue parole furono male interpretate): “Non sono venuto a portare la pace, ma la spada” (Matt. X, 34). Questo sarà particolarmente vero nei primi tempi del Suo ritorno. Ma la spada che impugnerà è quella dello Spirito, la spada che separa la vera spiritualità dal materialismo. Il principale effetto del Suo ritorno sarà certamente la dimostrazione in tutto il mondo degli effetti dello spirito d’inclusività.

Tutti coloro che desiderano giusti rapporti umani si raccoglieranno spontaneamente attorno a Lui, che appartengano o meno a una delle grandi religioni; chi non scorge una vera o fondamentale diversità fra religione e religione, fra uomo e uomo, fra nazione e nazione, si unirà attorno al Cristo; allo stesso modo chi incarna l’esclusione e la separazione si paleserà automaticamente e sarà conosciuto per tale. La spada discriminatrice dello spirito apporterà, senza ferire, la rivelazione e indicherà il primo passo necessario verso la rigenerazione umana.

La potenza riversata dal Cristo, quale punto focale del triangolo esoterico costituito dal Buddha, dallo Spirito di Pace e dall’Avatar di Sintesi, sarà così grande che la differenza fra amore e odio, fra aggressività e libertà, fra avidità ed equa condivisione apparirà evidente agli occhi e alle menti degli uomini, e perciò anche la distinzione fra bene e male. La preghiera invocante “Dal punto d’amore nel cuore di Dio, affluisca amore nei cuori degli uomini” sarà pienamente esaudita. Il Cristo sprigionerà nel mondo la potenza e la specifica energia dell’amore intuitivo”. (Ibidem, pp. 110-1)

3) Un potente Triangolo di Forza agisce con il Cristo al Centro: la Luce del Buddha, dell’Illuminazione; l’Amore dello Spirito di Pace, che instaura giusti rapporti umani; il Potere dell’Avatar della Sintesi, che genera luce e amore.

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Il Raggio di Amore-Saggezza governa il Raggio di Armonia tramite Conflitto e “rende effettivo il Ritorno del Cristo:

(…) In questa [fase dell’evoluzione] abbiamo raggiunto un punto in cui l’inevitabilità del ritorno del Cristo è stabilita scientificamente e secondo la legge; ciò costituisce un appello ch’Egli non può ignorare e a cui deve ubbidire. Il quarto raggio di Armonia tramite Conflitto [il raggio che governa l’anima del quarto regno di natura] opera (per quanto riguarda il processo iniziatico) mediante il cuore o ciò che gli esoteristi chiamano “il centro del cuore”, il punto focale attraverso il quale può scorrere l’energia d’amore. Quando il Cristo troverà il Suo punto focale sulla terra esso sarà come un minuscolo centro del cuore attraverso il quale l’energia d’amore della Gerarchia potrà fluire perennemente. L’armonia (prodotta dal Principio di Conflitto) causa un allineamento in modo che l’amore, che si riversa dal Cuore di Dio, entra nei cuori degli uomini; così la Gerarchia (che è il centro del cuore o il luogo del nostro pianeta dove predomina l’amore) è messa in rapporto con l’umanità; così il Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo (che pone in azione l’amore di Dio ed è illuminato dalla Mente di Dio) è anche messo in rapporto con gli uomini e le donne di buona volontà di tutti i paesi.

Il loro compito è di rendere i cuori degli uomini responsivi e ricettivi all’amore di Dio; questo è un altro modo di dire ricettivi alla coscienza del Cristo.

Quest’allineamento è adesso in via di attuazione; sarà ottenuto automaticamente quando l’efficacia del Principio di Conflitto nel produrre liberazione sarà universalmente riconosciuta. Perciò il cuore degli uomini, il cuore del pianeta, ossia la Gerarchia, e il cuore della Gerarchia, il Cristo, saranno in uno stato di contatto positivo; quando questo canale sarà aperto e senza ostruzioni, allora il Cristo verrà. Nulla può fermare la Sua apparizione e, secondo la legge, Egli non può volgere le spalle all’opportunità che gli si offre.

Così, infine, il Signore d’Amore, in risposta al grido invocativo dell’umanità stimolata dal Principio di Conflitto, dovrà “procedere di nuovo verso il luogo elevato del sacrificio e camminare pubblicamente tra gli uomini sulla Terra”. Il suo cuore, che incarna l’amore di Dio, è attirato dal cuore del pianeta (la Gerarchia) al cuore degli uomini, e il sentiero del Suo ritorno al servizio sulla Terra resta inalterabile e senza impedimenti (…).” (Raggi e Iniziazioni, pp. 614-9)

4) “Quello che l’uomo pensa e decide nel suo cuore, determina il futuro dell’umanità” – il Ritorno segnerà l’irrompere della corrente segreta del Cuore:

“Il buono, il vero e il bello” sono in arrivo e l’umanità, e non un intervento divino dall’esterno, ne è responsabile.

“Accostatevi a Dio ed Egli si accosterà a voi”, (Giacomo, VI, 8) è la grande affermazione che attualmente emana chiara e in modo nuovo dal Cristo e dalla Gerarchia.

Il tema centrale della nuova religione mondiale sarà il riconoscimento dei molti accostamenti divini e la continuità di rivelazione da essi apportata. Agli uomini di intendimento spirituale spetta oggi il compito di preparare l’umanità per il prossimo e (forse) il maggiore di tutti gli approcci. Il metodo applicato sarà l’uso intelligente e scientifico dell’Invocazione e dell’Evocazione, con il riconoscimento della loro potenza”. (Il Ritorno del Cristo, p.150-1)

Lo sviluppo della scienza d’invocazione ed evocazione come mezzo e metodo di accostamento alla divinità. (…) Preghiera e meditazione sono i passi preliminari di questa scienza nascente e ciò che è chiamato “adorazione” è lo sforzo di gruppo per stabilire una forma di accostamento unito alla Gerarchia spirituale, operante sotto la guida e il governo del Cristo e in rapporto con il centro spirituale più elevato, Shamballa, tramite i suoi membri più avanzati, così come l’umanità è messa in rapporto con la Gerarchia dalle persone di mentalità spirituale”. (Esteriorizzazione della Gerarchia, p. 416)

“La nuova religione sarà una religione d’Invocazione ed Evocazione, di riunione delle grandi energie spirituali per poi farle scendere a beneficio delle masse e per stimolarle. L’opera della nuova religione sarà di distribuire energia spirituale e proteggere l’umanità dalle energie e dalle forze che, in questo momento particolare, non è preparata a ricevere. (…) La nuova religione mondiale deve essere basata sulle verità che hanno resistito alla prova delle età. (…):

  1. La realtà di Dio.
  2. Il rapporto dell’uomo con Dio.
  3. La realtà dell’immortalità e della permanenza eterna.
  4. La continuità della rivelazione e gli accostamenti divini.
  5. L’esistenza della Via che conduce a Dio.
  6. La storicità dei due grandi accostamenti e la possibilità di un terzo accostamento imminente”. [Buddha, Cristo, Maitreya] (Ibidem, pp. 400-415)

“Religione è il nome dato all’appello invocativo dell’umanità e alla risposta evocativa della Vita maggiore a quel grido.

È infatti il riconoscimento che la parte ha del proprio rapporto col Tutto, oltre alla richiesta sempre crescente di maggiore consapevolezza di tale rapporto; essa suscita nel Tutto il riconoscimento del fatto che la richiesta è stata avanzata. È l’influsso esercitato dalla vibrazione dell’umanità (orientata specificamente verso la grande Vita della quale sente d’essere parte) su quella Vita, e la risposta “dell’Amore onnipervadente” alla vibrazione minore. Soltanto oggi la vibrazione umana può essere debolmente percepita a Shamballa; prima d’ora la sua più potente attività aveva raggiunto soltanto la Gerarchia. La religione, scienza d’invocazione ed evocazione per quanto riguarda l’umanità, sarà (nella nuova era) l’accostamento di un’umanità polarizzata nella mente”. (Il Ritorno del Cristo, pp. 157-8)

“Al Cristo, nella sua posizione elevata, poco importa che gli uomini accettino le interpretazioni teologiche degli eruditi e degli ecclesiastici, ciò che gli sta a cuore è che la nota dominante della Sua vita di sacrificio e di servizio sia riprodotta fra gli uomini; gli è indifferente che si dia importanza al dettaglio e che si riconosca ed accetti la veracità del racconto evangelico, perché a Lui interessa di più che persista la ricerca della verità e dell’esperienza spirituale soggettiva. Egli sa che in ogni cuore umano vi è ciò che risponde istintivamente a Dio, e che la speranza della gloria finale si cela nella coscienza cristica.

Perciò, nel nuovo ordine mondiale la spiritualità sostituirà la teologia; l’esperienza vissuta prenderà il posto delle accettazioni teologiche. Le realtà spirituali emergeranno con chiarezza sempre maggiore e l’aspetto forma retrocederà nello sfondo; la verità dinamica ed espressiva sarà la nota dominante della nuova religione mondiale. (…) A guidare lo spirito umano rimarranno soltanto coloro che parlano per esperienza vissuta e non conoscono barriere di fede; riconosceranno il progresso della rivelazione e le nuove verità che emergono. Queste verità si baseranno sulle antiche realtà, ma saranno adattate alle necessità moderne e manifesteranno progressivamente la rivelazione della natura e qualità divina. Ora Dio è conosciuto come Intelligenza e Amore. Il passato ci ha dato questo. Dovrà essere conosciuto come Volontà e Proposito, ed è questo che il futuro rivelerà”. (Esteriorizzazione della Gerarchia, pp.201-2)

“Tratto dominante della futura religione (e sarà la sua gloria) sarà il culto dello Spazio, riconosciuto come Amore divino, e della Luce, compresa come Intelligenza divina. E ciò non solo in senso simbolico, ma a partire dalle loro manifestazioni fisiche. Questa sarà la vera rivoluzione nell’approccio religioso.” (E. Savoini, Le Mete Lontane)

5) La scienza d’invocazione ed evocazione è la nuova religione dell’umanità polarizzata nella mente.

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“… il Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo è stato riorganizzato e rivivificato; in tutto il mondo se ne conosce l’esistenza. Oggi è un insieme di uomini di ogni nazione e razza, appartenenti a tutte le organizzazioni religiose e i movimenti umanitari fondamentalmente orientati verso il regno di Dio o che stanno per esserlo. Sono discepoli del Cristo che coscientemente, e spesso incoscientemente, lavorano per il Suo ritorno; sono aspiranti che cercano di servire e di fare del regno di Dio una realtà sulla terra; sono uomini di buona volontà e intelligenti che cercano di sviluppare la comprensione e i giusti rapporti fra gli uomini.

Questo gruppo si compone di due parti principali:

  1. Un gruppo composto di discepoli del Cristo, che coscientemente lavorano ai Suoi piani, e di coloro che, da essi istruiti, cooperano coscientemente e volontariamente. A questa seconda categoria possiamo appartenere anche noi, se lo desideriamo e se siamo disposti a fare i necessari sacrifici.
  2. Un gruppo, composto di aspiranti e uomini dotati di visione che lavorano inconsciamente guidati dalla Gerarchia. Oggi sono numerosi e spesso in posizioni elevate; distruggono vecchie forme o ne costruiscono di nuove; non hanno coscienza di un piano interiore sintetico, ma si occupano con disinteresse e quanto meglio possono delle necessità mondiali, assolvendo mansioni importanti nelle vicende nazionali o lavorando tenacemente nel campo educativo.

Il primo gruppo è in qualche misura in contatto con la Gerarchia, ed in larga misura quando si tratta di veri discepoli; i suoi membri sono ispirati spiritualmente. Il secondo e in stretto rapporto con le moltitudini umane ed e prevalentemente ispirato dalle idee. Il primo lavora al Piano del Cristo nella misura in cui i suoi membri possono percepirne i tratti essenziali, mentre il secondo utilizza i nuovi concetti e le nuove speranze che affiorano nella coscienza dell’umanità man mano che gli uomini cominciano a rispondere interiormente, e spesso inconsciamente alla preparazione per la venuta del Cristo. Come risultato dell’opera del Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, l’umanità si risveglia progressivamente alle nuove possibilità che l’attendono”. (Il Ritorno del Cristo, pp. 183-4)

6) Il Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, sotto direzione del Cristo visibilmente presente, salverà il mondo.

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“Duemila anni fa il Cristo insegnò il vero significato della rinuncia o crocifissione; ora il Suo messaggio sarà imperniato sulla vita di resurrezione. (Ibidem, p. 23)

“Nel ciclo che il Cristo inaugurerà dopo la Sua riapparizione, gli insegnamenti religiosi di tutto il mondo mireranno alla resurrezione dello spirito nell’umanità; verrà messo in rilievo il Cristo vivente in ogni uomo, e l’uso della volontà per realizzare la vivente trasfigurazione della natura inferiore testimoniata dal Cristo risorto. Questa “Via della Resurrezione” è la Via radiosa, la Via illuminata che conduce a sempre maggiori manifestazioni della divinità nell’uomo; è la via che esprime la luce dell’intelligenza, la radiante sostanza del vero amore e l’inflessibile volontà che non consente né disfatta né regresso. Tali sono le caratteristiche che paleseranno il Regno di Dio.”. (Ibidem, pag. 30)

“Egli vedrà manifestarsi davanti ai Suoi occhi la vera Resurrezione, la liberazione dell’umanità dalla caverna del materialismo, dove è imprigionata. “Vedrà il frutto dell’opera dell’anima Sua, e sarà soddisfatto” (Isaia, 53,11).

7) Che lo spirito cristico risorga nei cuori umani!

“Lo spirito del Cristo respira
sul deserto della vita.
Come acqua di fonte s’apre la via fra le rocce.
Nel cielo stellato s’irradia in miriadi di luci,
e si lancia in alto nello stelo di ogni fiore.”
(Appello § 72, Collana Agni Yoga)

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* Il Cristo è per la Tradizione sapienziale esoterica un Principio cosmico, Buddhi o Amore-Saggezza, il Secondo Raggio, che “risiede al centro di ogni atomo” quale Movente universale della Vita e che periodicamente s’incarna nella Quarta Gerarchia umana (Quarto Raggio), gli Iniziati, al Servizio dell’Evoluzione.
** Questo articolo viene pubblicato nel giorno dell’allineamento annuale tra Sole/Vulcano-Terra-Giove, il Luminare di Secondo Raggio, magnete dell’Amore e dello Spazio solari. Giove è il cuore del Sistema o Cristo solare che promuove ogni processo di crescita ed espansione della Coscienza.

 

 

 

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2 risposte a Il Ritorno del Cristo

  1. Mauro Gugliotta dice:

    Grazie, e che siate benedetti.

  2. Cristina dice:

    grazie della interessante condivisione. I segni del cambiamento sono in atto ad ognuno spetta di Servire l’Umanità e piantare finalmente la vera fratellanza.

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