Arte dell’Economia

Cosa unisce le genti più dissimili se non l’idea di bellezza, capace di sussistere rivestita di qualunque stile secondo i popoli e le epoche? 

La bellezza, che pare tanto fragile e fuggevole, è il vero perno della società umana. Sottile ed elusiva, sembra superficiale ed è profonda. Sembra un semplice ornamento ed è un sostegno. Tocca le radici della realtà, perciò la vita senza bellezza pesa come una condanna.

Uno dei compiti più urgenti della nuova cultura è il restauro completo di questa concezione, senza il cui apporto la produzione degli oggetti sovrabbonda, ma a danno grave della qualità. (1)

“Non la bellezza, ma la comprensione della bellezza salverà il mondo”: la comprensione della bellezza conduce l’essere umano dall’irrealtà alla realtà, dalla visione parziale a quella comprensiva, dal fanatismo personale alla ‘divina indifferenza’ o impersonalità che lavora sempre per il Bene comune, ossia per l’Evoluzione e Riordino globali.

Bisogna abbracciare l’idea che il bello è ordine, sicurezza, numero, commensura; che è valore oggettivo elaborato soggettivamente dal cuore.

Uno dei progetti più urgenti della nuova cultura riguarda proprio la riscoperta delle regole dell’arte, oggi negate e perciò perdute, poiché la bellezza non è un ornamento superfluo, ma una condizione necessaria. 

A questo scopo bisogna educare i cuori a riconoscerla dove appare, imitarla con rispetto e venerarne la natura segreta.

E non sarà difficile rieducare i cuori, poiché in passato già hanno compreso il valore indicibile della bellezza e pulsano di gioia al suo contatto, ma più arduo sarà ricondurre le menti all’uso appropriato delle regole.

Eppure questa è la chiave del progetto: l’arte sprizza dalle regole per accendere fuochi innumerevoli nello spazio, ma le regole sono inutili se il cuore, incapace di amare, non sa applicarle.

In natura, infatti, tutto è legge, ordine, ritmo, rito. I suoi processi principiano sempre dall’interno e proseguono nascosti, ma è possibile imitarli.

L’opera della natura, ovvero gli scenari sempre mutevoli elaborati dallo spazio, conservano la loro bellezza anche se deturpati dall’uomo. Il mondo manifesta un’arte che trascende le sue offese.

Oggi la lebbra dell’artificiale ha ricoperto il mondo e gli uomini vivono scontenti fra le meraviglie meccaniche che hanno prodotto. Perché mai una società umana non dovrebbe essere naturale? per riprendere la via smarrita non sarà necessario tornare nelle caverne.(2)

 

E’ la Bellezza lo scopo di ogni espressione.

L’ arte della nuova Cultura è sorretta dalla volontà di Bellezza. La nuova arte concorre a costruire il nuovo modo di vivere umano. A tal fine l’esprimere agisce con infiniti riflessi diversi e non può essere settario, né‚ decadente. Al contrario, tende a salire e migliorare, e si espande senza frontiere e quindi non può che essere guidato da regole precise e operare con amore, senza il quale non esistono arte né bellezza.

Una siffatta espressione genera magnetismo, benefico per l’ambiente e per la coscienza, ama il nuovo e lo produce. Il modello dell’esprimere è il Signore di bellezza, cui gli uomini guardano da sempre pur non avendolo mai visto.

Tutto l’esprimere è un gioco di luci, ma deve essere programmato e predisposto. La concezione del Bello è fulminea; l’espressione è graduale. Prove, tentativi, pazienza sono passi e virtù necessari. L’arte è mestiere, e il mestiere è arte. Non c’ è vera differenza fra i due.

Nella nuova Cultura … Lavoro e Arte non sono disgiunti. Qualsiasi genere di lavoro può assumere valore d’ Arte, se produce bellezza. La bellezza del lavoro può essere interiore, non visibile ma reale. La sua gioia non si vede ma onora lo Spazio. Il lavorare del cuore trasforma il mondo … Ciascuno coopera con tutti. Il lavorare è disciplina di vita.

La nuova civiltà svilupperà una funzione nuova, poiché mai comparsa in grande misura sul pianeta: l’arte di collaborare, base necessaria per l’impianto dei giusti rapporti umani. (3)

La collaborazione connette tutti i campi del lavorare, in senso orizzontale e verticale: le industrie, le classi sociali, i popoli.

Il vecchio concetto di competizione, oggi dominante, causa di progresso forzoso, di lotta, di inutili tensioni sociali, di violenze e ritorsioni, sarà a poco a poco abbandonato, con sollievo generale.

Anziché a competere gli uomini verranno educati a collaborare. Ecco un grande progetto che va attuato con prudente saggezza. Il nuovo concetto si va già affermando in regioni limitate, ma non è ancora riconosciuto come l’arma vincente del futuro prossimo. 

Sarà questa l’idea centrale delle attività umane: la vita intera vissuta come offerta spontanea e reciproca di aiuto e assistenza. Molte strutture mentali crolleranno sotto l’impeto della nuova crescita. Una migliore armonia non tarderà a sostituire l’opprimente clima attuale di lotta sleale.

Molte separazioni sociali e di razza stanno per essere rimosse mentre si afferma l’ideale pan-umano che sale irresistibile all’orizzonte.

Si imparerà a riconoscere l’Uno nel molteplice e per suo mezzo. Il mondo delle Idee tornerà a illuminare la comprensione della vita quotidiana. La presenza dell’Idea nella forma, i rapporti fra le Idee e le formule con cui combinarle usciranno dal vago della filosofia mal capita assumendo lineamenti definiti e praticabili.

Il libero lavorare in comune sarà una delle grandi visioni delle genti. (4)

 

Con questi pensieri rivolti a spargere semi luminosi, forieri di una nuova Civiltà, si ripropone oggi il tema: Arte dell’Economia, che chiude, in quest’anno colorato dalla Meta 5.4: Basi della nuova Cultura. Arte. Mondo delle Immagini, il ciclo dedicato all’incedere di Venere nel Cielo eliocentrico (v. nota).

Ora, avvicinare questa luminosa formulazione all’attuale espressione dell’economia, sembra davvero arduo, ma diventa subito possibile, o meglio, naturale, se rivediamo l’economia nel suo valore reale: un’espressione del 3° Raggio, quella corrente d’Energia attiva, creativa, illuminante, evolutiva, innovatrice, progettuale che è, per l’appunto, Intelligenza, Luce, Gioia in espressione.

È evidente che, oggi, la fanno da padroni l’avidità e la ricerca del profitto, l’egoismo e l’egocentrismo; che la ricerca del benessere materiale è assurta a scopo della vita, che le disuguaglianze si sono sempre più accentuate, che sono stati creati e moltiplicati bisogni irreali al solo fine di alimentare la necessità/domanda di soddisfarli e giustificare mercati di beni/orpelli come assolutamente necessari, seppur inutili. Queste forme di mercato hanno ormai colonizzato il pianeta e permesso al potere economico di diventare assoluto. In questo scenario, finanche la natura viene considerata come un ricco deposito di risorse da sfruttare a piacimento e, con essa, anche una gran numero di persone, ritenute incapaci di vedere, sentire e soprattutto pensare, vengono trattate come una risorsa facilmente sfruttabile. E in questo mondo separativo e antagonista, assoggettato ai mercati, è questo potere economico che detta i limiti operativi e di autonomia di ogni altro settore.

Ma tale buia manifestazione non può che essere vista come il grave danno arrecato dall’ignoranza e dalla cupidigia.

Sul pianeta, soleva dire Gandhi, esiste quanto basta per soddisfare le necessità di tutti, ma non per soddisfare la cupidigia di tutti.

A proposito della cupidigia, nell’Insegnamento si legge:

Quando organizzate una comunità, badate che l’osservanza dei Precetti non nasconda la cupidigia. Questa sinistra avidità distrugge le conquiste creative: è un verme ben annidato nell’ignoranza umana. Pertanto è necessario conoscere bene le cause che lo fanno sviluppare. La più pericolosa fra tutte è la concessione di privilegi … l’opera comune ha tanto bisogno di cure sollecite che occorre misurare bene le forze, e il principio di massima economia è appunto l’eguaglianza, che distrugge privilegi e cupidigia. (5)

In tutto questo, però, una cosa è certa: la presenza di uomini stolti non arresta comunque l’avanzata luminosa, anzi. L’Intelligenza della Vita sta incessantemente avvicinando la nuova Era e sospingendo quindi l’umanità a compiere un impegnativo e imprescindibile salto evolutivo di coscienza. La visione del nuovo mondo si sta già imprimendo nelle menti e nei cuori di coloro che rispondono all’appello e scelgono la Via reale del bello, del buono e del giusto. Tale potente magnete sta già portando fuori dalla latenza la qualità dell’amore, mediante l’applicazione intelligente della facoltà della mente, al fine di ancorare, nell’Amore intelligente, l’espressione della nuova Civiltà.

Nell’Insegnamento si legge infatti che:

grandi cose stanno per accadere in questo periodo, e le attività degli operatori di terzo e quinto raggio non sono mai state così ben dirette né così potenti come oggi … Le energie degli aspiranti e dei discepoli del terzo e del quinto raggio sono rivolte ad espandere la coscienza umana, a svelare le meraviglie nascoste dell’universo, ad affrettare lo sviluppo dei poteri latenti nell’uomo. Questi ultimi, una volta risvegliati, saranno l’estensione dei sensi attuali, ed immetteranno l’uomo nel mondo che sta oltre il velo dell’ignoranza e della materia.”

E che il 3° Raggio, nel campo attuale della Sua espressione planetaria, si sta manifestando quale “energia dell’intelligenza, dimostrata nell’attività creativa. In futuro emergerà nel campo della vita creativa, piuttosto che in quello dell’arte. Si esprimerà con un nuovo mondo di bellezza e di riconosciuta espressione divina; mediante la forma esteriore si mostrerà la luce della vita” (come è chiamata esotericamente).” (6)

Per tali motivi, la potenza di questo momento ci richiede con forza di attivarci per dare vita ed espressione alla soluzione più divinamente economica atta ad amministrare con saggezza ogni risorsa: l’arte di pensare per amore del Bene comune.

È questa la Maestria che dovrà essere agita in ogni settore, che porterà alla luce anche quell’Arte della nuova Economia che saprà riflettere l’Armonia del Cosmo e l’idea di Bene collettivo del Modello celeste. Saprà specchiare il canone solare nel rapporto dare-avere ed esprimere con commensura e proporzione, progetti conformi ai principi evolutivi, di cooperazione e collaborazione planetaria. Saprà, finalmente, rendere bella, buona e giusta la gestione di ogni Risorsa così come l’amministrazione di ogni Dimora.

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NOTA: In questo 4° anno del 5° settennio che vede il pensiero orientato al settore della Tavola del Piano dedicato all’Arte della nuova Cultura, questo è l’ultimo appuntamento di quel ciclo che intende percorrere nel cielo eliocentrico la via tracciata da Venere, il Luminare Custode del 5° Raggio, la Mente costruttrice del Sistema.

Giova sempre ricordare che Venere è indicato dall’Insegnamento come il Signore della proporzione aurea, Colui che assume in sé il canone della Bellezza armonica, quel rapporto che, legando assieme, in modo indiscutibile, le creature al Creatore, senza sminuire alcunché, rappresenta una delle proposizioni più elevate che meglio definisce la Gerarchia degli esseri e dona al sistema Bellezza sovramundana.

Tutto questo diventa particolarmente significativo per questo nostro Pianeta e per noi umanità, perché Venere risulta essere “l’alter ego” della Terra, il pianeta supplementare e complementare della nostra Casa celeste, che sta alla Terra come il Sé superiore sta alla Personalità.

Ritornando a questo 4° anno ricordiamo anche che il suo colore di fondo è stato dato dal 5° Raggio, il Raggio della Scienza concreta e della forza manifestante che guida l’Opera rivolta a costruire (dal piano mentale in giù) la Nuova Cultura e Civiltà, e dal suo 4° aspetto alimentato dall’energia del 4° Raggio: Armonia, Bellezza, Modello, Riferimenti, Arte.

Gli appuntamenti di questa agenda sono, pertanto, stati fissati nei giorni in cui la nostra Guida solare si è venuta a trovare nello spazio colorato dalla 4° qualità, sacra alla Nuova Arte planetaria, dei 7 Segni indicati dall’Insegnamento esoterico, quali principali trasmettitori per la veniente Era di Aquarius, delle 7 energie della Vita, i 7 Raggi (v. documento: Ritualità solare e effemeridi per l’anno 2018)

Ecco i ‘passi’ di Venere (la Mente costruttrice) nel cerchio dello Zodiaco (il Cuore a 12 petali del Sole, di Vulcano Sposo solare di Venere) secondo la 4^ qualità sacra alla nuova Arte planetaria:

➢ Venere nella 4ª qualità di Aries/1º Raggio (4 marzo, 15 ottobre): Arte del Governo;

➢ Venere nella 4ª qualità di Cancer/3º Raggio (28 aprile, 10 dicembre): Arte dell’Economia;

➢ Venere nella 4ª qualità di Leo/ 5° Raggio (18 maggio): Arte della Scienza;

➢ Venere nella 4ª qualità di Virgo/2º Raggio (5 giugno): Arte dell’Educazione;

➢ Venere nella 4ª qualità di Scorpio/4º Raggio (13 luglio): ARTE ED ESPRESSIONE;

➢ Venere nella 4ª qualità di Sagittarius/6º Raggio (31 luglio): Arte della Comunicazione;

➢ Venere nella 4ª qualità di Capricornus/7° Raggio (6 gennaio, 19 agosto): Arte dell’Organizzazione.

1) pensieri tratti liberamente dalla raccolta ‘Semi 1995’, di Enzio Savoini, inedita.

2) ibidem

3) pensieri tratti liberamente dalla raccolta ‘Semi 1994’, di Enzio Savoini, inedita.

4) pensieri tratti liberamente dalla raccolta ‘Semi 1995’, di Enzio Savoini, inedita.

5) Comunità, § 165, collana Agni Yoga.

6) tratto da Il Destino delle Nazioni, pag. 6 ingl. Di Alice A. Bailey, ed. Nuova Era.

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