La Scuola di Governo

In queste pagine abbiamo più volte ripetuto che il Governare è un atto sacro, il cui fine è la Libertà (vedi), che abbiamo detto essere il massimo Bene comune .

Da tale affermazione discende il pensiero che chi più è libero più governa e, poiché il processo di liberazione altro non è che il percorso dell’evoluzione della coscienza, è evidente che la gestione di tale decisiva attività dovrebbe essere affidata alle persone più evolute, oltre che naturalmente preparate che, dimentiche di loro stesse, accettino di porsi al centro di un campo, nel posto del fuoco, nel punto del massimo sacrificio.

Il governare è la più causante delle attività umane, perché regge il Proposito di ogni impresa, sia essa solare, universale o planetaria, di cui è il centro magnetico e propulsore.

Queste considerazioni semplici e facilmente condivisibili si scontrano però con ciò che è oggi in generale l’esercizio del governo, autoritario o democratico che sia, che mostra quei limiti che sono sotto gli occhi di tutti e che sviliscono tale alta funzione.

I governanti in effetti non sono sfiorati dal pensiero di avere il supremo compito di elargire libertà, e quindi di dover operare innanzi tutto per favorire l’evoluzione della coscienza dei governati (cosa che anzi, in un certo senso, temono) e questi peraltro non la chiedono, se non in alcuni casi per ottenere diritti fondamentali negati. In generale infatti lo sviluppo della coscienza non viene percepito come istanza primaria e neppure si immagina che, concentrando tutti  gli sforzi in tal senso, si otterrebbe un sensibile e duraturo miglioramento generale delle condizioni di vita ad ogni livello.

E’ però significativo il fatto che, mentre nel mondo paradossalmente non ci sono “Scuole di Governo” se non per quanto riguarda aspetti tecnici o teorici, le Scuole di orientamento spirituale crescano ovunque, forse non per qualità ma certamente come numero, segno di una diffusa necessità di spiritualità, che parzialmente erode anche il campo delle religioni ufficiali che non tengono più il passo con una richiesta meno fideistica e più mentale e coinvolgente di accostamento al divino.

Sono i più avanzati – e quindi interiormente più liberi – fra questi uomini e donne che percorrono il cammino evolutivo come scelta di vita, cui è demandato di essere un volano di coscienza per la costruzione di una nuova Cultura/Civiltà e che quindi possono e devono impegnarsi a sognare il futuro, collaborando con la Gerarchia planetaria.

Chiediamoci allora: “Come dovrebbe costituirsi oggi una scuola di Governo che possa a sua volta sognare la Scuola futura?” e cominciamo col fissare un settenario di pensieri che già emergono un po’ ovunque in queste pagine:

  1. Innanzi tutto la Scuola sarà rivolta a coloro che già sono consapevolmente sul sentiero e che stanno passando dall’Avere all’Essere, la cui motivazione quindi non è più la necessità di divenire migliori, più potenti, di accumulare conoscenza o sperimentare percezioni sempre più elevate e sottili, ma di Essere Ciò che sono. Esercitando la Volontà, essi saranno in grado di attivare l’Osservatore, di scindere cioè l’attenzione innescando un rapporto stabile fra il sé minore ed il maggiore, di vivere insomma nel mondo senza essere del mondo.
  2. Sarà subito chiaro, di conseguenza, che il compito che li attende è il grande Servizio che, come dice l’Agni Yoga, quando infine si comprende “Crescono nuove ali e l’aria, intorno, a notte, canta”. Gli allievi impareranno perciò a farsi maestri per amore dell’umanità, presiedendone interiormente tutti gli sforzi positivi, alimentandoli ed indirizzandoli ordinatamente al Bene Comune.
  3. La Scuola lavorerà seguendo i passi del Piano gerarchico previsto per l’Umanità, del quale ogni allievo si assumerà la responsabilità di una parte, incarnandola e formulando a sua volta un piano ed un progetto da sviluppare secondo un ritmo operativo coerente col contesto generale. Ciascuno quindi sarà da subito leader del proprio campo di servizio, definito ma illimitato, nel quale, per volontà di bene, esprimerà la propria creatività, nutrendolo dal centro.
  4. L’Aula della Scuola sarà lo Spazio infinito ed ogni allievo avrà come modello il Cielo e la gerarchia dello Spazio solare. A questo proposito Enzio Savoini in “Seconda semina, 1995”, testo inedito, dice:
    1. Il modello chiaro della vera azione di governo è il Cielo. A quello bisogna guardare se si vuole apprendere la legge che regge, tollera, rischiara e commensura.
    2. La vita segreta del Cielo insegna l’uso della volontà-di-bene in modo impersonale e quindi legittimo. Il Cielo insegna a effondere amore, benevolenza e serenità trasparente, ovvero uguaglianza, che è la Regola prima del buon governo.
    3. Insegna a illuminare ogni cosa, evento, sviluppo, dall’interno e dall’esterno; insegna la giusta legge, che è rigida eppure flessibile, collettiva eppure rispettosa del singolo.
    4. Il Cielo è privo di forma, ma mostra come costruire le molte forme di governo, sino alla suprema ed eccelsa, non espressa in Terra, che regola l’Universo.
    5. 
    Propone l’unione libera e volontaria delle società e degli individui.
    6. E’ l’esempio visibile di come agisce il Potere invisibile.
    7. Procede per gradi inavvertibili ma reali, sempre migliori e coesistenti.
  5. La Scuola, che evidentemente sarà planetaria, si costituirà come una vera e propria Accademia del Pensiero che insegna la Libertà. Vi si imparerà, tra l’altro, a divenire Osservatori esperti degli eventi celesti, dei loro cicli e del loro riflesso sulla Terra, per comprendere e governare interiormente gli sviluppi e le tendenze del pensiero umano e ad esercitare la pazienza e la capacità di non deflettere dallo scopo malgrado le inevitabili digressioni, necessarie ad evitare e mettere a frutto gli ostacoli. La Scuola prevederà inoltre sessioni di studio, ricerca e sperimentazione e verranno intuite, elaborate ed ‘incarnate’ formule evolutive del mondo nuovo che saranno ordinatamente immesse nella mentalità generale umana.
  6. Come già detto altrove, il governare “si apprende ai centri” (vedi), che a mano a mano acquistano potenza, accendendone altri: il loro potere gerarchico e ordinatore regge la struttura dell’Universo. La Scuola insegnerà quindi a “vivere in rete”, attivando un collegamento sottile e potente di pensiero che unisca armonicamente i suoi centri, ovvero tutti i cuori, riportandoli ad uno solo e che renda semplice e naturale la comunicazione telepatica di ogni funzionario con ogni altro centro spaziale, minore o maggiore. Tale condivisione energetica prelude alla possibilità di una vera Comunione, che è la base della Fratellanza non solo terrena ma universale, nella quale tutto è sempre posto in comune ed ove quindi nessuno possiede alcunché.
  7. La Scuola di Governo procederà dunque “a ritmo unito e respiro unificato” non soltanto al proprio interno ma anche con i Luminari celesti, di cui seguirà cicli e ritmi, e comporrà in risposta rituali belli e potenti a gloria e rappresentazione dell’Uno. Essa si porrà al servizio dell’Ordine planetario che rappresenta quel nucleo umano che, dalla vetta della piramide, collabora col Governo reale del pianeta. La Scuola di Governo sarà quindi essenzialmente un Ente tramite il quale verranno tradotte in pratica le Regole per l’Iniziazione di Gruppo di cui parla il Maestro Tibetano e descritte nel testo “I Raggi e le Iniziazioni” (A.A. Bailey, Ed. Nuova Era) ed agevolerà la continuità energetica fra Gerarchia e Umanità.

E’ chiaro quindi che tutti coloro che sono impegnati a costruire il prototipo del futuro Ordine planetario stanno frequentando quella Scuola di Governo di cui contemporaneamente tracciano i contorni luminosi sul piano mentale, favorendone così l’emersione.

La Scuola di Governo opera con l’energia della Vita e non ha mai fine.

“Quando lo spirito è assuefatto a rispondere, servendo, secondo le designazioni superiori, sicuramente si forgia il legame con la Volontà suprema. Perciò bisogna fortemente impegnarsi a percepire quel Volere. Solo così un Gerarca serve i Nostri fini. Il Suo valore sta proprio nell’adozione e nel compimento. Affermo che il potere creativo sta nell’unificarsi delle coscienze. Così Noi creiamo il futuro designato. Lo affermo!” (Collana Agni Yoga, Comunità §  56)


Nota: Questo articolo viene pubblicato in concomitanza col transito della Terra nel primo settore del segno di Capricornus che, insieme a Leo e Aries, trasmette nel Sistema il primo Raggio, cosignificante dell’azione del governare.

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