Dodicesimo Segno zodiacale: Pisces

Per le 12 tappe dell’evoluzione della coscienza, Pisces conclude il Ciclo. Nell’apparenza questo percorso sembra ritornare al punto di partenza (il punto vernale di Aries, Primo Segno), ma in realtà il Sole, il sé, incide nella sostanza spaziale una spirale trascinando con sé tutte le creature magnetizzate dalla sua aura e conducendole verso livelli di coscienza di sempre maggiore inclusività. Guardando le pochezze terrestri sembrerebbe al contrario che immaturità, egoismo e crudeltà siano le note predominanti, eppure il cammino evolutivo, spirale dopo spirale, tende inesorabile alla Luce e alla Comunione cosmica.
In questo periodo di chiusura e riapertura siamo dunque chiamati a lanciare, con gioiosa speranza, il nostro cuore oltre i limiti angusti dell’ordinario, affacciandoci ai cancelli dell’Infinito; oltre quei cancelli abita la pienezza umana, l’Umanità Una.

A partire dall’Equinozio di marzo 2014 si è iniziata la pubblicazione delle schede dei Segni zodiacali secondo lo “sguardo astrosofico“. Come già anticipato nell’articolo “Il Tempio della Vita”, cui si rimanda per la spiegazione delle singole voci che compongono le schede, ogni mese verrà illuminata una porzione di Spazio: a noi volgere gli “occhi al Cielo” e lasciarci fecondare dalla pioggia vivificante di questa energia celeste.
Anche questo semplice gesto, se compiuto consapevolmente, ci permette di rendere presente in noi il Modello e ci consente, come possiamo, di portare un pezzetto di cielo in terra, contribuendo alla creazione di una Nuova cultura e una Nuova civiltà.

 MandalaVerde

Citazioni tratte da:
– A. A. Bailey, Trattato dei Sette Raggi: Astrologia Esoterica e Fatiche di Ercole, Collezione Lucis
– Enzio Savoini, Il Sistema Solare nello Spazio, 1993, riscritto 1999, Ed. Nuova Era
Si rimanda all’articolo “Il Tempio della Vita” per la spiegazione delle singole voci che compongono le schede dei 12 Segni. Vedi anche il Segno in Ricostruire il Santuario della vita umana, 1979.

Vedi o scarica la Scheda di Pisces


Numero

12, il Numero del compimento spaziale di un Ciclo, dei Segni dello Zodiaco e ripartizioni del Ciclo/Respiro annuale, dei petali del Cuore, del rapporto tra l’anno terrestre e quello gioviano. 12 è il Numero dell’espansione della Vita nello Spazio, di un Centro nel suo Campo.

Raggi e Gerarchie

Trasmette, nel ciclo precessionale attuale, le energie dette  Raggio connesse  all’Amore/Saggezza e alla Devozione/Idealismo: il 2° Raggio lo collega a Gemini e Virgo, il 6° raggio a Virgo e Sagittarius.

Nell’attuale sistema solare, per quanto riguarda l’evoluzione umana il rapporto Pisces-Plutone esprime l’opera della corrispondente Prima Gerarchia immanifesta tra le 12 Gerarchie creative o ‘unità di vita’ che formano il corpo di espressione del nostro Logos solare (sui piani astrale e fisico cosmici). Questa Gerarchia di Esseri trasmette il III Raggio cosmico che corrisponde alla Sostanza intelligente. Essa fu il prodotto del primo sistema solare. Pisces regge l’attuale grande ciclo precessionale di 25.000 anni, poiché è il punto iniziale del suo moto in senso orario: sviluppare l’illuminazione usando l’intelligenza ridesta è lo scopo principale dell’umanità. Non solo, il grande corso del Sole attorno allo Zodiaco maggiore (che si compie in 250.000 anni) si concluse allorché esso entrò in Pisces più di duemila anni or sono (Ere maggiori di 21.000 ciascuna). L’ingresso e la sortita da un segno e dal suo influsso, per quanto riguarda questo ciclo o ronda maggiore, è un processo che si estende per cinquemila anni.

Rapporti cosmici

SirioPisces riporta a Sirio, “il sole dove sfolgora la luce d’amore”: “La luce centrale di Sirio sfolgorò nell’occhio del Figlio [il Logos solare]; venne la visione. La luce della saggezza penetrò le acque e proiettò la radianza del Cielo negli abissi. Attratta dal richiamo, la dea emerse (la dea-pesce, simbolo di Pisces) a salutare la luce del profondo e la tenne come sua. Avendo visto suo Figlio, vide il Sole, che da quel giorno fu sempre con lei. Non esiste tenebra. La luce esiste sempre.
Poi i cieli entro il limite invalicabile risposero alla luce che da Sirio, traversato il mare di Pisces, elevò i pesci nel cielo (Urano), e così apparve una triplice luce minore: il radioso sole dei soli, la luce marina di Pisces, la luce celeste di Urano. Essa calò sulla sfera in attesa e accese una galassia di piccole luci sulla Terra. Dal suo sito emerse una Gerarchia di Luce; il pianeta era illuminato“.

Il triangolo Pisces-Urano-Gerarchia attrae magneticamente per gradi il triangolo dell’Umanità. Pisces e Capricornus all’unisono, producono quei mutamenti che “traggono il discepolo fuori dall’acqua, in cui sta rapidamente annegando, e lo conducono sulla vetta donde vede l’acqua recedere. Così apprende di essere un iniziato”. La loro parziale sincronia produrrà quell’energia sestupla occorrente alla comparsa della nuova, sesta razza umana, e di quella epoca nuova che vedrà i rapporti umani distinti ovunque da cameratismo e fratellanza.
Oggi “… l’energia di Shamballa (che incorpora la volontà-di-bene) è miscelata e fusa con quella organizzante del settimo raggio [Urano] e inviata all’umanità sulla corrente d’amore emessa dalla Gerarchia. Pisces presiede a quest’opera della Gerarchia, poiché l’aspetto suo più alto che oggi l’umanità sia in grado in qualche modo di conoscere è appunto quello dell’Intermediario. È l’energia della mediazione, dei giusti rapporti. Oggi come non mai, la Gerarchia fa da “trasmittente Intermediaria” fra:

1. L’Umanità e la volontà di Dio
2. L’Umanità ed il suo karma
3. L’Umanità ed il ‘male cosmico’.

Il grande triangolo Leo-Pisces-Capricornus guida oggi l’umanità sulla via del ritorno.

Esiste inoltre una triade d’energia cosmica (le 3 costellazioni Leo-Virgo-Pisces) che riveste suprema importanza per il nostro globo, e il suo influsso è destinato un giorno a determinare l’iniziazione del nostro Logos da ‘non sacro’ a sacro (ossia esprimente il Suo Raggio dell’Anima e non più della Personalità planetaria).

 Croce

CroceMobile Mobile. La Croce Mobile, o Croce dei Mutamenti, è quella delle “ripetute incarnazioni“, dei mutevoli esperimenti nei vari segni e dei numerosi apprendimenti che favoriscono il succedersi di continue espansioni della coscienza. In Pisces, nello stadio finale, “muore” la personalità, l’anima sfugge alla schiavitù e riprende la propria missione di Salvatore del mondo.
Pisces è opposto a Virgo sul braccio orizzontale della Croce Mobile, che con i suoi bracci rappresenta la sintesi dell’evoluzione, i suoi problemi e i suoi scopi:

  1. Gemini presenta il dualismo
  2. Virgo – la fusione di vita e forma.
  3. Sagittarius – energia concentrata.
  4. Pisces – presenta una fusa radianza.

La Croce Mobile produce come risultato il focalizzarsi di vita, intenzione ed energia in un “punto radiante di potere”: la personalità integrata. Al presente, Pisces è il segno più potente e quando l’opera di quella Croce è compiuta il discepolo sale sulla Fissa e si appresta alle prove iniziatiche.

Elemento

Acqua, per cui il suo influsso è unificante e nutritivo. La sua parola chiave è sintesi.
In Pisces le acque della purificazione sono applicate mediante la vita quotidiana e i processi dell’incarnazione (Croce Mobile); riguardano il “pesce che nuota nelle acque della materia e se ne alimenta”.
Triplicità di acqua con Cancer e Scorpio: le acque di Pisces richiamano quelle dinamiche, purificanti e discendenti dei ruscelli montani e dei fiumi, mentre Cancer quelle sostanziali dell’oceano e Scorpio quelle profonde e scure degli abissi.

 Motti

Involutivo – Scendi nella materia.
Evolutivo – Lascio la casa del Padre e tornando, salvo.

PiscesIl comando dell’anima si trasmette al suo strumento nelle prime fasi dell’evoluzione e giunge subito la risposta da colui che “acceca l’anima alla verità, e la tiene in dura prigionia”. In Pisces avviene una chiamata al sacrificio che si concretizza nella discesa nella manifestazione (materia) per avviare un processo di auto-coscienza e di rivelazione della divinità.
L’anima ha fatto il supremo sacrificio lasciando la casa del Padre, ma questo sacrificio è diventato il mezzo per servire il Piano divino e portare l’Umanità e i “prigionieri del pianeta” (i pitri lunari o costruttori minori) alla salvazione.

 

I sette aspetti di Pisces

UNO

“Se Aquarius presenta e crea il Servizio per ciascun anno solare, Pisces introduce il Salvatore, ossia Colui che libera dal carcere (benefico) della forma. Egli discende fra le forme per trarre a salvezza i Prigionieri del pianeta, e in ciò sta il valore del Suo sacrificio. A quest’impulso corrisponde il suo contrario, altrettanto divino, che comanda alla vita di assumere un veicolo sostanziale. Si ha pertanto da un lato l’ingiunzione di cercare e costruire la forma, dall’altro l’offerta e la garanzia di salvezza, che la distruggono. In Pisces il dualismo approntato dall’intervento di Aquarius opera di continuo e tende le sue insidie, ma nello stesso tempo, come si è detto, getta le reti di salvezza.

DUE

Per la continua tensione dualistica, in questo segno chi è schiavo della forma intende lo Spazio come un isolante, un separatore, causa degli ostacoli che si frappongono alla comunione generale, e dunque onnipresente carceriere, che non dà scampo. Chi invece se ne è già alquanto liberato, ovvero è stato “salvato” lo capisce nella sua realtà di conduttore delle energie, provvido di innumerevoli contatti, campo sovrano di ogni relazione e rivelatore dell’unità essenziale.
Uno stesso potere magnetico (lo Spazio), nel primo caso imprigiona, nel secondo libera e salva.
Dapprima il carcere sembra una casa, una dimora accogliente e protettiva, e la libertà di contatto un’illusione pericolosa; poi si riconosce quest’ultima come reale e quella che pareva una casa si mostra con gli aspetti di un carcere, ma frutto di un incantesimo insussistente.

Per queste ragioni opposte lo Spazio, che è il potere magnetico del secondo Raggio, è dominante in Pisces. L’acqua di vita dispensata da Aquarius è qui il mare tempestoso o placido che accoglie e tiene in sé tutte le creature; le imprigiona, certamente, ma le nutre e le prepara alla libertà sconfinata.

TRE

Il moto alterno verticale, impresso da Capricornus, e l’oscillante, causato da Aquarius, si combinano fra loro e ne producono un terzo, di natura tanto generale e libera da potersi semplicemente chiamare “mobilità”. Esso opera in tutte le direzioni, ma specialmente lungo gli assi della croce intermedia, e per il dualismo di cui si è detto quest’ultima croce è duplice, sia mobile che fissa.
E’ mobile quando la coscienza che vi è affissa è illusa perché ancora immatura; è fissa quando, ormai esperta e conscia di sé, esce dal pelago e si stabilizza nella luce asciutta del Sole. Un tale passaggio, dalla condizione di mobilità, di vittima trascinata e impotente, alla stabilità, padronanza e salute è appunto il grande progetto che si elabora in questo segno, nel quale tutto ciò che appare nuovo è eternamente vecchio e le realtà eterne restano sempre nuove.

QUATTRO

Immerse nel mare irrequieto le creature sono in balia delle onde, che le sollevano per poi sommergerle, in modo sempre vario e incessante. Il simbolo della tempesta e della bonaccia che si succedono in questa fase della grande vita descrive la condizione di conflitto che trascina le coscienze qua e là, senza vero riposo e sempre in cerca di quiete.
E’ un mirabile campo di esperienza, il migliore per imparare quella fermezza che si trova e si instaura solo sulla via di mezzo, dove gli opposti si pareggiano e le onde si placano. Allora il naufrago “esce dal pelago alla riva.”
L’armonia, grande scienza della vita, s’impara vivendo nel conflitto, e si rivela in seguito come regola aurea di libertà e di pace.

CINQUE

Si dice, a buon diritto, che tutte le forme nascono o nacquero nell’acqua. Ciò significa che l’acqua ha in sé quel potere dualistico senza il quale nulla può assumere parvenza, sottile o densa che sia. Quando lo spazio è vissuto come prigione, la quinta qualità divina lo colma di segni, ciascuno dei quali è un carcere per la vita: scrive sull’acqua.
Questo processo conduce a distinguere fra l’io e il tu; fra l’io e il mondo; ad ammettere dunque limiti e separazioni. Insomma tutto il percettibile nasce perché le acque spaziali sono magnetiche e rispondono a due poli.

SEI

La prigione, sia essa l’ambiente planetario, il sistema solare o l’intero universo, è un segno di comunità: raduna tutti i prigionieri in una sola categoria, ponendoli alle prese con un comune problema fondamentale. Nello stesso tempo essa è anche segno di libertà, in quanto stimola, e lascia tuttavia ciascuno libero di applicarsi al tema e risolverlo a suo proprio modo.
Si potrebbe dire pertanto che lo Spazio è quella libera comunità nella quale si realizza la libertà comune. Quando tutte le cose scritte sull’acqua dalla quinta energia sono state decifrate e apprese come valori, che altro resta da compiere? Pisces è considerato, appunto, come segno di salvezza e di compimento.
La severa lezione, definitiva, vissuta e imparata in Pisces dimostra il grande potere che vi esercita il sesto Raggio.

SETTE

I due pesci usati come simbolo astrologico di questo segno sono legati assieme dalla settima energia, che li tiene avvinti quanto basta perché entrambi comprendano di essere liberi. Nel mondo delle forme, le creature e le coscienze sono legate fra loro a due a due. Si è già detto, qui si vede nel simbolo. Non potrebbe essere altrimenti, nel mare magnetico bipolare in cui sono immerse.
In verità quel vincolo, che dapprima e a lungo per illusione s’interpreta come impaccio, è la garanzia della salvezza finale, poiché in Pisces la settima qualità opera (come sempre) per eliminare i confini e tutti i loro legami.” (1) 

 Reggitori

Giove.GlifoExotericoGiove (2° R.) che lo collega a Sagittarius, Aquarius e Virgo. Giove affluisce quel potere magnetico che “riunisce tutto”, e — in questo caso — connette i due pesci – anima e forma – e li lega in un rapporto vivente,, impedendo loro di sfuggire l’un l’altro fintanto che non si sia attuata una perfetta fusione tra amore e principio mentale (sostanza intelligente). Per quanto riguarda la dualità minore presente in ogni uomo, fra testa e cuore, mente e amore, volontà e saggezza, l’opera dii Giove tende a sviluppare entrambe le qualità e congiungerle in un rapporto sintetico. Deve infine esistere fusione perfetta fra amore e mente prima che un salvatore del mondo si manifesti e sia efficiente, e questo è il maggior risultato definitivo conseguito dalle forze della Croce Mobile (dai reggitori dei suoi 4 Segni).

PlutoneGlifoEsoterico e GerarchicoPlutone (1° R. non sacro) che lo collega a Taurus tramite Vulcano (1° R sacro): desiderio trasmutato in sacrificio e volontà individuale in divina – il Salvatore del mondo. Attraverso Plutone l’uomo è soggetto al potere della morte: morte del desiderio, della personalità e di tutto ciò che lo trattiene fra le coppie di opposti, per giungere a completa liberazione. Parte dell’opera di Plutone è appunto quella di “tagliare il filo che lega le due vite opposte” (riunite poi in modo aureo, senza legami, da Venere, la saggezza o amore intelligente, esaltata in Pisces).

La morte in Pisces per influsso di Plutone è una trasformazione – così importante e fondamentale che:
“… l’Antico non si vede più. Affonda nell’oceano della vita; scende all’inferno, ma l’inferno non lo trattiene. Egli, l’Uno nuovo e vivente, lascia in basso ciò che ve lo ha tenuto per lunghe età, e sale dal fondo alle vette, presso il trono di Dio”.

La costellazione di Pisces, attraverso il suo reggitore gerarchico Plutone, opera sulle masse dell’umanità particolarmente negli ambiti dell’ottava casa (retta da Plutone-Scorpio), quella della morte, della dissoluzione, del distacco, nonché della prova e del discepolato. In tal caso, per morte si intende la grande Liberatrice, che spezza le forme che uccidono quanto racchiudono.

Dunque due raggi maggiori si manifestano tramite i reggitori di questo segno, l’esoterico e l’ortodosso: il primo Raggio, della Volontà o Potere, mediante Plutone, e il secondo, dell’Amore-Saggezza. Il loro mutuo rapporto produce:

  1. Il dualismo proprio di questo segno.
  2. Il suo problema principale: la sensibilità psichica. Pisces non può non
  3. Il richiamo del Sentiero, dapprima evolutivo, poi di probazione, e ne consegue che la traslazione sulla Croce Fissa del Discepolato inizia realmente in Pisces; anche se stimolata in Aries, principio e fine sono in Pisces.
  4. Precipita il processo di trasmutazione e liberazione finale mediante la morte.

Dispiega il senso, l’attività e la bellezza della morte e dell’opera del distruttore

Nettuno (6° Raggio), il Dio delle acque, in senso esoterico è connesso a Pisces: focalizza l’influsso di Pisces per quanto riguarda l’umanità nel suo complesso, e non l’uomo singolo, ma ciò solo nelle fasi finali della ‘via del Discepolo’ (oggi intrapresa dall’Umanità). NettunoNettuno (Tritone), dio delle Acque, è il governatore dell’era dei Pesci e dei 3 Segni d’Acqua: dell’Oceano della Materia primordiale in Cancer (di cui è reggitore), degli abissi e profondità della coscienza in Scorpio, del fiume purificante dell’incarnazione che conduce alla fonte, alla salvezza, alla Casa del Padre di Pisces.
Nettuno è conosciuto esotericamente come l’Iniziatore. In, certe scritture antiche, il Cristo, grande Maestro dell’Occidente e attuale Iniziatore del mondo, è chiamato Nettuno, Signore dell’oceano — il Cui simbolo astrologico, il tridente, significa la Trinità manifesta — e Che è il governatore dell’epoca di Pisces. Dicono quelle frasi, in termini esoterici: “… le divinità marine che da terra (Virgo) si sono tuffate in acqua (Pisces) partoriscono assieme il Pesce divino (il Cristo) che versa acqua di vita nell’oceano della sostanza e così illumina il mondo. Questa è l’opera di Nettuno”. Ma questo è un grande mistero che si svela solo alla seconda iniziazione, quando si dà prova di saper controllare l’instabile mondo astrale.

Dignità: In senso esoterico, che Venere sia esaltata in Pisces è in relazione al legame che collega questo segno a Gemini, governato esotericamente da Venere, e al fatto ch’essa è “l’alter ego” della Terra e in stretto rapporto con il regno umano. I pesci sono legati assieme, simbolo dell’anima schiava della forma, prima dell’esperienza della Croce Fissa (Discepolato). I gemelli rappresentano la stessa dualità fondamentale, ma le molte e diverse incarnazioni hanno prodotto i loro effetti, e il legame (che unisce i due pesci) sta per dissolversi, poiché parte dell’opera di Plutone è appunto “tagliare il filo che lega le due vite opposte”. Venere invece “riunisce le vite separate, ma senza legarle”. Quindi è esaltata in Pisces, e al termine del ciclo maggiore i Figli di Dio, che sono Figli della Mente, sono glorificati mediante l’esperienza e la crocifissione perché hanno appreso ad amare e a ragionare veracemente.

Mercurio è diminuito in Pisces, e quindi “cade” in quel segno: dopo l’iniziazione in Capricornus e dopo il trionfo in Scorpio, il potere della mente decresce e (come altri aspetti della vita della forma nei tre mondi) termina, e le sue funzioni di illuminare e mediare fra anima e cervello non sono più necessarie. L’uomo, conseguita ormai perfetta coscienza egoica, non ha più bisogno di mediatori, ma entra in diretto rapporto con la propria origine. Mercurio allora viene incontrato di nuovo, sotto nome diverso, stavolta come Sole, per mediare fra gli aspetti superiori: anima e spirito, poiché Mercurio e Sole sono una cosa sola. Tramite suo, la mente è illuminata e si stabilisce un contatto fra personalità e anima. Come Mercurio, il Sole — il mediatore — sale di livello e non connette più due diversi stadi di coscienza ma questa alla vita, alla Monade; la cosa è ben diversa e produce un intendere superiore: non si tratta di mediare fra differenze, ma fondere ciò che è già in rapporto.

Decanati: Pisces ‘regge’ il terzo decanato cosmico dell’arco zodiacale. Tre grandi figli di Dio hanno manifestato la qualità, la nota principale e i processi caratteristici di ciascuno dei grandi decanati cosmici:

Ercole – Scorpio – Forza acquisita superando le prove.
Buddha – Taurus – Illuminazione conquistata lottando.
Cristo – Pisces – Resurrezione ottenuta con il sacrificio.

In senso specifico Essi costituiscono un triangolo iniziatico, e in quei processi hanno un potere immenso. Sono forza, luce e amore in perfetta espressione.

I tre decanati del Segno sono Giove, Luna e Marte: il metodo di conseguire ed il successo che accompagna il discepolo provato e quindi pronto per l’iniziazione (Marte), la visione con cui Giove lo ricompensa, e l’esperienza che gli conferisce Vulcano (velato dalla Luna), ovvero la visione del Sole/Anima.

Note fondamentali

TaoAmore e Salvazione: Il nostro Sistema esprime il secondo aspetto divino, per cui vi prevalgono le forze trasmesse dai Segni che trasmettono il 2° Raggio, tra cui Pisces, amore in perfetta espressione. In Pisces si compie l’opera di ciò che la materia ha reso possibile; il volere del Padre si attua mediante l’energia di 2° Raggio o Principio cristico (Buddhi), quale volontà di salvare, consentendo la comparsa del Cristo quale Salvatore del mondo.
La volontà del secondo raggio, concentrata in Shamballa, si esprime mediante l’umanità e si compie nella Gerarchia. È la storia completa dell’unione, conseguita dalla vita e dal valore del secondo raggio, che determina l’emergere della coscienza Cristica e l’esternazione oggettiva del principio Cristico.
In Pisces dunque muoiono tutti gli attaccamenti e l’anima si libera per servire a livello universale. Il Cristo, in Pisces, fu esempio dell’Amore che sostituisce l’attaccamento.

Nel “triangolo di iniziazione”, formato da Scorpio-Taurus-Pisces, che appresta quelle condizioni e forniscono quelle energie che mettono a prova e perfezionano i tre aspetti della personalità, Pisces porta la ‘prova’ nella regione dei processi mentali, ove si riflette l’aspetto volontà del divino (Scorpio: piano fisico – soluzioni col raziocinio; Taurus: astrale – elevazione del desiderio all’intuizione); il problema dell’iniziato in questo segno è descritto da queste parole del Cristo: “Padre, non la mia, ma la Tua volontà sia fatta”.
Le prove elevano l’autoaffermazione della personalità ai livelli del volere divino, e ne risulta ispirazione, e compare un Salvatore del mondo.
L’influsso interiore di Pisces è dunque connesso alla forza di Shambala, il Governo solare della Terra, che, quando agisce, consacra l’iniziato a salvare, a vivere coscientemente come mediatore per il mondo. In Pisces è l’influsso di Shambala che reclama l’iniziato quale suo campo d’attività e in luogo del dualismo fra anima e corpo, che finora rivestiva la massima importanza, spunta quello fra anima e spirito. (La capacità della forma di imprigionare l’anima è stata negata superando le prove che attendono l’uomo sino alla terza iniziazione).

Coscienza e Saggezza universali: Il costante afflusso delle energie provenienti dalla triade di energia cosmica formata da Leo, Virgo e Pisces consente il rapido sviluppo della coscienza umana in tre grandi aspetti: la coscienza di sé (conseguita in Leo), la coscienza Cristica (in Virgo) e la CoscienzaCosmicacoscienza universale (in Pisces). Quest’ultima è l’aspetto superiore di Pisces, è la coscienza di gruppo, del tutto, dell’universo. È “buddhi“, corrispondenza superiore della natura psichica inferiore; è il mediatore contrapposto al medium. Le energie di Pisces sono “Costruttrici delle modalità di Saggezza” (Venere esaltata in Pisces) e ricreano più bella e perfetta l’unità prodotta e poi distrutta dalle altre due (Leo e Virgo): il controllo esercitato dall’intuizione, anziché la signoria intellettuale di Leo e le limitazioni di Virgo.

Fusione: in Pisces, segno duale, l’energia concerne la fusione, per l’uomo, di anima e forma, permettendo la manifestazione del Cristo incarnato, l’anima individuale perfetta. L’impulso costantemente impresso dalla forza di Pisces ha sospinto l’umanità, il discepolo mondiale, alle soglie dell’iniziazione. Per più di duemila anni ha operato sul genere umano; ha provocatoCristoincarnato l’esigenza di un assetto mondiale; ha sviluppato lo spirito di internazionalità, formato gruppi in ogni settore della vita umana e così poste le basi per la sintesi futura in Aquarius.

Trasmutazione e Mediazione: anima e personalità iniziano in Pisces quel processo che trasmuta la natura inferiore nella sua manifestazione superiore, i poteri psichici inferiori nelle facoltà spirituali superiori, l’inibizione spirituale e mentale in sensibilità mentale ed espressione dell’anima, la dedizione alle richieste del sé in rispondenza alle esigenze dell’umanità, l’adesione all’ambiente e alle condizioni personali nella capacità di Trasmutazioneimmedesimarsi con l’anima. Il temperamento fluido, sensitivo proprio di Pisces — con tendenze psichiche e di “medium” — deve trovare stabilità in Virgo, dove è possibile l’introspezione mentale e l’analisi critica, che arrestano quella fluidità. Nel suo vero significato, la medianità esprime proprio la coscienza collettiva istintiva: impressionabile, negativa e ricettiva. Il “medium” che risponde all’ambiente si trasmuta, grazie all’evoluzione della mente, nel mediatore sensibile all’anima, e questo nel salvatore, responsabile spiritualmente.

Prigionia o Schiavitù: questo segno è l’oceano in cui l’uomo — “il pesce” — è soggetto alle leggi della sostanza o dell’esistenza materiale. In Pisces, nel ciclo iniziale di esperienze sulla ruota zodiacale, l’anima è schiava della sostanza, è scesa nel carcere della materia e si è legata alla forma. L’uomo, in questa fase, ha in sé le virtù e caratteristiche del Cristo interiore, che però sono solo possibilità latenti e inespresse, poiché è ancora del tutto sottomesso alla forma (il carcere) e all’ambiente. Le potestà celate dell’anima sono passive e quelle della forma positive e in atto di esprimersi con forza sempre crescente. Le tendenze spirituali innate sono inibite (Pisces è infatti segno frequente di inibizione e ostacolo) e i poteri della natura animale e della personalità — specie quelli emotivi — sono le sue qualità visibili e palesi.

Rovesciato il senso della ruota sulla via del Discepolato, la personalità diverrà sempre più libera di servire l’anima.

DuePesciRinuncia o distacco: concerne sia la rinuncia alla Vita e alla Luce della Monade (la “Casa del Padre”) da parte dell’Anima che scende nell’oceano della materia, sia la sua rinuncia alla vita della forma, al potere della personalità: è la morte di tutte le influenze che legano l’uomo alla ruota delle nascite e che lo svincola dal controllo della Croce Mobile. Pisces è la Luce del Mondo: rivela la luce della vita stessa che elimina per sempre la tenebra della materia.

Morte e Sacrificio: Tra le 3 simboliche morti per fuoco (Aries), per terra (Scorpio) e per acqua (Pisces)— bruciare, soffocare, annegare — la morte per annegamento o per acqua pone l’uomo in quel grande centro che viene detto il genere umano, dove fa esperienza. È il mistero delle Dee-pesci di questo segno, che “generano e rigenerano la loro progenie”.

Inoltre, in Pisces DoppioLegamei doppi legami di simultanea attrazione e repulsione tra anima e personalità si sciolgono ed interviene la “morte finale“: allora la Vita si libera del tutto dalla forma tornando a collegarsi all’Uno che l’ha emessa. La morte vela l’impulso al sacrificio: l’anima si è impegnata in un processo di auto-sacrificio che consente di offrire allo Spirito un canale per l’esternalizzazione del Proposito divino.
Cristo (Pisces) è l’Avatar o Energia cosmica che ha ottenuto la Resurrezione attraverso il sacrificio, il primo aspetto potere dell’Amore.
Pisces è la Volontà di Sacrificio.

Fine ed Inizio: Il giudizio finale, per quanto riguarda l’attuale ronda planetaria, avverrà nel prossimo ciclo del mondo, quando i due terzi dell’umanità avranno sviluppato il principio Cristo, a vari livelli, e saranno in una delle ultime fasi del sentiero evolutivo; saranno allora discepoli in prova o accettati, o già sulla via dell’Iniziazione. In modo misterioso, i segni dello zodiaco saranno allora di nuovo dieci; Aries e Pisces ne formeranno uno solo, poiché “la fine è come il principio”. In certi testi antichi se ne parla come del “segno del Pesce con la testa d’Ariete”. Avremo allora:

Fatica di Ercole: La cattura dei buoi di Gerione.

Ercole uccide il mostro Gerione (simbolo dell’aspetto forma, dei 3 corpi dell’uomo e dell’umanità intera) e riporta, a bordo del calice d’oro (il “Santo Graal” donato da Elio dio del fuoco solare), la mandria rossa di buoi (simbolo dei bassi desideri) alla duplice Città sacra, per offrirli ad Atena, dea della Saggezza. Uccide anche il cane da guardia (simbolo della natura emozionale/psichica e dell’aspetto materiale, così privati di ogni potere) ma non il pastore (la mente, che “tenuta ferma nella luce” resta quale interprete dell’energia spirituale). L’umanità va elevata e condotta attraverso le acque della sostanza bevendo il calice del sacrificio o dono totale di sé.

Caratteristiche sintetiche:

Virgo – Pisces (umanità ordinaria): La materia vergine attrae l’anima e la Madre divina è più importante del figlio. La vita dell’anima si occulta.

Pisces – Virgo (discepoli e iniziati): La forma rivela e sprigiona l’anima entrostante. Appare il Salvatore del mondo, che nutre le anime occultate in Virgo.

Negative: fuga dalle responsabilità, medianità, sensibilità psichica, impressionabilità emotiva, sentimentalismo e bisogno compulsivo di considerazione, indisciplina, acquisizione materiale, fanatismo, dispersione, passività, vittimismo, inibizione –

Positive: volontà di sacrificio, responsabilità spirituale, mediazione, sensibilità superiore, inclusività, compassione e amore incondizionati, rinuncia spirituale, devozione, dedizione, creatività, libertà –

 Corrispondenze

Pisces è il 12° segno corrispondente alla 12^ Casa propria della trascendenza, della metamorfosi, della rinuncia e del sacrificio, di ciò che esce dalla norma e dai confini, di quanto produce sofferenza o estasi, dell’universale e dell’illimitato, della morte e della resurrezione.

Pisces, il Numero 12, il Dodicesimo Segno e Casa, è il Ritorno al Padre

Pisces governa sul piano fisico i piedi, radici del corpo umano da cui partono vie Pesci-piedienergetiche, e confine estremo, con la testa, del corpo stesso. I piedi simboleggiano il pensiero del progresso, la marcia verso la meta, il sentiero del Ritorno: la rivelazione spirituale del grande ciclo che sperimentiamo governato da Pisces.
Pisces controlla anche i processi della generazione: quando l’uomo è prossimo al Sentiero o già lo percorre diventa sempre più creativo, in senso superiore, e la generazione fisica cede esotericamente al rinnovamento e alla creazione mentale, funzioni creative superiori che divengono possibili quando agiscono l’aspirazione e l’intuito.NeonatoZodiacale

Giove (2° R) nel discepolo e nell’iniziato regge il Centro del cuore; Plutone (1° R non sacro) regge un Centro sopra il diaframma legato al plesso solare; nell’uomo comune il Centro della testa e il Centro basale, mentre nel discepolo e nell’iniziato regge unicamente il Centro basale. Plutone guida l’impulso innato e ripetuto a scendere nella materia (incarnazione) per essere infine quel propellente (kundalini) che libera da tutti i legami e impedimenti per profondere dal cuore (Giove) la forza salvifica dell’unione.

 Simboli

PesciPesce, delfino, balena.
Il glifo rappresenta due pesci uniti da un cordone, o Fascia, che nuotano in senso contrario l’uno rispetto all’altro e che rappresentano l’anima e la forma legati assieme dalla corda d’argento (sutratma), nonché il movimento evolutivo della materia verso lo spirito. Nel firmamento, il pesce rivolto verso il nord è il simbolo dell’aspirante ai misteri, mentre quello all’orizzonte rappresenta la persona comune.Pesci.Babilonia

Il glifo può essere letto anche come la raffigurazione del ciclo nascita–morte e dell’eterno ritorno dei cicli manifesti o, secondo la simbologia taoista, di yin e yang.

In Mesopotamia nel glifo erano rappresentati un pesce e una rondine; presso i Babilonesi la figura del dio dell’acqua e della fertilità, Ea-Oannés, era metà uomo e metà pesce Divinitàoceanicheed uscì dall’acqua per istruire l’umanità; Varuna, il dio indù dell’acqua, è rappresentato mentre cavalca un pesce; in Egitto il glifo simboleggiava la lettera N, ovvero il geroglifico “Nun” che indicava un serpente o anguilla, nonché la divinità dell’Oceano primordiale.

Dee Pesci – Sirena.

Il simbolismo dei tre segni d’acqua è ricco di interesse … il Granchio, lo Scorpione e le Dee Pesci. Nell’antica Lemuria, simbolo di Pisces era una donna dalla coda di pesce, la leggendaria sirena. Fu solo nelle ultime età dell’Atlantide (quando nell’umanità migliore di allora si fece strada la percezione cosciente del dualismo), che la parte donna di quel simbolo cadde, e quelle dee pesci furono sostituite dai due pesci fra loro legati. Si ha dunque il Granchio, lo Scorpione dalla coda acuminata e il Pesce. Il Granchio, lento a muoversi, che si identifica con il luogo dove vive e porta sulle spalle la propria dimora, vive sia in terraferma (il piano fisico) che in mare (piano delle emozioni); lo Scorpione muove rapidamente, è mortale per gli uomini ed è creatura terrestre; è anche simbolo del Granchio trasformato per effetto d’evoluzione, e della natura pericolosa dell’uomo non ancora trasformato, dannoso e nocivo altrui; il Pesce rappresenta l’uomo da cui, con l’eliminazione della metà del simbolo originario, si è espulsa la materialità, indizio di liberazione da essa. Pertanto i tre segni di acqua, in modo simbolico e conciso, narrano la storia della crescita dell’uomo e del vero sviluppo della personalità.

Il Pesce rappresenta l’uomo da cui, con l’eliminazione della metà del simbolo originario, si è espulsa la materialità, indizio di liberazione da essa.

Salvatore – Salvezza.

I pesci rappresentano l’archetipo del Salvatore, associato ad una restaurazione ciclica, come il pesce avatar di Vishnu, che salva dal diluvio Manu, ‘il giusto’, e al quale consegna i Veda rivelandogli la scienza sacra.

Il Cristianesimo primitivo delle catacombe aveva utilizzato il pesce come simbolo del Cristo: la parola latina “ichthys“, traslitterazione dal greco antico, è l’acronimo, sintesi della dottrina cristiana, di “Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore“. Il pesce, animale che vive sott’acqua senza annegare, è dunque simbolo del Cristo che può entrare nella morte restando vivo; richiama anche la figura di Giona, il Cristo latente, prigioniero dentro la grande balena che raffigura la personalità e il legame dell’incarnazione. I pesci compaiono molte volte nei Vangeli dell’Era dei Pesci (miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, episodio della pesca miracolosa…); la maggior parte degli Apostoli, inoltre, era composta da pescatori e Cristo li chiamo a sé dicendo “Seguitemi, vi farò pescatori di uomini“.Vangelo. Pescamiracolosa

Svariati sono i miti greci associati al segno di Pisces: una narrazione identifica nei due pesci la dea Afrodite e suo figlio Eros trasformatisi per sfuggire all’attacco del mostro Tifone, mentre un’altra vede nei due pesci, figli del Pesce Australe, i salvatori della ninfa Derceto (simbolo della sofferenza e del sacrificio) che voleva darsi la morte per annegamento.

Per quanto riguarda i reggitori di Pisces, nei miti Giove (Zeus) governa in Cielo e in Terra come Padre (Jupiter) benevolo e generoso capace di soddisfare i desideri materiali e di garantire il benessere, mentre Plutone (Ade), fratello di Giove, governando negli Inferi consente che i processi di morte e rinascita possano avvenire per distruggere le forme cristallizzate e liberare l’essenza imperitura che ne è racchiusa.

Costellazioni connesse: Oltre alla Fascia, ai Pesci vengono associate le costellazioni dell’Andromeda (la donna incatenata che rappresenta la materia dominata dal potere dell’anima) e Cefeo, padre di Andromeda e diretto discendente di Zeus (il Re, lo Spirito, il Padre).

Etimologia: dal latino pisces, plurale di piscis, pesce.
La radice indoeuropea è incerta:

  • per alcuni è *PI-, che esprime l’idea di bere,
  • per altri è “piś”, che esprime l’idea di “azione continua [i] legata [ś] alla purificazione [p]”, connessa all’attività di pulitura del cibo. Sanscrito piś, pulire le carni degli animali.

Il nome sanscrito  del Segno è Mīna, o Meena, che significa “Pesci”, ed è anche il nome di una casta che si connette al primo dei dieci Avatar di Vishnu, di nome Matsya, Pesce, che salva dal diluvio il progenitore dell’umanità.

La parola Mīna è rappresentata dal Numero 5 se è scritta in numeri [come Makara=Capricornus – 05, si legge da destra a sinistra: mī = 5, na = 0] e trasmette l’idea dei pañcamahābhūta ovvero dei 5 elementi della Sostanza intelligente: il segno suggerisce infatti che l’acqua (non l’acqua ordinaria, ma il solvente universale degli antichi alchimisti) è il più importante tra gli elementi – le Acque primordiali della Sostanza spaziale.

Vi sono dunque espresse le idee della purificazione e dell’emersione/salvezza dalle acque.

 Costellazione* e Stelle primarie

Pesci. CostellazioneIl Sole fa attualmente il suo ingresso nella costellazione dei Pesci intorno all’11-12 marzo, per uscirne il 18-19 aprile. La costellazione, estesa e poco appariscente, traccia una zona triangolare nei cieli quasi interamente nell’emisfero nord.
La stella primaria dei Pesci è Alrischa (α Piscium, stella doppia) che significa “il nodo” ad indicare il punto di unione nel nastro che unisce i due pesci, o delfini, celesti. In quanto origine di due allineamenti di stelle, rappresenta anche quella corda o Fascia che unisce le anime nel loro cammino tra mundano (pesce rivolto a sud) e sovramundano (aPesci. Costellazione2 nord).

All’interno della costellazione sono presenti vari oggetti del cielo profondo tra cui la galassia a spirale M74 (NGC 628).

*

“Si scava nel suolo per giungere al piano di fondazione.
Prima di elevarsi al Cielo, l’Opera scende nelle viscere della Terra.

 “Scenderemo sino a trovare la roccia chiara, solida e compatta, il cristallo magnetico e potente. Solo su quella roccia poseremo la pietra d’angolo, la prima pietra, che è già l’Opera compiuta”. 

Ti cerchiamo nel profondo del suolo ed in noi.
Tu sei la base, e sei la vittoria.” (2)

*

In Pisces, il Discepolo-Umanità invoca ed evoca la:

Volontà di salvare per donare Libertà

*


(1) Estratto da: Il Sistema solare nello spazio, testo inedito di E. Savoini, 1993 (riscritto 1999)
(2) Estratto da: La costruzione del Tempio, testo inedito di E. Savoini, 1979
*
Ricordiamo che la nomenclatura adottata in questi articoli prevede di indicare i Segni Zodiacali con il termine latino (Aries, Taurus, Gemini, etc.) e le Costellazioni Zodiacali con il corrispondente termine in italiano (Ariete, Toro, Gemelli, etc.). Ricordiamo inoltre che Segni zodiacali e Costellazioni attualmente non coincidono a causa del fenomeno astronomico della Precessione degli equinozi che sposta in circa 26.000 il punto gamma (0° Ariete) lungo l’intera Eclittica, attraverso le costellazioni dello Zodiaco, in senso opposto a quello del Sole apparente. Tale fenomeno ha per conseguenza uno scostamento progressivo tra i dodici Segni dello zodiaco tropico e le omonime Costellazioni lungo l’Eclittica che attualmente ammonta a circa 27º (in 72 anni le costellazioni si spostano di 1° e in 2160 anni di circa 30°). In attesa che le due “Ruote” tornino a coincidere, si ricordi il valore qualitativo o causale dei Segni astrologici rispetto a quello quantitativo o apparente delle Costellazioni astronomiche.
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6 risposte a Dodicesimo Segno zodiacale: Pisces

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