Il Sistema delle Leggi universali: la Legge del Karma

Proseguiamo la trattazione del Sistema delle Leggi universali, inquadrato negli articoli precedenti, (parte prima e parte seconda), affrontando alcune delle Leggi più misteriose e complessive che lo costituiscono.

La legge del Karma è nota e citata in  molte circostanze, per lo più intesa come una legge che  attua una sorta di “punizione”, conseguente a qualche pecca o azione errata compiuta da una persona.

C’è anche in questo un’oncia di verità, ma come tutte le verità parziali rischia di diventare una menzogna.

Molti stadi della civiltà soprattutto orientale hanno basato su questa interpretazione ogni sorta di ingiustizia sociale e pesante giudizio morale, ma anche la nostra civiltà di matrice cristiana non ne è esente, nelle simbologie del Purgatorio, dell’Inferno e nella più volgare concezione della malattia o delle “disgrazie” come espressioni della giustizia punitiva divina.

Vediamo invece qui di seguito un taglio più ampio, un respiro più complessivo nelle parole del Maestro Tibetano, tratte liberamente dal  Trattato del Fuoco Cosmico (pag. 798 e seguenti – ed. inglese). Si sono omessi alcuni passaggi (vedi puntini di sospensione nel testo fedelmente riportato) che si riferiscono a informazioni e concetti troppo complessi da sintetizzare in questa sede; per ciò la lettura del brano originario è caldamente raccomandata.

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La legge del karma è la più mirabile legge del sistema; una legge che l’uomo medio non può capire in alcun modo perché, risalendo alla sua radice centrale e seguendo le sue numerose ramificazioni, si giunge a scoprire che le cause sono antecedenti al sistema solare, e questo punto di vista può essere afferrato utilmente solo da un alto iniziato.

Questa grande legge in realtà è fondata su cause che sono inerenti alla costituzione stessa della materia, e sull’interazione tra unità atomiche sia che si tratti di un atomo di sostanza, di un essere umano, di un atomo planetario o di un atomo solare. Possiamo esprimerlo anche dicendo che l’aspetto volontà o impulso iniziatorio è anzitutto ciò che produce la causa, ed è esso stesso causa.

Occorre ricordare che la causa implica sempre l’idea della dualità, ossia di ciò che inizia e ciò che è prodotto simultaneamente dall’iniziare. Le due idee sono inseparabili, e tuttavia la seconda idea nella sua connotazione più astratta, non può essere considerata alla lettera un effetto; il vero effetto implica una terza idea. Si può valutare in parte il problema considerando i fenomeni che implicano sempre questa duplice causa iniziatoria ed il suo effetto oggettivo:

  1. Spirito-Materia in attività duale produce l’universo oggettivo.
  2. Il fuoco elettrico ed il fuoco per attrito, quando sono posti in contatto, producono il fuoco solare; (1) esso divampa dalla tenebra, una tenebra tuttavia che è potente energia.
  3. La Volontà/desiderio è la causa dell’incarnazione; la Volontà-di-esistere, reagendo sulla sostanza (la cui qualità principale è desiderio o responsività alla sensazione) produce le forme con le quali la Vita o Esistenza centrale cerca di esprimersi.
  4. Le idee e la materia del pensiero insieme producono le forme-pensiero.

Se lo studioso considera questi punti, sarà evidente che non può far altro che studiare gli effetti prodotti dalla giustapposizione delle coppie di opposti; egli non può dissociarli nella mente e trattare dello Spirito di per sé o della materia di per sé, non più di quanto l’atomo di sostanza nel corpo fisico dell’uomo possa dissociarsi dal corpo stesso, e considerarsi indipendentemente dalle influenze della forma.

Tutti gli atomi sono sempre governati dai fattori seguenti, così come l’uomo nel corpo di un Logos planetario, ed un Logos planetario entro il suo maggior tutto saranno ugualmente governati dagli stessi principi fondamentali.

–  L’influenza e la qualità dell’organo o unità in cui si trova. Nell’atomo umano questa è la forza o influenza del suo gruppo.

L’influenza della vita dell’intero corpo fisico di cui ogni atomo è parte integrante. Nell’atomo umano questo significa l’influenza del centro particolare in cui si trova il suo gruppo egoico, (2) e il tipo d’energia che incarna.

L’influenza della vita del corpo astrale o del desiderio, il più forte agente karmico da considerare. Nell’atomo umano questo implica l’influenza dei tre centri del corpo dell’Uomo Celeste [il Pianeta che ci ospita – n.d.r.], che formano uno specifico “triangolo di forza” ed hanno molto a che fare con la liberazione di gruppi di Ego dalla manifestazione. [ovverossia l’affrancarsi dalla legge di reincarnazione, strettamente correlata alla Legge del Karma – n.d.r.]

L’influenza della vita del corpo mentale, ossia quel principio che impone all’atomo la qualità dell’attività nella forma, che governa la reazione dell’atomo alla sua vita di gruppo, e che consente alla qualità della sua vita di manifestarsi.  Nell’atomo umano questo concerne le cause inerenti al raggio dell’individuo [la qualità attraverso la quale si esprime la sua sostanza – n.d.r.], ossia letteralmente all’influenza della vita del Logos planetario mentre Questi funziona quale vita autocosciente sul suo piano, mentre attua i suoi piani, e di conseguenza trascina in attività le cellule del suo corpo in maniera puramente accidentale per quanto lo concerne (in quanto vita centrale fondamentale). (3)

L’impulso della vita del Pensatore funzionante nel corpo causale [cioè l’Entità cosciente e quindi pensante, Anima senziente che informa di sè ogni manifestazione fisica di un essere vivente autocosciente e in via di evoluzione – n.d.r.]. Sebbene sia una grande astrazione, l’Assoluto rispetto alla vita cellulare è nondimeno un potente fattore attivo nell’imporre il ritmo all’atomo d’ogni corpo.

Con questi pensieri non abbiamo fatto che accostarci allo studio del karma da una visuale nuova, cercando di indicare le sorgente delle “influenze” che agiscono su tutte le vite atomiche. L’atomo è altresì governato dal suo proprio “essere” ossia dalla natura o vibrazione che gli è inerente, che era la qualità della materia stessa prima di venir aggregata in un sistema solare, e che era l’attività vibratoria prodotta dalla vita ritmica di un sistema solare precedente.

Questo è ugualmente vero per gli atomi di tutti i gradi, ma solo relativamente all’atomo di sostanza ed in qualche grado all’atomo umano è comunque possibile accertare le cause predisponenti.

…… (omissis)

Noi cerchiamo solo di mettere in evidenza il fatto dell’interdipendenza di tutti gli atomi e di tutte le forme, di porre l’accento sulla realtà e sulla varietà di influenze che agiscono su tutto ciò che si manifesta, e di richiamare l’attenzione sulla realtà del karma dei passati eoni, di quel periodo inconoscibile in cui furono stabiliti gli impulsi iniziali che persistono tuttora e che Dio, l’uomo e gli atomi stanno ancora attuando ed esaurendo. Influenze o vibrazioni richiamanti una risposta agiscono su ogni forma ed atomo del sistema solare, e tutto ciò che si può dire di essi è che tendono a sviluppare una coscienza di qualche genere, ad imporre certi ritmi conformi alla risposta cosciente, ed a produrre aggregazioni o attività di gruppo.

La liberazione dal karma, di cui tanto parlano dei presunti studiosi di occultismo, dopotutto non è che la liberazione dell’atomo dal suo problema personale (il problema della risposta alla sensazione unitaria), e la sua acquiescenza cosciente al lavoro ed alla risposta del gruppo. Segna la dissociazione dell’atomo umano dal ritmo impostogli dalle “influenze” inferiori che trovano nei suoi veicoli o corpi lunari il canale di accostamento, ed il suo conseguente riconoscimento volontario dell’impulso volontà del suo maggior tutto, ossia della vita del gruppo egoico, un centro del corpo planetario. Implica il dominio atomico, ma implica anche l’assoggettamento cosciente al karma dell’Uomo Celeste [il nostro Logos Planetario, incarnato nella forma chiamate Terra- n.d.r.]: l’uomo non è più schiavo del ritmo della materia in sé, ma lo domina nei tre mondi della sua attività; tuttavia è ancora dominato dal karma di gruppo del centro planetario, dalla sua influenza, dalla sua vita e dal suo impulso vibratorio. Lo stesso si può dire di un Uomo Celeste e di un Logos Solare.

Per finire, possiamo esprimere il medesimo pensiero in termini di fuoco, ricordando che le parole non fanno che limitare e restringere il pensiero, e che la ragione principale, di questo modo di accostamento, è di porre figurativamente dinanzi all’uomo qualche aspetto dell’idea centrale. Il “fuoco elettrico o impulso volontà” congiunto al “fuoco d’attrito” produce la luce o il “fuoco solare”. Il fuoco elettrico è forza o energia di qualche genere, è quindi è in sé fondamentalmente un’emanazione. Il fuoco d’attrito è sostanza, con la qualità del calore come sua caratteristica predominante; è calore o sensazione latente. Perciò entrambe queste idee danno l’idea della dualità. Un’emanazione deve avere una fonte da cui origina, ed il calore non è che il risultato dell’attrito e quindi è necessariamente duale.

Entrambi questi concetti implicano dei fatti che sono di gran lunga precedenti al sistema solare, celati nella Mente Universale. Tutto quello che possiamo accertare scientificamente è la natura di ciò che è prodotto dal loro accostamento, e questo è il fuoco solare o la luce. … (omissis) …

È evidente che quando l’uomo parla di karma, parla di qualcosa di ben più ampio dell’azione reciproca di causa ed effetto nella sfera della propria routine individuale. Egli è governato, in tutte le cose, da cause originanti dall’aggregato di vite che forma il suo gruppo egoico, dall’aggregato di gruppi che forma un petalo in un centro di un Uomo Celeste, dalla forza o dal proposito circolante in un triangolo di centri, e dall’energia di vita o volontà diretta dello stesso Logos planetario. Infine è governato dalla volontà del Logos solare che si manifesta come attività iniziatrice. E inutile proseguire, ma è stato detto abbastanza per dimostrare che ogni atomo umano è sotto il dominio di forze esterne alla sua coscienza, che trascinano lui ed altri in situazioni cui non può sfuggire e che gli sono incomprensibili.

Questo non è mai stato illustrato meglio che nel caso dell’ultima guerra e delle condizioni mondiali presenti; [lo scritto è del 1925 – n.d.r.] queste sono effetti di cause aventi l’origine nella rinnovata attività di un certo triangolo planetario e nella vibrazione stabilita dal nostro Logos nella catena lunare, che ebbe un debole inizio in un sistema solare precedente. Questa vibrazione colpì anzitutto certi atomi e gruppi di atomi del suo corpo, principalmente quelli componenti i regni umano ed animale, e produsse i tremendi risultati di cui siamo stati testimoni. L’effetto della sua energia fu così grande, che ne fu influenzato anche (sebbene non molto) il regno vegetale; il regno minerale ne risentì l’effetto in modo impressionante, assai più del regno vegetale, e quasi quanto l’animale. Qui abbiamo un complesso di circostanze al di fuori del dominio umano ed anche di gruppo, che illustra l’impotenza dell’uomo in certe condizioni e serve a introdurre dei fattori evidentemente estranei alla vibrazione individuale del quarto regno .[il quarto regno è l’Umano – n.d.r.].

Nondimeno l’uomo, entro certi limiti, effettivamente “governa il suo destino” e può iniziare delle cause che producono effetti che può riconoscere dipendenti dalla sua attività particolare. Egli ripete in scala minima la procedura del Logos, e pertanto è l’arbitro del suo destino, il produttore del proprio dramma, l’architetto della sua casa, e l’iniziatore dei propri eventi. Sebbene possa essere il luogo d’incontro di forze estranee al suo dominio, può tuttavia utilizzare forze, circostanze ed ambiente per dirigerle, se vuole, ai suoi fini.

Negli stadi iniziali, quando l’uomo è ancora poco più di un animale, l’attività vibratoria degli atomi dei suoi tre involucri (e soprattutto del più basso) governano tutte le sue azioni. Egli è vittima dell’attività vibratoria della sostanza fisica, e molto di quel che avviene è la conseguenza dell’interazione tra l’Ego [l’Anima – n.d.r.] e la sua manifestazione più bassa, l’involucro fisico.

….. (omissis)…..

Durante … (uno stadio di sviluppo….), la legge del karma o influenza karmica ….. volge l’attenzione all’esaurimento del desiderio ed alla sua trasmutazione nell’aspirazione superiore. Con l’esperienza il Pensatore riconosce le coppie di opposti, e non è più vittima degli impulsi vibratori del corpo fisico: il fattore della scelta intelligente diventa evidente. L’uomo comincia a distinguere fra le coppie degli opposti e negli stadi iniziali, sceglie sempre quello che attira di più la sua natura inferiore e ciò che egli crede gli darà piacere. Il centro dell’attenzione dell’Ego è il corpo astrale, e questo diviene coordinato così strettamente al corpo fisico, che i due formano un’unica espressione di desiderio. A questo stadio il corpo mentale rimane relativamente inattivo.

La natura d’amore dell’Ego è in via di sviluppo, e questo stadio è il più lungo dei tre. È connesso all’evoluzione dei petali del loto egoico ed all’unione del fuoco solare col fuoco d’attrito. L’azione riflessa tra l’inferiore e il superiore durante questo periodo di mezzo produce tre effetti che, quando siano studiati attentamente, apporteranno molte informazioni circa l’applicazione della legge del karma. Questi tre effetti sono:

  1. Lo sviluppo dell’atomo permanente astrale, insieme alla stimolazione dell’atomo permanente fisico, e quindi la crescita e l’evoluzione dei due involucri interessati.
  2. Il coordinamento dell’uomo triplice [fisico, astrale e mentale – n.d.r.] mediante la vitalità innata del corpo astrale ed il suo effetto sul mentale e sul fisico. Questo è il periodo detto kama-manasico, e poiché questo corpo è l’unica sfera completa del triplice uomo inferiore, è di conseguenza il corpo più potente, incarnando esso (come avviene nel sistema solare) l’aspetto cuore, ossia la natura embrionale dell’amore, il cui sviluppo forma l’oggetto dell’evoluzione macrocosmica e microcosmica.
  3. Infine l’apertura dei nove petali egoici, in tre stadi.

Nell’operare della legge dobbiamo perciò notare che l’uomo è anzitutto vittima degli impulsi della sostanza densa, o aspetto Brahma, ripetendo così rapidamente il processo evolutivo del sistema solare precedente; nel secondo stadio è vittima del desiderio o della sua natura inferiore. Nel terzo stadio, la legge del karma opera nella natura mentale dell’uomo risvegliandolo al riconoscimento della legge ed alla comprensione intellettuale della causa e dell’effetto.  Questo è lo stadio più breve, ma anche il più potente ….. Comprende il periodo d’evoluzione dell’uomo avanzato e dell’uomo sul Sentiero.

Quando la volontà ed il proposito dell’Ego sono riconosciuti dall’uomo nella coscienza di veglia nel cervello fisico, allora la legge del karma nei tre mondi viene neutralizzata e l’uomo è alla soglie della liberazione. Egli ha esaurito la vibrazione iniziale, e nei suoi involucri non vi è più risposta alla triplice vibrazione dei tre mondi.

Il karma personale ha importanza,

ma è più importante essere scelti.

Il karma non è che la circostanza della scelta.

Solo agli eletti si affida una missione.

Il Sorriso del Creatore è la corona;

non per gratitudine,

ma per la letizia ardente del cuore.

E sulle teste degli eletti

splende il segno del fuoco.

Come il tronco si rafforza

se si potano i rami,

così lo spirito si purifica

se si lasciano le abitudini.

Chi tralascia, purifica,

chi ha coraggio si afferma,

chi ha risorse trova.

Meglio affrettarsi che dormire in attesa.

Tagliati le travi e costruisciti la casa.

(Foglie del Giardino di Morya I, Appello, § 266 – ed. Nuova Era)

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Pubblichiamo questo articolo nel giorno della congiunzione eliocentrica tra Saturno, Signore del Karma, e Mercurio – instancabile dispensatore dei doni divini e tessitore di relazioni energetiche in tutto il Sistema solare
1) I termini possono essere semplificati intendendo per “fuoco elettrico” l’energia propria della Vita stessa, l’impulso spirituale che immette Proposito e Vita nella Sostanza che l’accoglie, e “fuoco per attrito” l’energia insita nella sostanza/materia che è sollecitata dall’impulso spirituale. Il loro incontro  produce le forme vivificate dal “fuoco solare”, analogo dell’Anima di tutte le creature. Vedi anche più avanti in questo articolo.
(2) Per “gruppo egoico” si intende il gruppo di appartenenza di ogni individuo, considerato dal punto di vista dell’Anima e non della personalità. Il gruppo egoico può essere paragonato alla famiglia, ove però i legami sono costituiti dagli scopi e compiti evolutivi anziché dai rapporti di sangue o di parentela.
(3) L’affermazione riporta alla visione dell’individuo/uomo quale cellula del più Grande Essere vivente che è il pianeta in cui l’uomo esiste e opera, la cui essenza è qui chiamata “Logos planetario”, ovvero lo Spirito di cui la Terra è la manifestazione fisica.
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