Ottavo Segno zodiacale: Scorpio

Per qualsiasi costruzione, sia essa ideale o materica, si rende necessaria una verifica: c’è un momento, infatti, in cui è necessario esercitare quel severo collaudo che ne sancirà la resistenza e la funzionalità; quanto è stato eretto non può e non deve presentare cedimenti e deve essere in grado di rispondere al meglio al compito per il quale è stato concepito e realizzato. L’energia di Scorpio assolve questo compito cruciale, consentendoci, messi alla prova, di saggiare la nostra forza interiore, la luce della nostra coscienza, l’ampiezza e la profondità della nostra comprensione.

Così, tra le crisi cui siamo chiamati a far fronte, questo è il momento in cui, in sintonia con le energie celesti, possiamo affinare quella limpida e potente capacità di discriminare atta a saper vedere, nelle apparenti sconfitte quotidiane, i germi vitali del futuro pieno trionfo dell’Angelo Solare.

MandalaViolaoro

A partire dall’Equinozio di marzo si è iniziata la pubblicazione delle schede dei Segni zodiacali secondo lo “sguardo astrosofico“. Come già anticipato nell’articolo di febbraio, cui si rimanda per la spiegazione delle singole voci che compongono le schede, ogni mese verrà illuminata una porzione di Spazio: a noi volgere gli “occhi al Cielo” e lasciarci fecondare dalla pioggia vivificante di questa energia celeste. Anche questo semplice gesto, se compiuto consapevolmente, ci permette di rendere presente in noi il Modello e ci consente, come possiamo, di portare un pezzetto di cielo in terra, contribuendo alla creazione di una Nuova cultura e una Nuova civiltà.

Citazioni tratte da:
– A. Bailey, Trattato dei 7 Raggi: Astrologia Esoterica e Fatiche di Ercole
– Enzio Savoini, Il Sistema Solare nello Spazio, 1993, riscritto 1999, Ed. Nuova Era
Si rimanda all’articolo “Il Tempio della Vita” per la spiegazione delle singole voci che compongono le schede dei 12 Segni. Vedi anche il Segno in Ricostruire il Santuario della vita umana, 1979.

Vedi o scarica la Scheda di Scorpio


Numero

8, il numero Cristico, la lemniscata ∞, l’infinito, il nuovo inizio o ciclo dopo la perfezione relativa (7), il ritorno all’origine, la rigenerazione.

Raggi e Gerarchie

Scorpio trasmette, nel ciclo precessionale attuale, l’energia del 4° Raggio, connessa all’Armonia tramite conflitto, che lo collega a Taurus e Sagittarius, ed è la principale costellazione a trasmetterlo sino al termine dell’epoca di Aquarius, così mettendo alla prova l’umanità, il Discepolo mondiale. Il quarto Raggio focalizza esotericamente l’opera dei discepoli del mondo tramite Scorpio, preparandoli all’iniziazione.

Nell’attuale sistema solare e per quanto riguarda l’evoluzione umana, il rapporto Scorpio- Mercurio esprime l’opera della nostra Quarta Gerarchia umana (sul 4° sottopiano del 7° piano fisico cosmico) o Nona tra le 12 Gerarchie creative o ‘unità di vita’ che formano il corpo di espressione del nostro Logos solare (sui piani astrale e fisico cosmici) e agisce appunto sul Quarto Raggio, e a sua volta ne subisce l’influsso.

Questa Gerarchia di Esseri è detta degli Iniziati: tutti gli esseri umani o “jiva imperituri” evolvono mediante una serie graduale di nove iniziazioni, sia autoindotte, sia effettuate sul nostro pianeta con un aiuto esterno. È il gruppo in cui si trova l’aspetto più elevato dell’uomo, il suo “Padre che è nei Cieli”, la monade umana: la Quarta Gerarchia creativa è detta il Verbo incarnato, ossia il Principio Cristo/Buddhi che dimostra il suo dominio sulla materia come discepolo trionfante. Sono i Signori del Sacrificio ed i Signori dell’Amore, il fiore di Atma-Buddhi: “La quarta Gerarchia creativa è la grande espressione della cosciente volontà e del cosciente sacrificio del Logos solare e il grande simbolo dell’unione intelligente di spirito e materia.” (A. Bailey, Iniziazione umana e solare, p. 94-5)

Essa trasmette la Mantrikashakti, l’energia del Linguaggio e del Suono, il potere di dare vita alle cose dando loro il giusto nome.

Rapporti cosmici

Quattro costellazioni trasmettono l’energia necessaria che renderà divino il genere umano (Aries, Leo, Scorpio e Aquarius), poiché ciascuna di esse è correlata, come trasmettitrice di energia, a certe stelle extra-zodiacali, in tal modo connettendo questo piccolo pianeta a quei grandi punti focali di energia: questi 4 segni zodiacali sono in misteriosa relazione con quella che si potrebbe chiamare “l’espressione personale” del Logos solare o col divino Quaternario, la quadruplice manifestazione della divinità. In particolare, Scorpio è dominato dal flusso di energia che emana da Sirio, la stella più brillante del firmamento ed Ego superiore del nostro Logos solare, chiamata “stella sfolgorante di sensibilità“, la quale evoca una risposta che produce l’autocoscienza nel genere umano. Sirio

Sirio è la grande “stella dell’iniziazione” poiché la Gerarchia di Sirio, la Grande Loggia Bianca, prototipo celeste del Governo spirituale della Terra, vigila e controlla in modo magnetico e spirituale la nostra Gerarchia planetaria (espressione del Secondo aspetto divino).  Sono queste le influenze principali mediante cui il Cristo cosmico (la Seconda Persona della Trinità, l’aspetto Anima/Coscienza) agisce sul principio cristico nel sistema solare, nel pianeta, nell’uomo e nelle espressioni di vita inferiori.Infatti, il triangolo di energie che determinò con la sua attività la comparsa della Gerarchia, intermedia fra gli altri due centri planetari (Shamballa e Umanità), è costituito da Scorpio, Sirio e Marte. Congiunti alla Terra, producono quattro correnti d’energia (iniziatica e trasmittente) che sospingono il genere umano verso il discepolato e l’iniziazione.

Scorpio è dunque la grande costellazione che determina il punto di inversione, sia nella vita dell’umanità in genere che in quella dell’individuo; per la prima volta nella storia del genere umano e dei discepoli, l’energia di Sirio, penetrando nei sette gruppi che formano la nostra Gerarchia planetaria, evoca una risposta secondo queste linee di “energia influenzante” il Sentiero del Discepolato: Sirio, la Croce Fissa e in particolare Scorpio, la Gerarchia e infine Marte e Saturno (molto potenti in relazione all’iniziazione alla vita della Gerarchia: svincolano dal dominio della forma e liberano l’individuo cosciente).

Altro Rapporto cosmico, le energie focalizzate di quell’insieme di Sette Sistemi solari, cui il nostro appartiene (in numero di sei) giungono al nostro sistema tramite il triangolo formato da Taurus, Scorpio e Marte.

Queste energie riguardano il desiderio (problema al livello dell’umanità, ma non nelle ottave superiori) e la sua trasmutazione in volontà spirituale e proposito divino. Sono produttrici di contrasto, strettamente associate al 4° Raggio e quindi in peculiare relazione con la quarta Gerarchia creativa, l’umana, e con la Terra in questa quarta ronda.

Croce

CroceFissa2

Fissa. È l’energia irradiata dalla Croce Fissa che provoca la grande inversione del moto e la rinuncia: Scorpio ne è il braccio dominante quando il moto è rovesciato (evolutivo), poiché è il segno effettivodella prova (dopo la scelta o svolta operata in Libra), in cui l’uomo o tocca il vertice o sprofonda nell’abisso (Taurus invece è l’energia prevalente di quella Croce per quanto riguarda l’uomo comune). Scorpio con prove e processi riorienta l’uomo, trasferendolo dalla Croce Mobile della vita della personalità alla Croce Fissa del Sentiero del discepolato, sul quale l’anima esercita progressivamente il suo dominio.

A proposito della vita verticale e orizzontale della Croce Fissa è istruttivo notare che per l’uomo che vi è infisso (in qualunque segno si trovi il suo sole natale) la vita verticale scorre sempre lungo l’asse Aquarius-Leo. (Ciò significa che l’individuo accentrato in sé in Leo impara le lezioni di quella Croce e si decentra, diventa consapevole del gruppo e si dedica a servire). L’orizzontale è Taurus-Scorpio, a indicare che il desiderio di cose materiali è finalmente sostituito da quello per i valori dello spirito, e le prove di Scorpio lo verificano. Terra e acqua (Taurus e Scorpio) si devono correlare e fondere, e tale verità è la base degli insegnamenti sul battesimo e la purificazione. Il desiderio di Taurus diventa aspirazione spirituale in Scorpio. L’oscurità sperimentata in Scorpio diventa illuminazione in Taurus. Similmente il fuoco e l’aria (Leo e Aquarius) devono fondersi anch’essi, e pertanto tutti i quattro elementi, nonché sei dei Sette Raggi (forniti dai Reggitori dei 4 Segni fissi), preparano l’uomo in Scorpio per le ultime fasi del Sentiero del Discepolato, prima di salire sulla Croce cardinale della Maestria.

Elemento

Acqua. La sua parola chiave è sintesi. Triplicità di acqua con Pisces e Cancer. L’acqua di Scorpio è sia quella abissaleElementoAcqua delle regioni primordiali (origini, tenebre) o delle profondità cosmiche, che quella purificatrice delle prove e degli esami (battesimo con l’acqua: nome della seconda Iniziazione) rispetto ai desideri materiali o ‘terreni’ (Taurus-terra).

Lo Scorpione si muove rapidamente, è mortale per gli uomini ed è una creatura terrestre; è anche simbolo del Granchio (Cancer) trasformato per effetto del processo evolutivo, e indica la natura pericolosa dell’uomo non ancora trasformato, dannoso e nocivo per gli altri; i Pesci infine rappresentano l’uomo da cui, con l’eliminazione della metà del simbolo originario, si è espulsa la materialità, indizio di liberazione dalla materia. Pertanto i tre segni d’acqua, in modo simbolico e conciso narrano la storia della crescita dell’uomo e del vero sviluppo della personalità.

Motti  

Involutivo – Fiorisca Maya, e l’inganno prevalga.

Evolutivo – Sono il Guerriero, e dalla battaglia esco in trionfo.

Scorpio è sia l’Agente che illude che la Luce della Liberazione. La battaglia tra sé minore e Sé maggiore consente infine di emergere trionfanti, risorgendo nella Luce. Inganno e trionfo, prevalenza di Maya o dell’anima, guerra e pace, sono i segreti di questo segno, riassunti dai due motti. Maya è l’illusione sul piano dei desideri, il miraggio delle emozioni che hanno il loro centro nella personalità, l’acqua stagnante che impedisce di penetrare l’oscurità della materia per trovare il suo sacro mistero, il suo “gioiello immortale“: l’identità sostanziale con lo Spirito.

I sette aspetti di Scorpio

UNO

Come Libra diffonde la volontà-di-decidere, così Scorpio trasmette quella di vincere. La vittoria è la decisione favorevole di una battaglia. Incombono le ultime prove, e si tratta di dimostrare che la determinazione o la scelta maturata in quel segno sia stabile e forte quanto basta per sconfiggere il nemico. Quest’ultimo è stato costruito da illusioni millenarie, dalla forza centripeta dell’egoismo, da negazioni ripetute, ma per quanto egli sia potente, agguerrito e astuto, non è mai superiore all’Angelo che lotta in Scorpio. Ciascuno si costruisce, a furia di errori, quella forza colossale che dovrà poi, per giustizia, distruggere davanti ai sacri cancelli dell’Infinito.

L’ultimo duello è giusto, perché tocca all’uomo demolire ciò che di vita in vita ha eretto contro la Luce e se stesso.

DUE

Il campo di battaglia, ancorché sia planetario, è di natura solare. Ogni duello che vi si accampa purifica lo spazio solare e ne accresce la tensione ignea. Ad una ad una tutte le creature sono chiamate a risolvere, alla fine, questo problema, e ancora una volta si presenta una coppia, stavolta però non per unirsi e fondersi assieme, ma per distruggere ciò che impedisce l’unione. A ciascuno dunque l’Avversario che si merita e che si è scelto e fabbricato vivendo. Quel Nemico non cade abbattuto dai colpi del Guerriero: si dissolve, in breve, nei raggi della sua luce. Ecco perché la luce aumenta nello spazio solare, e si affermano altri campi, altre gerarchie e altri soli.

TRE

Si è detto poc’anzi che la vittoria è la decisione (ovvero la scelta) favorevole di una situazione di conflitto, e che il duello verifica la saldezza delle scelte assunte in Libra. E’ altrettanto vero però che la stessa battaglia, con tutte le sue fasi e vicende, è il processo inevitabile per creare le vittorie. Essa è perciò una vera e propria costruzione, che in quanto tale va progettata, programmata e poi eseguita con la massima cura, così come appunto si fa per le grandi imprese. Le forze da schierare, le mosse da compiere, i rischi calcolati da affrontare, i tempi, la disciplina, il coraggio necessario, le caratteristiche del Nemico sono tutte dosi energetiche da valutare prima di scendere in campo; ed è, si direbbe, proprio l’azione della terza qualità di Scorpio che prevede e decide l’esito vittorioso del duello.

QUATTRO

Ancora una volta lo specchio segreto mette a confronto due entità, sempre allo scopo di risolvere in armonia uno stato di conflitto. In Scorpio la quarta qualità opera nel modo più positivo, tanto che si può dire a giusta ragione che sia essa stessa la vera vincita. Quel duello non può essere vinto senza serenità d’equilibrio, senza suprema indifferenza, senza imitazione degli Eroi. Per parare le mosse dell’Avversario bisogna saperle rispecchiare, poiché ciò consente la contro-mossa ed esaurisce a poco a poco le sue forze. Lo scontro finale, vissuto per amore della bellezza, deve compiersi in bellezza, ed è sferrato nel nome dell’armonia e della pace – altri termini per dire vittoria.

Si comprende dunque, anche per quanto ora scritto, che la quarta qualità divina di Scorpio ha la prevalenza. Questo segno trasmette il quarto Raggio. Chi vince è il Saggio.

CINQUE

Il terzo potere di Scorpio, dunque, predispone le fasi del duello: il quinto lo prepara con una serie numerosa di lotte e scontri minori, di vario livello e tensione. Inoltre, provvede il dualismo fondamentale: l’Angelo e il Mostro, il Vero e il Falso. C’è ragione di affermare che tutta l’esperienza di vita nella forma, quindi dalla prima sino all’ultima discesa nella carne, sia una sola, continua serie di battaglie, moltissime delle quali perse, ma preziose per acquisire l’arte del Guerriero. E che tutti i colpi sferrati dal Nemico vanno a segno, ma sono ricevuti sullo scudo; e infine che il Guerriero risponderà con un colpo solo, ma fatale e risolvente.

Anche per quest’aspetto si vede quanto sia prezioso e benefico il potere dualizzante del Cinque, che finisce sempre per ricomporre l’unità iniziale.

SEI

Come si sa, tutti gli umani sono attesi, presto o tardi, al grande duello di Scorpio, cioè a combattere contro se stessi. Nel loro insieme, essi sono un grande esercito, ovvero una grande comunità.

Ogni singolo Guerriero, mentre lotta solitario contro se medesimo, vince non per sé, ma per tutti: la sua vittoria rende più facile le altrui – e di fatto lo consacra membro di una Comunione spirituale. Perciò l’idealista, il mistico, il santo sono soldati di una sola grande milizia, disposta per gradi gerarchici e armata per combattere l’illusione e chi la rivolge a fini malvagi.

SETTE

Si parla di trionfo: ma non c’è folla ad applaudire con clamori il Guerriero; la sua vittoria è assorbita nel silenzio sonoro dell’Infinito. Agli occhi degli uomini quella battaglia, e l’esito suo, passano inosservati. Eppure essa è stata vinta secondo gli ordini e gli ordinamenti, nel pieno rispetto della gerarchia dei valori, applicando le regole e la disciplina severa delle armi dello spirito. Il vero trionfo del Guerriero sta proprio qui, nel tacere d’ogni rumore, o frastuono, o lamento, o urlo di vita formale; nel mirabile silenzio profondissimo e armonioso Egli depone alfine le armi.

Reggitori

Glifo.Marte

Exoterico ed esotericoMarte (6° Raggio non sacro) che lo collega ad Aries e Sagittarius. Marte è attivo in modo speciale poiché è sia il pianeta exoterico che in Scorpio controlla la personalità, sia quello che in senso esoterico condiziona lo sviluppo del discepolo. È il fattore principale delle sue prove, prima dell’esperienza in Sagittarius e dell’iniziazione in Capricornus. In Scorpio il prodotto di tutMartedivinitàte le lotte sostenute durante il pellegrinaggio attorno allo Zodiaco giunge al culmine per opera di Marte e il discepolo deve dar prova della forza, del carattere e delle qualità sviluppate in sé durante quel lungo peregrinare. Egli partì da Aries, con Marte al governo, ed ebbe inizio la guerra fra le dualità che costituiscono l’uomo; in Scorpio, con lo stesso pianeta a presiedere la vita interiore, la lotta infuria e in questo caso Marte controlla non solo il corpo fisico (reggenza exoterica) ma l’intero veicolo o forma, cui diamo il nome di personalità nei tre mondi. È una crisi che implica tutti gli aspetti della natura inferiore poiché Marte è il reggitore esoterico di Scorpio e le prove riguardano la forma densa e quella sottile, integrata e potente.

Nella rotazione ordinaria Aries e Scorpio segnano il principio e la fine e il loro prodotto è una personalità rifinita e ben dotata. Exotericamente sono l’Alfa e l’Omega. (Virgo e Pisces stanno nello stesso rapporto per la vita del discepolo).

Marte pone in contatto gli opposti, ed è benefico, e non malefico come sovente si assume. L’effetto indotto da Marte produce grandi conflitti, che conducono in Scorpio alla visione della liberazione e del servizio.

Scorpio è connesso con Cancer per via del 6° Raggio (Nettuno è il reggitore occulto di Cancer). Il significato è chiaro, poiché quest’ultimo è il segno della nascita; è la porta che immette nell’incarnazione ed è il segno della generazione. Scorpio presiede al sesso e alla rigenerazione, e la nascita è sempre il prodotto cui tende la relazione sessuale. Padre spirito e Madre materia, posti in contatto, producono il Figlio. La difficoltà, le prove e i dolori di quest’epoca sono i sintomi della “comparsa” di una nuova civiltà e cultura. Preannunciano la nascita della nuova era attesa da tutto il mondo. Ciò avverrà se, in termini esoterici, l’energia di 6° Raggio di Marte sarà trasmutata in quella, dello stesso raggio, di Nettuno, poiché il primo è “oggettivo e pieno di sangue“, l’altro invece è “soggettivo e pieno di vita“. In Cancer la devozione (6° R) dell’anima è giunta a tal punto che l’impulso a esprimere supera tutti gli altri e i processi dell’incarnazione le si impongono. In Scorpio, quella stessa devozione (basata su un senso di dualismo e sull’esigenza di procedere verso ciò che non è il Sé) è rivolta in direzione opposta e l’anelito alla liberazione e la volontà di marciare sul Sentiero del Ritorno sono così forti che il discepolo si sottopone alle prove, ed inverte, a costo di tremendo dolore, la propria posizione sulla ruota della vita e assume l’attitudine dell’Osservatore, contrapposta a quella dello Sperimentatore. Le vecchie identificazioni cessano; appaiono nuove tendenze per altre identificazioni, più nuove, sottili e spirituali, e allora comincia l’azione di Nettuno e di Marte (esoterici). La coscienza di massa (Cancer) si trasforma nella coscienza inclusiva propria del discepolo (Scorpio).

Glifo.MercurioGerarchicoMercurio (4° R.) che lo collega a Gemini, Virgo e Aries. Mercurio, la stella del conflitto, è il principale regolatore di rapporti, poiché governa e “ordisce” le relazioni fra la Terra e le costellazioni che la condizionano, connettendo strettamente le tre Croci cosmiche. Ciò produce tensione, azione e reazione, e lo stato di grande lotta e difficoltà così caratteristico della nostra vita terrena, ma che finisce per destare l’umanità a piena coscienza planetaria e il nostro Logos a perfetta coscienza cosmica.

Grazie a Mercurio, in Scorpio l’energia spirituale acquista preponderanza sulle forze inferiori personali; Scorpio presiede alla quarta Gerarchia, l’umana, dal canto dell’anima, e non della natura inferiore: il segno governa “l’iniziato”, che è il vero nome occulto dell’uomo, e tramite Mercurio rivela i Figli della Mente, i Messaggeri di Dio, anche Mercuriodivinitàse ciò si produce per mezzo di Marte e della sua attività. Tramite Mercurio Scorpio sospinge la Quarta Gerarchia creativa a dominare magneticamente gli elementi, dal quarto piano centrale (buddhico) tra i sette del fisico cosmico, e così a volare, nelle sembianze di Aquila zodiacale, al di sopra della forma. Tramite Aries e Scorpio (retti entrambi sia da Marte che da Mercurio) la vita e la manifestazione del Cristo vengono integrate con quelle della quarta Gerarchia Creativa; è un grande mistero che concerne la duplice espressione del principio cristico nella forma (Aries) e — sul suo proprio livello — nella manifestazione spirituale (Scorpio).

L’umanità è il Messaggero divino per il mondo della forma; in essenza è Mercurio, che dà luce e vita ad altre manifestazioni divine. Quando Mercurio, Quando Mercurio, che è sia principio di illusione che esprime la mente attiva superiore, ha compiuto la sua missione, ha “condotto l’umanità nella luce” e tratto “il Cristo bambino dal grembo del tempo e della carne alla luce del giorno e del creato“, sarà concluso anche il compito di quel grande centro che chiamiamo il genere umano.

Attraverso i due Reggitori, due raggi dominano e controllano dunque in Scorpio: il 6°, della Devozione, e il 4°, dell’Armonia tramite Conflitto; quest’ultimo è in rapporto peculiare al metodo dello sviluppo umano, l’altro ai metodi dell’era di Pisces, che ora tramonta.

L’influsso di Mercurio e di Nettuno sviluppa la coscienza di gruppo dell’individuo, sì che dopo le prove di Scorpio e l’esperienza di Aquarius (retto dal 4° Raggio della Luna) il discepolo compare come servitore del mondo sul piano fisico.

PlutoneGlifoPlutone (1° Raggio non sacro) è inoltre reggitore di Scorpio. Fra Marte e Plutone intercorre un rapporto analogo a quello che lega Terra e Venere: in senso esoterico Marte è “l’alter ego” di Plutone; l’azione del quale, in questo ciclo mondiale minore e in questo momento, ha grande importanza per l’influsso esoterico che esercita sulla Terra, sospintovi dallo stimolo vitale impressogli dall’energia di Marte. Terra, Marte e Plutone formano un notevole triangolo, con Venere che, dietro la scena, è come l’anima che sospinge la personalità a rapida integrazione.

Plutone regge dunque Scorpio, il segno del discepolo, l’uomo pronto alla fusione elaborata dai pianeti sacri. Plutone suscita infatti risposta solo da gruppi o da discepoli evoluti quanto basta, inscenando con gran forza ed espressione le prove del Discepolo mondiale. Presiede alla casa delle grandi separazioni e della morte, l’ottava: “La freccia divina colpisce il cuore e dà la morte“. A questo proposito si deve infatti ricordare che la morte a rigore è provocata dall’anima, che scocca la freccia letale. (Simbolo astrologico di Plutone è una freccia rivolta in alto ).

Dignità: in Scorpio Urano è esaltato poiché viene conseguita la coscienza spirituale, e gli aspetti superiori dell’anima sostituiscono le reazioni inferiori della forma; nel discepolo la mente scientifica, caratteristica di Urano, consente l’inizio della vita occulta, e la conoscenza divina può sostituire la vita mistica del sentimento ed il sapere può essere trasmutato in luce e saggezza. Ciò implica necessariamente l’aspetto volontà o l’influsso del primo raggio (Vulcano) fuso col settimo (Urano), che produce le manifestazioni desiderate sul piano fisico. Urano inizia quindi un nuovo ordine di vita e di condizioni che, quando si afferma nell’esistenza del discepolo, a sua volta fa comprendere le cause per quello che sono e determina il desiderio di lasciare il vecchio ordine e orientamento per il nuovo. Così si inverte il moto della ruota. Questo processo è oggi evidente nell’umanità e nel mondo. Spinta alle sue logiche conclusioni, l’influenza di Urano sviluppa la coscienza spirituale contrapposta all’umana; per questa ragione Urano è esaltato in Scorpio e vi assume potere e influenza diretta.

Venere invece in Scorpio è diminuita: l’intelligenza in questo segno perde potere perché l’intelletto, già sviluppato e usato, deve ora subordinarsi al potere superiore dell’anima, l’intuizione spirituale. Il Figlio della Mente, l’Angelo solare, deve ora manifestarsi come Figlio di Dio e cedere alla Presenza, la Monade, fino ad allora rimasta celata. Venere deve scemare e il Sole, simbolo della Divinità, deve crescere di potenza e infine sostituirla.

La Luna vi cade, simbolo di ciò che è morto: la personalità, nella vittoria finale conseguita in Scorpio, è completamente conquistata e vinta. Il desiderio, il mezzo attraverso il quale la personalità ha mostrato vita, qualità e apparenza, muore: l’influenza della Luna svanisce.

Decanati: come ogni segno comprende tre decanati ciascuno retto da un pianeta determinato, lo zodiaco stesso, parte di un complesso ancora maggiore, è suddiviso in tre, e ciascuna di queste parti è retta da una costellazione, così come i pianeti governano i decanati. Esse sono: Scorpio (Croce Fissa), Taurus (idem) e Pisces (Croce Mobile). Ed è così perché le note fondamentali del sistema solare e della Terra in particolare sono appunto prova, desiderio, illuminazione, materia, forma e salvezza. I tre grandi figli di Dio di tali Segni hanno manifestato la qualità, la nota principale e i processi caratteristici di ciascuno dei grandi decanati cosmici:

Ercole – Scorpio – Forza acquisita superando le prove.

Buddha – Taurus – Illuminazione conquistata lottando.

Cristo – Pisces – Resurrezione ottenuta con il sacrificio.

In senso specifico Essi costituiscono un triangolo iniziatico, e in quei processi hanno un potere immenso. Sono forza, luce e amore in perfetta espressione.

Per quanto riguarda il Segno di Scorpio, gli astrologi differiscono nell’assegnare i reggitori ai suoi tre decanati. Alcuni propongono Marte, il Sole e Venere, altri Marte, Giove e la Luna. Un giorno si perverrà a situare in modo chiaro i cinque pianeti; non vengono per ora indicati con certezza, poiché in questo segno sorge un nuovo pianeta. Eccone dunque una possibile attribuzione:

Note fondamentali

Le note fondamentali di Scorpio sono: prova, giudizio, trionfo; mentre l’esperienza in questo segno si può riassumere in: ri-capitolazione e ri-orientamento.

GiudiziodivinoDiscepolato: Scorpio governa, in questo stadio particolare dello sviluppo umano, il Sentiero del Discepolato (per gli uomini più eminenti, discepoli, aspiranti, intellettuali, mentre le moltitudini subiscono le prove in Libra). Il conflitto maggiore odierno, dell’epoca Ariana, si combatte sotto il segno di Scorpio. Quello passato (retto da Libra) ha preparato l’umanità, discepolo in prova, al sentiero vero e proprio del discepolato. L’attuale lo prepara all’iniziazione. Fu durante il grande intervallo fra gli eventi decisivi dell’Atlantide e l’epoca presente che si è verificato un grande riorientamento sulla ruota della vita.

Prova: le prove di Scorpio hanno necessariamente natura triplice, poiché riguardano da vicino il grado di preparazione della triplice personalità:

1- a riorientarsi alla vita dell’anima e, in seguito,

2- a dar prova di essere degna dell’iniziazione, quindi

3- a dimostrare di essere sensibile al Piano, e pertanto divenire il discepolo, fisso a una sola meta, in Sagittarius.

Ogni prova, che si suddivide in tre fasi, concerne i tre aspetti di vita, qualità, apparenza: quindi le tre grandi prove di Scorpio sono in realtà nove, il che spiega l’Idra o Serpente a nove teste associato a questo segno. Scorpio scatena la prova nella vita fisica dell’uomo, e, quando essa sia affrontata e vinta a quel livello, ne eleva la vita al cielo, e il problema implicito viene risolto con il raziocinio: prima di tutto le prove riguardano gli appetiti (sesso, benessere fisico e denaro quale energia concretizzata), quindi il desiderio e il piano astrale (paura, odio e ambizione, cioè desiderio di potere), poi la mente critica inferiore (orgoglio, separatività e crudeltà). In Scorpio muore quindi la personalità, con le sue brame, desideri, ambizioni ed orgogli, mentre la meta di tutte le prove affrontate nel segno è quella dei giusti rapporti con l’anima e con l’ambiente.

In Scorpio il discepolo è sottoposto a quelle prove che gli consentiranno la seconda iniziazione e di mostrare di aver soggiogato e vinto il desiderio, e che la natura inferiore è in grado (poiché è innalzata nell’aria, cioè in cielo) di raggiungere la meta di questo ciclo del mondo, e che dalle basi terrestri di Scorpio la personalità può essere provata e mostrarsi atta a servire il mondo (come richiesto da Aquarius). In Scorpio la personalità è umiliata e viene alle prese con l’anima: ivi “occultamente è uccisa e risuscitata all’aria e alla luce“, per servire, da quel momento, l’anima.

Trionfo: è la maggior espressione fisica di Scorpio, la sua nota principale. Per effetto della lotta e della vittoria, il discepolo è ben ancorato sul piano fisico, in modo tanto netto e chiaro che l’intero ambiente circostante se ne avvede e conclude che egli è, in effetti, tale. Allo stadio delle prove segue il trionfo che consente al discepolo di risorgere dalle ceneri dei desideri della personalità, di stabilire l’unità essenziale tra sé inferiore e superiore e di radicarsi nella luce della Via.

Guardiano della Soglia: in Scorpio due fattori emergono dal passato e attirano l’attenzione del discepolo: la memoria, intesa come potestà creativa, come aspetto del pensiero che unito all’immaginazione è un agente creatore, e, quale conseguenza della memoria, il Guardiano della Soglia, cioè la totalità delle tendenze istintive, delle nebbie astrali ereditate e di tutte le fasi delle errate abitudini mentali, l’insieme globale di tutte le caratteristiche personali rimaste indomate e senza controllo che devono essere soggiogate prima che l’iniziazione sia possibile. Una volta stabilito un vero contatto con l’anima si perviene ad una vita in cui la personalità potente e ben sviluppata diviene, in sé, quello stesso Guardiano: allora l’Angelo della Presenza e il Guardiano della Soglia, l’Anima e la Personalità, stanno di fronte, e occorre decidere.
A poco a poco la luce del sé personale svanisce e si estingue nel fulgore glorioso che emana dall’Angelo. Questo èGuardianoSoglia possibile solo quando la personalità cerca il rapporto con l’Angelo, riconosce se stessa come Guardiano e, come discepolo, dà battaglia alle coppie di contrari e si sottopone alle prove di Scorpio, che sono sempre innescate dal discepolo stesso. La memoria in questo frangente è evocata in modo nuovo e cosciente, e allora ogni predisposizione latente, gli istinti nazionali e di razza, le situazioni non chiarite e i difetti rimasti senza controllo salgono alla superficie della coscienza e la battaglia s’accende.

Trasformazione: l’uomo che ha appreso le lezioni di Taurus, dovrà in Scorpio dimostrare un’attività creativa fondata sull’aspirazione e sulla capacità di visione, tentando costruttivamente di esprimere la bellezza intrinseca di ogni forma, e rivelando a tutti il proposito che sorregge e motiva sia gli eventi che le forme. L’immaginazione spirituale, facoltà di massimo valore per l’uomo, comincia a prendere il posto delle antiche illusioni con le quali abbiamo fabbricato il mondo falso in cui crediamo di vivere, muovere ed essere. L’intemperanza, iniziata in Taurus, in Scorpio cede all’atteggiamento impersonale proprio del discepolo, l’ambizione è sostituita dall’abilità direttiva dell’anima, mentre i desideri, le simpatie e le antipatie personali sono trasmutati nel pertinace volere dell’anima. I poteri occulti di questa, segreti e male usati perché mal compresi e quindi male indirizzati, vengono sostituiti dai misteri iniziatici, e dalla comprensione pratica delle energie conferite a chi li riceve.
Ecco alcune delle grandi trasformazioni che si producono nella vita del discepolo che con intelligenza si sottopone alle prove e ai dolori di Scorpio.

Morte: la morte è sempre un entrare in una vita più “completa”, in una più piena esperienza, in una più ampia realizzazione e libertà d’azione. In Scorpio si muore per annegamento: è l’uccisione del desiderio e la morte della personalità affinché l’anima possa dominarla ed esprimere la vita attraverso di essa (in Pisces, la seconda morte per risorgere all’eterno, muoiono tutti gli attaccamenti e l’anima si libera per servire a livello universale).

Fatica di Ercole: L’uccisione dell’Idra di Lerna.

L’Idra, mostro a nove teste che si cela nelle profondità di una caverna melmosa, simbolizza le molteplici prove cui l’uomo è sottoposto nei tre mondi. Fintanto che Ercole, il Dio-Sole, combatte il mostro tra il fango e le sabbie mobili dell’antro in cui vive non può vincerlo: solo inginocchiandosi e sollevandolo in aria, cioè alla luce della saggezza animica e dell’intuizione (la vera umiltà), è possibile privarlo della sua forza e sconfiggerlo. IdradiLerna
Una delle teste dell’Idra è immortale poiché ogni difficoltà, per quanto terribile, contiene un gioiello di gran valore: nella materia, infatti, è celato il principio spirituale.
È Scorpio a stabilire come inevitabile la definitiva assunzione in cielo della materia in Capricornus, l’Idra sollevata da Ercole in aria, sul suo capo.

Caratteristiche sintetiche:

Taurus – Scorpio (umanità ordinaria): la potenza e l’ardore dei desideri personali producono annebbiamenti ed illusioni che conducono alla sconfitta e alla morte. L’uomo è prigioniero della natura inferiore, ma a poco a poco diviene consapevole della sua condizione di schiavitù.

Scorpio – Taurus (discepoli e iniziati): le molteplici crisi e le lotte conseguenti conducono alla vittoria finale: l’Anima trionfa sulla forma. La morte si trasmuta in Vita e l’oscurità in Luce.

Negative: desideri egoistici, ira, aggressività, intemperanza, fissità, conflittualità, istintività, degenerazione, attaccamento, auto-inganno, capacità di ferire ed uccidere, mancanza di scrupoli, presunzione –

Positive: desideri altruistici, forza creativa, imperturbabilità, stabilità, armonia, intuizione, rigenerazione, distacco, lucidità, capacità di sanare e rivitalizzare, coscienziosità, umiltà –

Corrispondenze

Scorpio è l’8° Segno o 8^ Casa (retta da Plutone, 1° R non sacro) propria della sessualità, della trasformazione, dei desideri personalistici, dell’eredità e della morte, nonché, a livello superiore, rappresenta il Sentiero del Discepolato, la trasmutazione dei desideri personali nelle esigenze del Gruppo, le risorse spirituali, la rigenerazione e il trionfo dell’anima.
A livello del corpo umano, Scorpio governa la secrezione, il sistema urinario, lo sfintere e il coccige; presiede inoltre al sesso (organi sessuali esterni) e alla generazione.

Marte, reggitore di Scorpio, regge il corpo fisico, è connesso profondamente al sesso e governa i cinque sensi.

Per quanto riguarda questi ultimi, essi sono la base di tutto il sapere umano, per quanto riguarda l’oggettivo e il tangibile: presiede pertanto la scienza, il che spiega il materialismo attuale. Eppure, senza forma fisica né alcuno dei cinque sensi non avremmo più il mezzo per prendere contatto con quella divina espressione che è il mondo materiale, non avremmo più i mezzi per percepire la divinità che dimora nella forma: la personalità non deve essere né uccisa, né calpestata, ma deve essere riconosciuta come il triplice canale d’espressione dei tre aspetti divini. La grande illusione è invece l’utilizzazione della personalità per fini egoistici.
Ma già la scienza moderna tende all’intangibile e al mondo immateriale. Ecco perché si indebolisce l’opposizione all’occultismo, che si approssima a un periodo di potenza. Sensi più sottili sostituiranno quelli fisici, governati per lungo tempo da Marte, e cresce nel mondo di oggi la sensibilità psichica e da ogni lato appaiono poteri più sottili ed esoterici di chiaroveggenza e chiaroudienza.

MartepianetaA Marte si attribuisce il rosso e ciò corrisponde al sangue, da cui l’associazione di questo pianeta alla passione, all’ira, alle opposizioni in genere. Il senso di dualismo è estremamente potente: ne consegue la necessità di gettare nella battaglia la vita intera (il sangue è la vita, in questo senso), e che nessuna parte dell’uomo ne resti indenne; e la necessità che il discepolo elevi al cielo la sua natura fisica, emotiva e mentale. Ciò avviene per effetto della vittoria riportata sul “serpente del male” (la forma, con le sue seduzioni ed esigenze) dal “serpente di saggezza” (nome occulto dell’anima).

Il Cristianesimo è governato proprio da Marte: il tema del sangue e della morte, la lotta contro il sesso e ciò che implica, la sofferenza e le terribili prove del discepolo, il valore del conflitto individuale e la coscienza dell’infelicità dell’esistenza sono dovuti all’influsso combinato di Scorpio e Marte che hanno dominato il Cristianesimo (tramite San Paolo, nativo di Scorpio) per molto tempo come si evince dalle sue caratteristiche di religione militante, dove la fonte della salvezza è vista come rapporto di sangue, governata dal credo del Cristo morto in croce; il Neocristianesimo prepara invece la Ricomparsa del Maestro risorto.

Il sesso, governato da Marte, è un aspetto delle coppie di contrari, e in modo netto infonde vita alla corrente sanguigna; per mezzo di questa vivifica, purifica e stimola tutte le parti e gli organismi del corpo.

A livello dell’uomo ordinario, Marte (6° Raggio non sacro) regge il chakra del plesso solare; Mercurio (4° R) regge il ponte antahkarana tra personalità e anima e poi tra anima e monade.

Simboli

Scorpione, aquila, fenice: lo Scorpione, animale che fugge la luce e vive isolato nell’oscurità, è pronto a ferire eScorpioneanimale ad attaccare col suo dardo velenoso il nemico, del quale cerca la distruzione totale: in questo simboleggia l’egocentrismo, l’attitudine alla lotta cieca e l’istinto di morte che governano l’individuo centrato sulla personalità.

AquilaanimaleL’Aquila simboleggia una prima trasformazione dello scorpione: la vista acuta gli consente maggiore oggettività e discriminazione, mentre la luce dell’intelligenza gli permette una visione più lucida e meno tragica della vita. L’occhio dell’aquila percepisce la luce del sole: simbolicamente questa luce illumina e trasforma la vita del discepolo.

Dopo questa fase l’aquila si tramuta in Fenice, capace di risorgere dalle ceneri della personalità, finalmente illuminata dalla luce dell’anima e sostenuta dall’armonia che nasce dopo l’inevitabile conflitto tra le coppie di opposti.Fenice

Scorpio provoca, infine, la morte della personalità. In senso sia exoterico che esoterico, è il segno della morte e della sepoltura, nella terra, della discesa nel profondo per poter essere ri-elevato (sulla vetta del monte in Capricornus). In testi antichissimi si afferma che “il calore della terra, la madre, e la puntura dello scorpione sono i doni benefici che il volgere della ruota porta all’uomo all’inizio e alla fine“. Se accettati e usati, questi doni un giorno lo libereranno dal controllo e dai dolori della Croce Fissa.

Il glifo del segno rappresenta la lettera M con una freccia al termine: la lettera M nella sua accezione femminile simboleggia, come per il glifo di Virgo, l’acqua primordiale o sostanza madre da cui tutte le cose sono scaturite nonché un livello realizzato di sintesi tra i 3 aspetti Vita-Qualità-Apparenza; mentre la freccia, che riprende quella di Marte, allude all’estroflessione dell’azione sul piano fisico, nonché è il pungiglione proteso dello scorpione che simboleggia la sofferenza e la morte che permettono il ritorno allo stato primordiale, la redenzione mediante la crocefissione dell’essere incarnato.

La lettera M, vista invece nella sua accezione ‘maschile’, corrisponde alla runa Mak, radice di Manu, figura archetipica di Adamo nonché dell’Iniziatore di ciascuna nuova Razza radice, ed esprime il livello umano della Creazione (man-manas), di cui Scorpio è simbolo.

GlifoScorpio

Sono dunque triplici i simboli usati per Virgo (la Madre) e Scorpio (il Discepolo trionfante) e sono i soli ad esserlo. Questi due segni sono cruciali per l’essere umano, poiché indicano la funzione della triplice forma e la liberazione da essa mediante le prove di Scorpio, in cui dimostra a se stesso e al mondo la realtà di ciò che Virgo ha celato. Essi riguardano la crescita della coscienza cristica; segnano crisi nell’esperienza dell’anima, non in quella dell’uomo nel mondo fisico, integrazioni in cui essa si unisce coscientemente alla forma e nello stesso tempo allo spirito. (Quando l’esperienza di Virgo è conclusa in Pisces, e le prove di Scorpio hanno guidato alla luce di Taurus, queste quattro energie avranno fatto dell’uomo un vero triangolo, che manifesta i tre aspetti o le tre energie divine emesse dalle costellazioni principali: Orsa maggiore, Pleiadi e Sirio).

Tre luci (della forma, dell’anima e della vita) dunque s’incrociano: s’incontrano; si fondono; e sorgono. Scorpio è infine la Luce del Giorno: il Trionfo della Luce.

Uno dei miti greci associati a Scorpio è quello di Orfeo ed Euridice, simbolo della perigliosa discesa agli inferi e deiOrfeoEuridice processi di morte e rinascita ad essa associati. Le qualità distruttive e rigenerative di Scorpio sono indicate dalle energie sotterranee che emergono dall’inconscio per abbattere ciò che è stato edificato, consentendo una nuova riedificazione.

Un altro mito, che riassume le principali caratteristiche del segno, narra che Orione invitò Artemide a cacciare con lui, ma Apollo, che temeva per la sorella, raccontò alla Madre Terra che Orione si vantava di essere capace di sterminare qualsiasi essere vivente. Questa allora gli scatenò contro un terribile scorpione e Orione, resosi conto che l’animale era invulnerabile, cercò salvezza in mare. Apollo con l’inganno fece credere ad Artemide che l’uomo che nuotava tra i flutti fosse un essere malvagio: la dea scoccò una delle sue frecce e lo colpì. Accortasi dell’errore invocò Asclepio, esperto guaritore, chiedendogli di restituire la vita ad Orione, ma Zeus incenerì Asclepio con una folgore. Ad Artemide non restò altro da fare che porre in cielo l’immagine di Orione eternamente inseguito dallo Scorpione: le due costellazioni, infatti, sono l’una di fronte all’altra (rispetto al Sole) e quando Orione tramonta, il suo aggressore, lo Scorpione, sorge.

Nello zodiaco egiziano il segno era rappresentato a volte da uno scorpione, altre da un coccodrillo, altre ancora da un serpente avvolto intorno ad un braccio. Sempre in Egitto la dea scorpione è Serqet, “cerchio magico della vita“, che simboleggia l’aridità e il calore del deserto ove l’animale prende dimora, ma governa anche i denti, strumenti atti a frantumare la materia perché ne venga estratto ciò che serve per alimentare la vita, unendo quindi un atto distruttivo ad uno scopo costruttivo.

OsirideNella mitologia egizia Scorpio è associato ad Osiride (corrispondente in cielo ad Orione), Signore dei viventi, che attraverso la prova della morte diviene Signore dell’Ade e nasce ogni giorno nella figura di Horus. Ra – Osiride – Horus sono la trinità della manifestazione della Vita: in Scorpio è simboleggiata la trasmutazione che si opera nei suoi tre aspetti: la Luce vivente che nasce dalle tenebre ed illumina l’intero Universo (Ra), la Luce che sparisce nel non–manifesto (Osiride) e la Luce che rinasce e ricomincia il suo cammino nell’orizzonte del ciclo di nascita e morte (Horus); è il ritmo della creazione e dell’essere umano.

Nel mito la dea Iside, sposa di Osiride, era identificata con la stella Sirio-Sothis (secondo la traslitterazione greca dell’originale Sopdet), detta “la Signora dell’inizio dell’anno” in quanto il suo sorgere eliaco segnava l’inizio delle benefiche inondazioni del Nilo; l’appellativo era proprio anche della dea che con le sue arti magiche e guaritrici realizza il miracolo della resurrezione dell’amato consorte Osiride, fatto a pezzi dal fratello Seth (associato alla figura del serpente Rerek, simbolo della trasmutazione della coscienza) ed occultato in un cofano gettato nel Nilo. Tale resurrezione è operata col concorso di Nephtys, sposa di Seth, che rappresenta il ruolo benefico e costruttivo della materia, poiché ogni Essenza si esprime tramite una Sostanza o materia e si opera nelle tenebre di un involucro (il cofano di Osiride, ma anche simbolicamente il seme sepolto nel terreno durante il periodo autunnale). In tal modo Iside – Sirio – Sothis è connessa ai riti di morte eSirio-Sothis rinascita: il suo sposo Osiride, dapprima luce del mondo sensibile (in quanto figlio di Nout, “luce celeste”, e di Geb, “Principio Primo”), diviene dopo la sua morte e resurrezione la luce dell’Ade, del mondo nascosto e interiore (collegandosi a Plutone, governatore di Scorpio e dell’8^ Casa della Morte). Dal sacrificio del padre Osiride potrà quindi nascere il figlio Horus, “colui i cui occhi sono il Sole e la Luna“, energia primordiale e manifesta, il Figlio incarnato del Principio, l’uomo destinato a divenire un dio.

Scorpio cade nel periodo autunnale (per l’emisfero nord) durante il quale hanno luogo i processi di fermentazione, putrefazione e disgregazione della natura, in accordo con la simbologia del segno che dissolve la sostanza e la coscienza umana individuale affinché le energie evolutive possano operare una nuova associazione. In questo stesso periodo si celebra la Commemorazione dei defunti, che prende spunto dall’antica festa celtica di Samhain, che segnava la fine e il nuovo inizio del ciclo agricolo, morte e rinascita della natura; mentre, nella cultura indiana ad esempio, si celebra la Festa delle Luci o Diwali, a simboleggiare la rinascita dello spirito e la sconfitta delle tenebre.

La traversata del mondo infero, simbolicamente associato a Scorpio, richiama anche le indicazioni presenti ne Il Libro dei Morti e nel Bardo Thodol, testi iniziatici ove le tappe dello sviluppo della coscienza corrispondono alle tappe di tale traversata caratterizzata dalla dissoluzione dell’aggregato corpo – anima – spirito e dalla sua trasformazione. Questo processo, che va compiuto “in coscienza”, ha come risultato l’astrazione dell’entità dal mondo sensibile. Scorpio simboleggia la morte: sia la rottura dei legami con il piano della materia densa, sia la dissoluzione dello stato di coscienza che tiene attaccata quest’ultima al mondo illusorio sensoriale. Scorpio custodisce la “soglia” della morte, ma anche quella soglia che separa la coscienza dei fenomeni (facoltà di “intelligere”) dalla coscienza dei noumeni (facoltà intuitiva). Le crisi di Scorpio, dolorose ma trionfanti, trasferiscono pertanto l’uomo dal mondo delle percezioni ‘indirette’ alla luce della conoscenza diretta.

EvangelistaGiovanniNell’iconografia cristiana l’evangelista Giovanni è rappresentato nella figura di un’Aquila, simbolo della trasformazione della materia (serpente o scorpione) in spirito. Inoltre, la figura biblica di Enoch, cioè esotericamente la duplice natura dell’uomo (spirituale e fisico) sta al centro della Croce dei cieli, che in realtà è una stella a sei punte (le 6 direzioni dello Spazio, inclusi zenit e nadir, nonché, sul piano, i 6 assi zodiacali). Al vertice alto del triangolo superiore sta l’Aquila (Scorpio); al vertice inferiore sinistro Leo; al destro, Taurus; e fra questi due ultimi sta la faccia di Enoch, l’uomo (Aquarius). Ecco i quattro animali di Ezechiele o dell’Apocalisse.Lupa-Marte

I segni dello Zodiaco nell’antica magia astrologica erano ciascuno duplice: ad
esempio Taurus-Eva e Scorpio era Marte-Lupa, o Marte con la Lupa, e poiché erano opposti a due a due, al centro si univano ed erano connessi.

Costellazioni connesse: vi sono tre costellazioni collegate a Scorpio: il Serpente (simbolo dell’illusione, della forma, ma anche simbolo della saggezza che si consegue dominando l’illusione), l’Ofiuco (l’uomo che lotta con il serpente e lo vince, nello Zodiaco antico ponendo il piede sul suo cuore, la stella rossa del desiderio Antares) ed Ercole (che raffigura l’aspirante che guarda la costellazione dell’Aquila, l’aspetto dello Spirito, quel simbolo di luce emergente che rende possibile ogni vittoria).

Etimologia: in Sanscrito la Costellazione viene denominata Vṛścika, scorpione. Il segno è destinato a rappresentare Viṣṇu(“ciò che è espanso” – espanso come Viśva o Universo), l’universo nel pensiero o l’universo nella concezione divina, lo stato ideale dell’universo precedente alla sua entrata nell’esistenza materiale. L’espansione del Bīja o del germe primitivo nell’universo è possibile solo quando i trentasei “Tattva” (Libra-Tulā, i 36 principi della manifestazione) sono interposti tra Māyā (Virgo-Kanyā, le forze della Natura-Māyā) e Jīvātman (Scorpio-Vṛścika, il Cristo/Visnu e Jīvātman). I tre segni Kanyā, Tulā e Vṛścika rappresentano dunque i diversi stadi della creazione dal Brahman fino all’universo materiale (il Verbo che s’incarna).

Dal latino scorpio, traslato dal greco skorpios, scorpione. Radice indoeuropea *SKAR- /*KAR-, che esprime l’idea del tagliare, ferire, separare, discernere. È la stessa radice, ad es., delle parole “criterio”, “discernimento”, “critica”, “scrittura”.

Si veda anche lo zendo Kar, tagliare, il sanscrito kalpani, forbici, il latino cribrum, setaccio e il russo skrebok’, raschiatoio; tedesco rein, puro (da krein, passato al setaccio, purificato).

Vi è dunque espressa l’idea sia del Verbo che s’incarna (separandosi dal Pensiero divino, dall’Unità originaria del Tutto) che dell’anelito al discernimento (che riarmonizza la materia allo spirito, alla concezione divina).

Costellazione * e Stelle primarie

Attualmente il Sole fa il suo ingresso in Scorpione intorno al 23-24 novembre, per uscirne il 29-30 novembre: la costellazione è infatti attraversata dal Sole apparente in viaggio sull’Eclittica soltanto per nove giorni. Nei giorni rimanenti, che rappresentano circa i due terzi del segno zodiacale, il sole passa per la costellazione dell’Ofiuco che, per la sua posizione, sembra poggiare il piede sul corpo e cuore dello scorpione.

La costellazione dello Scorpione, molto splendente, è posta in parte sulla scia Via Lattea ed ha una netta somiglianza con l’animale da cui prende il nome, soprattutto grazie all’arco di stelle che ne forma la coda. Anticamente si estendeva fino ai piedi della costellazione della Vergine: quindi fu divisa in due e le stelle delle sue chele furono destinate, nel I secolo a.C., alla costellazione della Bilancia.CostellazioneScorpione

Il cuore della costellazione è costituito dalla massiccia stella Antares (α Scorpii), situata all’estremità meridionale della Via Lattea, laddove incrocia l’equatore celeste, in prossimità dell’eclittica. Antares è una stella rossa: il rosso è il colore del desiderio e questa è la stella più rossa che vi sia in cielo; simboleggia il rosso del desiderio che sottostà ad ogni manifestazione della vita divina.

Il nome della gigante doppia significa “rivale di Marte“, in quanto il suo colore rossastro rivaleggia con quello del pianeta, ma è anche correlato ad “anti Har“, che significa “di fronte ad Horus“, dove Horus è associato alla costellazione del Toro: l’asse Sole-Terra incrocia la coppia perfettamente opposta di “stelle regali” Antares-Aldebaran (il Cuore dello Scorpione e l’Occhio del Toro) esattamente lungo l’asse di date del 31 maggio-2 dicembre.

La stella era detta anche Calbalacrab, dall’antico nome arabo Kalb al Akrab, il “cuore dello Scorpione“.

Nell’astrologia persiana Antares è uno dei quattro Guardiani del Cielo, la Stella Regale dell’Ovest (Aldebaran è quella dell’Est, Regulus è quella del Nord e Fomalhaut del Sud), mentre nell’India antica era una delle 27 nakshatra (divisioni celesti o “dimore lunari” stabilite nei Veda), detta Jyeshtha, “il più vecchio” o “il più eccellente”.

Shaula (λ Scorpii), “il pungiglione“, prende il nome dalla sua posizione sulla coda velenosa dello scorpione.

Sulla fronte dell’animale celeste troneggiano poi tre stelle: di queste ricordiamo la stella doppia Acrab (β Scorpii), che in arabo significa “scorpione” (chiamata, secondo un’altra nomenclatura, Graffias, “il granchio“) e Deschubba (δ Scorpii), probabile deformazione della parola araba, Al jabha, che significa “fronte“, in quanto situata al centro della testa dell’animale.

Nella costellazione sono presenti vari ammassi stellari: M6 e M7 che, grazie alla loro brillantezza, sono visibili anche a occhio nudo, mentre M4 è un grande ammasso globulare situato appena al di sotto della visibilità. Sempre all’interno della costellazione è presente la nebulosa planetaria NGC6231, un grande ammasso presente in una zona della Via Lattea ricca di stelle: le stelle più brillanti del gruppo assomigliano alle Pleiadi in miniatura. NCG6231 invece è connesso ad un più vasto ammasso aperto di stelle più deboli, chiamato H12: la catena di stelle che collega i due ammassi forma uno dei bracci a spirale della nostra Galassia.

Lo Scorpione, come la successiva costellazione del Sagittario, custodiscono la Direzione al Centro galattico, aprendo la porta verso il mistero del profondo Cielo.

Sulla soglia del Tempio sta un Guardiano, armato, spaventevole e possente.
Un Angelo, comparso nella notte, si presenta luminoso alla porta.
Il Guardiano lo respinge L’Angelo non passa.

 “È il segno del collaudo”, dicono i Costruttori.
“Accettiamo con gioia la verifica, la triplice prova”.

 La luce stellare che scende dall’alto esplora ogni cosa nel Tempio.
Controlla ogni misura.
I Costruttori, immobili, subiscono la prova, con umile coraggio.

 L’Angelo ricompare alla porta.
La sua luce cresce e sfolgora.
Il Guardiano, colpito, a poco a poco svanisce.

L’Angelo entra e prende possesso del Tempio, alla luce delle stelle.

È la vittoria.
I Costruttori, pervasi di gioia, decorano il Tempio.
Lo abbelliscono di colori, figure, cornici.
Intagliano storie di eroi, e già pensano a imprese future.

In Scorpio, il Discepolo-Umanità (Scorpio-Marte) invoca ed evoca la:

Volontà di vincere nel Nome dell’Armonia

*


* Ricordiamo che la nomenclatura adottata in questi articoli prevede di indicare i Segni Zodiacali con il termine latino (Aries, Taurus, Gemini, etc.) e le Costellazioni Zodiacali con il corrispondente termine in italiano (Ariete, Toro, Gemelli, etc.). Ricordiamo inoltre che Segni zodiacali e Costellazioni attualmente non coincidono a causa del fenomeno astronomico della Precessione degli equinozi che sposta in circa 26.000 il punto gamma (0° Ariete) lungo l’intera Eclittica, attraverso le costellazioni dello Zodiaco, in senso opposto a quello del Sole apparente. Tale fenomeno ha per conseguenza uno scostamento progressivo tra i dodici Segni dello zodiaco tropicale e le omonime Costellazioni siderali lungo l’Eclittica che attualmente ammonta a circa 27º (in 72 anni le costellazioni si discostano di 1° e in 2160 anni di circa 30°). In attesa che le due “Ruote” tornino a coincidere, si ricordi il valore qualitativo o causale dei Segni astrologici rispetto a quello quantitativo o apparente delle Costellazioni astronomiche.
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5 risposte a Ottavo Segno zodiacale: Scorpio

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