Neocristianesimo

L’odierna meravigliosa congiunzione eliocentrica tra Giove e Nettuno nelle acque profondissime di Pisces (non accadeva dal 1856 – geocentricamente è stata il 12 aprile 2022), richiama alla Verità centrale, alla “Casa del Padre”, alla Radice comune o Comunione essenziale tra tutti i mondi, base della Nuova Religione mondiale.

In tale convergenza celeste, tra  e 6° Raggio, pubblichiamo dunque uno scritto mirabile di E. Savoini che incide nelle coscienze l’Idea di un nuovo ed antichissimo Cristianesimo:

Neocristianesimo

Eccone alcuni estratti:

“Oggi è pressoché impossibile risalire alla limpidezza originaria dell’antico cristianesimo, dato lo spessore della coltre di polvere e detriti che lo ricoprono, e i pregiudizi, le corruzioni e le manomissioni che ne hanno deformata l’immagine; e ciò vale, come si è detto, per tutte le religioni e le culture.

Emerge da queste considerazioni la profonda saggezza di istituire, al momento della dispensazione di un Insegnamento, due Chiese, dalla diversa funzione eppure collaboranti in senso univoco: l’oggettiva, detta “di Pietro”, e la soggettiva, chiamata “di Giovanni”. La prima ignora l’esistenza della seconda, ma questa vigila, al riparo di quella, dietro le scene.

La Chiesa di Giovanni non ha apparati esteriori, non ha Libri della Legge, non emana decreti o editti. Non gestisce edifici di culto, è spoglia ma ricchissima. Custodisce lo spirito, non la lettera dell’Insegnamento, che non vi subisce distorsioni. Per quanto appartata, è accessibile al vero cercatore, di qualunque parte sia; per la verità che possiede è potentissima. La sua funzione non è soltanto passiva, poiché prevede, dirige, chiama, governa. Invisibile agli occhi terreni, splende come sole nel Cielo interiore.

(…) Per prepararsi alla nuova dispensazione bisogna dunque riscoprire la cristallina semplicità e la potenza del vecchio cristianesimo. Le sacre scritture servono, ma sono ingombre di molte interpretazioni intellettuali, sovente desuete e poco profonde. La via più sicura, che pare la più incerta, passa per il cuore, che è il Luogo del Maestro.

(…) alcuni lineamenti generali del neo cristianesimo sono già noti al cuore, che ne ode il presagio. Il cuore sa che il Maestro non viene per chiudere gli umani in una gabbia, per quanto vasta, ma per liberarli e indicare altri mondi e contatti. Non viene per restringere gli orizzonti mentali con una serie di divieti, ma per ampliarli. Insegnerà lo Spazio, la grande Madre, la Vergine cosmica che partorisce e nutre creature e pensieri.

La nuova dispensazione, pertanto, non sarà pari all’antica, ché altrimenti sarebbe inutile, ma portatrice di quelle novità e freschezza che sono proprie delle verità antichissime. Quella di due millenni or sono, ad esempio, non ebbe veste scientifica, né avrebbe potuto, data la mentalità generale del tempo. La prossima offuscherà l’attuale sapere scientifico, alquanto misero e arrogante (anch’esso ha la sua Chiesa di Pietro). Stabilirà la nuova scienza sui principi celesti, sradicandola dalle sabbie mobili della materia. Unirà finalmente spirito e sostanza.

(…) L’elenco dei presagi del neo cristianesimo, noti al cuore, potrebbe continuare; essi derivano dall’antico, non sono ancora stati forgiati dal fuoco del Maestro, eppure sono già percettibili. Si sa, ad esempio, che insegnerà l’arte suprema, l’arte di vivere, che è ancora misconosciuta. Già ne diede prodigioso esempio in Palestina, ma pochi se n’accorsero; fu intesa quale dimostrazione di divinità, quale capacità sovrumana, sminuendone in tal modo la maestria. Egli fu tanto bravo artista di vita da apparire divino, piuttosto che capace perché divino.

(…) La Ricomparsa non sarà un evento pacifico, non sarà accolta con canti e fiori. Il vecchio e il nuovo si salderanno assieme, ma nel fuoco della battaglia. Il conflitto è inevitabile, e induce il Ritorno del Maestro, il solo capace di armonizzare le due fazioni, che si combattono da sempre e devastano la pace delle coscienze.

Oggi si parla molto di pace, ma, di fatto, per impedire una guerra si ricorre a interventi armati. Persino le manifestazioni pacifiste assumono ridicoli aspetti guerreschi. Gli eventi bellici di questi ultimi anni non sembrano minacciare la pace complessiva, poiché restano circoscritti in ambiti particolari, tuttavia sono focolai che dimostrano l’esistenza di un pericolo [scritto nel 2001 – ndr]. Se lo stato di conflitto armato sembra sotto controllo, la vera guerra cova sotto le ceneri, e non dipende da questioni politiche o ideologiche, perché ha natura interiore: con Lui o contro. (…) Chi pensa e vuole veramente la pace deve essere sempre pronto alla guerra, poiché il dilemma “con Lui o contro” si agita in ciascuno, e si deve risolvere nel cuore.

(…) la diffusione del neo cristianesimo deve irradiarsi dal cuore, che è l’organo del pensiero sintetico.

(…) È opinione diffusa che il cristianesimo abbia fallito il suo scopo, poiché il genere umano non è cambiato dai tempi di Roma antica. Si sostiene che il suo progresso è stato soltanto meccanico o esteriore, mentre i vizi, le abitudini, la condotta sono oggi gli stessi, e persino peggiori. C’è del vero, ma è un giudizio superficiale. La società umana è stata, in verità, ben coltivata dal cristianesimo, specie in Occidente, nonostante molti errori di dottrina e di metodo. I semi sparsi in Palestina hanno preparato un raccolto abbondante, e le messi sono mature in molti campi. Il cuore umano è oggi meno crudele, anche se certi fatti e apparenze sembrano negarlo; la mente concreta è molto più sviluppata, il livello medio dell’istruzione assai più elevato. Il progresso generale è comprovato dal fatto, da tutti riconosciuto, che molti problemi, da locali che erano, si sono fatti globali (segno di crescita) e alcuni sono stati risolti. Bisogna poi considerare come indice positivo che altri, più gravi problemi si presentano a sfidare le capacità umane.

(…) È ingiusto, inoltre, giudicare l’umanità intera in base a quella sua parte presente in questo periodo storico, che per essere di crisi profonda attira molti dei suoi membri peggiori e pessimi, e pochi dei migliori.

Questo stato di cose è un invito per chi più è capace di sacrificio, e il Maestro di sacrificio verrà a curare il raccolto e gettare altri semi.

(…) Uomini solitari, quali precursori del neo cristianesimo, spandono silenziosi nello Spazio le ricchezze dei loro cuori. Non dicono parole, eppure molti li ascoltano.

“Signs of Christ” – N. Roerich

(…) È regola universale che quando, per quanto si faccia, non si riesce a trovare ciò che si cerca, quella cosa è ovunque. Non si trova il Maestro, non si trovano l’Infinito, la Vita, lo Spazio perché sono onnipresenti.

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2 risposte a Neocristianesimo

  1. Jacopo dice:

    Grazid

  2. cristina dice:

    Parole profonde e meraviglioso, che indicano come sia il momento di unire scienza e religione, mente e cuore

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