La Centralità della Cultura

Venere e Terra congiunte spingono chi scrive a sognare un’umanità capace di realizzare opere in linea con i principi di una Nuova Cultura. Molto è stato scritto su queste pagine a proposito  di Cultura, vedi Per una Nuova Cultura, ma vale la pena di parlarne ancora.

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Se la Cultura è quel diadema preziosissimo, arricchito nei secoli da nuove e luminose pietre, che l’umanità ha conquistato dando il meglio di sé e combattendo per evolvere. Se la Cultura è quel legame indissolubile con il Cielo che da sempre lavora con gli uomini per aiutarli a vivere gloriosamente, per avvicinarli all’Infinito di cui sono parte. Se Cultura significa cooperare consapevolmente ad un lavoro comune che coinvolge tutti i livelli della coscienza, umana e non, perché oggi questo diadema non risplende alto a guida d’ogni nostra costruzione, mentale o fisica che sia?

L’uomo ha dimenticato come si fa a costruire il futuro e benché senta interiormente l’urgenza di un cambiamento, ritiene di doversi occupare, prima di ogni altra cosa,  dei problemi  strettamente connessi al contingente. Ha vissuto per secoli di una spinta potente che, come è d’ogni ciclo, raggiunto un apice, discende, ma su questo pensiero non si sofferma. Fissa lo sguardo sul disastro che lo circonda e dispera di poterne uscire. Tappa dei buchi aprendone altri e le soluzioni che vede sono solo temporanee; non tenta nessun vero approccio al futuro poiché ciò richiederebbe quei cambiamenti radicali che teme o che, peggio ancora, nemmeno vede.

Il vecchio ciclo si sta chiudendo, le energie costruttive della risalita si sono trasformate in distruttive e macinano sotto potenti ingranaggi tutto quanto ha prodotto risultati meschini, smaltiscono le scorie per liberare spazio e permettere al rinnovo di emergere. Mai come oggi il ristagno è dannoso; mai come oggi perder tempo aggrovigliando vecchi pensieri è pericoloso. Ma il nuovo ciclo è alle porte e la Cultura ritornerà a volare su giovani ali: questa consapevolezza deve dare all’umanità la forza necessaria per uscire dal pantano nel quale si è cacciata.

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Quali potrebbero essere i capisaldi di una nuova ed ordinata costruzione mentale?

Il 2015 ha aperto il quinto settennio che si inserisce in un progetto più ampio di 49 anni, e che rappresenta la nostra proposta di cooperazione coordinata. Per potenziare la quinta energia che rappresenta la mente, la conoscenza, la scienza ed ogni manifestazione tra cui la Nuova Cultura e Civiltà planetarie, abbiamo  formalizzato un Lambdoma o matrice a indice sette indicando sette formule per ciascuno dei sette settori (Governo, Educazione, Economia, Arte, Scienza, Comunicazione, Organizzazione), con l’intento di aiutare ad indirizzare il pensiero proprio alla realizzazione della futura Cultura umana: si rimanda alla lettura del documento TPS ritualità solare anno 2015.

Tratteremo qui di seguito la diagonale di questo Lambdoma, le sette formule centrali che rappresentano la spina dorsale dell’intero disegno le quali, sviluppandosi armonicamente, tracciano le tappe del percorso.

1- Essere fonte di Libertà (1.1) Molto si è già scritto in proposito (rimandiamo ad alcuni di questi articoli: La Centralità del governare – Il governo nella nuova Cultura, si ribadisce che il ruolo si può svolgere solo a fronte di una precisa assunzione di responsabilità, individuale e collettiva, che vede il raggiungimento del Bene comune come unico scopo di ogni attività o gestione. Formulare bei pensieri, articolati ed esaustivi, senza la loro conseguente applicazione quotidiana su ogni fronte, è un mero esercizio intellettuale. Il lavoro comincia da se stessi liberando il prigioniero che vive in ogni uomo, l’unico in grado di valutare obiettivamente le necessità, prima individuali e poi generali, che producono evoluzione: il massimo grado di Libertà raggiungibile in ogni momento nel rispetto dei cicli umani, terrestri e celesti.

2- Attrarre alla realtà del Cielo (2.2) Abbiamo molto parlato di Cielo tra di noi durante questi pochi anni pertanto chi frequenta questo blog conosce l’importanza che vi attribuiamo. Le direzioni celesti tracciate dai Luminari coi quali condividiamo questo sistema solare; i legami, seppur misteriosi, che intercorrono con le gradi stelle di questa galassia, sono, a nostro avviso, indispensabili alla vita umana. Se accettiamo il principio della cooperazione coordinata, il nostro pensiero deve necessariamente rivolgersi al Cielo poiché è da quelle remote regioni che ci arrivano i suggerimenti migliori. Il Cielo è una Realtà, cioè esiste ora e sempre nell’ordine delle cose.

Se lo Spazio è vivo, è questione prioritaria educare gli uomini alla realtà del Cielo: il grande Modello comune al quale l’umanità intera volge sguardi e pensieri. A  quel  luogo silenzioso e trasparente, che contiene ogni evoluzione, ci si orienta per attingervi quanto è necessario per crescere. Il Cielo è il mondo delle Idee ed è causante per lo sviluppo della coscienza umana; su tale livello occorre costruire una solida base per la Nuova Cultura: un grande albero le cui radici crescono in cielo, e fronde, fiori e frutti sulla terra.

3 – Progettare il ciclo di sviluppo globale (3.3) Qualsiasi progetto presuppone l’esistenza di un Piano che deve essere realizzato. Il Piano in questione è il progresso planetario di cui la Cultura è parte. Per realizzare lo scopo l’umanità deve imparare a svolgere questo ruolo in modo “intelligente”. Ma quale tipo di intelligenza? L’intelligenza del Cuore che sa connettere la mente concreta all’astratta, che unisce i ritmi celesti alle azioni terrestri, che valorizza le potenzialità e che opera al servizio del progresso e Bene comuni. Si aggiunge che solo la mente del cuore può fungere da ponte tra passato e futuro affinché nulla di prezioso, precedentemente acquisito, vada perso o dimenticato ma si trasformi in trampolino di lancio per nuovi pensieri.

E quale tipo di ciclo immaginare? Ritornando al nostro modo di “contare per sette”, si ipotizza che il ciclo minore di questo sviluppo, che ovviamente si inserisce in cicli maggiori, segni tappe successive di 49 anni ciascuna, lo spazio di un Lambdoma (vedi articolo La rappresentazione dello spazio sonoro -2).

Se il Ciclo è il congegno che la Vita utilizza per regolare ordinatamente lo sviluppo della Manifestazione, il Lambdoma segna una tappa di questa operazione creativa e al suo interno vengono, volta per volta, inserite le energie necessarie alla realizzazione di un tratto del percorso che condurrà in vetta.

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4 – Unire Cielo e Terra (4.4) Questa formula descrive la funzione umana per eccellenza: la sua centralità, la ragion d’essere della sua esistenza, la sua appartenenza al Cosmo. E’ la funzione che spinge l’uomo a ricercare, per poi esprimere la Bellezza, la Giustizia, la Verità. Come pensare una Cultura priva di queste qualità e quale futuro potrebbe avere? Oggi questi tre principi viaggiano nelle nebulose di pensieri confusi: si spaccia per bello ciò che nasce da malesseri interiori e personali; per giusto ciò che a qualcuno conviene; per vero ogni sorta di mistificazioni. Solo in terra esistono dispute e conflitti, il Cielo sa armonizzare le sue parti senza prevaricazioni o ingiustizie. Pertanto se l’uomo si impegnerà ad essere un canale rice-trasmittente, se lavorerà per unire evidenziando affinità e proporzioni, se saprà cogliere l’essenza delle cose, potrà, a buon diritto, servire la grande legge dell’Armonia che muove l’intero Universo.

Unire Cielo e Terra è una necessità assoluta, è l’accerchiamento e la conquista della centralità che l’uomo rappresenta. Se non si vince questa battaglia non si va da nessuna parte. E’ assurdo pensare che per sollevare l’umanità dai suoi dolori sia sufficiente occuparsi dei  bisogni terreni, come è altrettanto incredibile pensare di negare al cuore, e quindi all’uomo, il suo destino celeste. I giochi iniziano in Cielo e si concludono in Terra ma si vincono, sia in cielo che in terra, quando le due parti coincidono.

5 – Manifestare il potere del Pensiero (5.5) Si sa che l’Energia segue il Pensiero eppure, nella maggior parte dei casi, questa indicazione è disattesa. Si sa che per poter padroneggiare le azioni occorre innanzitutto avere il controllo sui pensieri, eppure raramente si fa, vedi anche articolo Il pensiero che ordina.

“Il pensiero è il fedele amico del cercatore. Il pensiero governa ogni cosa: è persino inerente a qualunque moto muscolare. Il pensiero guida e afferma. Trova la via delle Norme e dei Decreti. Se non è schernito insegna a discriminare fra superiore e inferiore. Vive in perpetuo e all’infinito. Genera il moto e realizza il ritmo. Il pensiero non vi abbandona, né di giorno, né di notte. Quando i suoi processi sono rivalutati, eleva la coscienza.”

(Collana Agni Yoga, AUM § 140)

Il pensiero governerà la nascita, lo sviluppo e l’inevitabile decadenza della futura Cultura. Solo il pensiero saprà sintetizzare nella ricerca spirituale le necessità planetarie e saprà indagare con potenza e coraggio aspetti ancora ignoti.

6 – Valorizzare l’idea primaria di Unità (6.6) Se accettiamo l’idea che l’Universo è governato dalla Legge di Unità e funziona perché è una Unità assoluta all’interno della quale vive una comunità di unità relative cooperanti, non ci è difficile immaginare che l’umanità sia una di queste unità relative connessa a tale Unità assoluta. Rispettare l’idea di Unità dovrebbe essere naturale e la cooperazione costantemente alimentata. Unificare per gradi successivi non solo amplia la visione del disegno generale, ma avvicina le coscienze al rispetto della Verità e garantisce l’integrità interiore. Si rimanda alla lettura dell’articolo L’unità interiore, la psicosintesi individuale e la coerenza.

7 – Irradiare il Piano evolutivo sulla Terra (7.7) L’irradiazione è un trasferimento di energia. Ad esempio, è quell’operazione che si compie quando un pensiero, una formula o un impulso  interiormente elaborato, vivificato e collaudato, viene liberato nello Spazio. L’irradiazione stabilisce un collegamento poiché solo irradiando due centri possono comunicare su di una via qualificata che traccia una direzione. Il Cielo irradia, la Terra irradia e questo flusso energetico assicura la relazione tra il primo ed il secondo. L’irradiazione celeste colpisce con raggi potenti il pianeta e le coscienze umane risonanti le quali, per aspirazione e desiderio, ne tentano la risalita a nome dell’intera umanità. Il Piano evolutivo che l’umanità organizzerà a livello mentale e che produrrà la nuova Civiltà, cioè il modo in cui si esprimerà la Cultura, sarà quindi commensurato alle esigenze planetarie e celesti poiché asseconderà i ritmi di queste e quelle.

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Solo mediante la cultura si riuscirà ad impiantare la nuova Era, e dunque sarà proclamata unico baluardo contro la disintegrazione. Oggi si dovrebbe tendere in questa sola direzione. Noi comandiamo di non perdere una sola occasione di rammentare agli uomini la cultura. Si dica pure che siamo dei fanatici per questo riguardo, ma gli uomini ascolteranno, abituandosi all’idea. Così Noi facciamo per aprire nuove piste cerebrali.

(Collana Agni Yoga – Mondo del Fuoco I – § 190)

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