Per il Grande Anno 2025, iniziamo un nuovo ciclo di incontri dedicati alla celebrazione e alla comprensione della Bellezza ispirandoci ai Modelli superiori dell’Armonia: la Gerarchia dei Maestri e l’Accademia delle Muse.
In questo Anno di Vetta, che nell’attuale primo ciclo di 49 anni del Piano (1987-2035) corrisponde alla battuta e Meta 6.4 – Religiosità e comunione intelligente dell’Arte, vogliamo emettere la nota altissima della Bellezza ideale e della sua espressione, l’Arte di vivere, in risonanza e al servizio dei Raggi indicati dalla Tradizione esoterica per la Nazione italiana, Entità reale parte dell’Organismo mondiale dell’Umanità (6° Raggio di Anima e 4° Raggio di Personalità – vedi “Il Destino delle Nazioni“).
Il Rapporto armonico 6.4 insegna che l’Unità e la Fratellanza universali (6), Idee primarie dell’Era dell’Acquario (e oltre), si realizzano attraverso la comprensione o comunione intelligente con la Bellezza e Armonia emanate dalla Gerarchia dei Maestri e dalle Muse (4):
“L’uomo non può fare a meno dell’Arte, anche se non ne ha ancora compreso a fondo la natura e la Legge. E come esaurire l’Infinito? … Nasce nel cuore e protegge l’uomo dalle iatture che gli procura il cervello. … La si cerca e la si trova non solo con il pennello, o il compasso, o lo scalpello, o il flauto, ma con ogni respiro, perché è inseparabile dalla Vita.
… Tutto ciò che l’UNO vuole e il DUE ama e il TRE progetta viene riflesso dal QUATTRO, ed è l’Arte. È l’Arte di vivere, la suprema fra tutte. L’uomo è chiamato a fare della sua esistenza oggettiva un’opera d’arte, nella libertà più ampia e completa.
… Si tornerà a comprendere che le vie della vera comunione pan-umana scaturiscono proprio dall’Arte. Le sue tracce lievi e sorridenti cementeranno assieme i popoli, molto meglio di altre pseudo-visioni che li hanno crudelmente separati.
… Il lume dell’Arte è il più chiaro. Nulla meglio rivela l’imperfetto, lo scorretto, il debole, l’inesatto, il falso. … L’Arte dunque è la grande speranza dell’unione concorde del genere umano, e fra questo e gli altri regni di natura. Ciò che mai si ottenne con le armi, la meta non raggiunta dalle religioni combattenti, l’obiettivo mancato delle ideologie di ogni tipo sarà raggiunto dall’Arte, dalle Muse segrete che abitano gli spazi e ne curano le immensità.” (Da Le Mete Lontane, Meta 6.4)
“Le Muse hanno un posto altissimo, anzi unico, nella gerarchia divina. Son dette figlie di Zeus, nate da Mnemosyne, la Dea della memoria; ma ciò non è tutto, ché ad esse, e ad esse soltanto, è riservato portare, come il padre stesso degli Dei, l’appellativo di olimpiche, appellativo col quale si solevano onorare sì gli Dei in genere, ma – almeno originariamente – nessun Dio in particolare, fatta appunto eccezione per Zeus e le Muse.”[1]
“La voce delle divine fanciulle non si limita, semplicemente, a celebrare ciò che è stato creato, ma lo ordina e, nell’ordinarlo, lo adorna: lo dota di significato e di bellezza. La parola non è un supplemento che si aggiunge all’esistente, ma un potere che compie il mondo e lo fa essere in tutto il suo splendore. Pronunciando e cantando le cose che abitano l’universo, la voce delle Muse dona a esse sostanza e valore.
… Perciò chi conosca il suono-parola di ciascuna cosa e sappia intenderne la musica possiede anche la conoscenza fondamentale per agire sulla realtà e per modificarla: il sapere della parola è il potere segreto di un suono che si fa azione, muovendo e trasformando, a proprio piacimento, ogni dato esistente. Il corpo stesso degli dèi è intessuto di metri e di canti. Ne consegue che chi ha la perfetta padronanza di quella sapienza sonora può, a propria volta, ascendere al cielo: con il giusto ritmo e con la giusta canzone si può tramutare la propria natura caduca e diventare immortali.” [2]
Esotericamente, invocare la Musa significa ascoltare o rievocare la Voce dello Spirito, padroneggiare “la forza latente nel suono, nella parola e nella musica”; così viene definito il Linguaggio o quarta forza/shakti della Natura, in sanscrito la Mātṛkāśakti o Mantrikashakti, la profondissima natura e dignità essenziale della Quarta Gerarchia Umana: noi stessi in essenza, Angeli solari o Figli della Mente, Messaggeri alati tra il mondo dello spirito e quello della materia (Mercurio, il Messaggero degli Dei, è il Reggente della 4^ Gerarchia umana e del 4° Raggio dell’Armonia).
Noi, Monadi umane, Anime spirituali chiamate a creare il Bene, il Bello e il Vero per Amore.
Le Nove Muse, Potenze gerarchiche e deviche che, quale corona del Dio dell’Amore, Zeus-Giove (il Raggio divino del nostro Sistema solare), e guidate al centro da Sole-Apollo, rendono perfetta la Creazione attraverso i Loro canti e danze, così insegnando l’Arte salvifica agli Eroi tra gli uomini, ai discepoli dell’Arte di vivere secondo il Principio gerarchico del Bene, del Bello e del Vero.
Le Muse insegnano a navigare le Acque della Vita su una Via di Bellezza, sul veliero leggero ma indistruttibile di un Pensiero alto, sorridente e solenne, sospinto dall’ardente necessità di Verità.
A tale spirale ascendente al Tempio sacro dell’Armonia diamo il Nome platonico[3] di:
Accademia delle Muse.
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Ecco dunque i temi, le date e il modulo di iscrizione ai 9 incontri del 2025 (online su Zoom – le registrazioni video saranno poi disponibili per gli iscritti):
L’ACCADEMIA DELLE MUSE
- 12 dicembre 2024: Introduzione a “L’Accademia delle Muse”
- 23 Gennaio 2025: Tra Cielo e Terra
- 20 febbraio: Il Potere creatore del Suono
- 27 marzo: Sacralità del Mito
- 17 aprile: Uomo Iniziato=Artista
- 29 maggio: Gli archetipi delle Muse
- 25 settembre: Il Loto delle Muse
- 16 ottobre: Leggi e Principi della Bellezza 1
- 27 novembre: Leggi e Principi della Bellezza 2
Per iscriversi e per ulteriori informazioni scrivere a info@theplanetarysystem.org.
Questi incontri sono gratuiti o a libera donazione.[4]