All’incipit solstiziale, facciamo risuonare solennemente l’Attestazione cristica associata al Segno di Capricornus (vedi articolo introduttivo e Celebrazione rituale online).
IO SONO LA VIA, LA VERITÀ E LA VITA
“Lungo i secoli, molti figli di Dio hanno dato all’umanità una visione che ha rivelato progressivamente le “vette di possibilità” interpretando il Piano di Dio per l’umanità in termini adatti ad ogni epoca. (A. A. Bailey, Da Betlemme al Calvario, Collezione Lucis, 57)
“Da principio era il Verbo e il Verbo era Dio… e il Verbo si è fatto carne ed ha abitato tra noi”
2000 anni fa Cristo, il Maestro dei Maestri, incarnazione del Principio cosmico dell’Amore (Buddhi in sanscrito), il Verbo fatto carne, “venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.” [1]
Venne a tracciare la Via verso sfere di rivelazione superiori, “apportò Amore e ne incarnò il grande principio cosmico”. “Egli dimostrò in Sé la perfezione di cui gli uomini avevano avuto visione ed offrì un esempio, pienamente manifesto, di tutte le possibilità latenti nell’uomo fino a quel momento. Conseguire la perfezione della coscienza del Cristo divenne la più alta meta per l’umanità… Ma Egli fece ben più di questo… indicò ai Suoi discepoli ch’essi avrebbero fatto “cose più grandi” di quelle da Lui compiute, perché Egli andava “al Padre”. Con queste parole indicò, al di là di Sé, Colui dal quale dipendeva la Sua Esistenza e la Via dell’Evoluzione Superiore… e che Egli stesso era soltanto “in cammino”.” (A. A. Bailey, Raggi e Iniziazioni, Collezione Lucis, 521-2)
La fede nelle realtà spirituali e nella divinità essenziale dell’umanità è il requisito essenziale per intraprendere il cammino, che è la VIA indicata dal grande Istruttore del Mondo[2]. Le Sue Parole di potere: “Io sono la Via, la Verità e la Vita”[3] vibrano tutt’ora e ispirano tutti coloro che cercano di dimostrare le stesse qualità: una vita irradiante e magnetica, consacrata a servire l’umanità e ad essere il Sentiero stesso, un cuore amorevole ed una mente illuminata e ben orientata verso la verità.
“Oggi il Cristo è più vicino all’umanità che non in qualsiasi altro momento della storia… poiché il Cristo appartiene all’umanità, al mondo degli uomini, e non soltanto alle chiese e alle fedi religiose”. (A. A. Bailey, Ritorno del Cristo, Collezione Lucis, 37)
Cristo “ci ha uniti a Lui mediante la Sua perfetta umanità e ci ha uniti a Dio mediante l’espressione della Sua divinità… Cristo …quando disse “Io sono la Via, la Verità e la Vita” … sapeva di sintetizzare l’anima del passato e lo spirito dell’avvenire…”. (A. A. Bailey, Da Betlemme al Calvario, Collezione Lucis, 39)
Le parole vive e lo spirito di bellezza della potente formula sintetizzata dal Cristo sono da vivere ogni giorno con rinnovata potenza generativa.
Oggi, nella Luce Superna di Capricornus, ‘la Porta degli Dei’, ove potenze solari e umane possono incontrarsi per collaborare a piani di sviluppo planetari, facciamo risuonare l’Attestazione nello Spazio vivo anche attraverso le definizioni indicate nella Genesi delle Idee:
- la Via è il ponte tra i mondi
- la Verità è l’essenza del Volere divino
- la Vita È: quel “Principio Illimitato ed Immutabile, sola Realtà Assoluta antecedente ogni Essere manifesto, condizionato. Esso è al di là dei limiti e delle possibilità del pensiero e dell’espressione umani. L’Universo manifesto è contenuto in questa Realtà Assoluta, e ne è un simbolo condizionato.” (A. A. Bailey, Trattato del Fuoco Cosmico, Collezione Lucis, 3)
La Vita, quel Mistero assoluto che anima e dimora in ogni atomo, è stata definita da un illuminato Pensatore del nostro tempo con un teorema sublime:
“Chiamasi Vita quell’energia che genera e moltiplica se stessa” (E. Savoini, Dispense del 3° Settennio. L’anno del quattro, scritto inedito, gennaio 2004)
“La vita del Cristo è una vita da vivere oggi. … Il Cristo ci lasciò il Suo esempio affinché potessimo seguire le Sue orme e proseguire l’opera da Lui iniziata.” (A. A. Bailey, Da Betlemme al Calvario, Collezione Lucis, 79)
Per precipitare sulla terra e rendere effettiva l’opera del Cristo è importante acquisire coscienza e azione di gruppo, lavoro reso possibile dallo sforzo auto-iniziato dei singoli discepoli che conduce a subordinare completamente la personalità e l’individuo all’interesse e al bene comune.
“È l’iniziato che è in voi, il Cristo in voi, che ora viene chiamato a questo servizio collettivo e, oggi, l’irradiazione dello spirito Cristico, presente attivamente nel cuore di tutti i discepoli, è il solo fattore che può salvare l’umanità, permettendole di progredire sul Sentiero del Discepolato ed evocare così quel nuovo spirito che può costruire e costruirà il nuovo mondo.” (A. A. Bailey, Il Discepolato nella Nuova Era Vol. II, Collezione Lucis, 244)
Per allestire piani e costruire il nuovo mondo, i nuovi gruppi devono apprendere le basi del lavoro creativo e collaborare con la Gerarchia. Può essere definita “gerarchica la qualità intrinseca dello Spazio psichico, per la quale ogni elemento si dispone secondo il valore della sua funzione e collabora alla vita dell’insieme senza riserve, divieti o imposizioni.” (da Le Mete Lontane, Meta 2.7, Enzio Savoini, coll. Semi di Nuova Cultura, ed. Nuova Era)
Ogni passo compiuto in collaborazione coordinata con le Guide dell’avanzata evolutiva ci avvicina all’essenza del Volere divino: la Verità possiamo definirla come “il diamante le cui infinite sfaccettature si colgono per gradi, a mano a mano che sviluppiamo la comprensione delle relazioni essenziali del cosmo, mettendo in comune il lavoro creativo e progettuale condotto in gruppo ordinato, ispirato al luminoso Modello dei mondi superiori.”
“Attualmente ciò che gli uomini chiamano lavoro creativo è in realtà un’espressione di se stessi e del loro apprezzamento della bellezza come essi la vedono, della verità come essi la comprendono, della psicologia come essi l’interpretano, della natura come è da loro interpretata scientificamente. Secondo quale sia il loro sviluppo spirituale e la loro percezione intelligente, tale sarà la qualità e la natura della loro espressione — ma sarà la loro.
Tuttavia nel caso dei lavoratori gerarchici la situazione è diversa. Essi lavorano per esprimere quello che l’Ashram, per mezzo del suo gruppo di lavoratori, cerca di esprimere; essi cercano di esprimere il Piano o quel tanto di esso che possono afferrare; si occupano dell’espressione dell’anima come dovrebbe essere conosciuta nella cultura e nella civiltà che è sul punto di apparire. … Non si occupano della forma, ma della vita, si occupano dell’organismo piuttosto che dell’organizzazione; delle idee piuttosto che degli ideali; della verità essenziale piuttosto che delle teologie accuratamente formulate.
Cristo le espresse entro Se Stesso [Io sono la Via], e si astenne dal dargli una forma. Egli Stesso era la verità, sebbene inevitabilmente (a causa della sua vita inerente) ciò che espresse prese forma e ha colorato e modificato grandemente il pensiero e i progetti umani e continuerà sempre più a farlo. (A. A. Bailey, Raggi e Iniziazioni, Collezione Lucis, 295-6)
“È la vita di Cristo in ognuno di noi, e non la Sua morte, che fa di noi i figli del Padre.… È la vita di Cristo in ogni forma che costituisce la spinta evolutiva. È la vita di Cristo che … porta infine l’uomo al punto in cui egli si trasferisce dal regno umano (quando il compito della normale evoluzione si è esaurito) al regno dello spirito.” (Alice A. Bailey, Da Betlemme al Calvario, Collezione Lucis, 162)
La spinta evolutiva agisce quando in gruppo si dà vita alla “Via del Cristo”, la fonte della “Vita più abbondante” prevista per la veniente Era di Aquarius, quando si opera dal punto di tensione della Volontà di Essere al servizio dell’Unità essenziale che è alla base di tutto il creato.
Il Cristo “ancorò sulla Terra “la Volontà di Dio nella matrice dell’amore” … e Indicò la via … attraverso la Piramide (in questo caso simbolo della Triade Spirituale) che conduce alla Via che termina a Shamballa [il Governo solare della Terra] … Egli donò il “primo filo di sostanza vivente, irradiato dall’amore, tessuto dall’intelligenza ed energizzato dalla volontà”, che nessun membro della nostra umanità terrestre aveva ancora intrecciato con l’antahkarana planetario.” (A. A. Bailey, Raggi e Iniziazioni, 527-8)
Il Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, che ha lo scopo di essere un centro di luce nel mondo degli uomini, sta imparando ad utilizzare la Volontà, l’energia che conduce all’iniziazione, per costruire quell’arcata del ponte antahkarana che collega l’Umanità a Shamballa e contribuire a costruire, coscientemente e a respiro unito e a ritmo unificato con gli spartiti solari, una nuova Cultura e Civiltà, affinché sia ripristinato il Piano di Amore e di Luce sulla Terra.
“L’Amore governa la Via che conduce alla Gerarchia [il centro del cuore del Logos Planetario] ed è la base di qualsiasi accostamento, apprezzamento e accettazione della verità. La Volontà governa la Via che conduce a Shamballa ed è la base di qualsiasi accostamento, apprezzamento e identificazione con l’Essere [la Vita].” (A. A. Bailey, Raggi e Iniziazioni, 46)
Coloro che rispondono all’Appello e desiderano assumersi un ruolo di maggiore responsabilità planetaria e offrirsi come distributori di Vita per incidere la Via del Futuro e porre le basi per una Nuova Cultura/Civiltà, potranno unirsi all’azione congiunta del Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo, in amorevole cooperazione ed “in Spirito di Unità” collaborare con l’Ordine dei Creatori divini, che da sempre e per sempre sono al nostro fianco per svelare le infinite sfaccettature dell’unica Verità. “Chi può predire quale sarà la nuova formulazione della Verità? … la luce sta lentamente riversandosi nel cuore e nella mente degli uomini e in questa radianza luminosa essi avranno la visione della nuova verità e perverranno a tradurre la saggezza antica in formule nuove.”(A. A. Bailey, Da Betlemme al Calvario, Collezione Lucis, 20)
“Le parole finali del Cristo ai Suoi apostoli riuniti nella camera superiore (simbolicamente nella Gerarchia) furono: “Ecco, Io sarò con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età” o ciclo. Qui parlava come capo della Gerarchia, la quale costituisce il suo Ashram, e parlava anche come Monade [il Padre che è nei cieli] esprimendo la Sua volontà divina di pervadere o animare il mondo continuamente e eternamente con la Sua coscienza adombrante. Esprimeva l’universalità e l’incessante continuità di contatto che è la caratteristica della vita monadica — della vita stessa. Fu anche una straordinaria affermazione emessa sull’energia della volontà, che rese nuove e possibili tutte le cose.” (A. A. Bailey, Raggi e Iniziazioni, Collezione Lucis, 315)
Nei testi dell’antica saggezza è scritto che ogni essere umano, incarnato o no, è un frammento della Mente Universale o anima del mondo, un avamposto della Coscienza divina. Siamo scintille dell’unico Fuoco, siamo la Via, la Verità e la Vita. Siamo il Cristo in noi certezza di Gloria.
“- Come assolverai questo compito… discepolo trionfante?
– Lasciando vedere che io stesso sono la verità;
vivendo come un frammento di questa Presenza e vedendo tutti come sue parti.”[4]
Io sono te, e tu sei me, parti del Sé Divino
“I video delle Celebrazioni rituali online delle Entrate nei 12 Segni con le Attestazioni cristiche sono disponibili alla seguente Playlist: Ritual·e · Rituel – Zodiac 2023.”
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[1] Vangelo secondo Giovanni v.1:14
[2] “L’Istruttore del Mondo assume l’incarico ciclicamente. L’Istruttore del Mondo emette le note fondamentali delle varie religioni, ed è la fonte da cui emanano gli impulsi religiosi periodici. La durata dei suoi cicli non è resa nota. Il Buddhatenne l’incarico prima dell’Istruttore del Mondo attuale, e dopo la sua illuminazione il suo posto fu preso dal signore Maitreya, che gli Occidentali chiamano il Cristo.” (Alice A. Bailey, trattato Del fuoco Cosmico, Collezione Lucis, nota 90,210)
[3] Vangelo secondo Giovanni v.14:6
[4] Alice A. Bailey, Raggi e Iniziazioni, Collezione Lucis, 303