Potere, Amore e Luce: il secondo aspetto del Potere

Oggi, secondo la visione eliocentrica, Giove, il grande Maestro celeste di 2° Raggio, e Plutone, Luminare non sacro di 1° Raggio, attraversano congiunti la Luce iniziatica di Capricornus. Questa congiunzione avviene una volta ogni 12 anni circa, la scorsa è stata a novembre 2007 in Sagittarius, Segno di direzione e visione. Ora questi due Maestri scambiano le loro energie sulla vetta dello Zodiaco, il segno che più di altri favorisce l’iniziazione.

L’Amore è l’essenza e la Meta del Piano evolutivo a cui tende il nostro Sistema Solare e di conseguenza rappresenta la meta iniziatica più elevata anche per la nostra amata Terra. Plutone elimina tutto ciò che non è più necessario e grazie alla sua potente energia di trasformazione permette di ricostruire sfruttando l’energia di Amore e Saggezza che Giove effonde: immersi nella Luce superna iniziano al Potere trasfigurante e rigenerante dell’Amore.

In tale Giorno, la diade Potere e Amore risuona dunque potentissima nello Spazio.

Celebriamo questo evento ispirati dagli impulsi dei Sette aspetti dell’Amore e del Potere, focalizzandoci sul Primo Aspetto dell’Amore e sul Secondo Aspetto del Potere, particolarmente evocativi dello scambio energetico intercorso tra i Raggi dei due Luminari. [1]

PRIMO ASPETTO DELL’AMORE

E’ ragionevole ipotizzare che la prima qualità dello Spazio (= Amore) sia la capacità di ospitare e disporsi secondo un campo magnetico. Il magnetismo infatti è creativo, poichè capace di riprodursi in innumerevoli magneti, permanenti o temporanei. Inoltre esso crea un campo, nel quale vige la sua legge. Non è però un’azione creativa iniziatrice, come quella del primo Raggio o del Potere (come si vedrà in seguito) perchè il magnetismo si limita a trasmettere e imporre la sua propria natura e la sua propria legge. Questa creatività, tipica del secondo Raggio, è illustrata in modo chiaro dall’Armonica: è infatti equiparabile a una operazione di ottava, per cui dimezzando o moltiplicando per due la lunghezza di una corda vibrante si sale o si scende di un’ottava: l’intervallo resta invariato, muta il livello. Le leggi e i rapporti non cambiano.

Ogni parte di spazio è di per Sè un campo magnetico, poichè sempre vi si manifestano differenze di tensione, polarità, attrazioni o repulsioni che dipendono da molte variabili, quale la forma o la presenza di fattori esterni condizionanti, come il clima o il sole. Qualunque spazio manifesto è dunque caratterizzato da magnetismi diversi, permanenti o transitori, il che dimostra la sua naturale capacità di ospitare un campo magnetico, che si può interpretare come Volontà di amare. Appare inoltre la suprema virtù (passiva) di rispettare il proposito ordinatore del Magnete, regolatore dell’ambiente che lo ospita (vedere la disposizione delle linee di forza di qualsiasi campo magnetico).

Un modo semplice per esprimere la legge del magnete cosmico è questo: “Il simile attira il simile”; essa è continuamente in atto. Il Magnete Cosmico opera nel senso di ricondurre tutte le distinzioni all’Unità, sempre teso ad avvicinare e favorire l’unione delle cose simili, anche se esse sembrano appartenere a campi molto diversi, lontani tra loro e senza relazioni evidenti.

Si pensi, ad esempio, al rapporto magnetico che lega lo zodiaco, straordinario fiore cosmico a dodici petali attorno al sistema solare, e che da tempo immemorabile gli uomini riconoscono, e il cuore umano, fiore o centro spaziale anch’esso a dodici petali. E’ un esempio di rapporto inesistente per le comuni interpretazioni, ma che non sfugge al Magnete: certamente a ogni petalo del cuore corrisponde un segno dello Zodiaco. In queste correlazioni in futuro si potranno cercare le vere ragioni e le cause degli influssi astrologici che condizionano l’uomo.

Nell’insieme delle infinite correnti e creature e degli innumerevoli mutamenti che muovono, vivono e avvengono nello spazio, il Magnete continuamente seleziona, accosta, raccoglie, raduna e tende, con ordine e metodo, a ricomporre l’unità originaria.

E’ una legge che tutte le creature sentono e sperimentano quando provano attrazione per certe forme, situazioni o altre creature. Sono trascinate verso il basso o verso l’alto secondo la loro coscienze, poichè il Magnete opera indifferentemente, mirando solo all’unità essenziale, senza limitare la libertà: è il vero Amore in atto.

Riconoscere dunque nel Magnete Cosmico, ente spaziale, la volontà instancabile, sempre presente e attiva, equivale a cogliere il primo aspetto dello spazio, o dell’Amore divino.

Non è visibile, come la Luce, ma il cuore vi reagisce e ne sente l’onnipresenza. In modo specifico esso è percettibile alla coscienza, che opera secondo la stessa legge, ed ha la natura molto simile a quella dello spazio, si da potersi identificare questo in quella:

AMORE = COSCIENZA = SPAZIO

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SECONDO ASPETTO DEL POTERE

Il secondo aspetto del potere è riconoscibile nella sua onnipresenza, direttamente connessa con la natura dello spazio. Non si può immaginare, anche nel mondo formale, un autentico potere che non sia presente ovunque, e questa caratteristica è tanto più reale e necessaria quando si tratta del Potere supremo che origina e pervade di sè l’Universo.

Il teorema dell’onnipresenza del Potere discende dal suo primo aspetto, liberatorio, poichè in ogni regione spaziale deve essere presente per distruggere le forme.

Ovunque il Potere agisce, è liberatore, e qualsiasi coscienza, per limitata che sia, è esposta alla sua fiamma purificante.

L’onnipresenza del Potere, diversamente da quella dell’Amore, ottenuta per diretta penetrazione al centro, non aggira l’ostacolo, come quello, ma lo perfora ed è subito in contatto con l’essenza.

Non potrebbe essere altrimenti: un potere periferico ha valore e vigore solo se strettamente connesso a quello centrale; se privo di questo vitale collegamento è destinato a estinguersi.

Questo secondo aspetto è dunque bipolare, cioè presenta due distinte qualità: onnipresenza, che assicura potenza ed efficacia, e capacità di onnipenetrare. Agisce sempre verso il centro e dal centro, punto focale ed essenziale per dare libertà al campo.

 

 

 

[1] L’anno 5.6 – 2020 vede accendersi la Meta “Costruzione degli Ideali” della Tavola del Piano evolutivo, meta che segue, e continua, la nostra focalizzazione sulla Nuova Cultura e Civiltà (5.5 – 2019), vetta ideale del Quinto Settennio (2015-2021) del primo ciclo a 49 anni (1987-2035): la “semina solare” di TPS incide un nuovo sentiero di “immaginazione creativa collettiva” allineata alla pulsazione dei Fratelli Maggiori planetari, solari e cosmici. In particolare, in questo anno di sintesi triadica e idealità  (5.6 – presenza di Plutone 1° R., Giove 2° R. e Saturno 3° R. nel Segno iniziatico di Capricornus), le principali congiunzioni tra i Principi/Luminari solari vedranno la pubblicazione dei 7 aspetti del Potere, dell’Amore e della Luce (tratti dallo scritto “Il Quinquennio” di Enzio Savoini, da “Il Gruppo a Stella”).
L’anno 5.6 si presenta davvero “infuocato” e iniziatico per gli Ideali della nuova Era orientati ad instillare l’Idea della Fratellanza cosmica: Sintesi e Trasfigurazione sembrano essere gli elementi chiave di questo tempo, un processo di Astrazione progressiva che trova il suo coronamento nell’apertura, con la congiunzione tra Giove e Saturno in Aquarius del 2 novembre 2020 (eliocentrica, il 21 dicembre 2020 geocentrica), di una nuova visione planetaria, proprio in vista della Vetta della Decisione del 2025
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