La Manifestazione e la Sostanza universale

In ‘cicli di eternità’ l’Universo si manifesta ad opera del divino Pensatore che, nel fuoco della volontà intelligente che scaturisce dall’incontro fra Spirito e Materia, tiene fermo il Suo Proposito, così dando forma d’espressione ai mondi, governandoli.

La Manifestazione si attua a diversi livelli, da quelli più sottili ai più densi, ad opera di Pensatori via via minori, fino a precipitare nelle miriadi di forme del creato nelle quali la Vita si imprigiona. Da qui il moto s’inverte e prende avvio quel processo di astrazione e liberazione che riconduce le parti all’Uno.

L’assunzione della forma fisica segna dunque un ciclo importante e decisivo: è il punto più basso di discesa in manifestazione della Vita, che si trova qui ad essere avviluppata in un pesante involucro, che le consente soltanto una vibrazione molto lenta. Tale involucro è però un limite che induce la necessità di superarlo, attivando un rapporto, la coscienza, che, sperimentando nel ciclo dell’esistenza, tende ad ‘assottigliare’ la forma, in tal modo liberando progressivamente la Vita. In questo percorso di risalita, la coscienza deve quindi procurarsi gradualmente veicoli adeguati ad esprimerne la vibrazione crescente, traendo a sé dallo Spazio gli elementi adatti.

Occorre quindi tener presente che:

  • Il tipo di forma è determinato dalla qualità della vita entrostante, ovvero dalla totalità degli attributi divini che questa è riuscita a sviluppare;
  • queste qualità sono definite dal divino settenario energetico (i sette Raggi) e che si dividono in due gruppi: le quattro che riguardano i principi inferiori e le tre che si riferiscono ai principi superiori;
  • ciò vale per gli Uomini celesti, per il Logos solare così come per l’Umanità.

Il Logos del nostro Sistema solare, tenendo fermo il Suo Proposito (che in questa incarnazione consiste essenzialmente nel realizzare il principio d’Amore, avendo fissato quello d’Intelligenza nella precedente) trae quindi a sé i Semi della forma, qualificati adeguatamente dalle sette energie di Raggio.

Il Maestro Tibetano, descrivendo la natura della sostanza costruttiva qualificata, introduce però anche l’importante concetto delle Gerarchie creative, dicendo tra l’altro che:

“Se lo studioso tiene presente che la natura della forma dipende dalla qualità della Vita che s’incarna, dovrà tener presenti anche le distinzioni fra i vari gruppi di Gerarchie, poiché le Vite di tali gruppi sono di qualità diverse l’una dall’altra, e le forme mediante le quali si manifestano sono pure distinte e diverse. […] Non si confonda la distinzione fra le gerarchie di Esseri e i sette Raggi, poiché sebbene vi sia un’intima connessione non c’è somiglianza. I “Raggi” non sono che le forme primordiali di certe Vite che “portano nel Cuore” tutti i Semi della Forma. Le Gerarchie sono i molteplici gruppi di vite ad ogni stadio di sviluppo e di crescita, che useranno le forme. I Raggi sono i veicoli, le Gerarchie sono gli utenti dei veicoli, ed è la natura di queste vite e la qualità della loro vibrazione che porta loro, sotto la grande Legge di attrazione, le forme occorrenti. Queste sono le due distinzioni primarie, Vita e Forma, e queste due sono il “Figlio di Dio”, la seconda Persona della Trinità nel suo aspetto costruttore della forma […]”  (1)

Per quanto riguarda il nostro Sistema solare, sappiamo dagli Insegnamenti che alla sua costruzione, oltre ai sette Raggi, concorrono dodici Gerarchie creative (in assonanza con i 12 segni dello Zodiaco ed i pianeti riconosciuti dall’Astrologia), sette delle quali sono manifeste ed in espressione planetaria. Tali Gerarchie sono le vite e la sostanza di tutto ciò che esiste: a tal proposito occorre tener presente il fatto che il corpo fisico denso non è la forma reale, ciò che è invece il corpo eterico vitale.

Solo sette delle dodici Gerarchie creative sono attualmente in attività, poiché quattro delle restanti cinque hanno conseguito la liberazione nel Sistema solare precedente, la cui meta era appunto l’Intelligenza o Manas, e sono considerate astrazioni ed una, che sta per raggiungere la liberazione, è attiva solo sul piano intellettuale. Queste cinque Gerarchie rappresentano e sono la totalità del Manas.

“Ciascuna delle sette Gerarchie di Esseri che sono i Costruttori o gli Agenti attrattivi è (nel suo grado) intermediaria; tutte incorporano uno dei tipi di forza che emanano dalle sette costellazioni. Il loro lavoro di intermediari è quindi duplice:

  1. Sono i mediatori fra Spirito e Materia
  2. Sono i trasmettitori di forza da fonti esterne al sistema solare alle forme del nostro sistema solare”

Ciascuno di questi gruppi di esseri ha pure un carattere settenario, ed i quarantanove fuochi di Brahma sono la manifestazione più bassa della loro natura ignea. Inoltre, ogni gruppo può essere considerato anche “caduto” in senso cosmico, poiché è coinvolto nel processo costruttivo, ossia occupa delle forme di un grado o dell’altro di densità.

Di seguito illustriamo molto sinteticamente le caratteristiche fondamentali di tali sette gruppi di Esseri:

Prima Gerarchia – La prima grande Gerarchia è emanata dal Sole spirituale centrale. E’ il Figlio di Dio stesso, è il Primogenito in senso cosmico, così come il Cristo fu “il maggiore di una grande famiglia di fratelli” e “il primo fiore della pianta umana”. Il simbolo di questa Gerarchia è il Loto d’Oro con i dodici petali chiusi.

Seconda Gerarchia – La seconda Gerarchia è strettamente connessa all’Orsa Maggiore. Ci viene detto che i suoi membri entrarono nel Cuore sacro [del Logos solare] attraverso il secondo ventricolo, e che sono (come è detto nella Dottrina Segreta) i prototipi delle Monadi. Sono la fonte della Vita monadica ma non sono le Monadi; sono molto più elevati.

Terza Gerarchia – La terza Gerarchia creativa è particolarmente interessante. I suoi membri sono chiamati “le Triadi” perché racchiudono le potenze della triplice evoluzione mentale, psichica e spirituale. Queste Triadi di Vita sono inerentemente le tre Persone e il fiore del sistema precedente. Esse sono altresì i deva pronti per il servizio che consiste nel dare ad un’altra Gerarchia certe qualità che mancano. I membri di questa Gerarchia sono considerati i grandi donatori d’immortalità mentre si “tengono in disparte dall’incarnazione”. Sono i Signori del Sacrificio e dell’Amore ma non possono trasferirsi dal corpo eterico logoico nel veicolo fisico denso [i 3 piani sistemici inferiori: i nostri mondi mentale, emotivo e fisico-eterico].

Quarta Gerarchia – La quarta Gerarchia creativa è il gruppo nel quale si trova l’aspetto più elevato dell’Uomo, il suo “Padre che è nei Cieli” (la Monade umana, gli Iniziati). Queste vite sono i punti di fuoco che devono diventare la fiamma con l’intervento della quinta Gerarchia e delle due duplici Gerarchie inferiori, la sesta e la settima.

La quinta Gerarchia (ove si trova la Personalità, il piano mentale umano) risuona con l’aspetto manas, sostanza delle cinque Gerarchie liberate. Le due duplici Gerarchie inferiori, la sesta e la settima, costituiscono il piano astrale (i Signori lunari) e le Vite elementari, il ‘materiale da costruzione’ del fisico denso.

Si vede dunque che, per quanto riguarda l’Uomo, la quarta, la quinta, la sesta e la settima Gerarchia sono, durante il suo ciclo d’incarnazione, il suo stesso sé. Esse sono i “Signori del Sacrificio” e i “Signori dell’Amore”, il fiore di Atma-buddhi” [volontà-Amore]. (2) 

“Tutte queste Gerarchie sono Figli del Desiderio, e sono soprattutto un’espressione del desiderio di vita manifestata dal Logos solare […] Esse sono quindi tutte espressioni della Sua natura d’amore, ed è per questa ragione che nel cuore dell’atomo più minuscolo c’è buddhi o ciò che in questo sistema chiamiamo il fuoco elettrico […]. Ad ogni passo lungo il Sentiero, la portata dell’amore e del sacrificio si amplia man mano che il discepolo riconosce di essere anch’egli in misura minima un Signore di Sacrificio e di Amore […]” (3)

*

Da questi sommari cenni circa le energie e la sostanza del nostro sistema solare emerge con grande evidenza il fatto, sempre sottolineato dai Maestri e per lungo tempo non realmente realizzato in coscienza dagli allievi, dell’unità e dell’interdipendenza dell’Universo, della cui Vita, Qualità e Apparenza siamo parte integrante. Quando subentra tale comprensione, il discepolo diviene in coscienza il Sentiero ed assume il proprio posto ed il proprio ruolo nel processo evolutivo generale, intensificando il fuoco del proprio impegno.

Tale fuoco è alimentato dall’Amore che, ad ogni livello, crea universi.

“Nell’Universo tutto è tenuto assieme dalle proporzioni di una poderosa Gerarchia. Così tutte le energie sono mutuamente legate. Così il filo del cuore connette alla Gerarchia, e questo grande legame costituisce la sostanza universale.” (Collezione Agni Yoga, Ed. Nuova Era, Gerarchia § 398)


Nota: Questo articolo viene pubblicato in occasione della congiunzione fra Venere (Luminare di 5° Raggio, Signore della Mente) e Plutone (Pianeta di 1° Raggio, che distrugge le forma per liberare la Vita) e prelude alla potente congiunzione solstiziale fra Venere e Nettuno (6° Raggio , Signore delle Comunità).

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(1) A.A. Bailey, ed. Nuova Era, Trattato del Fuoco Cosmico pagg. ingl. 1194-5
(2) ibidem, stralci ed elaborazioni da  pagg. ingl. 1196÷1200
(3) ibidem pag. ingl. 1226

 

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