Vivere gli effetti del colore (ultima parte)

In tale Data* è propizio seminare idee, formule e forme-pensiero attorno al tema della Guarigione.

“Lasciami, oh lasciami immergere l’anima nei colori; lasciami ingoiare il tramonto e bere l’arcobaleno.” (Khalil Gibran)

Concludiamo la serie di articoli sul tema del Colore e dei suoi effetti sui “corpi” dell’uomo attraverso altre citazioni sull’argomento ricercate nei libri dell’Agni Yoga e nei libri di A.A. Bailey.

Esaminate l’arcobaleno: non v’è traccia di rossosangue, né di nero; fra le radiazioni superiori si osservano solo colori radiosi e raffinati. Certi colori, che ricordano le sfere superiori, riescono a penetrare sino alla superficie della Terra. Alcuni li amano, in quanto echi del Mondo superiore: altri, all’opposto, preferiscono le tinte più scure, e questa è una distinzione in base alla quale classificare gli uomini. Chi non ama i colori sottili non è ancora pronto per comprendere i mondi superiori. Non frequentate uomini siffatti, che sono avvolti in una nube rossosangue. Sovente ne muoiono, perché è impossibile rigenerarli, e non ci sono rimedi. (AUM, 1)

La qualità dei raggi ha infinite variazioni, ma se ne distinguono facilmente due categorie. Una può essere rivelata all’umanità contemporanea, mentre l’altra raggruppa raggi che richiedono una comprensione spirituale, senza la quale sarebbero molto distruttivi. Ogni raggio può proteggere solo entro i limiti dei suoi colori generici. Se persino un giallo molto intenso è discordante per un raggio violetto, come colpiranno la periferia di un’aura simile tutte le tonalità di cremisi? Con la perfezione si consegue una nuova difesa, per cui si conoscono raggi diversi assorbendoli con quello che ci è proprio. Ci proteggiamo, per così dire, dalla fatica derivante dalle luci diverse con la nostra propria gamma di colori. Ad esempio, chi ha un’aura violetta comincia a vedere ogni cosa in onde blu e viola. Ciò significa che il suo scudo si sta facendo più forte. Invece di ricevere colpi e ferite egli è emerso nel proprio oceano, e i colori estranei sono come assorbiti dalle accumulazioni presenti nell’aura. Ma la difficoltà è che queste non si possono imporre dall’esterno, ma solo evocare dall’interno. È quindi buon segno quando la fiamma dello spirito irradia il colore suo proprio. Ogni aura monocromatica ha in sé tre onde, corrispondenti alle tre sostanze principali: fisica, astrale e mentale. (Foglie del giardino di Morya vol. 2, 164)

Per scorgere segni dell’aura servono la santonina e altri vegetali, ma si tratta di reazioni meccaniche indesiderabili. I veleni finiscono per interessare i centri nervosi, se l’uso è prolungato. Se il cuore è acceso quelle radiazioni vengono percepite in modo naturale. D’altronde ciò che più importa è riconoscere la qualità dell’aura, poiché molti colori vi si mescolano e per capirne l’essenza non basta semplicemente vederli. Ad esempio un’aura azzurra può essere esposta ad una radiazione gialla non confacente e ne risulta un lume verdastro, che però si distingue dal verde puro sintetico; oppure, per un contatto con del cremisi, può apparire il viola. Quindi un’occhiata non basta. Bisogna capire il fenomeno con il cuore. Altro esempio: può succedere che la radiazione si indebolisca per una malattia, e anche in questo caso la coscienza illuminata comprende che la qualità in sé non è scadente, e che si tratta di un mutamento temporaneo, causato da una debolezza accidentale. La radiazione può inoltre essere sottoposta a un influsso esterno, come avviene nelle ossessioni, ma la coscienza ardente ne sa sempre distinguere la vera ragione. Pertanto, a proposito delle future fotografie dell’aura, non dimenticate che la conoscenza-diretta, propria del Fuoco, sarà un fattore indispensabile. (Mondo del Fuoco vol. 2, 277)

Molti casi di paralisi cedono alla suggestione intensa, che riesce anche a bloccare il decorso di varie malattie, come il cancro, la tubercolosi, le ulcere dello stomaco, specie se essa è rafforzata da reazioni psichiche. Si osserverà che la luce scarlatta accresce le sofferenze dovute al cancro, mentre la luce viola agisce come calmante. Le consonanze in chiave maggiore aiutano l’azione di quest’ultima, mentre le dissonanze aumentano i dolori. Non si privino i medici delle occasioni di fare nuove scoperte: avranno da esaminare molte condizioni, ma devono ricordare le vie rigorose della scienza. Se la consonanza è alla base della cura, pensate quali energie sottili sono da applicare a soccorso del genere umano. (AUM, 222)

Essi hanno molto da insegnare sul colore e sul suono e sugli effetti che questi producono sui corpi eterici dell’uomo e degli animali. Quando il genere umano avrà appreso quanto essi hanno da dare, le malattie fisiche saranno annientate e l’attenzione sarà dedicata alle infermità del corpo astrale o emotivo. I quattro gruppi di deva [violetti] sono un insieme di servitori del Signore e hanno il compito specifico di entrare in contatto con gli uomini per impartire loro un insegnamento definito e sperimentale. Insegneranno gli effetti del colore nell’arte di guarire, specialmente della luce violetta nel lenire le malattie e nella cura delle infermità fisiche che originano dal corpo, o doppio, eterico. (Psicologia esoterica vol.1, 123-124)

Giungiamo ora alla parte finale dei nostri pensieri sull’uso del colore in meditazione. Abbiamo trattato l’argomento in modo tale che se gli indizi sparsi in queste comunicazioni vengono seguiti adeguatamente costituiranno la base di alcune conclusioni inevitabili. Queste alla fine si dimostreranno i postulati su cui le nuove scuole di medicina o scientifiche fonderanno la continuazione del loro lavoro. Possiamo riassumere le cognizioni impartite in queste precise affermazioni:

  1. I colori fondamentali della personalità devono essere tramutati in quelli della Triade o triplice Spirito. Ciò si effettua mediante la vera meditazione occulta.
  2. I colori dei quali si occuperà maggiormente il principiante sono l’arancio, il rosa e il verde.
  3. Il raggio viola detiene il segreto del ciclo immediato.
  4. La parte di conoscenza che sarà appresa per prima riguarda le leggi che governano il corpo eterico.
  5. Dallo sviluppo dell’intuizione scaturisce il riconoscimento dei colori esoterici, velati da quelli exoterici.
  6. Il colore è la forma e la forza della virtù (in senso occulto) nella vita interiore.

Ho riassunto i punti pratici che richiedono attenzione immediata. Assumendoli come base di studio lo studente può attendersi di vedere alla fine la completa trasformazione del lavoro svolto sia dalle scuole di medicina che dalle cattedre di psicologia. Posso enunciare alcune profezie che potete annotare a beneficio di coloro che seguiranno.

Previsioni per il futuro

  1. La fraseologia delle scuole di medicina sarà sempre più basata sulla vibrazione ed espressa in termini di suono e colore.
  2. L’insegnamento religioso del mondo e l’inculcare la virtù saranno anch’essi impartiti in termini di colore. Col tempo la gente sarà raggruppata secondo il colore del raggio, ciò che sarà reso possibile dallo sviluppo, nel genere umano, della facoltà di vedere l’aura.
    […]
  1. Si proverà che è possibile distruggere manipolando certi colori e con l’impiego congiunto del suono. In tal modo si potranno provocare effetti terrificanti. Il colore può distruggere, così come può guarire; il suono può disgregare così come determinare coesione; in questi due pensieri è celato il prossimo progresso scientifico del futuro immediato. Le leggi di vibrazione stanno per essere ampiamente studiate e comprese e l’uso della conoscenza della vibrazione sul piano fisico determinerà molti sviluppi interessanti.

Chiederete perché tutto questo trova posto in una serie di lettere sulla meditazione? Semplicemente perché il metodo usato per l’impiego di colore e suono, per promuovere la crescita spirituale, per costruire exotericamente sul piano fisico, sarà fondato sulle leggi che governano il corpo mentale e saranno forme di meditazione. Solo quando il genere umano avrà sviluppato i poteri e gli attributi dinamici del pensiero – poteri che sono frutto della meditazione correttamente praticata – sarà oggettivamente possibile la capacità di usare le leggi di vibrazione.
[…]
La Legge di Vibrazione sarà dunque sempre meglio compresa e si vedrà che governa l’azione in tutti e tre i dipartimenti: del Manu, dell’Istruttore del Mondo e del Mahachohan. Troverà la propria espressione basilare e la propria terminologia in quelle del colore e del suono. Il disordine emozionale sarà considerato un suono discordante; la letargia mentale verrà espressa in termini di lentezza di vibrazione e le malattie fisiche verranno considerate numericamente. Ogni opera costruttiva verrà infine espressa in termini numerici, con il colore e per mezzo del suono.
Ciò può bastare a proposito di questo soggetto e non ho altro da comunicare in proposito. È un soggetto astruso e difficile e solo con la paziente riflessione le tenebre si schiariranno. Solo quando il raggio dell’intuizione colpisce dall’alto il manto delle tenebre (e questo è l’ignoranza che nasconde ogni sapere), le forme che velano la vita soggettiva vengono irradiate e sono note. Solo quando la luce della ragione verrà attenuata dal sole radiante della saggezza tutte le cose saranno viste nelle loro giuste proporzioni, le forme assumeranno i loro veri colori e se ne conoscerà la vibrazione numerica. (Lettere sulla meditazione occulta – 11 settembre 1920)


Note
*Oggi, ad intervalli di 3 mesi, avviene la congiunzione eliocentrica tra Mercurio e Plutone, associati entrambi ai poteri riunificanti e taumaturgici (caduceo/antahkarana il primo, e forze di rigenerazione dopo la distruzione o morte delle forme obsolete il secondo).
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Una risposta a Vivere gli effetti del colore (ultima parte)

  1. Concordo con le affermazioni che sanciscono la forza di suono e luce in sinergia. Ciò implica procedure di guarigione attraverso parola e immagine. Il metodo ArchetHealing che ho messo a punto proprio tenendo in massima considerazione quest’assunto, rivela la potenza e verità della Saggezza antica. Ma occorre tener conto che suono e immagine sono portati alla sintesi mediante il Rito. Senza un rituale che li fonda non esprimono la forza dell’Unità.

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