Il Campo dell’organizzazione Planetaria

Nel primo impulso di quest’anno, dettato dal transito del Sole apparente nella 7 qualità di Capricornus, ci siamo focalizzati sul Proposito dell’Organizzazione. Ora che si trova nel 7 settore di Aries, proviamo a mettere a fuoco il Campo dell’Organizzazione.

Rammentiamo innanzitutto che, come più volte affermato in queste pagine, partiamo dal presupposto che lo scopo generale dell’organizzazione sia l’Unità.

Il Magnete dell’Unità è insito nel Proposito divino e quindi in ogni creatura, figlia del Fuoco e dello Spazio, che da questo procede e che, mentre si allontana in coscienza dalla Casa del Padre per sperimentare nella forma, contemporaneamente traccia una pista magnetica che la riconduce all’Uno. Ogni entità spaziale, essendo magnetizzata, è dunque essa stessa un magnete ed attrae nel suo campo d’influenza le coscienze minori per riportarle sul Sentiero del Ritorno, essendo a sua volta orientata ed attratta dalle maggiori. Un grande processo di unificazione è dunque costantemente in atto nell’Universo.

Il Proposito feconda e magnetizza lo Spazio che, qualificato dal Centro, è il Campo. Il Campo è uno ed è un’infinità di campi, differenziati a seconda della potenza e qualità dei loro centri. Ciascun Centro, o Proposito quindi, se formulato in modo chiaro e tenuto costantemente alla giusta tensione, trae a sé e qualifica la sostanza necessaria al suo compimento, costituendo il Campo nel quale può attivarsi ed operare. In effetti, come i suoni che senza una cassa di risonanza, sono destinati a restare muti, così i Propositi senza un campo pronto a vibrare e a nutrirli non possono prendere vita. Dall’interazione fra Centro e Campo scaturisce la Coscienza che satura il Campo, la cui sostanza diviene via via più adatta al Proposito, consentendogli di esprimersi in modo sempre più chiaro e potente.

Il Campo è dunque quell’ambiente energetico condizionato nel quale ogni proposito può trarre le risorse utili per raggiungere la sua massima espressione possibile. Esso ama incondizionatamente, nutre e tiene in sé tutte le energie, che pone in mutuo rapporto, all’infinito. Raduna gli elementi affini per plasmare forme sempre più idonee a contenere le coscienze che intendono manifestarsi nel ciclo evolutivo, e unisce quelle simili per natura e livello, affinché possano perseguire al meglio la parte del Piano divino che loro compete. E’ il simbolo stesso dell’Unità che va continuamente ricercata, riscoperta e perseguita, nel mondo formale, attraverso l’Organizzazione.

All’Umanità è dato il potere di organizzare e costruire forme.

Le energie, quando entrano in contatto con il pianeta, si differenziano. La ricettività umana intensifica l’organizzazione delle forme. Solo il contatto umano immette le forme nel Cosmo. Mentre l’esistenza del Bello è sancita dal Volere universale, tocca all’umanità realizzarne la potenza. Lo spirito assimila e trasmuta: questo l’uomo deve pensare. Qualsiasi onda di energia cosmica ha la sua predestinazione”.(Collezione Agni Yoga -Infinito II § 309)

Quindi l’Umanità contribuisce a dare vita a questa cassa di risonanza spaziale che definisce il Campo del Proposito dell’organizzazione.

A questo punto proviamo allora a riflettere su quale sia il Campo che il nostro proposito deve fecondare, per dare vita a questo pensiero seme.

In questo momento del ciclo, mentre il settimo sole sta sorgendo all’orizzonte a sancire l’inizio dell’Era di Aquarius, coloro che si sono incarnati per portare in manifestazione il Piano gerarchico per l’Umanità, che prevede un’azione coordinata di tutte le forze di Bene per contribuire ad installare una nuova Cultura e Civiltà sulla Terra, sono chiamati ad operare per organizzare l’Unità ordinata dei Servitori del mondo di ogni grado e livello, affinché la Gerarchia possa contare su una base ricettiva e collaborante al fine di poter preparare la propria esteriorizzazione, ed elevare la vibrazione umana e quindi la sua capacità di risposta.

“ […] l’organizzazione interiore alla quale abbiamo dato il nome di Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, al fine di identificarla e di riconoscerla, non può essere infranta né in alcun modo diminuita, perché è costruita intorno a un importante principio di crescita evolutiva che — una volta conseguita — indica una registrazione in coscienza dell’unità: questa è qualcosa che, una volta registrata e conosciuta, non può essere perduta o rifiutata. Una volta che sia vista e realizzata diventa una realtà per la coscienza del suo possessore, quanto lo è il riconoscimento e l’utilizzazione del proprio corpo fisico. Egli sa che questo è un organismo complesso che costituisce un’unità funzionante per mezzo del principio di vita; è una realtà incontrovertibile nella comprensione dell’uomo intelligente. (A.A.Bailey, Raggi e Iniziazioni pag. ingl.299)

Il Campo nel quale agisce il Proposito della Gerarchia è evidentemente, in prima istanza, l’Umanità e noi, che intendiamo collaborare con tale luminoso corpo di Guide, dobbiamo operare come se fossimo membri di tale Centro planetario. Il Campo del nostro Proposito (inserito in quello gerarchico) di costituire un’unità umana organizzata come una corale maestosa o un “esercito della Luce” che procede guidato dalle stelle, è quindi il livello mentale umano nel quale esso, come un seme, diffuso e ordinato nella matrice spaziale, possa propagarsi e prender vita.

“[…] Spetterà allora all’umanità di precipitare e stabilizzare il bene che ne apparirà, ed essa imparerà a farlo utilizzando la terza energia di Shamballa, l’energia di organizzazione. Il nuovo mondo verrà costruito sulle rovine del vecchio. Una nuova struttura sorgerà. Ovunque gli uomini di buona volontà, sotto la guida del nuovo gruppo di servitori del mondo, si organizzeranno in battaglioni di vita, e loro compito principale sarà quello di sviluppare giuste relazioni umane tramite l’educazione delle masse. Questo significa lo sviluppo parallelo di un’opinione pubblica illuminata, che è (in senso esoterico) la giusta risposta al suono che trasmette la volontà di Dio alle orecchie di chi è vigile. Allora l’umanità uscirà veramente dal deserto, si lascerà i mari alle spalle e saprà che Dio è Fuoco.” (A.A.Bailey, Raggi e Iniziazioni pag. ingl.88)

Realizzata in coscienza l’Unità, comprendiamo che il nostro Proposito, così come il Campo, che continuiamo a definire sempre più precisamente, sono tuttavia infiniti. E’ alla luce di questa consapevolezza che possiamo operare, con gioia, nel mondo delle cause.

“[…] quando si perviene a vedere e la luce fluisce, la rivelazione dell’unità di tutta la vita è un evento semplice e immediato: all’inizio giunge al discepolo come un lampo di meravigliosa realizzazione istruttiva ed istintiva, poi si rafforza, man mano che progredisce, in una comprensione ed un apprezzamento costanti; alla fine produce l’impulso dinamico che motiva tutte le sue azioni”. (A.A.Bailey, Raggi e Iniziazioni, pag. ingl.299)

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