Il Fuoco della Manifestazione

La Manifestazione è l’emersione del Disegno divino. E’ figlia del Fuoco della Vita e di quello dello Spazio: è Essere e Sostanza; è Fuoco dell’Intelligenza; è Fohat, che continuamente feconda l’Universo con una miriade di scintille vitali.

“Nella Manifestazione l’akasha (la prima differenziazione della materia primordiale) si esprime come Fohat o Energia divina; sui differenti piani Fohat è noto come aether, aria, fuoco, acqua, elettricità, essere, prana e termini analoghi. E’ la somma totale di ciò che è attivo, animato, vitalizzato e di tutto quello che si riferisce all’adattamento della forma alla necessità interna della fiamma di vita” (A.A. Bailey, Trattato del Fuoco Cosmico, pag. ingl 44)

Cerchiamo ora di penetrare un poco il mistero della Manifestazione, la Vita che assume forma, attraverso due brani tratti dal testo Infinito 1 della Collezione Agni Yoga, commentati da Enzio Savoini nel testo inedito “Commento a Infinito 1”.

I.1 § 39 – Allorché gli elementi si differenziarono, la forza cosmica non si disunì. L’apparenza eterogenea dei fuochi cosmici è un solo giro della ruota di Fohat. Fohat è in ogni cosa, e molteplici ne sono le espressioni. Urusvati conosce le miriadi di scintille di Fohat, quando le faville di Materia Matrix riempiono lo spazio. Ogni scintilla è il principio dell’Essere. Ogni particella è il principio essenziale delle varie forme. Ogni atomo respira per azione di Fohat. Fohat e le sue scintille sono una sola cosa; e uno è l’Universo, in tutte le sue forme.

La diversità è causata dalla rotazione, ma sempre secondo la legge. Il potere rotatorio e attrattivo arricchisce il Cosmo, esprimendo le attività dei fuochi. Le onde spaziali suscitano, per effetto, la facoltà di creare in modo cosciente. La creatività del Cosmo e l’impulso della coscienza sono i propulsori dell’energia; quindi nulla può dissociarsi nell’Eternità. Lo Spazio è una struttura che migliora di continuo, e grande è la sovrabbondanza di tensione delle forze acceleratrici.

E.S. Qui il Maestro, svolgendo il Suo gran discorso cosmico, introduce concetti-cardine che bisogna capire a fondo per poterLo seguire passo a passo. Quindi l’allievo s’impegna nel commento, a servizio altrui:

Attenti a distinguere fra scintilla e particella. Questi sono i termini usati dal Maestro per indicare con il primo la carica elementare di Fuoco, ossia di Vita, e con il secondo l’elemento minimo e unitario di Spazio, cioè di Sostanza. Non sono semplici immagini simboliche, sono i termini più esatti e basilari per la conoscenza teorica del Tutto. Non si sorvoli su questa pagina dell’Insegnamento. Altrove i Maestro userà vari sinonimi, come “seme vitale” in luogo di scintilla, “atomo” o “centro” in luogo di particella. Ma il concetto base è esposto qui e narra l’intera cosmogonia.

Il processo creativo universale contempla sempre la fusione di due origini: una scintilla accolta da una particella, sintesi feconda di Fuoco e Spazio. Esso è continuo e onnipresente ma è sempre lo stesso: la Vita assume forma se è ricevuta, cioè amata, da un atomo spaziale. Questo è l’amore divino, il mistero, la causa. Questa è l’origine duale di tutte le forme.

Da quel rapporto cosmico e fatale sgorgano le creature, che in sé manifestano le qualità del Padre e della Madre, le quali nel loro insieme ne costituiscono la coscienza.

Infinite sono le scintille, infinite le particelle. Ma queste ultime sono differenziate, ad una ad una, poiché tale è la natura dello Spazio da cui traggono l’essenza. Ciò spiega l’irripetibilità del concepimento e la varietà infinita delle forme.

Il Maestro offre anche un accenno alla diversità fra le particelle spaziali, dicendo che essa “è causata dalla rotazione”. Gli atomi ruotano sul loro asse e sono trascinati da innumerevoli altri moti di rotazione, che li coinvolgono in ruote e anelli sempre più vasti e inclusivi. Perciò essi sono esposti variamente alle scintille, e ne nascono le infinite differenze.

Qualsiasi rotazione presuppone un centro: non è dunque un moto caotico, ma rispettoso di un ordine. E dove si manifestano dei centri deve esistere il Centro assoluto, signore e ordinatore di tutti i movimenti. “Lo Spazio è una struttura che migliora di continuo”.

I.1 § 199 — I mondi lontani possiedono l’energia atomica. L’Universo, che è basato sul moto eterno, si afferma in tutti i processi mediante il fremito della vita, che differenzia e unifica. La vita vibrante pervaade lo Spazio e il suo impulso genera le esistenze.

Quando il principio creativo si manifestò, Fohat creò con il concorso di Materia Lucida, e questa granulazione dell’Essere sparse la vita nello Spazio.

La coscienza umana deve essere trasmutata, se si vuole comprendere la distribuzione delle sfere. I granuli dei mondi non rappresentano le scintille di Fohat, ma esprimono vitalità a varia tensione. La vita palpita in ogni sfera a tensione diversa, e con ciascuna pulsazione deve elevarsi nell’Infinito.

Quando gli atomi sono differenziati, il fremito vitale porta le particelle verso mete diverse, e la forza del Fuoco le combina continuamente fra loro. Invece il processo di fusione degli atomi è soggetto alla legge naturale del Magnete. La coscienza si riunifica nello stesso modo che la forza del Magnete. Durante la separazione, l’istinto guida la tensione di ogni esordio come una nuova forza cosmica. L’esistenza terrestre dell’atomo e della sua coscienza è la vita psichica stessa.

E.S. L’energia atomica di cui qui si tratta (scritto nel 1930) è probabilmente quella stessa, così oggi chiamata, che tanti clamori, lutti e speranze sparge nel mondo dal 1945. Gli allievi prendono atto che i mondi lontani la possiedono e usano senza pericoli, mentre in Terra ancora si esita per ragioni di sicurezza e forse per la grossolanità degli impianti sinora concepiti e fatti. L’energia atomica però è molto prossima all’energia vitale e il discorso del Maestro si estende sino al processo primordiale creativo.

L’allievo propone a questo punto una breve serie di corrispondenze, nel tentativo di capire meglio Fohat e la sua funzione.:

Aspetti                   Spazio, Sostanza, Coscienza           Vita, Essere

1° Volontà              Magnete cosmico                                 Fuoco

2° Amore                Materia Matrix                                      Agni

3° Intelligenza         Materia Lucida                                     Fohat

Questo prospetto intende mostrare il rapporto fra Fohat e Materia Lucida, il quale produce una “granulazione” dell’ESSERE disseminata per lo Spazio. In ogni “grano” (o globulo) palpita una stessa vita (faville di Fohat) ma la sua tensione è variabile, e ciò li differenzia.

Detto in altri termini, gli atomi (che sono centri ignificati) hanno in comune l’energia o l’essenza vitale, ma sono diversi per qualità (tensione) delle particelle spaziali. Ciascuno di essi muove verso la sua meta e il Fuoco li combina assieme, perché è l’elemento unitario. Si ripete: le differenti qualità delle particelle distinguono le rotte degli atomi; l’unità del Fuoco che portano in sé li raduna e li aggrega in nuove formulazioni. E’ il processo di diversificazione.

Il processo di fusione (o di ritorno all’Uno), all’opposto, è governato dal Magnete, che costantemente raccoglie le parti che si appartengono.

I.1 § 66 – Il Cosmo è designato quale grande costruttore e cuore dell’energia primaria. La forza armonizzante e creativa dello Spazio, che reperisce le particelle che appartengono l’una all’altra, è soggetta alla grande psicodinamica dell’evoluzione cosmica. Il Cosmo, il Costruttore, e il suo riflesso, il microcosmo, vivono secondo la stessa legge.

Un infinito processo armonizzante si perpetua nell’Universo. Chi cerca la Verità scopre la bellezza dell’Essere incessante.

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 Nota: Questo articolo è pubblicato in occasione della congiunzione fra Venere (5° R. della Mente e Conoscenza) e Plutone (1° Raggio di Volontà e Potere) nel quinto settore del segno iniziatico di Capricornus (che porta nel Sistema solare il 1°, e 7° R.)

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