Arte ed Espressione

‘L’Arte della nuova Cultura è positiva ed è sorretta dalla volontà di Bellezza.
La nuova Arte concorre a costruire il nuovo modo di vivere umano.
L’Arte è il sorriso della nuova Cultura.
Un progetto ha vero valore solo se bello; e progettare la bellezza ha il nome glorioso di Arte, che è autentica e duratura ricchezza.
L’Arte è mestiere, e il mestiere è Arte. Non c’ è vera differenza fra i due.
Lavoro e Arte non sono disgiunti. Qualsiasi genere di lavoro può assumere valore d’ Arte, se produce bellezza.
L’Arte è la grande speranza dell’unione concorde del genere umano, e fra questo e gli altri regni di natura.
Le regole dell’Arte sono molte, e molte le arti dell’esprimere, ogni uomo ha le sue, e quando le riconosce e impara ad applicarle, produce bellezza. Eppure l’Arte resta una sola, e una sola la regola. Il mondo di oggi è infelice e desolato perché‚ le ha perdute.
L’unione ritrovata delle due, Arte e Regola, benedirà le opere della nuova Cultura’. (1)

‘Non appena si parla di Arte il pensiero si accende, per il grande significato che il concetto ha assunto nei millenni e per il valore delle sue espressioni. Gli uomini hanno sempre amato l’Arte … L’uomo non può fare a meno dell’Arte, anche se non ne ha ancora compreso a fondo la natura e la Legge. E come esaurire l’infinito? Quando tutto crolla o rovina, e più nulla resta a salvarlo dalla barbarie, l’Arte continua a testimoniare quei valori ch’egli ha voluto abbattere e denigrare. Seppure mal compresa, seppure inattiva e come estranea al mondo della fredda ragione, l’Arte lo attrae e lo guida per i suoi sentieri misteriosi. Nasce nel cuore e protegge l’uomo dalle iatture che gli procura il cervello.
Ciascuno la scopre in sé quando è maturo abbastanza da saperne riconoscere i segni. È la prima e l’ultima consolazione, non reagisce agli schemi che l’intelletto vorrebbe talora fissarle, è comprensiva e vasta quanto lo Spazio. La si cerca e la si trova non solo con il pennello, o il compasso, o lo scalpello, o il flauto, ma con ogni respiro perché è inseparabile dalla Vita.

Tutto ciò che l’UNO vuole e il DUE ama e il TRE progetta viene riflesso dal QUATTRO, ed è Arte.

È l’Arte di vivere, la suprema fra tutte. L’uomo è chiamato a fare della sua esistenza oggettiva un’opera d’arte, nella libertà più ampia e completa. Poiché sgorga dal centro, essa coinvolge e trasforma ogni azione ed è presente e attiva in tutti gli approcci. La vera Scienza (oggi ancora ignota) non è estranea all’Arte; né lo sono la filosofia, la religione e neppure la politica o l’economia, e nemmeno l’amore, che tutto comprende e rivela ed è il compagno più fedele dell’Artista.
Questi tempi sono oscuri e poveri perché l’Arte tace. Ma ciò è vero solo in senso superficiale. Invero essa vibra anche ora nell’animo, e lo dimostra il fatto che la si cerca e la si invoca.
Si tornerà a comprendere che le vie della vera comunione pan-umana scaturiscono proprio dall’Arte. Le sue tracce lievi e sorridenti cementeranno assieme i popoli, molto meglio di altre pseudo-visioni che li hanno crudelmente separati …
Moltissimo è da compiere per penetrare nell’ideale artistico, nelle sue Regole, e valutarne gli effetti… Un giorno si capirà che il puro principio dell’Arte è ben più potente delle odierne politiche e degli eserciti; ma prima bisognerà purificare le odierne teorie estetiche da quel miscuglio di emotivo, intellettuale, incerto, corrotto e fumoso che oggi le guasta.
Il lume dell’Arte è il più chiaro. Nulla meglio rivela l’imperfetto, lo scorretto, il debole, l’inesatto, il falso. L’opera d’Arte, sia essa espressa in un oggetto o pensata nel cuore, è una verità, e alla sua luce si dileguano le concezioni moderne, talvolta demenziali e tenebrose…
L’Arte è la grande speranza dell’unione concorde del genere umano, e fra questo e gli altri regni di natura. Ciò che mai si ottiene con le armi, la meta non raggiunta dalle religioni combattenti, l’obiettivo mancato delle ideologie di ogni tipo, sarà raggiunto dall’Arte, dalle Muse segrete che abitano gli spazi e ne curano le immensità… ‘. (2)

L’autore di tali riflessioni, Enzio Savoini, illuminato pensatore del nostro tempo, sosteneva anche:

  • che l’Arte è il servizio dell’esprimere e l’esprimere serve veramente quando diventa Arte e non ha altro limite che l’orizzonte, che non è il suo confine, ma il portale di accesso del mondo;
  • che la concezione del Bello è fulminea mentre l’espressione è graduale. Prove, tentativi, pazienza sono passi e virtù necessari;
  • che molte espressioni occorrono per manifestare un solo grano di vera Bellezza … e progettare la bellezza ha il nome glorioso di Arte;
  • che l’Arte esprime la comunione con il divino, perciò è sacra.

E scriveva:

“L’esprimere tende a creare un’immagine della realtà spirituale. Il pittore che dipinge un cielo fra i monti è forse convinto di ritrarre e interpretare un paesaggio naturale o fantastico, ma in verità manifesta una visione del Cielo interiore.
È indubbio che anche l’esprimere deve seguire un piano, basando sulla capacità di riflettere all’esterno ciò che vive nella realtà interna: ne dipendono il successo è l’utilità dell’opera. Ogni singola unità creativa ha riposta in sé questa facoltà, che usa secondo la propria maturità spirituale.
Nell’atto espressivo i fuochi della Vita e dello Spazio devono essere fra loro in un dato equilibrio: altrimenti l’immagine è scorretta o difettosa e dunque fuorviante. Le corrispondenze non sono perfette e si apre un divario disastroso fra dentro e fuori: questi due mondi fra cui gioca l’esprimere si differenziano e appaiono la falsità e l’illusione, dalle quali prima o poi occorrerà riscattarsi per recuperare la verità svisata dalle immagini.
Nell’uomo, vero creatore, l’esprimere esige arte. Ecco un concetto mirabile, segreto, indefinibile dall’intelletto che è incapace di capirlo. È una benedizione cercata e ammirata ma ancora male esplorata. Poco o niente si sa del suo potere, che unisce la Terra al Cielo, l’imago alla realtà, annullando le separazioni fra questa e le sue molteplici espressioni viventi.
Le scintille del Fuoco della Vita e le fiamme del Fuoco spaziale, se fra loro in commensura, annientano le distinzioni di livello senza turbare l’ordine universale. Così con i mezzi più semplici, con tre fiori e una pietra, si può descrivere il Bello supremo. L’esprimere gioca con i massimi poteri, poiché la sua Via riporta all’Uno.
Si supponga ora di frantumare l’insieme unitario dei pensieri e dei concetti sinora esposti a proposito dell’esprimere. Non se ne ottiene una polvere o una farina, poiché‚ l’unità, anche ridotta in frammenti, resta tale, e ogni sua particella è un vero seme vitale, capace di riprodurre l’intero: è questa la divina meraviglia del seme. L’albero originario, avendo frantumato se stesso nel suo processo produttivo, lascia molte minuscole testimonianze di sé, ognuna delle quali è in grado di ricostruirlo semplicemente esprimendo la propria realtà interiore.
È dunque bene spandere nello Spazio i semi della concezione dell’arte quale espressione del reale, sia per le ragioni ora dette, sia perché l’uomo stesso è un seme di divinità, e accentra in sé i poteri della Terra e del Cielo” (3)

Per chiarire il significato dei termini: Arte, Espressione ed Esprimere, giova anche ricordare quanto indicato nel glossario di questo sito.
Arte, si legge, significa creazione che tende alla migliore composizione. La radice indoeuropea *AR-/*OR-/*UR-, indica movimento verso, collegare. In Sanscrito arth significa tendere a ottenere; artha, scopo, valore, arya, nobile, ben composto. In Italiano hanno la stessa radice: Origine, Orizzonte, Oriente, Aratura, Ara, Ordine.
Espressione, deriva dal latino expressio, col significato di “espulsione ottenuta a forza, lo spremere, il far uscire strizzando, premendo”. Il sostantivo deriva dal verbo exprimere, il cui participio passato è expressus, premere fuori, spremere, composto da ex, fuori di, e da premere, premere, per cui letteralmente “spremere, far uscire esercitando pressione”.
Termine particolarmente usato in connessione con l’arte: con Espressionismo si intendeva indicare, nel Primo Novecento, in reazione al Naturalismo e all’Impressionismo, un Movimento artistico che intendeva dare forza al moto dall’interno all’esterno, dall’anima dell’artista al mondo oggettivo.

Per cui “espressione artistica” indica il modo creativo di manifestare il rapporto tra mondo interiore ed esteriore, attraverso vari tipi di segni, simboli, regole e mezzi; e, attribuendo una valenza ancora più ampia alla parola “arte”, può indicare la manifestazione creativa dell’essenza in armonia con il fluire della Vita.
Esprimere, infine, significa estrarre l’essenza.

Già queste poche note riescono ad evidenziare, con semplicità, il valore dell’Arte e della sua espressione.

In Occidente, la nuova dispensazione di Insegnamento riuscì, quindi, ad influenzare il complesso mondo degli artisti e non solo. Come poc’anzi detto, all’inizio del secolo scorso, una nuova concezione dell’Arte iniziava ad illuminare le menti. Si porta ad esempio, un pensiero espresso da Vassilij Kandinskij, il padre dell’arte astratta:
L’armonizzazione del tutto sulla tela è la via che conduce all’opera d’arte. Ho visto tutti i miei colori attraverso l’occhio della mente… Ogni opera nasce così, come nasce il Cosmo, attraverso le catastrofi che dal caotico frastuono degli strumenti vanno a formare una Sinfonia, la Musica delle sfere. La creazione di un’opera è la creazione del mondo…l’arte della nuova epoca non potrà che essere un’arte spirituale’ …
“compiere la ricerca interiore attraverso l’arte è lo scopo … la creazione artistica è il primo passo verso la creazione di un mondo che sia già apparizione della trascendenza” …
“la vita spirituale, di cui l’arte è una componente fondamentale, è un movimento ascendente e progressivo, tanto complesso quanto chiaro e preciso. È il movimento della conoscenza”.
O dal celebre fisico e filosofo Albert Einstein: “l’arte è l’espressione del pensiero più profondo nel modo più semplice. Quando la soluzione è semplice, Dio sta rispondendo. Quando il mondo smette di essere la scena delle nostre speranze e desideri personali, quando lo affrontiamo come esseri liberi che contemplano, domandano e osservano, allora entriamo nel regno dell’arte e della scienza”.

Col tempo si è radicata l’idea che l’Arte ha il potere di indurre l’uomo a fermarsi per contemplare, riflettere e osservare, e quindi arrestare il fluire e refluire delle sue azioni e delle sue passioni, per immobilizzare la vita spirituale e guardarla. E che l’Arte ha la capacità di aiutare in tal modo l’uomo a raggiungere una più profonda comprensione, a cogliere lumi della realtà, a ridisegnare la vita secondo i principi del Bello, del Buono e del Vero, e, come sosteneva E. Savoini, a fare della esistenza oggettiva un’opera d’arte, nella libertà più ampia e completa.
Questa è l’Arte che coinvolge e trasforma ogni azione. Le sue espressioni possono cambiare nel corso del tempo secondo l’evoluzione dell’uomo e delle sue percezioni, ma l’ascolto dell’interiorità e il dialogo con il Divino ne rimangono le sue basi fisse, così come il suo linguaggio che sgorga dalla Luce del Cuore e ai cuori si rivolge.

“La vera Arte, inseparabile dalla Vita e dalla Verità, è fondata sull’Amore (la Seconda Energia o Raggio della Vita), che tutto accoglie e tutto dà, come lo Spazio.
Il Cuore dell’Umanità Una, di quello Spirito umano che risorgerà sempre da ogni crisi per quanto orribile essa possa essere, sa sempre quale sia la soluzione, lo splendore del Vero, la vera grande Bellezza, e la può e deve, ciclicamente, rievocare, sognare, attestare. (4)

L’Arte è la prima e l’ultima consolazione, non reagisce agli schemi che l’intelletto vorrebbe talora fissarle, è comprensiva e vasta quanto lo Spazio. La si cerca e la si trova non solo con il pennello, o il compasso, o lo scalpello, o il flauto, ma con ogni respiro perché è inseparabile dalla Vita… L’opera d’Arte, sia essa espressa in un oggetto o pensata nel cuore, è una verità, e alla sua luce si dileguano le concezioni moderne, talvolta demenziali e tenebrose…
L’Arte … è per sua natura il regno della grazia lieve e solenne …
Il doppio fluire dell’Arte [è] dall’alto in basso e dall’infimo al sublime …
L’Arte è la grande speranza dell’unione concorde del genere umano, e fra questo e gli altri regni di natura. Ciò che mai si ottiene con le armi, la meta non raggiunta dalle religioni combattenti, l’obiettivo mancato delle ideologie di ogni tipo, sarà raggiunto dall’Arte, dalle Muse segrete che abitano gli spazi e ne curano le immensità … La sua vastità può sembrare vertiginosa, ma l’Arte non cura la quantità, dato che grande e piccolo non resistono alla sua luce. Né rimangono le distinzioni costruite dall’uomo, ombre vane sull’ombra”. (5)

Ma allora come comprendere la qualità delle sue espressioni? Il Maestro dell’Agni Yoga così risponde:
‘Su che affermerai la misura delle tue opere?
Se sono utili al mondo, la loro misura è grande.
Su che affermerai la qualità delle tue opere?
Se sono benefiche all’uomo, la loro essenza è buona.’ (6)

E ciò che è ‘buono è bello
il bello è giusto
il giusto è vero
il vero è reale
il reale è armonico
l’armonico è regolare e il regolare irradia.

L’Universo è percorso da grandi correnti concatenate che trascinano la coscienza verso il Supremo.
Questi sono i cardini, le basi sicure … e oggi molto si soffre perché nella coscienza umana sono coperte di polvere… (7)
Da qui ne deriva che brutto è, semplicemente, tutto ciò che è inutile e dannoso all’Evoluzione, mentre bello è ciò che è utile e benefico per tutti.

Nell’insegnamento si legge che fra le Sette Sorgenti di Vita vi è il ‘Signore di Armonia, Bellezza ed Arte. Sua principale funzione è di creare Bellezza (quale espressione di verità) con il libero rapporto reciproco fra vita e forma, erigendone il disegno di bellezza in accordo con il piano iniziale, quale è nella mente del Logos solare. Il corpo di manifestazione di questa Vita non è rivelato, ma le attività che ne emanano creano quella combinazione di suoni, colori e linguaggio musicale che, tramite la forma dell’ideale, esprime l’idea originante. Il quarto Signore, di espressione creativa, riprenderà l’attività sulla Terra fra circa seicento anni, per quanto le prime fioche impressioni della Sua influenza già si possano percepire, e nel prossimo secolo (il XXI) si assisterà ad un risveglio dell’arte creativa in tutte le sue ramificazioni’. (8)

Ed ancora:

Uno dei raggi del settenario basilare incarna in sé il principio d’armonia, e questo quarto raggio di Armonia conferisce ad ogni forma ciò che produce bellezza ed opera attivamente per armonizzare tutti gli effetti emananti dal mondo delle cause, che è quello dei tre raggi maggiori. Il raggio di bellezza, arte e armonia produce la qualità dell’organizzazione tramite la forma. In ultima analisi è il raggio dell’esattezza matematica, e non quello dell’artista, come molti sono inclini a pensare. L’artista può appartenere ad uno qualsiasi dei raggi, così come l’ingegnere o il medico, il costruttore o il musicista. Che ciò sia ben chiaro, poiché a questo proposito vi è molta incomprensione … ciascuno dei grandi raggi ha una sua maniera di insegnare la verità agli uomini, che è suo contributo peculiare, ed in tal modo li evolve con un sistema o una tecnica qualificata dal raggio e quindi specifica ed unica.
Il quarto raggio essenzialmente affina, produce la perfezione nella forma, ed è il principale operatore che usa le energie di Dio in modo tale da far conoscere veramente il Tempio del Signore nella sua vera natura, come ciò che “ospita” la luce. Così la Shekinah («presenza reale» della Divinità) splenderà nel luogo segreto del Tempio in tutta la sua gloria. (9)

Oggi l’’uomo, che può essere stimato come l’incarnazione imperfetta del Quattro, sembra starsene sospeso e senza visione, dimentico della Regola dell’Arte, sembra aver perso il contatto vivificante e organico dell’energia del 7° Raggio … quell’energia necessaria per ottenere ordine dal caos, ed il ritmo dal disordine. È questa l’energia che porterà il nuovo ordine mondiale che tutti gli uomini attendono; essa ristabilirà gli antichi capisaldi, indicherà le nuove istituzioni e le forme di civiltà e di cultura che il progresso umano richiede, e alimenterà la nuova vita e i nuovi stati di coscienza che l’umanità avanzata registrerà sempre di più. Nulla può arrestare quest’attività.
Il suo effetto sull’umanità sarà quello di:
– Intensificare la creatività umana facendo nascere così la nuova arte quale base della nuova cultura e come fattore condizionante nella nuova civiltà …
– Sviluppare quest’arte che sarà segno di rispondenza sensibile alle idee e che saprà accenderne le giuste espressioni, arte che sarà la gloria dell’era dell’Acquario. (10)

In tal modo l’opera d’arte non sarà più figlia del mondo emotivo, ma avrà le sue radici nella mente.
Si saprà come proiettare forme-pensiero ben costruite. L’arte sarà interiore. Ciò segnerà la sua comunione con il Sovramundano, da cui trarrà ispirazione e maestria.
Si saprà come dare vita a forme-pensiero per il Bene comune. La bellezza sarà riconosciuta come scienza esatta, e ogni conoscenza diventerà bella. Sarà anche usata come arma potente per dissolvere tenebre e malizie.
Si affermerà un’Arte unitaria, seppure diversa secondo le etnie e le loro culture. Vi si ritroveranno elementi di tutte le arti del passato. (11)

A tutti è offerta questa bella occasione data dal grande risveglio di quest’Arte Reale che compone le cause, prescritto all’alba della nuova Era.
Anche l’Insegnamento ora disponibile in Occidente addita e prepara ad una superiore attività mentale, affascinante e promettente. Ne declina le regole, i requisiti, le modalità.
Ma, come diceva Enzio Savoini, è necessario fidare nella potenza reale della costruzione interiore, che precede l’azione concreta. In caso contrario, ovvero se si continuerà a seguire gli impulsi anziché i pensieri, si potranno ottenere solo effetti temporanei e inefficaci sulle situazioni presenti, senza contribuire a creare le cause travolgenti delle future.

Ed ecco la maestria del nuovo ‘artista’, abile e indifferente al tornaconto personale. Tanto è bravo, e tanto ama, che neppure si dà la pena di produrre oggetti, ma solo pensiero. Spande amore con ogni gesto e non tende a guadagno di sorta. Non c’è forza che possa trattenerlo nel campo degli inganni. Genera un potente campo magnetico, ma ne resta libero. Quella sua creazione, per le leggi del magnetismo spaziale, sarà causa di rotazioni e sviluppi, ossia di cicli donatori d’esperienza e libertà. Qualunque ne sia la portata, questo artista è un Logos. Non crea opere distinte, ma un campo fertile per la vita e l’evoluzione, così moltiplicando e Vita e Amore”. (12)

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Nota: In questo 4° anno del 5° settennio che vede il pensiero orientato al settore della Tavola del Piano dedicato all’Arte della nuova Cultura, questo è il 6° appuntamento di quel ciclo che intende percorrere nel Cielo eliocentrico la via tracciata da Venere, il Luminare Custode del 5° Raggio, la Mente costruttrice del Sistema.
È bello ricordare che Venere è indicato dall’Insegnamento come il Signore della proporzione aurea, Colui che assume in sé il canone della Bellezza armonica, quel rapporto che, legando assieme, in modo indiscutibile, le creature al Creatore, senza sminuire alcunché, rappresenta una delle proposizioni più elevate che meglio definisce la Gerarchia degli esseri e dona al sistema Bellezza sovramundana.
Tutto questo diventa particolarmente significativo per questo nostro Pianeta e per noi umanità, perché Venere risulta essere “l’alter ego” della Terra, il pianeta supplementare e complementare della nostra Casa celeste, che sta alla Terra come il Sé superiore sta alla Personalità.
Ritornando a questo 4° anno ricordiamo anche che il suo colore di fondo è dato dal 5° Raggio, il Raggio della Scienza e della forza manifestante che guida l’Opera rivolta a costruire (dal piano mentale in giù) la Nuova Cultura e Civiltà, e dal suo 4° aspetto alimentato dall’energia del 4° Raggio: Armonia, Bellezza, Modello, Riferimenti, Arte.
Gli appuntamenti di questa agenda sono, pertanto, stati fissati nei giorni in cui la nostra Guida solare si verrà a trovare nello spazio colorato dalla 4° qualità, sacra alla Nuova Arte planetaria, dei 7 Segni indicati dall’Insegnamento esoterico, quali principali trasmettitori per la veniente Era di Aquarius, delle 7 energie della Vita, i 7 Raggi (v. documento: Ritualità solare e effemeridi per l’anno 2018).
Ecco i ‘passi’ di Venere (la Mente costruttrice) nel cerchio dello Zodiaco (il Cuore a 12 petali del Sole, di Vulcano Sposo solare di Venere) secondo la 4^ qualità sacra alla nuova Arte planetaria:
– Venere nella 4ª qualità di Aries/1º Raggio (4 marzo, 15 ottobre): Arte del Governo;
– Venere nella 4ª qualità di Cancer/3º Raggio (28 aprile, 10 dicembre): Arte dell’Economia;
– Venere nella 4ª qualità di Leo/ 5° Raggio (18 maggio): Arte della Scienza;
– Venere nella 4ª qualità di Virgo/2º Raggio (5 giugno): Arte dell’Educazione;
– Venere nella 4ª qualità di Scorpio/4º Raggio (13 luglio): ARTE ED ESPRESSIONE;
– Venere nella 4ª qualità di Sagittarius/6º Raggio (31 luglio): Arte della Comunicazione;
– Venere nella 4ª qualità di Capricornus/7° Raggio (6 gennaio, 19 agosto): Arte dell’Organizzazione.
1) liberamente tratto da scritti inediti di Enzio Savoini.
2) tratto da Le Mete Lontane di Enzio Savoini, ed. Nuova Era.
3-4-5) liberamente tratti da scritti inediti di Enzio Savoini.
6) tratto da Appello § 410, Collezione Agni Yoga.
7) liberamente tratto da scritti inediti di Enzio Savoini.
8) estratto da Trattato dei sette raggi vol. 1°,  di Alice A. Bailey, ed. Nuova Era
9) estratto da Trattato dei sette raggi vol. 1°,  di Alice A. Bailey, ed. Nuova Era
10) estratto da Trattato dei sette raggi vol. 2°,  di Alice A. Bailey, ed. Nuova Era
11) liberamente tratto da scritti inediti di Enzio Savoini.
12) liberamente tratto da scritti inediti di Enzio Savoini.
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2 risposte a Arte ed Espressione

  1. TPS Editor dice:

    I testi finora pubblicati sono reperibili qui: https://www.editricenuovaera.org/?page_id=3403. Per altre richieste specifiche si può contattare la redazione.

  2. Matteo Benacchio dice:

    Domamda ma gli scritti inediti di savoini sono reperebili? O lo saranno in futuro?

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