“Per ammettere e accettare il Fuoco come la via della Gerarchia, come la via dell’amore e della compassione bisogna essere irrevocabilmente consacrati, con tutto il cuore. Solo così le piccole scintille divengono giganti di fiamma”. (Mondo del Fuoco I § 9)
La presenza di Giove in Gemini è stata caratterizzata dal Magnetismo dell’Amore, elargito a piene mani dal 2° Raggio di cui Luminare e Segno sono veicoli.
In questo Segno d’amore le coscienze si sono temprate e il fuoco del coraggio è diventato lo scudo che preserva dalle frecce della separatività e dell’inganno.
Oggi Giove, potente Signore dello Spazio celeste, forte dell’eredità di questo Amore, pone, per lo sguardo eliocentrico, la sua dimora in Cancer ove coltiva l’Inclusività, quell’abbraccio onnicomprensivo che riconosce l’inerente divinità celata in ciascuno e la onora.
L’opposizione che Venere, all’ultimo grado di Sagittarius, traccia con Giove incide poi nello spazio un ardente desiderio di fusione ed Unità.
L’Umanità, soprattutto in quest’anno 2025, è chiamata quindi a fondere personalità ed anima, a riscoprire tutti quei preziosi valori che le appartengono ma che ha smarrito, perdendo l’orientamento e la capacità di migliorarsi ed evolvere.
Le forme che, al tocco plasmante di Giove, nasceranno in Cancer, innervato dall’energia di 3° e di 7° Raggio, saranno forme luminose e perfette, rese pure dalla forza degli eterni valori, trasparenti dall’innocuità della saggezza, invincibili dalla forza costruttiva dell’Amore e rilucenti di bellezza dalla forza stessa della Luce creativa.
“La Luce è creativa.” – ci ricorda l’Insegnamento – “La Luce è la manifestazione di terzo Raggio, detto anche Intelligenza attiva. E’ lo splendore, l’irraggiamento. La Luce crea, ossia dispone le cause, i progetti, i programmi. (…) Per prima cosa la Luce illumina il campo; le energie ivi presenti e che si corrispondono entrano allora in tensione, e dalla coordinazione nasce la bellezza. Potrebbe esistere bellezza senza Luce?”. (E. Savoini, Commenti a Infinito II, Nuova era, 2003, p. 150)
Il passaggio di Giove in Cancer è stato preceduto dal trionfo della Luce che irradia dal Wesak, il Plenilunio di maggio (12 maggio, ore 18.58), Data eccezionale in questo 2025 per il Conclave centennale dei Maestri.
Tanto fulgore non è altro che un sommo incontro di Luce, Saggezza ed Amore, resi tangibili dallo scambio ‘cardiaco’ tra le energie del Buddha e del Cristo, gli officianti di questo solenne rito annuale.
Il lampo energetico della Pasqua, che a sua volta precede il Wesak, ha visto l’emergere della sostanza dai legacci della materia tramite la Resurrezione ove il Sole/Cristo vince la morte e proclama il potere della Vita. “La resurrezione dello spirito nell’uomo, in tutte le forme, in tutti i regni, è l’obiettivo di tutto il processo evolutivo, e questo implica liberazione dal materialismo e dall’egoismo” (A.A. Bailey, Esteriorizzazione della Gerarchia, ing. 470).
Lo spazio, rinnovato e pronto a ricevere ancora più luce, si è così disposto a celebrare la festa del Wesak “… la festa del Buddha, Intermediario spirituale fra il sommo centro spirituale (Shamballa) e la Gerarchia. Il Buddha è Espressione della Saggezza di Dio, Incarnazione della Luce, è Colui che addita il Proposito divino”. (Ibidem, ing. 421)
Attraverso l’Occhio aperto di Taurus anche l’Umanità si è volta oltre il Sistema solare, e via via, verso le energie dello Zodiaco, e poi ancora oltre, nelle profondità del cosmo che, come sappiamo, pulsa e vive in noi inondando le nostre coscienze di questa stessa luce superna.
Sempre a proposito del Wesak l’Insegnamento sollecita a “… fare del Wesak (al Plenilunio di Maggio) una festività universale e riconosciuta, utile a tutti gli uomini di tutte le fedi. È la festa in cui i due Capi divini, dell’Oriente e dell’Occidente, collaborano ed operano nella più stretta unione spirituale; il Cristo e il Buddha usano ogni anno questa festività come punto d’ispirazione per il lavoro dell’anno successivo. Cercate di fare lo stesso. Le energie spirituali in quel momento sono disponibili in modo eccezionale.” (Ibidem, ing. 641)
Forti di queste potenti energie che inondano lo Spazio sistemico possiamo pertanto guardare alla Gerarchia, il Modello spirituale che attrae le coscienze verso la Realtà del Padre.
In questa ‘ascesa’ verso l’alto l’Umanità è coadiuvata anche dall’energia di Mercurio che il 15 e il 17 maggio, a corona del passaggio di Giove in Cancer, si porrà in regime di congiunzione dapprima con Saturno quindi con Nettuno, entrambi nei gradi finali di Pisces, nonché dalla potenza della duplice quadratura tra Venere, Giove e Nettuno che semina nello spazio scintille di Amore, Aurea Costruttività e di Compassione.
Le domande che l’Umanità si pone in merito alla sua esistenza e al suo ruolo, planetario e cosmico, trovano le risposte nella ‘profondità dell’invisibile’ dove la ‘divina inquietudine’ di Nettuno viene illuminata dalla potenza della Luce di Saturno che scava nelle pieghe della forma per trarne la purezza dell’essenza.
Mercurio, Signore del Mondo delle Idee, condurrà poi l’Umanità nel fuoco ardente di Aries dove, sul finire del 2025, Saturno e Nettuno si congiungeranno liberando la potenza sfolgorante dei Modelli eterni, quei modelli che dovranno diventare ‘sostanza’ in seno all’Umanità per dar vita ad una Nuova Cultura e Civiltà.
L’azione di collegamento tra alto e basso, favorita dall’opera di intermediario propria di Mercurio, rinsalda l’unione tra Umanità e Gerarchia, eleva e tende le coscienze, mette in vibrazione tutte le corde interiori affinché sappiano cogliere l’Appello che, in questo 2025, risuona potente nello Spazio.
Come ricorda l’Insegnamento “Riconosci l’appello anche nel cadere d’un petalo di rosa. La vita è piena di appelli – il fuoco ti porta sulla vetta dei Misteri”. (Appello § 134)
La risposta all’Appello è quel primo passo che consentirà all’Umanità di riconoscere la realtà della Gerarchia e di collaborare al Piano evolutivo planetario, di cui la Gerarchia è custode e promotrice.
Il Maestro Tibetano sottolinea che “… è in corso un nuovo grande movimento ed hanno luogo un’influenza e un’azione reciproche [tra Umanità e Gerarchia] enormemente accresciute. … alla grande Assemblea generale della Gerarchia (che si tiene ogni secolo) del 2025, molto probabilmente verrà stabilita la data del primo stadio di esteriorizzazione della Gerarchia”. (A.A. Bailey, Esteriorizzazione della Gerarchia, ing. 530)
Questo significa che il 2025 è l’anno spartiacque tra quello che potremmo chiamare ‘vecchio mondo’, costruito e regolato da vecchie infrastrutture e modalità operative, oltre che di coscienza, e un mondo ‘allo stato nascente’ che si sta pian piano coagulando attorno ad un cambiamento della coscienza umana, tesa alla Fratellanza, all’innocuità e alla Cooperazione.
Questo passaggio sarà coadiuvato, in un futuro non preventivabile, dalla presenza, non solo sui piani mentali ma anche fisici, dei Maestri di Saggezza che fanno parte della Gerarchia, dando inizio al processo di esteriorizzazione di cui si fa cenno nell’Insegnamento. Un processo che può essere favorito ed accelerato dalla risposta e dal comportamento dell’Umanità che si trova, in questi anni conflittuali e confusi, a dover scegliere con chiarezza quale sentiero evolutivo imboccare. L’energia di Giove in Cancer, che accompagna l’Umanità in questo frangente, offre dunque Amore costruttivo ed inclusivo affinché ciascuno possa trovare il suo posto nella grande catena luminosa che conduce verso il Creatore, consapevoli dell’importanza di rimanere solidali alla Gerarchia e consapevoli che il dono del libero arbitrio è un dono di grande responsabilità che va maneggiato con saggezza e lungimiranza.
“Domanderanno: “Come fate a pensare un Creatore Che non conoscete”? Rispondete: “In modo storico e scientifico conosciamo i Grandi Maestri che hanno creato la qualità della nostra coscienza”. “Riconoscendo l’influenza ideologica dei Maestri, non limitate forse la vostra libertà?” Dite: “La libertà ha una qualità notevole; se davvero esiste, nulla può limitarla. Il corpo può essere incatenato, ma nulla può diminuire la coscienza, se non la bruttezza. Quando ci innalziamo nella libertà, dobbiamo difenderci da ciò che è brutto. Se vogliamo esaltare la materia, dobbiamo pensare al bello con saggezza”. (Illuminazione § 322)