L’Umanità è Volontà

Oggi la nostra Terra, dal cui Logos traiamo vita, movimento ed essere, si congiunge, all’incipit di Aquarius, segno del Servitore e del Servizio, a Plutone, potente pianeta di primo Raggio, connesso alla Volontà e al Potere.

Plutone è il distruttore delle vecchie forme non più commensurate alle energie sorgenti e quindi, nei prossimi 20 anni in cui transiterà in Aquarius, segno della nuova Era  ormai prossima, opererà quale Agente del divino Proposito per liberare il campo da quelle strutture mentali obsolete che creano, in seno all’Umanità, ostacoli alla crescita dei primi germogli di un nuovo pensiero che dovrà produrre, nel ciclo, l’emersione di una Nuova Cultura e Civiltà.

I Discepoli del Mondo saranno dunque chiamati a confrontarsi, con determinazione e deferenza, con quell’aspetto della Volontà che, distruggendo le forme, libera le vite ed annulla la morte.

L’energia della volontà è l’energia più potente nell’intero schema d’esistenza planetaria. È chiamata la ‘Forza di Shamballa’ ed è ciò che tiene insieme in vita tutte le cose. In realtà è la vita stessa. Questa forza di vita o volontà divina (che attua l’intenzione divina) è quella per il cui mezzo Sanat Kumara raggiunge il Suo scopo.” (Alice A. Bailey, Trattato dei 7 Raggi. Raggi e iniziazioni, ed. Nuova era, 1984, pag. 715)

Affermare che l’Umanità è Volontà, l’energia peculiare di Shamballa, quella attraverso la quale il Signore del Mondo raggiunge il Suo scopo, appare a tutta prima sproporzionato se si osservano le vicende del mondo attraverso il profluvio di notizie che ci pervengono dai diversi canali d’informazione, che perlopiù mostrano l’evidenza degli effetti dirompenti dell’impatto di tale potente energia sull’egoismo umano. Occorre allora risolverci a fare appello ai nostri veicoli più sottili, così da poter guardare e udire il fragore del mondo con gli occhi e le orecchie del cuore, attraverso i quali possiamo percepire l’intensità crescente della forza invocativa dell’Umanità e la potenza e dignità di questo nostro glorioso terzo centro planetario, quella quarta Gerarchia creativa delle Monadi umane che è detta “degli Iniziati”.

Lasciamoci allora, innanzi tutto, rassicurare dal Maestro dell’Agni Yoga che dice: “Non esistono ostacoli insuperabili per la volontà umana. Non lo dico per consolare né per far coraggio, ma come legge immutabile. (…)” (Collana Agni Yoga, Agni Yoga § 393, ed. Nuova Era)

In effetti, sapendo che tutto è Uno, vale ricordare che ogni livello di coscienza contiene quelli minori ed è contenuto nei superiori, e dunque l’Umanità, dotata dei tre “veicoli periodici” che fanno di essa ciò che è: Monade, Anima e Personalità, è di fatto anche partecipe  dei due centri planetari maggiori: Shamballa e Gerarchia, con i quali progressivamente si identifica.

La Volontà, peraltro, ci dicono gli Insegnamenti, sarà realizzata appieno soltanto nel prossimo Sistema solare, mentre in quello attuale il suo impatto è mediato dall’energia di Amore che questo Sistema deve conseguire ed è allora entusiasmante pensare che, cercando di identificarci con tale energia, già prepariamo sviluppi futuri che le nostre menti non riescono neppure ad immaginare.

“La Volontà governa la Via che conduce a Shamballa ed è la base di qualsiasi accostamento, apprezzamento e identificazione con l’Essere. Questa volontà sviluppata si manifesta come tensione, intesa in senso esoterico. Essa implica le idee d’orientamento, di determinazione implacabile, di capacità di attendere e di conservare immutati l’intenzione e l’orientamento, qualunque cosa accada.” (Alice A. Bailey, Trattato dei sette Raggi. Raggi e iniziazioni, ed. Nuova era, 1984, pag. 46) 

 

 

Nel Lambdoma delle Idee/Vita abbiamo definito la Volontà come “l’Agente della Vita” ed è proprio attraverso quel riverbero di Volontà che riusciamo a distillare dalle nostre vite, che cominciamo a costruire il ponte antahkarana che collega coscientemente dapprima la Personalità all’Anima e quindi questa alla Monade.

Oggi quest’opera consapevole di costruzione e connessione col divino è portata avanti con tenacia dai Discepoli del mondo che, anche sospinti dall’ormai prossima scadenza gerarchica del 2025, si stanno riconoscendo in un unico Ente, unito nel proposito, ove le diversità delle modalità operative rappresentano altrettante vie luminose che conducono tutti gli Uomini di Buona Volontà al centro comune: alla Fratellanza universale.  La loro invocazione ed il loro impegno fervente cominciano inoltre ad evocare risposta da quel Centro ove il Volere di Dio è conosciuto, che stimola i piccoli voleri degli Uomini.

Scintille del Proposto divino, che la Gerarchia traduce nel Piano, stanno infatti già mettendo radici nel Centro umano attraverso il Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, all’interno del quale, coloro che se ne sono assunti l’onore e l’onere, hanno formulato, in risposta, un Piano di Amore e di Luce, alimentato dalle loro stesse vite e impresso nella coscienza comune.

Secondo l’Astrologia Esoterica, il primo Raggio della Volontà proviene dalla stella Merak dell’Orsa Maggiore ed affluisce nel nostro Sistema Solare tramite tre segni zodiacali: Aries, Leo e Capricornus.

  • Aries è quella costellazione per cui affluiscono nel nostro Sistema solare le condizioni d’inizio. Incorpora la volontà di creare ciò che manifesterà la volontà di bene.
  • Leo è quella da cui piove sull’umanità e sul pianeta la volontà di compiere o di riuscire. In essenza è l’autodeterminazione. Dapprima è l’asserzione del sé minore, la personalità, l’individuo autocosciente. Poi quella del Sé, l’anima, l’individuo consapevole del gruppo, dell’insieme maggiore di sé come sua componente integrata e unificata. È la Volontà di Bene dimostrata nei processi iniziatici.
  • Capricornus è la costellazione tramite la quale viene la volontà vittoriosa che libera dalla forma e inizia al regno in cui si esprime il volere (e non l’anima) del divino.

In sintesi: Aries, l’Iniziatore, Leo, il Sé, e Capricornus trasfigurante. (Stralci da Astrologia Esoterica, A.A. Bailey, ed. Nuova Era, pag. ing. 620 – 621)

Questo ternario di energie zodiacali di grande potenza configura il cammino che conduce all’Iniziazione  ed ai Misteri individui, gruppi e l’Umanità intera.

“I Misteri sono inseparabili dalla Volontà, ossia dal Potere. Conferiscono potenza perché insegnano l’uso della Volontà. Per contro, il candidato si qualifica come tale proprio quando comincia a comprenderne il mistero. Il passaggio della Soglia si compie per atto di propria Volontà, non perché trascinati da una forza benevola superiore. Su quel limitare le forze si sublimano in energie, e ciò implica l’abbandono del desiderio come forza motrice, sostituito dal libero volere responsabile. Come insegnare all’allievo la differenza fra una vaga aspirazione, per quanto sincera, e l’uso della Volontà? Come mettergli nelle mani la chiave di quella Porta che il semplice desiderio è incapace di aprire? In quel frangente, quando il discepolo è quasi pronto, si palesa l’abilità del Maestro, chiamato a dare allora il meglio di Sé. Deve condurre l’allievo dall’uso semi cosciente del desiderio, che agisce solo nel mondo del divenire, all’esercizio pratico della Volontà, che vive nel mondo dell’essere. Ciò si compie sulla Soglia, dove l’allievo sosta finché non ha appreso. La lezione è fondamentale, ma si esprime in poche parole: Non la mia volontà sia fatta, ma la Tua.” (Enzio Savoini, Dispense del 3° Settennio. Misteri, scritto inedito, giugno 2001)

 E ancora:

“(…) Si afferma che l’uomo riesce nelle sue imprese quando fonde la sua con la Volontà superiore. Si assume che il potere del Maestro è limitato, ma in realtà anch’Egli ha un Suo Maestro; Quindi, la Volontà superiore è l’armonia di uno stuolo di coscienze. Quando proponiamo di costruire assieme il futuro, intendiamo che la vostra volontà sia concorde con la Nostra. Anche le strutture migliori rovinano se la volontà inferiore ne mina le fondazioni! (…) Il Maestro può creare un avvenire migliore, ma l’allievo deve capirlo e accettarlo. (…) (Collezione Agni Yoga, Sovramundano 1, § 185, ed. Nuova Era)

Come dicono gli Insegnamenti, “il Regno dei Cieli va preso con la forza”: dapprima la forza del Desiderio, poi quella dell’Aspirazione e quindi quella della Volontà, energia che il Maestro dell’Agni Yoga definisce “la corda dell’arco della coscienza”. Ed il percorso è sempre lo stesso, a tutti i livelli: il Maggiore cresce mentre il minore tramonta, identificandosi con Quello. Così, in modo incredibilmente semplice, pur se apparentemente non facile, si compie il processo evolutivo e si è ammessi al grande Servizio, che presuppone il coraggio di lavorare creativamente per l’Infinito, nella gioia dell’autosacrificio: “Sia fatta la Tua volontà!”.

Allora il legame con la Gerarchia diviene indissolubile e la porta del Mondo igneo dell’Iniziazione si apre sulla spinta della Volontà di Bene del Servitore mondiale che va consapevolmente ad occupare quel ‘posto del fuoco’, sulla vetta della grande Piramide, ove Cielo e Terra, potenze solari e umane si toccano e l’Unione si salda.

Possiamo allora affermare, con chiara coscienza che L’Umanità è Volontà

 

“(…) Il Cosmo e la nostra volontà simboleggiano l’affermarsi dell’Essere. E il libero arbitrio non è che una grande occasione di esprimere lo spirito umano. Quando il Fuoco dello Spazio rivolge la coscienza all’Infinito, la corrente impetuosa dell’energia aumenta. Quando l’isolamento sarà abbandonato, la fusione conseguente rivolgerà all’Infinito. In tutto lo Spazio il battito è uno solo, e una sola è la Legge universale per tutto ciò che esiste. Tutte le vite e tutto lo Spazio sono designati a creare. I mondi lontani sono il nostro sentiero. Sono la nostra fonte di luce. Sono le prospettive della possente visione della Madre del Mondo. Lo spirito umano che voglia espandersi finirà per trovarli. Diciamo che l’irraggiungibile può essere raggiunto e la povertà trasmutarsi in ricchezza. Volgiamo dunque la volontà all’Infinito, a tutta la sua bellezza”. (Collana Agni Yoga, Infinito 1 §61, ed. Nuova Era)

 

 

 

 

 

 

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