Introduzione all’Astrologia “Medica”

In tale Data* è propizio seminare idee, formule e forme-pensiero attorno al tema della Guarigione.

“Un medico, dovrebbe essere anche un astrologo, conoscere il cielo, in quanto i pianeti e le stelle agiscono invisibilmente sull’uomo” (Paracelso).

“Non consiste unicamente nell’Astrologia la via della previsione, giacché non è il solo movimento degli astri la causa delle alterazioni degli accidenti umani, ma altresì le abitudini, le leggi, i luoghi, l’educazione, la previdenza, la preghiera a Dio e la preveggenza del futuro. Allo stesso modo non soltanto nell’arte medica consiste la via della previsione delle alterazioni del corpo. Vi sono infatti alcune cause che suscitano in noi alterazioni e la cui natura è più grande di quella che è oggetto dell’arte medica. Sono queste le cause celesti, di cui il medico è ignaro, giacché anche nel moto degli astri vi sono date cause alterative.” (Stefano di Bisanzio, VIII secolo d.C.)1.

La possibilità di intervenire sulla salute dell’uomo con il supporto dell’astrologia era conosciuta sin dai tempi più antichi. In questa sottile relazione tra Macrocosmo e Microcosmo, che gli antichi ben avevano percepito, compreso e osservato, non poteva non essere preso in considerazione questo tipo di interpretazione all’interno della “Scienza Sacra” dell’astrologia.

La Melothesia è una disciplina che investiga i legami intercorrenti tra i segni dello Zodiaco, i pianeti, il Sole, la Luna ed il corpo umano. Proponendosi di intervenire su tali corrispondenze per ripristinare gli stati di salute alterati, diede luogo a quella che è conosciuta come “Astrologia Medica”.

L’astrologia chiamata “medica”, di cui si hanno scarsi documenti, ha origini antichissime. Alcuni presumono che questa disciplina sia nata in Babilonia, ad opera di Beroso, sacerdote vissuto nel III secolo a.C., il quale aprì la scuola astrologica di Kos, praticandovi l’astrologia medica.

I sacerdoti astronomi Caldei, considerati da più fonti come i padri della Astrologia, studiarono sistematicamente l’Astronomia e gli effetti che gli astri potevano avere sull’uomo e sulla vita del pianeta Terra.

Gli antichi sapienti, erano, sacerdoti, medici, astronomi ed astrologi e si occupavano della tutela della salute e del benessere dell’uomo. Avevano scoperto la connessione tra determinate configurazioni planetarie e l’insorgenza di alcune malattie che venivano considerate come una disarmonia tra il corpo e le influenze cosmiche. In base alla diagnosi astrologico-medica, venivano diagnosticate le malattie, stabilite le cure e gli interventi chirurgici.

Queste antiche dottrine furono tenute in alta considerazione anche dai Fenici, dai Persiani, dagli Israeliti. Inoltre, si sa che questa disciplina era di totale dominio degli Egiziani; vi sono miti che parlano del dio Thoth, cui si fa risalire la paternità delle arti e delle scienze, compresa quella di curare e guarire gli ammalati con l’ausilio dell’Astrologia. L’egiziano Tolomeo, celeberrimo astronomo, matematico e astrologo, conferma questa credenza dichiarando nel suo “Tetrabiblos” che solo gli egiziani potevano praticare la medicina astrologica, poiché solo loro ne conoscevano tutti i segreti, sostenendo, inoltre, che gli influssi misti delle stelle non possano essere compresi da chi non abbia già acquisito la conoscenza delle combinazioni e delle varietà esistenti in natura.

La melothesia si perfezionò ed ebbe il suo massimo sviluppo nella Grecia classica, dove Ippocrate, il padre spirituale della disciplina, considerava l’esame astrologico fondamentale nel definire una diagnosi, in quanto i suoi studi consideravano l’uomo come un microcosmo, sul quale agiscono a livelli diversi gli umori, espressioni di archetipi superiori.

In un universo dove non vi era separazione ma tutto era correlato (secondo l’adagio di Ermete Trismegisto ”come in alto, così in basso e come in basso così in alto per la gloria dell’uno”) le vibrazioni delle stelle, degli astri erano accessibili sulla terra e le genti di allora potevano sentirle e percepirle.

In seguito, questa disciplina si codificò in epoca romana con Marco Manilio ed il suo testo “Astronomica“, il quale contiene lo schema secondo cui ogni parte del corpo si connetterebbe ai segni zodiacali.

L’astrologia medica fu portata avanti anche nel Medioevo, epoca in cui veniva insegnata nelle università. Un nome da ricordare al proposito è quello di Cecco D’Ascoli, nato nell’anno 1269, amico di Dante, fu insegnante di astrologia medica all’università di Bologna e morì sul rogo davanti alla basilica di Santa Croce a Firenze perché condannato dall’Inquisizione.

L’astrologia medica prosegue, però, nonostante l’Inquisizione. Nel Rinascimento ricordiamo Paracelso che fondeva medicina, astrologia e alchimia: “Non c’è medicina senza alchimia, non c’è medicina senza astrologia, non c’è medicina senza magia”.

Anche Alexandre Volguine, uno dei più grandi astrologi del nostro tempo, affermava che per gli antichi l’astrologia era la conoscenza intima delle energie viventi poichè si rendevano conto delle forze cosmiche che animano ogni essere.

Lo Zodiaco come rappresentazione della realtà esterna può venire letto a diversi livelli, sia nell’ambito di uno stesso individuo, sia più generalmente per eventi che riguardano la collettività.

Nell’ambito di un Tema natale, l’interpretazione in chiave biologica, potrebbe offrire interessanti spunti ed utili informazioni sul funzionamento psicofisico dell’uomo considerato, mettendo in relazione funzionale una serie di elementi, compresa l’influenza che psiche e ambiente esercitano su di esso, che, se analizzati unicamente alla luce di dati strettamente clinici, rischiano di rimanere separati tra loro.

Quindi, secondo l’astrologia medica, esaminando la posizione del Sole, dell’Ascendente, dei pianeti, dei loro aspetti e dei transiti nel tema natale di un individuo si potrebbe comprendere quale possa essere la sua predisposizione a determinate malattie, quali le parti più vulnerabili del suo corpo, quali i possibili i disturbi ed in quali periodi si possano manifestare. In questo modo, con una corretta prevenzione e un adeguato stile di vita, in armonia con la propria costituzione fisica, si possano migliorare le proprie condizioni fisiche ed ottenere un maggior equilibrio mente, corpo, spirito e quindi raggiungere il proprio benessere psico-fisico.

L’uomo è parte dell’Universo ed è quindi soggetto alle sue leggi, è collegato ai ritmi del cielo e della terra, non è una entità separata, ma una parte del tutto.

Nel prossimo articolo, approfondiremo l’argomento cercando di esaminare le associazioni tra i vari segni zodiacali, i Pianeti e le varie parti e funzioni del corpo.


Note
*Oggi, ad intervalli di 3 mesi, avviene la congiunzione eliocentrica tra Mercurio e Plutone, associati entrambi ai poteri riunificanti e taumaturgici (caduceo/antahkarana il primo, e forze di rigenerazione dopo la distruzione o morte delle forme obsolete il secondo).
[1] Tratto da: Giuseppe Bezza, Arcana Mundi. Antologia del pensiero astrologico antico, vol. II, BUR, Milano 1995, p. 672.

Riferimenti
– https://it.wikipedia.org/wiki/Melothesia
– http://www.annazelli.com/astrologia-medica-diagnosi-astrologica.htm
– https://www.erbasacra.com/it/aree-tematiche/astrologia/astrologia-medica.html
Taggato , , . Aggiungi ai preferiti : permalink.

2 risposte a Introduzione all’Astrologia “Medica”

Lascia un commento