2.4 – 4.2 Qualità e Campo

Secondo lo spartito unificante del nostro Canto annuale (vedi Ritualità Solare ed Effemeridi 2022), dal Lambdoma Generatore della Genesi delle Idee, un tentativo filosofico di “quadrare il cerchio” della Vita assoluta, attiviamo per oggi * la Polarità:

2.4 – 4.2 Qualità e Campo

2.4 QUALITÀ – La Qualità è la natura essenziale.

4.2 CAMPO – Il Campo è lo spazio qualificato dal Centro.

Questa polarità di idee esprime e realizza la relazione primaria tra:

2.2 SPAZIO – Lo Spazio è l’Infinito fecondato dalla Vita
e
4.4 MODELLO – Il Modello è il riflesso della Vita.

La vita è fatta di un’eterna successione di idee e di manifestazioni di energie cosmiche. Come può uno spirito che non proietta il suo pensiero nel regno delle idee adottare il concetto di Infinito!  (Infinito I, 96)

Lo Spazio è la Sostanza primordiale di cui tutto è fatto. È il Calice che contiene la Vita, il Fuoco. Lo Spazio è il Campo in cui nascono tutti i suoni, che si dispiegano armonicamente in un gioco di simmetrie che riflettono il Modello, un dialogo con tutti gli esseri in cui onde di energia magnetica e luminosa chiedono e rispondono, secondo direzioni e cicli, e da questa interazione emergono mondi qualificati in perfetta armonia con il Modello. Ma lo Spazio è anche Amore, e l’Amore è armonia, riduce le distinzioni e riporta progressivamente il molteplice all’Uno. Il cuore cosmico batte in sistole e diastole, distribuendo abbondantemente il flusso sonoro della vita. Si chiama anche Infinito, Madre del Mondo, Campo magnetico universale, Amore cosmico, Ottava assoluta.

L’Ottava è un intervallo limite, quindi è un simbolo adatto a definire un campo, una sfera, un mondo, un sistema. L’idea di “tutte le ottave” (o Ottava assoluta) esprime perfettamente il concetto di Spazio Universale, un contenitore cosmico di infinite correlazioni, o suoni, che si magnetizza secondo la loro qualità intrinseca.

L’ottava rappresentata dalla Madre (2.4) e dall’Intermediario del Divino (4.2) è un intervallo o polarità spaziale, è “armonia in un campo infinito dove si identificano lo Spazio e il Cristo (“il Signore dello Spazio”, Buddhi: il Principio Cristico, o Amore-Saggezza). Questa polarità rivela la contemplazione e l’imitazione come funzioni attive del cuore per ascendere, amare e riflettere l’Infinito e le sue simmetrie illimitate”. (Vedi Attestare il Piano Planetario, vertici 2.4. 4.2)

“Libero da ogni limite, l’Assoluto è l’Uno, indifferenziato e solitario. Nella manifestazione è Spazio infinito, omogeneo: è dunque un Campo assoluto, dominato da un Centro assoluto, che è la Vita” (Enzio Savoini, Dispense del 3° Settennio. Lezione di Geometria, scritto inedito, aprile 2003).

E lo Spazio è il Campo della Vita; è il silenzio in cui la Qualità, colorando tutte le forme, ascolta e canta, tessendo con le sue melodie arazzi sonori. Quel Silenzio è un Campo coerente e pieno, un’armonia perfetta. Quando si irradia dal suo centro e si lascia percepire, è la purezza della contemplazione. Quando è un momento di grazia, di identificazione tra il contemplatore e il contemplato, diventa gioia improvvisa, Fuoco che consuma la dualità.

Il Modello è il riflesso della vita. “Ecco perché è stato insegnato nei templi interni che questo universo visibile di Spirito e Materia non è che l’immagine concreta dell’astrazione ideale, che è stata costruita sul Modello della prima Idea Divina. Pertanto, il nostro Universo esisteva dall’eternità in uno stato latente” (H. P. Blavatsky, La Dottrina Segreta Vol. I, Cosmogenesi, ed. Cintamani, 2009, p. 256).

L’Uno è contemplato attraverso il divino “occhio del cuore” finché il contemplatore esclama: “Ho visto il mio Signore attraverso l’occhio del cuore e gli ho detto: Chi sei? Ha detto: Tu! (Al-Hallaj, Poesie mistiche)

“Tu non sei questo corpo, tu sei quell’occhio spirituale… Quello che l’occhio dell’uomo ha visto, è quello che diventa” (Mawlana, Divani Shamsi Tabriz).

“Le domande evocano risposte. L’imitazione evoca la realtà del Modello. C’è un modo di interrogare senza parole e un modo di imitare in silenzio, con lo sguardo fisso sul Reale.

Le risposte allo sguardo di adorazione arrivano come immagini di bellezza regolare e sacra”. (Enzio Savoini, Rituali 92, scritto inedito)

L’anima è la qualità che si manifesta in tutte le forme. L’Uno, nel manifestarsi, si rifrange come un prisma che colora tutte le forme con quel qualcosa di sottile, quell’energia che le caratterizza nell’essenza e le differenzia le une dalle altre. La qualità è espressa da sette aspetti o differenziazioni fondamentali, un insieme settenario di energie, e ogni energia produce diversi effetti e apparenze che velano la qualità. Questa è la prima serie di armoniche.

“La qualità incarna il secondo Raggio di aspetto, è l’aspetto del Cristo o di Vishnu; è anche l’aspetto cosciente e senziente della divinità in forma… La qualità che emerge attraverso il processo di manifestazione e sotto l’imposizione della vita divina, è l’Amore, e agisce attraverso la Legge di Attrazione per produrre una sintesi finale nella coscienza. (…) La meta del nostro attuale processo evolutivo è lo sviluppo della percezione cosciente (…) e la qualità è la natura di questa percezione e la risposta al contatto. (…) Nel quarto regno la qualità che emerge è l’aspetto dell’amore sintetico o comprensione, l’intuizione. (Alice A. Bailey, Psicologia Esoterica I, Collezione Lucis, p. ing. 193, 199)

L’uomo, alzando gli occhi al cielo, si apre alla contemplazione del Modello, che è la Via, la Verità e la Vita, il Cristo cosmico che accoglie nel suo cuore la polifonia della creazione. L’anima, la qualità, ascolta e risponde.

Lo Spazio è il campo della vita in cui la qualità riflette il modello.


Questo articolo è pubblicato in concomitanza con la congiunzione tra Giove e Mercurio, e Raggio, in Pisces.

Taggato , . Aggiungi ai preferiti : permalink.

Lascia un commento