Un enunciato di immensa vastità e importanza, espresso dal Maestro dell’Agni Yoga, al § 62 di Cuore, recita:
“L’Universo è un Sistema di Cuori”
Questa proposizione è veramente di incalcolabile portata. Essa non presenta il Cosmo come un insieme di intelligenze, o di galassie o di stelle, ma come un ordine di centri pulsanti, vivi e coscienti chiamati cuori. Da sola essa spazza via moltissime cosmogonie elaborate dal fumoso intelletto umano, e ripulisce l’atmosfera mentale del sincero studioso del Vero. Dire “sistema di cuori” apre alla comunicazione totale, libera ma controllata. Significa gerarchia e uguaglianza nello stesso tempo. Non considera separazioni né chiusure, ma solo potestà maggiori e minori. Presenta, nella sua straordinaria concisione, una visione e una comprensione nettamente superiori a qualsiasi altra, approntata dalle religioni e dalle filosofie occidentali degli ultimi due millenni. Un teorema di tale natura non tollera limitazioni, poiché considera e descrive la struttura dell’Infinito, ma è sempre duttile per qualsiasi interpretazione estensiva. Ad esempio, “sistema” può certamente essere inteso anche come “sistemi di sistemi”, consentendo di salire o scendere nella scala illimitata delle loro potenze: ordini su ordini, verso sia il massimo che il minimo.
Ne discende che un gruppo umano di adeguata struttura e coesione, che cioè abbia conseguito reale dignità di sistema, è anch’esso definibile, semplicemente, come un sistema di cuori e piccola replica del modello universale…(1)
Il cuore svolge due attività, entrambe duali:
- riceve stimoli dall’esterno e li interpreta nella luce sua propria, che è quella infinita dell’intuizione, così risalendo dall’effetto alla causa.
- riceve stimoli e messaggi dall’alto mondo aformale e li esprime in termini esteriori e oggettivi, solo in apparenza limitati e ridotti.
Nonostante questo molteplice dualismo, il cuore resta unitario e per certi aspetti impercettibile. È il vero centro di ogni comunicazione fra dentro e fuori e viceversa. Più se ne riconosce il vero valore più lo si venera come il massimo organo psichico e il più prezioso dei tesori.
In questo andirivieni di messaggi che si affollano nel cuore fiorente e aperto (vale a dire educato) l’intelletto e il cervello hanno ruolo secondario, ma altrettanto divino… Il vero ruolo dell’intelletto umano è quello di snidare l’illusione là dove si rintana, non certo di alimentarla – almeno dal momento che si impara a farne uso sapiente … intendere l’uomo come stazione creativa, come interprete dei segni, come mediatore tra Cielo e Terra è un’antica conoscenza …
Fa parte dell’educazione superiore dell’uomo ristabilire l’equilibrio dinamico e armonico fra i due massimi sistemi: cuore e cervello. Per quanto una simile scuola impartisca lezioni ardue, resta la suprema fra tutte…(2)
Ecco due luminose riflessioni di Enzio Savoini, un Pensatore del nostro tempo, che ben si prestano ad introdurre il tema di oggi: Organizzazione (7° R.) e Comunicazione (6° R.).
Prima di entrare in argomento si ricorda che l’appuntamento odierno è il sesto di quel ciclo volto a seguire il passaggio eliocentrico di Venere, il Luminare custode del 5° Raggio, Guida per tutti i Costruttori solari, nella settima qualità, sacra alla nuova Organizzazione, dei Segni indicati in Astrologia Esoterica come i principali trasmettitori per la nuova Era, delle Energie dei 7 Raggi.* In questi giorni (4,5,6) infatti, la nostra Guida si trova nella settima qualità di Sagittarius, il principale trasmettitore per la nuova Era dell’Energia del 6° Raggio: Comunione, Comunità, Valori, Ideali, Religione, Comunicazione.
Nell’articolo pubblicato in questo sito: il nono Segno zodiacale: Sagittarius si legge: Sagittarius trasmette, nel ciclo precessionale attuale, il 4°, il 5° il 6° Raggio … è l’unico segno che trasmette sia Raggi dispari che pari, rivelando così il suo potere di Sintesi. Attualmente, e fino alla fine dell’era di Aquarius, Sagittarius è il Segno che principalmente trasmette il 6° R., producendo la condotta concentrata e tesa a un solo punto che distingue l’aspirante mondiale…
Per poter servire gli scopi del Piano per l’evoluzione dell’umanità, l’orientamento idealistico del 6° Raggio di Sagittarius deve essere radicato in “terra”; la Direzione celeste espressa dall’asse Gemini–Sagittarius, ove la Terra diviene snodo ricettivo ed emittente, può essere colta dalle coscienze umane con l’ausilio del potere sintetico dei Raggi trasmessi simultaneamente dal segno (4°, 5°, 6°). Il 3° Raggio veicolato dalla Terra consente la percezione intuitiva della verità e una chiara visione dei cicli di espressione evolutiva.
…il potere del 6 relige ed intreccia le parti di un insieme per esprimerne appieno le potenzialità singole e collettive. Così ha il potere di estrarne l’essenza comune, destinata a ritornare alla Fonte, a quel nucleo di Verità o Necessità iniziale che ne decise l’esistenza nella forma. Tale essenza comune è il vero collante tra le parti, l’energia sostanziale della rete di connessione che permette tutte le comunicazioni e l’unitarietà dell’Opera. È quel tessuto eterico o vitale che sostiene ogni entità e forma, individuale e collettiva, ed è il medium di riunificazione o adesione al Divino, a quella Sacralità dello Spazio e del Cielo che è la vera ed unica matrice di ogni Spiritualità o Religione. (3)
Base del Comunicare è la Verità
La Verità è la Via che conduce all’Uno
… La Verità, dice il Maestro dell’Agni Yoga, è scritta nell’Infinito, e ogni giorno essa rivela un nuovo segno della propria eternità… Il saggio più sublime non si considera che un messaggero.
Non è il nuovo che si proclama, ma ciò che occorre in quell’ora … (4)
La Verità è come un diamante le cui infinite sfaccettature si colgono per gradi, a mano a mano che si sviluppa la comprensione dell’Infinito e della realtà delle relazioni essenziali accese dal fuoco della Vita …
È l’infinito che rende possibile la comunione degli esseri e la trasmissione della Verità stessa; se per assurdo non fosse, saremmo rigorosamente incomunicanti, non avremmo nessun modo di trasmetterci una nozione, e se ci parlassimo non ci capiremmo. È solo la presenza dell’Infinito che consente questi approcci di cui peraltro abbiamo tanto bisogno … Difficile e nello stesso tempo estremamente stimolante è riflettere sull’Infinito. Dovrebbe essere un’attività quotidiana. Dobbiamo imparare ad amarlo.
…bello è andare sempre più a fondo a questi significati, in questo pozzo della verità… e rendersi conto che non si riuscirà mai ad esaurirne le ricchezze. (5)
(…) l’Infinito è un Ordine, il più perfetto, il supremo, ed è la verità stessa. È l‘Ottava cosmica, quel maestoso intervallo che unisce l’uno al due.” (6)
Nell’Infinito non esistono separazioni, perciò non ci sono distanze. Tutti i contatti vi sono possibili: infinite infinità di allineamenti collegano, in potenza, ogni centro con tutti gli altri. Si tratta di attivare le direzioni, sì che l’energia scorrendo porti luce e calore. Basta imitare il Sistema solare, che orienta i Luminari (i suoi sette centri) per attirare dallo Spazio ciò che occorre alla sua vita.
Ogni uomo, essendo un micro-sistema solare, può e deve mettersi all’opera. Con la sua libera volontà (Vulcano) sceglie e fissa la meta, sorretto dall’amore (Giove) e dal desiderio di conoscere (Saturno). Il quarto centro (Mercurio) gli insegna l’equilibrio e la calma; il quinto (Venere) lo addestra a scegliere fra le molte maniere di esprimere e ricevere. Tutta l’opera è coordinata dal settimo (Urano), che rispetta la sacralità della comunione spaziale (Nettuno). (6-bis)
(…) Infinito significa, dunque, comunicazione aperta, comunione totale, possibilità illimitate. Tutto ciò è alla portata dell’uomo, che in cuor suo lo sa da sempre. (7)
Nell’Infinito insieme universale la comunicazione reale diventa Servizio al Bene Comune, all’Unità.
Ma se l’Infinito (per assurdo) non ospitasse in sé la volontà ordinatrice, se cioè non vi agissero quei valori che chiamiamo le leggi universali, la cui reale presenza è manifestata dall’ordine sovrano che tutto dispone e governa, tutto sarebbe sempre e soltanto caos. (8)
È, infatti, la facoltà di organizzare quella Proprietà dell’Ordine cosmico che consente di stabilire legami, affinità e operazioni ritmiche fra serie di enti dalla diversissima natura, sì che concorrano liberamente a costruire il Bene comune, ossia a formare la Comunità universale. Ciò traspare nel funzionamento del Sistema solare, ma l’uomo la ritrova anche in sé, nelle mansioni dei propri organi fisici, fra loro molto differenti eppure collaboranti al benessere dell’insieme: da quel potere organizzante e segreto dipende la sua stessa esistenza…
…Per questo ogni Comunità umana che vuole realizzare la comunione, deve essere sapientemente organizzata ed avere organismi differenziati inseriti in una struttura gerarchica che implica una varietà di funzioni collaboranti, e livelli crescenti di responsabilità. Così come accade nel firmamento dove se ne vedono i segni: in esso vivono e operano Potestà diverse che il settimo potere riunisce, magicamente, in uno solo. Il Cosmo è l’Universo organizzato, ossia l’Uno manifesto. (9)
Ed è su questo che fonda quella Forma-pensiero (a Lambdoma armonico) della Nuova Cultura e Nuova Civiltà pubblicata in questo sito, che vede agire la nuova Organizzazione per:
1.7 Ordinare i presidi vitali della nuova Cultura
2.7 Integrare il Gruppo mondiale dei Servitori
3.7 Ritmare le attività umane secondo i Cicli celesti
4.7 Conformare i canoni umani a quelli gerarchici
5.7 Organizzare la nuova Civiltà planetaria
6.7 Garantire la Fratellanza internazionale
7.7 Irradiare l’ordinamento della nuova Cultura
E quindi, custodire e attestare la realtà dell’interconnessione tra i mondi per dare impulso anche a quella Comunicazione della nuova Cultura capace di:
1.6 Valorizzare la forza unificante della Verità
2.6 Connettere i Cuori al Mondo delle Idee
3.6 Trasmettere la luce della Sintesi
4.6 Assicurare la qualità etica degli scambi
5.6 Comunicare per vie sottili
6.6 Custodire la fiamma del Vero
7.6 Unificare le diverse prospettive in un sistema integrato
E se si vorrà trionfare sull’illusione dell’isolamento, della separatività e dell’ignoranza, occorrerà sviluppare la comprensione della forza unificante della vera Comunicazione:
(…) il parlare è in grandissima parte un modo di comunicare sui livelli fisici; sui livelli più sottili su cui sta il lavoratore, e nelle sue comunicazioni con i compagni di lavoro ed i collaboratori prescelti, avrà una parte sempre minore. La percezione intuitiva e la reciproca azione telepatica distingueranno i rapporti tra aspiranti e discepoli, e quando questo sarà unito alla piena fiducia, alla simpatia ed allo sforzo comune per il piano, si avrà una formazione in cui il Maestro potrà lavorare ed attraverso la quale potrà riversare la Sua forza. (10)
Il fatto di penetrare nelle sfere del Mondo Sottile non è in contrasto con la vita terrena… Se gli occhi fisici non vedono, e le orecchie non odono, il cuore tuttavia percepisce la realtà. Per avanzare, bisogna riconoscere il Sovramundano. Questa espansione di coscienza trasformerà tutto l’atteggiamento nei confronti della vita. Si avvicina l’ora in cui sarà necessario preparare la coscienza a percepire in modo più ampio.
Solo con una vasta comprensione sarà possibile scorgere il processo in atto. (11)
(…) Come viandanti sulla Terra si può formare in spirito una catena con i mondi superiori; questo legame consente l’intima unione coi mondi invisibili. È una forma di unità che insegna ad essere uniti anche in Terra. Cominciando dall’unione superiore, realizzerete anche l’inferiore. Non è facile conservare l’unione terrena: molte piccole circostanze si inseriscono a bloccare le buone intenzioni. Solo mettendo alla prova le proprie forze, applicandole a un livello più alto, si può creare un rapporto continuo col Mondo Superiore…
L’insorgere dell’impegno verso i mondi superiori trasforma tutta la vita. (12)
Guardate nella radiosità del futuro; attirate con l’amore — ecco il precetto della Fratellanza. (13)
Siate solenni. Circondatevi di solennità quando pensate alla Fratellanza o ne parlate. Il pensiero della Fratellanza è di per sé una grande comunione. Un pensiero che sia chiaro e puro raggiunge la sua meta…
Un discorso armonioso sulla Fratellanza solleva in modo impareggiabile lo spirito, se è veramente armonico. Acquisite dunque tutte le qualità necessarie per giungere alla Fratellanza. Ma ancora una volta rammento che uno stato d’animo solenne è la guida migliore verso la Fratellanza. Come indica il termine “stato d’animo”, la solennità non è esterna, ma interna, e intonata con tutte le corde dello strumento. Questa è una rara armonia… Solo la solennità aiuta a pronunciare degnamente questa bella parola: Fratellanza. (14)