Indagare l’origine della Luce – parte prima

Continuiamo l’esame dei FENOMENI LUMINOSI.

Si era iniziato con il primo capitolo dal titolo “Dal colore alla Luce” nel quale avevamo analizzato l’evoluzione storica del concetto di “colore”seguendo da vicino il punto di vista della scienza.

Per la fisica il colore risulta essere una radiazione elettromagnetica con una precisa frequenza di vibrazione. Per cui la luce (e il colore) viene considerata un fenomeno vibratorio, cioè un’ onda. Ma poiché in alcuni esperimenti la luce si presenta come una serie di piccoli proiettili (i quanti di energia chiamati fotoni) gli scienziati hanno accettato la doppia natura della luce, sia ondulatoria sia corpuscolare.

Però per la fisiologia e per la psicologia il colore è una percezione soggettiva, è una qualità esterna all’uomo che fa risuonare emozioni e reazioni psichiche interne alla persona. Queste ripercussioni sulla sfera emotiva e sull’organismo fisiologico sono state esaminate nel secondo capitolo, dal titolo “colore e psiche” .

Erano stati infatti illustrati gli studi di psicologi e antropologi sugli effetti che il colore produce sulla psiche e sull’organismo umano. E si è accennato anche alle posizioni degli artisti che hanno utilizzato il colore per le proprie opere. Ovviamente la posizione degli artisti è lontana dalla scienza, ma vicina alla  psicologia: il colore è emozione!

 

Con il nuovo documento dal medesimo titolo (clicca per leggere), che costituisce il terzo capitolo de I FENOMENI LUMINOSI, ritorniamo a indagare il panorama scientifico, sempre per  trovare corrispondenze e affinità fra il panorama scientifico e il panorama dei testi sapienziali.

Lo scopo, ambizioso, ma non impossibile, è quello di  comporre, con linguaggio analogico, le diverse voci  in un unica visione, la visione di un  mondo unitario senza separazioni, né contrapposizioni.

Vengono dapprima illustrati i fenomeni luminosi indagati dalla scienza, come: la combustione, la fluorescenza, la fosforescenza, la bioluminescenza e la meccano-luminescenza (quest’ultima nelle due varianti: “tribo” e “fracto” in cui la luce viene emessa dal corpo che subisce attrito oppure frattura).

Ma la scienza si limita a studiare le condizioni fisiche in cui avvengono questi fenomeni luminosi. E poiché nel primo capitolo avevamo concluso che la luce proviene dal mondo trascendente, vengono analizzati alcuni testi sapienziali. Essenzialmente vengono confrontati i MITI relativi alla COSMOGENESI di varie civiltà: dagli Egizi ai Bantu, dagli Induisti agli Ebrei, dai Maya agli indios Mariquitare. Si scopre con sorpresa che in tutti questi miti, nati in civiltà diversissime, in luoghi e tempi lontani, viene presentato un Dio che, dal caos primordiale, crea il Mondo con la parola, con il canto o con la musica. Si prende atto di questa concordanza delle antiche religioni sintetizzando il concetto con la frase: LE ONDE SONORE CREANO LE FORME.

L’argomento verrà concluso nella seconda parte con l’esame di verifiche e conferme che è possibile trovare nel mondo scientifico.

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Una risposta a Indagare l’origine della Luce – parte prima

  1. Concordo con quanto scritto. Il suono cioè la primaria vibrazione plasma le forme come provato dalla cimatica. Le forme sono manifeste tramite la luce che le evidenzia. Potremmo quindi affermare che il suono crea la luce poiché la materia è essenzialmente luce che a sua volta fissa la informazione creativa contenuta ed emanata dal suono.

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