Ordine e Gerarchia
Meditando sulla Legge evolutiva, comprendiamo via via che il Sentiero – individuale e cosmico – procede dall’egoismo alla condivisione; dalla profanità alla sacralità; dal separativismo alla tensione all’unità; dalla materia alla sua sublimazione.
Ci appare anche evidente che l’intera Manifestazione evolve dal Caos all’Ordine.
L’Ordine è leggibile intorno a noi e appare con evidenza necessario per ogni buon funzionamento di oggetti, individui, gruppi, masse. Basta osservare l’ordine perfetto che regola le forme e i movimenti degli astri; quello che governa il corpo umano (quando quest’ordine viene a mancare, ne conosciamo bene le conseguenze!); quello delle macchine create dall’uomo…
Possiamo leggere dappertutto la regola: “L’Ordine produce evoluzione”; essa è squadernata nell’universo intero, nell’infinitamente grande e nell’infinitamente piccolo. L’Ordine favorisce armonia, energia e bellezza; un noto motto afferma che “L’unione (ordinata e armonica) fa la forza” e John Lane dichiara:
Io posso vedere come la bellezza, sebbene possa originarsi nella confusione della vita, sia in definitiva una negazione del disordine, della distruzione, del caos. E’ il ristabilirsi del primato dell’armonia sul caos.
(J. Lane, Bellezza senza tempo)
I Massoni definiscono Dio il Grande Architetto dell’Universo, ad indicarne l’ordinata maestria riscontrabile nel cosmo (da “kosmos”, ordine) e Dante afferma, per bocca di Beatrice, che:
…Le cose tutte quante
hanno ordine tra loro, e questo è forma
che l’universo a Dio fa simigliante.
(Paradiso, canto I)
L’aspirante-ricercatore che intende percorrere il Sentiero:
- Contemplerà la Manifestazione come un Grande Scenario simbolico, evocante Realtà superiori;
- comprenderà sempre più chiaramente il senso profondo, didattico ed esemplare dell’Ordine, dell’Armonia e della Gerarchia (anch’essa è ordine) che osserviamo nell’universo: queste proprietà ci indicano, per analogia, la Via da seguire anche nel nostro cammino individuale;
- ricercherà, e poi considererà attentamente, il proprio posto nell’ordine gerarchico e “operativo” della Manifestazione;
- svilupperà la dote della “contentezza”, cioè la capacità di accettare la propria situazione nel mondo come la più idonea possibile alla sua evoluzione, sapendo tuttavia di poter scegliere di mutarla con un consapevole atto di volontà;
- supererà la soggettività egocentrica dell’emotività e del sentimentalismo convulsi e dis-ordinati per approdare all’Amore creativo;
- si svincolerà dal narcisismo del “mi piace/non mi piace” per un senso più sacro del Servizio e aspirerà a “fare la propria parte”;
- riconoscendo l’“Ordine finalizzato” dell’universo, coniugherà Volontà, Amore e Intelligenza (i primi tre raggi della Creazione) per diventare “operaio della vigna del Signore” e co-operare ad attuare Piani evolutivi sulla Terra;
- lavorerà perché sul nostro Pianeta si sviluppi tra gli uomini una Intelligenza-amorevole mossa dalla Volontà e mirata all’evoluzione.
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Il Caso e il mondo delle cause
In una visione più ampia delle nostre vite si svela anche il vero senso del “caso”, la cui spiegazione può essere trovata solo nel Mondo delle Cause:
Quel che noi chiamiamo caso non è altro che un modo per designare delle cause e delle regole così complesse da non poter essere afferrate dalla nostra mente.
In senso etimologico, la parola “caso” deriva dal termine “caduta” e si riferisce, quindi, a un accadimento che non dipende da alcuna causa specifica.
Si parla di caso nel gioco dei dadi, per indicare l’apparente accidentalità del loro cadere in un certo modo. Ma la caduta dei dadi non è dovuta al caso bensì obbedisce a una regola ben precisa, la stessa che determina la rivoluzione dei pianeti intorno al sole: il dado, in determinate circostanze, non può che mostrare una certa faccia.
(Magus Incognito, La dottrina segreta dei rosacroce).
Nell’universo non domina la Casualità, ma vige la Legge della Causalità; Einstein affermava: “Dio non gioca a dadi” e nei testi cristiani si legge che “si raccoglie ciò che si semina”.
Uscire dalla visione casuale del mondo e scegliere quella causale cambia la nostra visuale; ci conduce dalla rappresentazione di un universo caotico, crudele e privo di senso alla visione di un cosmo ordinato e direzionato.
Si legge nella Dottrina segreta:
…(vi sono) una indivisibile assoluta Onniscienza ed Intelligenza nell’Universo, che palpitano in ogni atomo e punto infinitesimo dell’intero Cosmo…Vi è un disegno nell’azione delle forze apparentemente più cieche.
(H. P. Blavatskj, La Dottrina segreta, vol. I)
Ed Einstein conferma:
Credo in un Dio…che si rivela nell’ordinata armonia dell’universo. Credo che questa Intelligenza si manifesti in tutta la Natura. Base del lavoro scientifico è la convinzione che il mondo è un’entità ordinata e comprensibile e non il prodotto del caso.
(citato in Il regno degli dei, Geoffrey Hodson)
Più di recente, i sostenitori dell’ID (Intelligent Design, “progetto intelligente”), i cui promotori principali sono associati al “Center for Science and Culture” del Discovery Institute propongono una corrente di pensiero secondo la quale alcune caratteristiche dell’universo e delle cose viventi sono meglio spiegabili attraverso l’ipotesi di una “causa intelligente”.
I membri di tale teoria, che ritengono che “il disegnatore” sia identificabile in Dio, affermano che quella dell’ID può essere considerata una teoria scientifica e cercano di ridefinire la scienza in modo da far rientrare in essa anche l’analisi di manifestazioni inspiegabili o “soprannaturali”, invece che soltanto lo studio di quelle naturali.
La prospettiva “causale” ci avvia anche ad una considerazione più avanzata delle nostre relazioni e dei nostri compiti. Non potremo accusare più nessuno, né persone, né situazioni se siamo noi stessi a creare continuamente gli eventi della nostra vita! Usciamo così dall’ Aula dei giochi e ci avviamo – attraverso la presa in carico della nostra esistenza – all’ “etica della responsabilità”.
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Nota: Questo articolo viene pubblicato in concomitanza con la congiunzione di Mercurio (il Messaggero divino) e Giove (Il Maestro solare) in Sagittarius, segno che immette nel Sistema il 4° R. dell’Armonia, il 5° R. della Mente ed il 6° R. dell’Idealismo
m’inquieta la parola Ordine perché dietro a tale successione di lettere l’Umanità dà significati che ogni sua comunità di popoli e/o interessi intende ciò che i suoi appetiti materiali lo spingono a soddisfare.
Un Ordine Mondiale storicamente determinato ci sta flagellando e noi lo invochiamo?
jospeh
li, 8 gennaio 2019