Arte della Scienza

Vivere e lavorare su un pianeta che vola ruotando nello Spazio non è una sinecura, una banalità… È un’Arte impegnativa, educatrice e fruttuosa che bisogna apprendere al meglio, a poco a poco, perseverando.
L’Arte di vivere è l’arte suprema.
L’uomo è chiamato a fare della sua esistenza oggettiva un’opera d’arte, nella libertà più ampia e completa.*

Come possiamo vedere nel glossario di questo sito, il termine Arte ha proprio questo significato etimologico:
dal latino ars, arte. Radice indoeuropea *AR-/*OR-/*UR-, che indica movimento verso, collegare. Idea sintetica di “muovere”, “lavorare”, “attaccare” = idea del movimento per unire. Sanscrito arth, tendere a ottenere; artha, scopo, valore, arya, nobile, ben composto. È radice così importante da dare nome al popolo indoeuropeo o “ariano”. In Italiano hanno la stessa radice: Origine, Orizzonte, Oriente, Aratura, Ara. Ordine. Arte significa creazione che tende alla migliore composizione.
Una tale maestria che cerca sempre di realizzare il meglio possibile, non può che essere mossa dalla Volontà di bene e sgorgare dall’Amore e dalla Luce della Saggezza. In ciò risiede la ragione della sua capacità di coinvolgere e trasformare ogni azione e di stare al centro di ogni settore della vita umana. Per tale motivo nemmeno la scienza le può rimanere estranea.
Solitamente, nella percezione comune, scienza ed arte vengono collocate agli estremi opposti della visione del mondo. La scienza viene vista come il regno delle certezze “oggettive”, mentre l’arte come il luogo della radicale singolarità soggettiva del sentire, la scienza come puntuale applicazione del metodo e l’arte come pura creatività. Queste interpretazioni, che hanno rappresentato senz’altro un aspetto significativo nello sviluppo del comune pensiero, stanno finalmente cambiando. Già il fatto di considerarle entrambe come espressioni della mente, ci offre la possibilità di cominciare a vederle profondamente interconnesse.
Se pensiamo, inoltre, che la scienza, non diversamente da ogni altra attività umana, deve costruire di volta in volta i suoi strumenti e che il contenitore dei suoi strumenti concettuali deve rimanere sempre aperto e orientato al mondo delle idee e, quindi, disponibile a continue innovazioni, si comprende facilmente che la ‘creatività’ vi gioca un ruolo fondamentale.
E attualmente, la cultura scientifica, pur se sempre più specifica e autonoma, complessa e dinamica, sta suo malgrado alimentando la possibilità di ampliare la nostra capacità di intrecciare dialoghi e collegamenti, ponti e connessioni con il mondo sottile.
È possibile quindi iniziare ad affermare che già questa scienza, immersa nel mondo della manifestazione, e dallo stesso alimentata, mentre studia attraverso la luce della mente i diversi processi e costruisce metodi d’indagine e nuove formule, permette di cogliere anche qualcosa della complessità e della bellezza delle relazioni nelle espressioni formali della vita.

Nei testi dell’Agni Yoga si legge:
L’uomo anela a conoscere la grande Realtà, a tal fine possiede la facoltà raziocinante. … Ha concluso giustamente che il pensiero è energia – il che dimostra che se le ricerche sono ben condotte i risultati sono validi. Ora segue la via rigorosa della scienza e, a patto che essa sia pura e senza pregiudizi, non ci sono nozioni, per quanto elevate, incompatibili con i suoi metodi … (1)

…La vera scienza è sempre attraente, breve, precisa e bella … e se la scienza insegna un sapere autentico, allora l’Insegnamento è scienza.
Ma che fine questa può raggiungere se è gonfia di pregiudizi? (2)

È tempo dunque che l’Arte della Scienza, pura e senza pregiudizi, esprima appieno la sua creatività nell’opera di riunificazione del mondo manifesto al mondo sottile, delle qualità, alimentando in tal modo l’arte di vivere.

A tal riguardo nell’insegnamento esoterico vien detto che:
La scienza delle sette qualità, o dei sette raggi, e del loro effetto sulle miriadi di forme che essi plasmano e cui infondono energia, è la futura via d’approccio al metodo corretto di educare e sviluppare la famiglia umana. La scienza exoterica moderna conosce bene la forma esteriore o aspetto materia, e la sua natura elettrica. Quella esoterica conosce la natura delle energie soggettive e delle qualità che influenzano e condizionano la forma. Quando le due saranno accostate fra loro con intelligenza, si potrà sviluppare una psicologia più vera ed accurata, ed una nuova scienza della cultura umana. Allora l’opera di unificare l’uomo, l’uomo quale entità psichica e l’uomo quale anima condizionante, procederà rapidamente.
Conoscere i raggi e le loro tendenze ed energie porterà molta illuminazione a coloro che operano nei vari settori scientifici. Ogni scienza appartiene all’uno o all’altro dei raggi, ed ognuna di esse è letteralmente la luce gettata da un raggio in un campo specifico della manifestazione divina. I quattro regni della natura incarnano quattro Vite che appartengono ciascuna ad uno dei quattro raggi minori. L’Essere che è la vita del quarto regno, quello umano, (considerato come organismo a sé stante, così come la natura corporea o personalità di un uomo è un organismo distinto, separabile da lui quale anima), appartiene al quinto raggio [il raggio personale dell’attuale regno umano]. (3)
Giova qui ricordare che, secondo l’insegnamento esoterico, il Quinto è il Raggio, della Mente e della conoscenza concreta o scienza, è connesso al Quinto Principio logoico, la Mente cosmica, Manas: il Costruttore di mondi, il Pensiero igneo, il “principio mediano” per l’evoluzione umana. Manas è l’Intelligenza cosmica che, allorché veicola l’Amore cosmico (Buddhi), si tramuta in Saggezza.
E l’uomo è la sorgente che origina la mente per quanto riguarda la materia dei suoi veicoli, ed è il loro impulso manasico latente. … (4)
… tutto quanto si trova nel sistema solare non è che sostanza energizzata dai piani mentale ed astrale cosmici, e foggiata in forme dal potere della legge elettrica: tutto quanto si può conoscere non è che forme animate da idee … con la conoscenza dei processi creativi del sistema l’uomo impara da sé a divenire col tempo un creatore.” (5)
E si legge altresì, che:
“L’anima, in relazione all’essere umano, è il principio mente in due facoltà, ossia la mente che si esprime in due modi. Questi sono percepiti e divengono parte delle doti organizzate del corpo umano, quando sia sufficientemente affinato ed evoluto:
1. La mente concreta inferiore, il corpo mentale, “chitta” o sostanza mentale.
2. La mente spirituale superiore o astratta.
Questi due aspetti dell’anima, sue qualità fondamentali, portano in essere il regno umano e consentono all’uomo di mettersi in contatto sia con i regni inferiori della natura che con le realtà spirituali superiori. La prima, la qualità della mente nella sua manifestazione inferiore, è posseduta in potenza da ogni atomo d’ogni forma di ogni regno della natura. È una parte della natura corporea, inerente e potenziale, ed è la base della fratellanza, dell’unità assoluta, della sintesi universale e della coerenza divina in manifestazione. L’altra, l’aspetto superiore, è il principio dell’auto-consapevolezza e, quando unito all’aspetto inferiore, produce la autocoscienza dell’uomo …” (6)
A questo punto vale anche ricordare che nel nostro Sistema Solare, è Venere il Luminare Custode del 5° Raggio, Signore della Mente ed esecutore del Progetto solare. E’ il Signore della Divina Proporzione, equamente attivo nei due mondi, dell’essere e del divenire, delle idee e delle forme. Indicato dall’Insegnamento come il Signore della proporzione aurea, Colui che assume in sé il canone della Bellezza armonica, quel rapporto che, legando assieme, in modo indiscutibile, le creature al Creatore, senza sminuire alcunché, rappresenta una delle proposizioni più elevate che meglio definisce la Gerarchia degli esseri e dona al sistema Bellezza sovramundana. Questo 5° Raggio costituisce nella sfera umana il cosiddetto quinto principio, l’intelletto, quella luce della ragione applicata, usata per le analisi sia delle cause che delle condizioni che ne derivano. Non solo, negli uomini progrediti presiede anche alla mente astratta, che coordina tra loro le suddivisioni della mente concreta (intelletto) traendone formule comuni o auree, al servizio del Piano di evoluzione.


Accende negli uomini la facoltà di ‘ascoltare tra i suoni e guardare tra le luci’ per intravederne i codici, la sintassi, le gerarchie, l’Ordine e le sue Formule, alimentando così quella scienza dei Rapporti spaziali che porta a vivere le Formule celesti e a creare Forme in commensura e consonanza con i Decreti elusivi del Cielo.
Da qui anche la ritrovata scienza dell’armonica, sintesi di commensura e consonanza. Tale scienza si adatta perfettamente alle quantità, alle grandezze, alle misure, dissolvendole in puri rapporti. Fonda sullo studio del potere creativo del suono e ne applica i principi a molte branche della conoscenza, è quindi la scienza delle relazioni o dei rapporti armonici. Consente di riunire il mondo oggettivo delle forme al mondo sottile delle qualità, e offre la soluzione dei molti problemi, nei rapporti del mondo umano.

Ecco quindi una bella espressione dell’Arte di quella Scienza che, ancorata nel pensiero della nuova Cultura, vede lo Spazio come il contenitore universale della vita e quindi vivo e sede di quell’ordine armonico che incessantemente nutre l’idea di ‘fusione’ del mondo manifesto con il mondo sottile, sovramundano. Riposta in quest’Arte vi è quindi la grande speranza dell’unione concorde del genere umano, e fra questo e gli altri regni di natura.
Da qui emerge che l’Arte della scienza non può che essere custode dell’Arte del pensiero e della conoscenza.

A tal proposito, nell’insegnamento si legge che:
La conoscenza procede secondo due direttrici: analisi e sintesi. Alcuni studiosi muovono i primi passi della conoscenza applicandosi alla seconda, altri non riescono a superare i limiti della prima; ma presto o tardi dovranno anch’essi imboccare la via della sintesi. Bisogna imparare ad amare quel modo di pensare, che è creativo. L’analisi è una semplice via preliminare, che punta alla stessa meta. È bene saper distinguere fra i due sentieri. In effetti molti seri studiosi di oggi se ne restano contenti della prima. Ma ciò serve a poco, poiché ad ogni nuova conoscenza sorge una sintesi di molte branche scientifiche. Occorre grande mobilità mentale per saper comparare e trovare conferma dai campi della scienza più imprevisti. La capacità di combinare le più chiare evidenze è già segno di un elevato livello di coscienza. A causa delle inutili suddivisioni molto è andato perduto, e si sono osservate persino delle ostilità fra i diversi campi della scienza. Eppure le discipline umanitarie e le scienze applicate non sono forse rami dello stesso albero della Verità? (7)
…le vie del sapere devono fiorire nel mutuo scambio delle idee … La conoscenza è un processo così espansivo che impone il continuo rinnovamento dei metodi. È penoso vedere quei cervelli pietrificati che non ammettono le nuove conquiste! Chi è propenso a negare non è vero scienziato. La scienza è libera, onesta e impavida, e in un istante può modificare e spiegare i problemi dell’Universo. È bella, e quindi infinita. Non sopporta divieti, pregiudizi, o superstizioni. Trova il grande anche nel piccolo. Domandate ai grandi scienziati quante volte le scoperte più stupende si sono raggiunte proprio nel processo monotono delle osservazioni quotidiane: l’occhio era aperto, e il cervello senza polvere. Chi è capace di cercare in libertà segue la via del futuro … (8)

… il sapere non tollera pregiudizi. Molti scienziati sono in verità degli ipocriti che insidiano la bella libertà della scienza. Il Sovramundano offre grandi possibilità per le ricerche. Sapete quanto è ostacolato oggi il pensiero umano. Si potrebbe dimostrare che anche nell’antichità ci furono menti eccezionali che non temettero di pensare allo spazio vivente. Talora lo popolarono stranamente, condizionate dalle idee dell’epoca, nondimeno ebbero grande audacia mentale. Noi abbiamo acquisito conoscenza sia per via sperimentale sia teorica, entrambe le quali, allo stato puro, conducono agli stessi risultati… Il Pensatore diceva: “Liberatevi dalle pastoie che vi impediscono di pensare liberamente (9)

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Note:
– Proprio oggi il ciclo annuale in corso vede accendersi la sua 1° Sezione Aurea, quel potere che controlla la partizione dell’unità senza violarla, quella procedura che risana le separazioni. La sua formula che così recita:
               “il minore sta al maggiore come il maggiore sta al tutto” 
distingue il minore dal maggiore, l’inferiore dal superiore, ma li connette entrambi nella pace dell’Uno. È la “partizione unificante” che assicura l’integrità del Cosmo….
– In questo 4° anno del 5° settennio che vede il pensiero orientato al settore della Tavola del Piano dedicato all’Arte della nuova Cultura, questo è il 4° appuntamento di quel ciclo che intende percorrere nel Cielo eliocentrico la via tracciata da Venere, il Luminare Custode del 5° Raggio, la Mente costruttrice del Sistema.
È bello ricordare che Venere è indicato dall’Insegnamento come il Signore della proporzione aurea, Colui che assume in sé il canone della Bellezza armonica, quel rapporto che, legando assieme, in modo indiscutibile, le creature al Creatore, senza sminuire alcunché, rappresenta una delle proposizioni più elevate che meglio definisce la Gerarchia degli esseri e dona al sistema Bellezza sovramundana.
Tutto questo diventa particolarmente significativo per questo nostro Pianeta e per noi umanità, perché Venere risulta essere “l’alter ego” della Terra, il pianeta supplementare e complementare della nostra Casa celeste, che sta alla Terra come il Sé superiore sta alla Personalità.
Ritornando a questo 4° anno ricordiamo anche che il suo colore di fondo è dato dal 5° Raggio, il Raggio della Scienza concreta e della forza manifestante che guida l’Opera rivolta a costruire (dal piano mentale in giù) la Nuova Cultura e Civiltà, e dal suo 4° aspetto alimentato dall’energia del 4° Raggio: Armonia, Bellezza, Modello, Riferimenti, Arte.
Gli appuntamenti di questa agenda sono, pertanto, stati fissati nei giorni in cui la nostra Guida solare si verrà a trovare nello spazio colorato dalla 4° qualità, sacra alla Nuova Arte planetaria, dei 7 Segni indicati dall’Insegnamento esoterico, quali principali trasmettitori per la veniente Era di Aquarius, delle 7 energie della Vita, i 7 Raggi (v. documento: Ritualità solare e effemeridi per l’anno 2018).
Ecco i ‘passi’ di Venere (la Mente costruttrice) nel cerchio dello Zodiaco (il Cuore a 12 petali del Sole, di Vulcano Sposo solare di Venere) secondo la 4^ qualità sacra alla nuova Arte planetaria:
– Venere nella 4ª qualità di Aries/1º Raggio (4 marzo, 15 ottobre): Arte del Governo;
– Venere nella 4ª qualità di Cancer/3º Raggio (28 aprile, 10 dicembre): Arte dell’Economia;
– Venere nella 4ª qualità di Leo/ 5° Raggio (18 maggio): Arte della Scienza;
– Venere nella 4ª qualità di Virgo/2º Raggio (5 giugno): Arte dell’Educazione;
– Venere nella 4ª qualità di Scorpio/4º Raggio (13 luglio): ARTE ED ESPRESSIONE;
– Venere nella 4ª qualità di Sagittarius/6º Raggio (31 luglio): Arte della Comunicazione;
– Venere nella 4ª qualità di Capricornus/7° Raggio (6 gennaio, 19 agosto): Arte dell’Organizzazione.
*) da scritti inediti di Enzio Savoini.
1) Liberamente tratto da Sovramundano 2, § 402, collana Agni Yoga.
2) Liberamente tratto da Comunità § 102 e §154, collana Agni Yoga.
3) Liberamente tratto da Psicologia Esoterica 1, p. ing. 120, di A. A. Bailey.
4) Liberamente tratto da Trattato del Fuoco cosmico, p. ing. 355, di A. A. Bailey.
5) Ibidem, 701, nota 33.
6) Ibidem, 55.
7) Tratto da Fratellanza § 215, collana Agni Yoga.
8) tratto da AUM, § 341, collana Agni Yoga.
9) tratto da Sovramundano 3, § 532, collana Agni Yoga.
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