La Saga degli Eroi celesti

Oggi terminano i circa 40 giorni di allineamento, sul piano comune dell’Eclittica, tra il Sole, la Terra e le Sette Stelle sacre della suprema costellazione dell’Orsa Maggiore, direzioni di astrazione che preparano la Pasqua solare di resurrezione, l’Equinozio iniziatico di Aries.

In tale Data di congiunzione con l’ultima stella guida del Grande Carro dei Cieli Alkaid, Quinto Rishi e Raggio, si seminano dunque le possibili direzioni e formule causali del Piano solare secondo i Segni del Cielo del prossimo Equinozio (20 marzo h. tal 17.16) e seconda stagione dell’anno 2018.

Ecco il documento relativo:

Segni del Cielo anno 2018 – Secondo quadrante

Alcuni estratti:

“Sarà ormai evidente, a chi si riferisce in qualche modo a queste pagine, che l’Officina del Pensiero di TPS intende il Cielo come il massimo Maestro e Modello: accolte che siano le indicazioni dell’Astrologia esoterica, gli Astri si rivelano (anche etimologicamente) come quelle Armi sottilissime, ignee, che gli Eroi del Cielo e della Terra impugnano per costruire il Futuro, combattendo il disordine, la separatività e la resistenza alla trasformazione.

Non sono Armi sparse a caso, ma a causa.

E, se attraverso il Pensiero superiore, l’Uomo apprende a poco a poco l’Arte della Guerra dei Costruttori celesti – silente, impersonale, al servizio dell’Evoluzione, tutto diventa raggiungibile.*

E lo diventa attraverso un Piano ‘strategico’: un Piano solare allestito e dunque assistito dall’Alto che, per realizzarsi, non necessita l’attendere o il convincere le moltitudini, bensì di un presidio o centrale di potere che sappia ‘mantenere la mente salda nella Luce’, a nome di tutti: una Presenza umana centrale. Non sperando vagamente che le cose migliorino, non scambiando le giuste misure umane di contenimento con la Via del Rinnovo globale, non confondendo le ‘rivoluzioni’ – che oppongono fanatismo a fanatismo – con l’Evoluzione, bensì costruendo dal Centro umano con il potere igneo del Pensiero, “a respiro unito e a ritmo unificato” con i Cicli celesti.

Delirio, utopia, sogno, o riconoscimento del nostro tesoro più prezioso: il Pensiero creatore, quel Fuoco e Prima Pietra posti a base di ogni Costruzione da tutte le tradizioni misteriche di ogni tempo?

Dalla Filosofia esoterica ci viene indicato che questa Arte creativa di Fuoco, fatta di suoni luci vibrazioni e forme invisibili e inaudibili, risolverà in Bellezza questa Guerra dei Cieli per liberare ‘i prigionieri del Pianeta’: quel ‘giorno’ sarà il tempo in cui molte ‘monadi umane’ o iniziati, coscientemente arruolati negli Eserciti dei Costruttori maggiori, sapranno come fare.

Per ora, occorre prefigurarci i requisiti necessari e gradualmente conquistarli, tentando di vivere come se fossimo degli Eroi, figli del Cielo e della Terra.**

Come eroi, imitiamo dunque l’ignoto, quell’Olimpo composto da Pensatori o Uomini celesti, le Cui Armi ignee volteggiano nel “qui ed ora” tramite i Corpi dei Luminari, dello Zodiaco, delle Stelle e Costellazioni.

Quelle Forme o Apparenze, velo e segnatura di Princìpi reali, furono immortalate quali Archetipi sul piano della Mente dalla sapienza degli Esseri a guida del nostro Pianeta e della Sua Evoluzione, sin dai tempi dell’Atlantide.

Il Cielo apparente, con tutti i suoi Astri, Relazioni spaziali e Forme, si può dunque rivelare come il Modello, l’Immagine e la Figura dell’involuzione e dell’evoluzione della Coscienza cosmica.

Non si alzano gli occhi al Cielo per adorare o riconoscere la meravigliosa immensità della nostra Casa infinita, non solo almeno: si alzano gli occhi per assumere la responsabilità di co-creatori del futuro ed iniziarci, quali umili ma audaci apprendisti, al potere risolutore delle Armi celesti.”

*

Il Sole sorge in Aries e, solennemente, noi posiamo la prima Pietra,

a base dello spigolo di nord-est,

dove l’Oriente si fonde con l’asse polare.***


* “La totalità delle parti più elevate del pensiero umano in ogni campo, influisce materialmente su ciò che appare sul piano fisico in tutti i regni di natura, su ciò che precipita le civiltà e le culture, e su ciò che esprime la migliore risposta, in un dato momentodella sensibilità umana all’impressione cosmica. È tutto quello che si può dire, quando tentiamo di riassumere il desiderio immutabile e il modello o proposito dell’attività divina lungo le età. Sappiamo che per ora essa è profondamente incapace di esprimere o di produrre in forma manifesta la bellezza di quel disegno e di creare in conformità al pensiero di Dio. Però, di età in età, la capacità di pensare dell’uomo e la sua immaginazione creativa hanno eseguito il piano che si sta lentamente rivelando, e continueranno a farlo; ogni ciclo mondiale vede emergere una bellezza maggiore e vede gli effetti sottili del pensiero dell’uomo sui regni di natura subumani portare continuamente alla superficie cose sconosciute, mutare la natura della flora e della fauna del pianeta, e preparare la via a quell’epoca meravigliosa in cui la Gerarchia dirigerà di nuovo exotericamente il Piano sulla terra, ed aiuterà l’umanità ad operare con una comprensione più piena del piano divino.” (A. A. Bailey, Raggi e iniziazioni, p. 244-5)

** Per esercitarsi nella costruzione cosciente delle forme pensiero l’uomo deve scoprire il valore, l’uso e lo scopo dell‘immaginazione creativa, strumento che “lo mette in grado, proprio all’inizio, di agire come se fosse capace di creare in questo modo; poi, quando la coscienza immaginativa del come se non serve più, diventa coscientemente consapevole di ciò che egli, con speranza e attesa spirituale, ha cercato di creare; scopre che questo è un fatto esistente e sa, senza alcun dubbio, che “la fede è la sostanza di cose sperate e l’evidenza di cose non viste” (Ibidem, 443)

*** Estratto da: Aries in “Ricostruire il Santuario della vita umana” di E. Savoini.

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