La Via dell’Impegno

In questo tempo di cambiamento epocale, di disorientamento e di confusione, dal quale dovrà emergere una nuova Cultura/Civiltà, si avverte ovunque, in modo più o meno consapevole, il disagio crescente di fronte all’inadeguatezza dei governi nazionali, che non sanno palesemente fornire soluzioni credibili ai problemi mondiali del presente, non essendo in grado di guardare al futuro in modo “visionario” e quindi di pianificare congiuntamente una linea d’azione per il Bene dell’intera umanità. D’altra parte, i governi sono eletti, sulla base di promesse di benefici immediati, dagli stessi popoli che li criticano, i quali temono i cambiamenti anziché considerarli opportunità, chiudendosi nei loro confini e difendendo i loro interessi particolari, senza comprendere che il Bene di tutti è il massimo bene di ciascuno.

Analogamente, è emblematico il fatto che solo ora che stiamo soffocando nei nostri rifiuti e nella nostra incuria e che il clima sta cambiando ci rendiamo ufficialmente conto della distruzione insensata che abbiamo portato e continuiamo a causare all’ambiente, con le infauste conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti e cercando, faticosamente e con pesanti resistenze, di invertire la tendenza.

Abbiamo cementizzato, sfruttato ed inquinato il suolo pubblico e le risorse del pianeta, che sono bene comune di tutti i regni di natura, senza pensare al futuro neppure dei nostri figli, né realizzare che sono beni di cui ognuno dovrebbe poter disporre soltanto in prestito d’uso, così come avviene per i nostri corpi fisici, forme di Spazio che qualifichiamo e che restituiamo al termine della nostra esistenza terrena.

Oggi si sta preparando la “tempesta perfetta” e la crisi sanitaria globale che sta imperversando, causando anche un crollo pesante dell’economia, è una buona occasione per far comprendere alle coscienze più sensibili quanto siamo tutti interconnessi e che confini e filo spinato non possono fermare le catastrofi naturali né la diffusione di epidemie, di fronte alle quali peraltro ci si può infine ritrovare in modo semplice e naturale a collaborare tutti insieme al bene generale, smorzando le abituali polemiche e mettendo in campo le nostre migliori risorse interiori.

Insomma, allo stato attuale è evidente che solo di fronte ad eventi che mettano in pericolo la nostra sopravvivenza siamo in grado di unirci, e questo è uno di quei momenti.

E’ adesso quindi che, oltre a fare un unico fronte dinanzi alle vicende contingenti, effetto di cause pregresse, si deve cominciare a porre nuove fondazioni, a cercare di comprendere la funzione dell’Umanità nel contesto planetario, prendendo in mano il nostro futuro per costruirlo chiaramente prima di tutto sui piani sottili, anziché continuare ad agire in modo sconsiderato sulla scorta di impulsi egoistici dettati dalle circostanze, che inevitabilmente produrranno poi effetti disastrosi. L’Uomo ne ha la facoltà e il dovere, ma non può improvvisarsi costruttore senza una spinta ideale che gliene faccia comprendere la necessità profonda e senza sottoporre la mente ad un processo rigoroso che gliene dia la capacità.

Ciò che urge è dunque stimolare ed elevare la coscienza collettiva, così da riuscire insieme a pensare con grazia al futuro per offrire una via d’uscita al genere umano, che possa nutrirsi di nuove visioni e costruirsi nuove bandiere di luce. Non è più lecito ormai continuare a guardare al nostro tornaconto personale o nazionale, né restare passivamente a considerare con atteggiamento critico e distruttivo gli eventi, nutrendo paure eccessive o crogiolandoci nei nostri supposti conseguimenti interiori: tutte le menti e i cuori di coloro che sentono di essere pronti a servire il Bene comune devono allearsi per compiere la missione per la quale si sono incarnati in questo ciclo del mondo.

I primi ad esser chiamati all’azione sono evidentemente i discepoli dell’Umanità, in seno ai quali si sta prendendo atto, in modo più o meno consapevole, della necessità primaria di costituire sul piano sottile un Ente di governo, cui abbiamo  dato il nome di Presenza umana centrale, che si prefigga di occupare interiormente quel posto del fuoco, vetta della coscienza umana, contiguo e coerente con la Gerarchia planetaria, dal quale si possa stabilire un rapporto chiaro e diretto col Governo reale del pianeta, che è la vetta della Gerarchia stessa.

Tale Ente, unitario, direttivo ed operativo sul piano interiore, dovrebbe quindi essere un punto focale che trae al servizio ordinato del Bene, del Bello e del Vero, orientando gli Uomini ai valori della Fratellanza solare e facendone riscoprire gli ideali, così da riaccenderli nelle menti ed infiammarne i cuori.

E’ quella di governo la prima attività umana da rifondare se si vuole impiantare un mondo nuovo ed una nuova Cultura, poiché è la più causante, dalla quale tutte le altre discendono ed è quel Centro, stabile fra due mondi, che guida in particolare al Bene comune: la massima libertà conseguibile in ogni momento, relativamente alla situazione generale delle coscienze ed ai segni del Cielo. E’ di qui che possono essere ripristinati i Misteri che stanno alla base di ogni Cultura/Civiltà.

Decidere di occupare tale posizione infuocata a nome dell’Umanità, allineandoci col Governo reale, e di riattivare i Misteri, può sembrare un atto di superbia ed è invece una risposta commensurata all’invocazione umana ed a quell’appello superiore che vibra all’improvviso nei nostri cuori in modo deflagrante e consacra per sempre le nostre vite al Servizio.

Il rispondere sì ci costringe ad essere coraggiosi e umili allo stesso tempo, distaccandoci totalmente dalle nostre vicende e progetti, dal desiderio di miglioramento personale, dai pensieri abituali, dalle contingenze mondiali ed a tenere fisso lo sguardo ai nostri maggiori sul pianeta, nel Sistema solare ed oltre, per cercare d’imitare l’ignoto. Se riusciremo a non distogliere lo sguardo, in modo semplice e naturale la nostra mano dirigerà il timone nella giusta direzione, senza aver bisogno di istruzioni specifiche e di coordinate spaziali.

Pensando al Governo reale del Pianeta, che è il nostro primo Modello, potremmo dire, seguendo il pensiero di un discepolo illuminato, che tale Ente:

  • “E’ il garante e il custode del destino planetario. Le iniziative umane devono far capo alle sue previsioni per esser degne di successo, altrimenti sono inutili o dannose.
  • E’ l’unità planetaria suprema, che vigila in piena coscienza sul Bene e sullo Spazio comune.
  • E’ il programmatore generale di tutte le evoluzioni, i processi e le attività. E’ il Giudice.
  • Specchia il perfetto ordinamento celeste sul Pianeta.
  • Dirige e assiste l’evoluzione di tutte le creature, ma soprattutto la dilatazione delle coscienze.
  • Gestisce la comunione di tutte le energie, ossia delle risorse planetarie.
  • Tiene in ordine dinamico ed equilibrato l’infinito e mutevole scambio fra energie e forze”.
    (da testo inedito di E. Savoini)

All’Ente umano che si appresta ad imitarlo, la Presenza umana centrale, tocca dunque:

  • Essere garante e custode degli sforzi di bene dell’Umanità, unificandoli e dirigendoli ai fini generali del Governo superiore.
  • Essere la Presenza unitaria e traente, il Magnete del Cuore comune.
  • Essere il programmatore della parte di Piano che riguarda l’evoluzione dell’Umanità.
  • Specchiare l’ordinamento celeste, seguendo energie, ritmi e cicli del respiro solare e cosmico.
  • Dirigere e favorire l’evoluzione della coscienza collettiva seguendo i passi del Piano ed imprimendolo nelle menti umane, così sperimentando l’iniziazione di gruppo.
  • Ricondurre all’Unità del Servizio, gestire la Comunione, attestare la Fratellanza solare.
  • Organizzare dinamicamente le energie di Bene, liberandole nell’Ordine.

E’ evidente che tutto ciò può apparire sproporzionato alle attuali risorse di un piccolo drappello umano, eppure quando, udito l’Appello, il cuore risponde e ci si mette all’opera, superando i dubbi della mente, ogni cosa si rivela semplice e realizzabile. Oggi stiamo fissando i primi prototipi; quando la coscienza comune sarà più pronta ed il Governo reale sarà riconosciuto come un dato di fatto, altri uomini e donne verranno e saranno in grado di ricoprire tale funzione in modo più infuocato e causante. A noi è chiesto di aprire la via e ricordiamo che sui livelli sottili non è la quantità che conta ma la qualità dell’intento e l’impegno irremovibile. “Amore e impegno fanno miracoli nella vita” (Collana Agni Yoga, Appello, § 49)

Cominciamo quindi col riconoscere la catena infinita del governare come una realtà da cui trarre coraggio, visione e speranza.

“…. Assimilare il concetto di quel Governo che, senza imporlo, ottiene sempre il massimo bene possibile, aiuterà l’uomo a gestire meglio la sua vita, e i governi locali a sentirsi sorvegliati e valutati. Non è cosa da poco: è una rivoluzione mentale, ma condurrà all’unione reale dei popoli, che ora è oggetto di proclamazioni teoriche e ipocrite… 

Un giorno, che forse non è più lontano, le varie nazioni saranno unite in una sola. Allora il Governo reale sarà fisicamente apparente e i suoi atti riconosciuti. Oggi ciò si delinea all’orizzonte come Meta da raggiungere. E’ una vetta che si scala con minime azioni mentali quotidiane: pensare al Governo reale come esistente ed operante, fidare nella sua direzione, vivere come suoi cittadini” (da testo inedito di E. Savoini)

 

Sulla via dell’impegno ardente non c’è paura,
e il fuoco del cuore illumina la via del vero.
La Verità eterna sta nella bellezza dello spirito.
Lo spirito la conosce.
(Collana Agni Yoga, Appello § 49 e 350)

 


Nota: Questo articolo viene pubblicato mentre il Sole apparente transita nella prima qualità di Aries, segno degli inizi, portatore del primo Raggio, correlato al Governo, e del settimo Raggio dell’Ordine.

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Una risposta a La Via dell’Impegno

  1. Lucia Gabrielli dice:

    Non è solo la bellezza dell’immagine che contempliamo ma è il costante impegno che fortifica essere al Centro nel posto infuocato. Lo sguardo è rivolto all’umanità intera dolente in attesa, inconscia di un qualcosa che la liberi dalle catene oscure per aver seguito unicamente un benessere solo individuale. Ora è tempo di risveglio e se ne intravvede già qualche barlume. Non è più tempo di sola speranza ma di avere Fede di guardare al futuro con maggiore forza e coraggio. Il Cuore e solo il Cuore può guidarci verso la vera Comunione tra i popoli. Il Governo Reale Gerarchico si manifesterà in Terra solo quando noi umanità saremo una cosa sola un solo Cuore sotto un solo Cielo così allora entreremo nell’Epoca d’Oro di Aquario.
    5/4 Lucia G.

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