Potere e Luce

Oggi 10 gennaio, proseguendo la nostra semina degli ideali per questo anno [1], celebriamo Saturno, luminare sacro che trasmette le energie del 3° Raggio e Plutone, luminare che trasmette il 1° Raggio che si trovano in perfetta congiunzione nel segno iniziatico di Capricornus. Le energie del Signore costruttore del Piano e del Potere di Trasformazione si fondono e vengono irradiate nel Sistema Solare.

La Loro esatta congiunzione (l’ultima nello stesso Segno fu nel 1518!) avviene in pieno plenilunio di Capricornus (1°, 3° e 7° raggio), dunque in un tempo, per la coscienza umana, di massima intensità energetica.

Questa congiunzione straordinaria e dirompente richiama il clima del Rinascimento e, più recentemente, segue quella precedente del XVIII secolo in Aquarius, motore sia della Guerra di Indipendenza americana che della Rivoluzione francese: occorre costruire nuovi ideali per vincere la Battaglia contro la cristallizzazione e la cattiva gestione del Pianeta Azzurro, la nostra Casa.

Sappiate che la legge del principio vitale ha un potere invincibile. La tensione della spirale dell’energia suprema pone in azione tutti gli elementi. L’accumularsi dell’energia nelle sfere del mondo dona varietà alla sostanza e suscita la facoltà creativa.

Il Cosmo non conosce periodi inattivi. Non c’è rifiuto, ma solo l’invito che l’uomo accetti tutti i doni dello Spazio. Perché dunque non usare l’energia cosmica per il massimo compito, per la gloriosa conquista di nuovi tesori? Il progresso della coscienza nella cognizione della volontà rivelerà l’Infinito.

Nella nostra sfera esistono testimonianze delle manifestazioni cosmiche. Questa è una formula da ripetere, perché l’evoluzione si dischiude allo spirito impavido che conosce l’intero mistero e tutta la gravitazione verso l’Infinito. L’accendersi dei fuochi del Loto è la più alta espressione del Fuoco cosmico. In verità, quando l’energia cosmica si afferma in sintesi sulla Terra, si può dire: “Il pianeta è avvolto da una spirale, lungo la quale si può anche scendere, ma com’è glorioso lo spirito che sale e trasforma la vita nella radianza dell’Infinito!”. Questo portatore di sviluppi sopramondani scopre l’ingresso alle sfere superiori, e offre alle inferiori la chiave per realizzare l’Infinito. [2]

La diade Potere e Luce risuona potentissima nello Spazio.

Celebriamo questo evento ispirati dagli impulsi dei Sette aspetti della Luce e del Potere, focalizzandoci in questo giorno Sacro, sul Primo Aspetto della Luce e sul Terzo Aspetto del Potere, potenti nello scambio energetico dei raggi dei due Luminari.

“La Luce è per l’uomo un grande mistero: la scienza moderna, infatti, si limita a pensare che la sua natura sia elettromagnetica, ma questo poco illumina e chiarifica il problema poiché la natura dell’elettromagnetismo è, ancora oggi, incognita.

In questo studio si avanza l’ipotesi che la Luce sia Intelligenza divina e che la luce fisica, che dà vita al pianeta e lo illumina, ne sia la manifestazione più grossolana, ma tuttavia così sottile e splendente che anche in questa sua veste rimane indecifrabile all’intelletto umano.

È un’ipotesi che non è possibile dimostrare in modo razionale, ma secondo il vero metodo scientifico è degna di essere considerata fintanto che non si riveli errata o insufficiente.

La Luce è un’energia pulsante, con ritmi precisi che condizionano la vita di tutte le creature del pianeta; i suoi cicli sono semplici e conosciuti, anche se spesso, offuscati dall’abitudine, li si considera semplici fatti “naturali”. Il pensiero vigoroso di essere immersi nell’Intelligenza divina può modificare radicalmente la vita umana e offrire a chi è disposto ad aprire la mente alla luce la possibilità di grandi espansioni di coscienza.

… Se la Luce è un’energia di cui sono noti i cicli e i ritmi, deve essere possibile, penetrando oltre il velo dell’apparenza, riconoscere in essa le sette qualità che contraddistinguono ogni tipo di energia. Quanto segue è il tentativo, primitivo, non definitivo né concluso, di illustrare e analizzare i sette aspetti della Luce, per meglio comprenderla e interpretarla.”

 

1° ASPETTO DELLA LUCE

Il cielo notturno rappresenta l’aspetto di primo raggio della luce. Dopo il tramonto, a mano a mano che il cielo si oscura, appaiono altre luci che il sole aveva offuscato, si rivelano entità maggiori. È il firmamento punteggiato di stelle, che affascina e stupisce per la sua maestosità. Se lo si interpreta come un simbolo si ritrovano in esso le caratteristiche del primo Raggio: i concetti di centro isolato, di unità a sé stante, di volontà, di solitudine, di dominio che si esercita nello spazio tramite centri ardenti, si riassumono infatti nella luce stellare.

Le stelle sono sempre state una guida per l’uomo, il sicuro punto di riferimento cui affidarsi per non smarrire la via. Questi centri Luminosi, solitari e distanti tra loro riconducono all’Uno, all’isolato, al Signore del primo raggio e ne sono quindi, a buon diritto, dei rappresentanti.

Questo isolamento è però solo apparente, e come i fari, stelle artificiali create dall’uomo, sono, sebbene solitari, strettamente connessi tra loro, sì che quando il navigante perde di vista il faro a poppa, già vede la luce di un’altra guida, a prua, cosi anche le stelle hanno precise colleganze che fanno del firmamento una rete di centri luminosi, che nell’insieme trasmettono energia di Primo Raggio.

Il cielo notturno del giorno distribuisce dunque sul pianeta il primo aspetto della Luce e a questa energia, così qualificata, si rivolge e si rende ricettivo il primo Vertice [di un Gruppo a Stella, di cuori o centri strutturati secondo il canone settenario], che a notte, guardando la stella Polare, idealmente connesso al centro della Volontà, invoca Shamballa in nome della sua Stella.

3° ASPETTO DEL POTERE

Il potere non è concepibile senza un proposito: quando si afferma che il Potere è la volontà di dare libertà lo si riconosce implicitamente.

Esso comporta uno scopo da raggiungere e realizzare, e racchiude in sé l’idea di una attività intelligente e pianificatrice, tipica di ogni terzo aspetto.

Qualsivoglia sviluppo, processo o raggiungimento è connesso all’attività e al proposito e associato all’idea di movimento o sviluppo verso la meta prefissa.

Il moto è qualità caratteristica della sostanza, e quindi presente in tutte le creature, ma è distintivo soprattutto dello spirito, che lo dimostra al massimo grado, senza per questo subire variazioni. (Il motore immobile). Anche se negli strati solidi della materia fisica questo moto non appare in superficie è tuttavia ugualmente presente nelle particelle elementari, mobilissime e costantemente oscillanti.

Nulla esiste che non sia in movimento, e le stasi, i ristagni, le soste sono soltanto temporanee o illusorie: l’assenza di moto è un concetto assurdo, incommensurato ed estraneo alla generale mobilità dell’Universo.

Il terzo aspetto del potere, per adempiere il proposito, origina il movimento, un fiume infinito di moti che trasportano forme e coscienze, cultura e civiltà al compimento.

Quanto più le cose o gli eventi appaiono fermi e statici, tanto più grave è il sintomo di pericolo. Chi ostacola la corrente evolutiva generale si espone al disastro, è folle o pietrificato. Non si esce dal Moto Universale, e la tendenza a contrastarlo è sempre segno di ignoranza, e si identifica con il male.

Il moto tende allo scopo, al proposito, quindi alla liberazione: osservando ciò che muove ed evolve si vede all’opera il Potere.

La trasformazione del mondo si produce invero alla massima tensione, e l’accompagnano ogni genere di turbamenti, malanni e cambiamenti. Le energie proiettate con grande potenza muovono i fuochi. Nell’Epoca del Fuoco, pertanto, le tenebre s’infittiscono e tutti i principi si tendono in un impegno fervente. Le tenebre, addensate, creano il male. La Luce trasforma il mondo. In quel grande periodo lo spazio è saturo di un processo di trasformazione generale.

Nell’Epoca del Fuoco, allorché Luce e tenebre si danno battaglia, la Bandiera della Pace diviene il simbolo fondamentale del nuovo ordinamento umano. Sotto quell’insegna si uniranno Bellezza, Sapienza, Arte e tutti i popoli. A quella Bandiera dunque si addicono solo le massime misure. In verità! [3]


[1] L’anno 5.6 – 2020 vede accendersi la Meta “Costruzione degli Ideali” della Tavola del Piano evolutivo, meta che segue, e continua, la nostra focalizzazione sulla Nuova Cultura e Civiltà (5.5 – 2019), vetta ideale del Quinto Settennio (2015-2021) del primo ciclo a 49 anni (1987-2035): la “semina solare” di TPS incide un nuovo sentiero di “immaginazione creativa collettiva” allineata alla pulsazione dei Fratelli Maggiori planetari, solari e cosmici. In particolare, in questo anno di sintesi triadica e idealità  (5.6 – presenza di Plutone 1° R., Giove 2° R. e Saturno 3° R. nel Segno iniziatico di Capricornus), le principali congiunzioni tra i Principi/Luminari solari vedranno la pubblicazione dei 7 aspetti del Potere, dell’Amore e della Luce (tratti dallo scritto “Il Quinquennio” di Enzio Savoini, da “Il Gruppo a Stella”). L’anno 5.6 si presenta davvero “infuocato” e iniziatico per gli Ideali della nuova Era orientati ad instillare l’Idea della Fratellanza cosmica: Sintesi e Trasfigurazione sembrano essere gli elementi chiave di questo tempo, un processo di Astrazione progressiva che trova il suo coronamento nell’apertura, con la congiunzione tra Giove e Saturno in Aquarius del 2 novembre 2020 (eliocentrica, il 21 dicembre 2020 geocentrica), di una nuova visione planetaria, proprio in vista della Vetta della Decisione del 2025.

[2] Infinito I, § 21, Collana Agni Yoga

[3] Gerarchia, § 377, Collana Agni Yoga

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