Allineamenti Uomo-Sole-Cosmo 9° – 21 maggio: Alcione (Pleiadi)

Il nuovo  allineamento significativo (undicesimo), focalizzato dal Sole ora in volo per la visione terrestre nella parte più bella e lucente del Cielo(1), traguarda l’inizio della costellazione siderale del Toro (datrice di illuminazione), e precisamente la stella primaria Alcione, la Centrale, conduttrice del luminoso Carro delle Pleiadi(2), l’Origine e perno centrale dei Sette Sistemi solari (il Settenario cosmico) di cui il nostro fa parte.(3)

In tale Giorno (21 maggio) il Sole si unisce dunque al ‘Sole centrale spirituale’(Alcione): l’orbita radiosa del Sole apparente (il braccio ‘orizzontale’ di tale incrocio tra Centri solari e cosmici), intercettando Alcione sul meridiano (braccio verticale), si nutre alla Sua Fonte centrale(4), al Magnete centrale della Sostanza solare, alla Grande Madre cosmica. Lungo la stessa Direzione la Terra è congiunta (20 maggio), dal lato opposto del Cielo, a Rigil del Centauro(5), il Chirone cosmico fonte di Saggezza. Si staglia così nel firmamento questa sacra direzione tra Fuochi che unifica in modo duplice la nostra amata Terra al Cosmo all’insegna dell’Origine femminile o sostanziale: la sapienza conduce alla Fonte del Fuoco solare, e questo si rivela nella sapienza.

Alcione : Sole = Terra : Rigil

Il cuore dell’Uomo che segue il volo del Sole sa che in quel cerchio infuocato scorre la forza di un’Origine comune, di un centro radiante di vita cosmica attorno al quale sfolgora, in tutta la Sua integrità, la bellezza di un’Unità umana, planetaria, solare e cosmica.

Senza titolo1Da Alcione s’irradia il Mistero dell’Origine

— L’attrazione delle varie parti di un unico principio si esercita tramite il Magnete, donde la varietà di espressione di tutti i principi a livelli diversi. Un nucleo di Intelligenza è evidente in qualsiasi Fuoco spaziale. Poiché procede dalla medesima origine, il Magnete porta in sé il principio creativo del Fuoco, e la Ragione crea la sostanza adatta a ogni sfera. Per conseguenza, ovunque nell’Universo è diffusa l’omogeneità, e questa appunto può fornire all’uomo la chiave per comprendere l’esistenza ulteriore e afferrare i massimi principi. Quando il genere umano avrà raffinato tutte le sue concezioni dei principi, sarà possibile affermare l’omogeneità “ad infinitum”. Così si costruiscono tutti gli strati dell’Essere; non per deviazione dal principio inerente del Magnete universale, ma per contributi sottilissimi. Quindi le Origini devono essere riconosciute come principi-guida. Accolto che sia l’Essere come espressione dell’Intelligenza suprema, il Magnete si rivela come potestà della Madre del Mondo. Questo concetto può fare comprendere veramente l’esistenza della Nostra Fratellanza, i mondi lontani e quei principi che consacrano l’uomo come creatore.

— Il Magnete cosmico regola i rapporti tra le forze di quei corpi che salgono ai mondi superiori. La correlazione tra le sfere viene disciplinata dall’attrazione magnetica, e le forze vengono indirizzate all’attività creativa. La forza planetaria si può giudicare in base a queste tensioni.

Scintille dei mondi lontani raggiungono la Terra, e le possibilità di studiarne le radiazioni brillano con speciale fulgore. La comunione con i fuochi spaziali darà origine a una scienza illuminante. È impossibile concepire tutto ciò che può essere offerto dal potere di quei mondi! La vita psichica si è affermata come azione del Magnete. La psiche guida qualsiasi espressione dell’esistenza e non vi è possibile separare l’ombra dalla luce. Se gli uomini soltanto capissero quella forza luminosa che dà impulso a ogni azione, quanto sarebbero solleciti verso le fonti creative!

Il riconoscimento delle energie sottili come sorgenti di tutti i fenomeni ispirerebbe l’uomo a concepire il potere della luce, e a non sottostare a quello delle tenebre. Quando apparirà evidente al genere umano l’era delle manifestazioni riflesse, avrà inizio l’epoca della Luce. (Estratti da: Infinito I, §170 e 164, Collana Agni Yoga).

— … Non c’è ostacolo terreno che possa estirpare dal cuore umano l’idea del volo, ed è lo stesso cuore a venerare l’Origine delle Origini.

— … Il cuore umano non fiorisce se non anela all’Origine delle Origini, che è indicibile, ma conoscibile tramite il fuoco del cuore. Pertanto, fra la rovina dei fondamenti, accendete quel fuoco e amate il Supremo. Pensate che anche la Scienza, con la sua relatività, tiene aperto uno spiraglio sull’Infinito. Perché vivere nel male, nell’assassinio, nel tradimento, quando si è circondati da mondi grandiosi? …In verità, c’è solo il fuoco dell’amore. (Estratti da: Mondo del Fuoco I, § 612 e 629, Collana Agni Yoga).

alcyone

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(1) La splendida dimora di Stelle primarie che il nostro Sole incontrerà successivamente a partire da Alcione è rappresentata dalle costellazioni del Toro (Aldebaran), del Cacciatore celeste Orione (Betelgeuse, Cintura…) del pentagonale Auriga (Capella), del Cane maggiore (Sirio) e minore (Procione) e, infine, dei Gemelli aurei (Castore e Polluce).
(2) Il nome Alcione deriva dall’arabo Al Wasat, la Centrale (la Gallina celeste con i suoi pulcini), i babilonesi la chiamarono Temennu, la prima Pietra (la pietra angolare dei loro templi), i caldei Kimah, il Sigillo Immortale, il Cardine, e tra gli Indù è Amba, la Madre; il primo ‘nakshatra’ dell’astrologia indiana è centrato sulla stella Alcione e sulle Pleiadi che portavano il nome di Krittika (“i coltelli” in sanscrito), “le stelle del fuoco” nutrici di Kartikeia, il Dio Indiano della Guerra (è anche la personificazione del potere del Logos. Il pianeta Marte), il Generale delle Armate Celesti (identico a Michele, il ‘Capo delle Legioni Celesti’), simboleggiato da una fiamma e governato da Agni, il dio del fuoco sacro. L’Insegnamento le identifica con la costellazione del Toro, ma le associa anche al Drago/Dragone e al Capricorno (le Pleiadi, le “sette sorelle” anche nella cosmologia di molti popoli, erano chiamate dagli aborigeni australiani le Makara, i “coccodrilli”, nome indù dato all’asterismo del Capricorno.
Le Pleiadi “sono di natura più taurina di quella del Toro stesso”,occupano il centro di Taurus, e “Taurus è considerato il gruppo centrale della Via Lattea” [ossia del nostro universo locale, non dell’intera galassia]. Simbolicamente, segnano la spalla dell’animale che “carica in avanti, rivela senza sosta e stabilmente il Piano sublime e stupendo di Dio, lo scopo cui tende l’evoluzione.” (Estratto da:A. A. Bailey, Astrologia Esoterica, Collezione Lucis, pag. 376).
(3) Questa primaria fucina di stelle viene indicata nei testi teosofici come il gruppo centrale del sistema dell’astronomia siderea, riferendo di una rotazione di Sette Sistemi solari compreso il nostro (l’”universo locale”) attorno alla stella Alcione, definita “il punto focale dal quale e nel quale il Soffio Divino, il Movimento divino, opera incessantemente durante il Manvatara”(la manifestazione).(Estratto da : H. P. Blavatsky, Antropogenesi, Collana Cintamani, pag. 628).
(4) “Il Sole (cioè il sistema solare) ha Alcione, nelle Pleiadi, quale centro della sua orbita.”
“…le Pleiadi sono l’opposto femminile di Brama. Sono le madri dei sette aspetti della vita formale e ‘mogli dei sette Saggi dell’Orsa maggiore’. Sono connesse all’aspetto Madre che nutre il Cristo bambino.” (Estratto da: A.A.Bailey, Trattato del Fuoco Cosmico, Collezione Lucis, pag. 156).
Sirio [l’aspetto superiore o Anima del nostro Sole]trasmette l’energia al nostro sistema solare attraverso “…la settemplice Madre che cova, l’argentea costellazione la cui voce è come una campana squillante ed i cui piedi leggeri sfiorano il sentiero radioso tra i nostri mondi ed i suoi” (il Carro delle Pleiadi giace sul sentiero radioso dell’Eclittica).
(5) “…il Centauro, l’uomo che cavalca, ovvero un cavallo con testa e torso d’uomo, rappresenta l’essere umano, poiché l’uomo è un animale più un dio. Questa è la più bassa delle costellazioni” importanti, e viene sia connessa al caos primordiale, alla brutalità e alla brama, che alla figura di Chirone, il saggio e benevolo centauro, maestro di Achille, Giasone, Ercole, Asclepio, Teseo in molte discipline, quali la musica, la morale, l’astronomia, la medicina. (Estratto da: A.A.Bailey, Le Fatiche di Ercole, Collezione Lucis, pag.57).
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