Quinto anno del quinto settennio

Il solstizio invernale, il primo impulso che occultamente segna l’inizio dell’anno terrestre, è quel momento del ciclo nel quale il Governo reale del pianeta  immette un’iniezione di Volontà che attiva, a livelli sempre più elevati, il Proposito che tale Ente persegue e che dirige l’evoluzione di tutte le coscienze planetarie secondo un Piano che la Gerarchia costantemente elabora e aggiorna.

Anche noi, allineandoci ai nostri maggiori, in questa discontinuità solenne fissiamo e precisiamo nuovamente il proposito di quella parte di Piano che ci è stata affidata e che sinteticamente possiamo così definire: “Costituire un presidio umano collaborante, coordinato e responsabile che risponda al Piano d’Amore e di Luce e che, seguendo i segni del Cielo, a nome dell’Umanità Una, si ponga in continuità coerente con la Gerarchia planetaria, favorendone l’esteriorizzazione” .

Al di là delle parole pensate o scritte, compiamo quindi all’unisono, saldi al centro, un atto interiore di potere, collegandoci con la fonte solare e planetaria del primo Raggio creativo ed immettiamo nel nostro campo di servizio un lampo di Volontà che nutra ed indirizzi il lavoro comune. Tale gesto, che si ripete ad ogni solstizio, ciclicamente si rinnova sotto l’influsso di energie di fondo sempre diverse, determinate dalle situazioni celesti e dal passo da compiere sulla Tavola del Piano che guida il cammino di questa impresa, oltre che, naturalmente, dalla potenza invocante ed evocante del gruppo umano che lo mette in atto.

Compiuto dunque questo rito d’inizio, dalla vetta di Capricornus osserviamo l’anno che stiamo inaugurando: il quinto del quinto settennio. Si tratta di uno dei sette anni cardinali del Piano, quello che colora e definisce energeticamente l’intero ciclo settennale che stiamo vivendo (2015 – 2021).

Cerchiamo allora di contestualizzarne le caratteristiche:

  • Dal punto di vista armonicale il suo suono, 5/5, è un unisono che esprime Volontà e Potere e segna un inizio manifesto, poiché risonante con la qualità costruttiva del quinto Raggio, il Signore della Mente e della Conoscenza.
  • Se lo si considera geometricamente rispetto alla posizione che occupa nella Tavola del Piano, esso è il punto focale di una croce su cui convergono e da cui irradiano tutti i Vortici che declinano nei loro rapporti numerici la quinta energia.
  • La sua Meta recita: “Nuova Cultura e nuova Civiltà” e presuppone dunque che qui si definiscano principi e si compiano azioni idonee a fissare nelle coscienze umane un primo tracciato del mondo che verrà, costruendo allo stesso tempo un prototipo di quell’umanità gerarchicamente ordinata e cooperante, di cui l’Ordine planetario rappresenta la vetta ed il modello.
  • Vale inoltre considerare che tale Meta racchiude in sé l’obiettivo principale di questa formulazione del Piano gerarchico, che indica e supporta energeticamente gli sviluppi di coscienza e le Mete che l’Umanità dovrà conseguire per emergere rinnovata nell’era di Aquarius e cominciare quindi ad esplicitare consapevolmente la funzione di quarta gerarchia creativa.
  • Il Vortice 5/5 è il quinto dell’asse centrale della Tavola del Piano e con gli altri sei costruisce la grande Stella della Vita che unifica, ordina e sintetizza tutte le funzioni che si dispiegano sul Lambdoma, la matrice armonica e numerica che è alla base della formulazione del Piano per l’Umanità e che sostiene il lavoro di coloro che oggi intendono cooperare alla sua manifestazione. Tale Vortice energetico (il Costruttore) interagisce in modo privilegiato con il terzo, 3/3 (il Progettista), da cui discende e trae motivazione e la cui Meta recita: “Iniziazione di Gruppo”. Ciò significa che oggi è giunto il momento per il Gruppo Umanità, e innanzi tutto per coloro che si sono assunti l’onore e l’onere di porsi a capofila di questa impresa unificatrice, di mostrare nei fatti la propria capacità di portare in manifestazione gli impulsi iniziatici che nel terzo settennio del Piano sono affluiti nelle coscienze.

Dalla cuspide di Capricornus sulla quale interiormente ci troviamo, guardiamo allora al ciclo che ci sta dinanzi, riallacciandoci a quanto scritto al solstizio estivo dell’anno 5/4 appena concluso, in occasione del quale fissavamo il modello uno e trino di un’Umanità gerarchicamente ordinata:

“In questo arco di ciclo che ci conduce al solstizio invernale costruiamo e nutriamo con determinazione l’immagine dell’Umanità gerarchizzata cui è dato collaborare alla nuova Cultura/Civiltà e collochiamoci interiormente nel campo d’azione che ci compete, fissando con gli occhi del cuore il Modello: la Gerarchia planetaria”.

Avendo quindi alimentato e fissato questa forma pensiero nel cuore comune, constatiamo come essa stia già emergendo in manifestazione e cominciando ad esprimere una vita propria.

In occasione di questa discontinuità solstiziale infatti, inizia ufficialmente la propria attività interiore, ritmica e orientata dai moti celesti, un piccolo gruppo internazionale composto da individui che, pur provenendo da ambiti ed esperienze differenti, si sentono chiamati a fare un passo avanti e occupare insieme il posto del Fuoco. Silenziosamente e con ardore, essi assumono in modo indipendente e coordinato la responsabilità di una parte del Piano per l’Umanità e cercano di ancorarlo nelle coscienze umane, incarnandolo: è un primo Prototipo dell’Ordine Planetario.

I passi dell’attività di questa compagine sono scanditi e supportati da una struttura centrale, l’‘Istituto del Sole’, un osservatorio celeste che segue il ritmo della danza dei Luminari, rispondendo alle loro sollecitazioni energetiche e diffondendole nel Campo del servizio umano attraverso uno Yoga del Cielo.

Si sta inoltre attivando un movimento internazionale numericamente più vasto, gestito da due gruppi italiani che già operano in formazione ordinata sul Piano, che nutre il pensiero di un Ordine planetario all’interno di ambiti che già sentono il richiamo all’unione.

Infine, l’Officina del Pensiero – che da diversi anni si rivolge a gruppi o servitori individuali, per ora soltanto italiani, che sentano prioritario unire le loro energie in uno sforzo comune verso l’unità – da quest’anno ha deciso di compiere un lavoro interiore in formazione di Stella, ove ciascun ente si assuma la responsabilità di essere un magnete all’interno del campo qualificato dall’energia di Raggio ritenuta più aderente al lavoro che svolge, in tal modo ponendosi come tramite fra uno dei Maestri di Saggezza e tutti coloro che operano, anche inconsapevolmente, in quella determinata linea di energia creativa.

In questo ciclo, inoltre, coerentemente col titolo della Meta 5/5, intendiamo comporre un primo tracciato ideale del mondo nuovo, sulla base di quei semi ignei che abbiamo lanciato nello Spazio nei primi anni del secondo settennio, che sono stati ripresi nell’anno 5.3 (Semina dei principi della Nuova Cultura) e che cominciano a germinare nelle nostre coscienze.

Si apre dunque un ciclo annuale di grande potenza, una battuta “cardinale”, uno snodo importante nel quale siamo chiamati a portare in manifestazione e sperimentare i primi barlumi di quel proposito che ci ha attratti, al quale abbiamo aderito, che abbiamo adattato alla nostra capacità di comprensione ed alla necessità umana, e che ci viene rivelato mentre lo si persegue.

Sentiamo che una corrente potente d’energia invocante si sta formando in seno all’Umanità ed in particolare fra coloro che lavorano al Bene comune, mossa anche dall’attesa della data gerarchica del 2025, della quale più volte abbiamo parlato in queste pagine.

Il nuovo mondo è alle porte e siamo chiamati a partecipare alla sua costruzione: E’ tempo di eroi, quando le fiamme si uniscono.

***

 “Quello che stiamo cercando di promuovere è un’attività di gruppo tanto efficiente da produrre, al momento giusto, nel suo impeto crescente, un impulso magnetico così potente da raggiungere le Vite che vegliano sull’umanità e sulla civiltà, e agiscono tramite i Maestri di Saggezza e la Gerarchia riunita. Questo sforzo di gruppo evocherà da Essi un impulso di rispondenza magnetica che, per mezzo di tutti i gruppi di aspiranti, riunirà le Forze adombranti benefiche. Lo sforzo concentrato dei gruppi oggi esistenti (che costituiscono soggettivamente un solo gruppo) può far sprigionare una tale ondata di luce, di ispirazione e di rivelazione spirituali da produrre mutamenti definiti nella coscienza umana e condizioni migliori in questo mondo travagliato. Aprirà gli occhi degli uomini alle realtà fondamentali che, finora, sono percepite solo confusamente da quelli che pensano. Sarà l’umanità stessa ad apportare le necessarie correzioni, convinta di poterlo fare per la saggezza e la forza che ha scorto in sé; ma dietro le scene staranno sempre gli aspiranti congregati, operando silenziosamente all’unisono fra loro e con la Gerarchia, a mantenere aperti i canali della saggezza, della forza e dell’amore necessari” (A. A. Bailey – Psicologia Esoterica vol. 2, p. 113-4)

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Una risposta a Quinto anno del quinto settennio

  1. Adriana Quattrino dice:

    Auguri a tutti per dare inizio al Piano d’Amore e di Luce

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