Le Basi di una nuova Religione mondiale: Relazioni auree e Unità

Nel libro “Le Mete Lontane” vengono citate sette linee di pensiero su cui potrebbe basarsi la nuova Religione Mondiale, descritte nell’articolo “Il secondo anno del Sesto Settennio“; la seconda di queste proposizioni recita come segue:

“Per lo sviluppo conseguito nelle comunicazioni la nuova religione sarà globale, o planetaria: sarà la base stessa della riconosciuta comunità delle Nazioni. Anziché dividere le genti e contrastarne i processi evolutivi sarà il massimo agente della vera unione pan-umana (…)”.

Già il Tibetano nel libro “Il Destino delle Nazioni”, pag. 65, ci incoraggiava: “… l’umanità è realmente un’unità … La sua meta è unica, come una sola è la grande famiglia umana che deve emergere nel futuro … è una sola umanità, raffinata, disciplinata, ma illuminata e fusa, che dobbiamo far emergere in futuro.”

Il primo germe di questa unità pan-umana risiede nella creazione delle Nazioni Unite, “Noi, i Popoli”, come sforzo per formulare un piano mondiale che si traduca in pace, sicurezza e giuste relazioni umane, dimostrando il potere dei valori spirituali di porre le basi per un modo di vivere in armonia e cooperazione tra tutti i popoli del mondo. Ciò sarà possibile applicando la Legge dell’Amore e riconoscendo che, così come “nessun uomo vive per se stesso”, nemmeno le nazioni vivono per se stesse, e che l’obiettivo di tutti gli sforzi umani deve essere la condivisione armoniosa e la comprensione delle nostre interrelazioni auree. Ci arriveremo spinti da una coscienza di gruppo in espansione, da un crescente riconoscimento dell’unicità di tutti che, trascendendo le apparenti diversità, può dar vita a rette relazioni come espressione dell’Amore che sta alla base della manifestazione.

Questa stessa idea si ritrova nell’Insegnamento dell’Agni Yoga; in Infinito I, p. 360 si legge: “Quando l’umanità avrà compreso l’Unità del Cosmo, l’opera di costruzione cosmica si affermerà. Il principale compito dell’umanità è unire fra loro il mondo della materia e il mondo dello spirito. … L’opera più importante dell’energia è dunque l’ampliamento della coscienza. La capacità creativa dei Nostri Fratelli è diretta a sviluppare la coscienza cosmica nell’umanità…”.

La coscienza, che nasce dalla correlazione tra il centro e il campo, è luminosa e figlia dello Spazio, quindi illimitata, infinita. Man mano che la coscienza umana si espande, grazie alla sua natura spaziale, sarà possibile per l’umanità cogliere la realtà delle relazioni; progressivamente si arriverà alla comprensione e all’esperienza di rapporti sempre più ampi e sempre più inclusivi: il rapporto tra tutti gli esseri umani che compongono l’unica Umanità, quello tra tutti i regni, quello tra il nostro pianeta e le vite planetarie che si muovono all’interno dell’orbita del Sole, e le influenze spirituali ancora più grandi che arrivano fino al nostro sistema solare.

“La Grande Unità del Cosmo governa come una legge potente. Solo chi accetta questa legge può veramente partecipare alla cooperazione cosmica. L’unità dell’essenza in tutte le cose orienta l’umanità verso la creazione “.[1]

Tutto è Uno. Ciò che esiste è interconnesso con tutte le altre cose, interne ed esterne; la relazione reciproca tra tutte le entità è il precetto sacro universale.

Questa coscienza espansa, che trascende i confini fittizi del personale per sentirsi e vivere come un’unica Umanità, abbraccia in sé realtà riconosciute nel Cuore; si chiama coscienza di gruppo o coscienza cristica e porterà al culto dello Spazio, dell’Infinito, come base della nuova Religione mondiale. Questa nuova Religione mondiale sarà la Religione dello Spazio che conduce all’unità nella diversità, alla sintesi, e sarà governata dalle relazioni auree tra tutte le creature.

“Tratto dominante della futura religione (e sarà la sua gloria) sarà il culto dello Spazio, riconosciuto come Amore divino, e della Luce compresa come Intelligenza divina. … Questa sarà la vera rivoluzione nell’approccio religioso.” [2]

Lo spazio è vivo ed è il contenitore universale della Vita.

Lo Spazio è la Sostanza primordiale di cui tutto è fatto. È il Calice che contiene la Vita, il Fuoco. È il campo magnetico saturo d’amore che contiene tutte le energie con le loro diverse e mutevoli qualità, unite con perfetta libertà e continua creatività in giuste relazioni.

“Che cosa è quello che era, è, e sarà, che vi sia un Universo o non vi sia; che vi siano dèi o non ve ne siano? … Che cosa è ciò che è sempre?” – “Lo Spazio … Esso si espande e si contrae [esalazione ed inalazione]. Quando si espande, la Madre si diffonde e si dissemina; quando si contrae, la Madre si ritira e si raccoglie. Ciò produce i periodi di Evoluzione e di Dissoluzione, Manvantara e Pralaya.”[3]

“La montagna della Madre sale dalla terra al cielo”, indicando così l’unità di tutto ciò che esiste”.[4]

Nelle acque bipolari dello Spazio, dove tutte le creature sono interconnesse dai fili d’oro dell’amore, non esistono confini o separazioni, ma solo la Comunione in cui la gioia si riverbera in infinite simmetrie sonore, luminose.

Dal cuore della Madre onnipresente e generatrice è risuonato un canto, una chiamata a vivere nell’Amore, nell’unione, nell’Infinito. “Come dimora dello Spirito, come mondo nuovo, come bellezza cosmica indescrivibile, l’Infinito chiama… “.[5]

I cuori ardenti rispondono all’Appello e si instaura un dialogo silenzioso da cuore a cuore nella sacralità della Comunione universale, perché l’umanità sta per compiere un nuovo passo: la comunione con i mondi lontani. E “il Cristo è quella totalità in cui si consuma la comunione“.

Il cuore dell’umanità tende al risveglio del Cristo in sé, alla coscienza di gruppo, infinita: il Principio Cristico (Amore-Saggezza) o Fuoco solare è la Via, la Verità e la Vita.

“Il compito di riversare il principio d’Amore (il principio cristico) e di elevare la coscienza delle masse al livello in cui possano capire e accogliere quel principio d’amore, è l’opera principale della nuova era ed inaugurerà l’era della fratellanza e modellerà l’umanità a somiglianza del Cristo.”[6]

Allorché il riconoscimento di questa fratellanza umana, della fratellanza universale, sarà un’esperienza effettiva, vedremo le forme-pensiero materializzarsi quando gli uomini alzeranno gli occhi in un’ardente invocazione, poiché esistono già sui piani superiori; possono essere precipitate se tutte le braccia umane si alzano e si aprono per abbracciare il Fuoco, lo Spazio, l’Infinito. Allora, in ardente comunione con tutte le creature, fondendo le apparenze nella gioiosa liberazione e nell’avanzata ardente verso il Centro, diventiamo Uno e Infinito.

La Saggezza solare chiama al potere risolutivo dell’Unità

La coscienza umana si apra al valore unificante dell’Infinito


1- Lettere I, (24-2-30), H. Roerich.
2- Le Mete Lontane, E. Savoini, Ed. Nuova Era.
3- Cosmogenesi, H.P. Blavatsky, pag. 80,84.
4- Agni Yoga, pag. 604.
5- Infinito I, pag. 98.
6- Esteriorizzazione della Gerarchia, p. 504.

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