Plenilunio di Pisces – Il Mistero del Sacrificio

03_Pisces ◊ Adriano N.

Celebriamo oggi la terza delle 12 Festività della nuova Religione mondiale, il Plenilunio di Pisces (8.18 ora ital.) – la festività orientata ad attestare la Volontà di salvare per donare libertà.[1]

Pisces – È lo stadio finale, dove muore la personalità e l’anima sfugge alla schiavitù e riprende la propria missione di salvare il mondo. La grande impresa è compiuta e si subisce l’ultima morte. “Non c’è più mare” dice quel testo antico, e significa l’inevitabile “morte dei pesci”, e la liberazione della vita prigioniera in forme nuove o nuovi cicli della divina Avventura. (Alice A. Bailey, Astrologia Esoterica, ed. Nuova era, 1999, par. ing. 121)

La dualità di Pisces deve essere considerata nei riguardi delle tre note fondamentali, che sono:

  1. Prigionia, o schiavitù.
  2. Rinuncia o distacco.
  3. Sacrificio e morte.

(Alice A. Bailey, Astrologia Esoterica, ed. Nuova era, 1999, par. ing. 115)

Oggi, nel giorno del plenilunio, con la tensione iniziatica conferita da Pisces, l’Agente trasfigurante che trasmette il e il Raggio (Amore/Saggezza, Comunione), sogniamo con grazia il Futuro dell’Umanità Una e incidiamo con potenza creativa e in bellezza questo nuovo passo delle dodici Festività.

Il Sacrificio è il potere dell’Amore*

Sfruttiamo queste potenti energie di Amore e Comunione che irradiano dal duplice segno di Pisces, agendo sulla trasformazione attraverso il sacrificio e proseguendo così il cammino iniziatico dell’Umanità. Nulla si può raggiungere sulla Via Illuminata senza abbandonare qualcosa, in nome di un Bene Maggiore. Solo in questo modo lo Spirito può elevarsi, passo dopo passo, sulla grande spirale. Solo un atto d’Amore Sacro può permettere all’Umanità Una di avanzare. Il Sacrificio è il compimento del sacro, e non può esistere compimento senza Amore.

“L’Amore, che non è emozione o sentimento, e non si riferisce al sentire (una deformazione del vero amore), ma è la ferma determinazione di fare il meglio per il bene dell’umanità o per il gruppo (se non vi è possibile il concetto più ampio), e di farlo qualunque ne sia il prezzo personale e con il più totale sacrificio. Soltanto coloro che amano veramente il prossimo possono vedere chiaramente i problemi e comprendere l’inevitabilità di ciò che deve essere fatto per porre termine all’attuale regime del terrore e inaugurare così il nuovo regime di pace.” (Alice A. Bailey, Esteriorizzazione della Gerarchia, ed. Nuova era, 1985, par. ing. 277)

“Non è possibile raffigurare la rivelazione dell’Amore del Logos solare quale si rivela all’occhio del veggente illuminato, né mostrare la natura del Signore cosmico del Sacrificio, che si limita al fine di salvare. Ad ogni passo lungo il Sentiero, la portata dell’amore e del sacrificio si amplia man mano che il discepolo riconosce d’essere anch’egli in misura minima un Signore di Sacrificio e di Amore. Può essere apprezzato solo quando le due fila interne di petali egoici sono aperte; la conoscenza non può rivelarlo, ed è solo quando l’uomo trascende la conoscenza e si riconosce non separativo ed inclusivo, che viene a lui questa particolare rivelazione.” (Alice A. Bailey, Trattato del Fuoco Cosmico, ed. Nuova era, 1999, par. ing. 1226)

“Avendo pervaso i mondi con un frammento di Me, Io rimango”. Questo è il tema della condotta dell’anima, e tale è lo spirito che deve animare ogni lavoro creativo. Ciò spiega il simbolo della Legge di Sacrificio: una croce rosa sorvolata da un uccello. È la croce amata (il rosa è il colore dell’affetto) e l’uccello (simbolo dell’anima) che vola libero nel tempo e nello spazio.” (Alice A. Bailey, Trattato dei Sette Raggi Vol. II, ed. Nuova era, 1977, par. ing 104)

“Gli aspetti del sacrificio di sé sono così variamente intesi dall’uomo che in ogni cosa si deve usare solo la massima misura. Chi, nel sacrificio di sé, si dedica al Servizio collabora con la Luce. Chi serve il Fuoco cosmico sacrifica se stesso. Chi serve l’evoluzione è un portatore della legge. Chi serve, chi è devoto al Bene generale si conferma quale coadiutore del Cosmo. Il potere creativo dei centri reagisce a tutte le manifestazioni degli aspetti superiori del sacrificio di sé. Quando la trasmutazione del Fuoco entrerà nella vita, si potrà dire: “Ecco, l’Ordinanza cosmica è stata eseguita!”. (Infinito II, § 14)

“Per entrambi i gruppi [Monadi di amore e di attività] il petalo della “conoscenza” è il primo ad aprirsi, grazie alla natura inerente agli stessi Manasadeva ed alla loro vibrazione fondamentale. Per tutti il più difficile è quello del sacrificio, perché implica sempre i due fattori dell’intelligenza e dell’amore – la conoscenza intelligente e l’amore che va a ciò che deve essere salvato col sacrificio.” (Alice A. Bailey, Trattato del Fuoco Cosmico, ed. Nuova era, 1999, par. ing. 825)

“Il conseguimento è sempre seguito dal sacrificio e dal dono del maggiore al minore. Questo è un aspetto della legge d’evoluzione. Questa è la nota e il tema di tutto il processo creativo ed è il significato fondamentale della espressione “Dio è amore”, poiché amore significa dono e sacrificio, almeno in questo sistema solare.” (Alice A. Bailey, Esteriorizzazione della Gerarchia, ed. Nuova era, 1985, par. ing. 166)

In questo tempo di Sacrificio, il centro Umanità quale Discepolo planetario, quale spirito che opera con il potere dell’Amore, con il cuore unificato e in commensura con i Fuochi celesti, può imprimere la:

Volontà di salvare per donare Libertà

“Può l’Ordine essere libero? E la libertà ordinata? Il dilemma si risolve solo quando si riconosce il Bene comune:

quando l’unione sacra è stabilita; quando l’io illusorio tace; quando il sacrificio è compiuto.

L’Ordine vive di libertà, e la vera libertà è possibile solo nell’Ordine.

(Da: E. Savoini, “Rituali” 2^ parte,  1992,  7°aspetto di Leo)

“Gli uomini quanto più evolvono tanto più riconoscono la Libertà come diritto, dovere e bene supremo. Certo essa va conquistata e acquisita per gradi, e il processo di liberazione è arduo, prolungato, impegnativo; tuttavia esso lascia ciascuno “libero” di seguirlo a modo suo, in altre parole di proporzionarselo, e persino di rifiutarlo.

La Libertà (dalla paura, dall’ignoranza, dai dubbi, dalle illusioni) è quella sovrana energia che se applicata con disciplina instaura l’Ordine senza costringere, avvia una vera cultura senza ingannare, governa senza asservire.

La Libertà insegna a collaborare anziché competere, a servire anziché servirsi.

Il Sole è l’esempio fulgido del vero potere, quello che elargisce libertà, a grado a grado, secondo programma. E’ il centro dell’Intelligenza attiva, cioè della Luce.

La vera libertà si realizza nel cuore”. (Da scritti inediti di Enzio Savoini)

“L’aver compreso l’impellente esigenza, per l’uomo, di esser liberato dalla propria natura di desiderio, condusse il Cristo a insistere sulla necessità di cercare il bene del prossimo anziché il proprio, e a invitare a una vita di servizio, di sacrificio di sé e di amore per tutti gli esseri. Solo così la mente e “l’occhio del cuore” possono essere distolti dalle proprie necessità e soddisfazioni e rivolti alle più profonde esigenze dell’umanità.” (Alice A. Bailey, Trattato dei Sette Raggi Vol. II, ed. Nuova era, 1977, par. ing. 155)

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La Volontà di salvare per donare libertà irradiata dal segno di Pisces, attraverso il reggitore esoterico Plutone, fissa nella coscienza del Discepolo-Umanità:

il Mistero del Sacrificio.

È eroe chi agisce dimentico di sé, ma questa definizione non è completa.

È eroe chi opera nel sacrificio di sé con fermezza incrollabile, cosciente,

e che in tal modo, nel nome del Bene Comune,

avvicina il corso dell’evoluzione cosmica. (Comunità, §147)

Egli è perduto e ritrovato, morto eppur vibrante di Vita.

Il servitore diviene il Salvatore e ritorna alla sua dimora.

(A. Bailey: “Le Fatiche di Ercole”, Collezione Lucis.)

 

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[1] Quest’anno 6.1, il primo di un settennio consacrato all’Idea di una Nuova Religione Mondiale, s’intendono celebrare le date dei pleniluni, le “porte” sacre dell’allineamento e sincronizzazione tra i tre simboli celesti della manifestazione umana (Sole/Anima, Terra/Personalità, Luna/Corpi) e planetaria (Gerarchia planetaria, Umanità, Regni inferiori), associandole a 12 Misteri e Idee/Formule, corrispondenti alle energie causali di ciascun Segno dello Zodiaco, in virtù del fatto che, per la prospettiva esoterica, il Cuore del Cielo è il Grande Maestro dei Maestri.

“La successione dei Misteri incarnati da ogni segno dello zodiaco verrà chiarita dal Cristo, perché la coscienza dell’umanità attuale richiede qualche cosa di più esatto e più spiritualmente reale dell’astrologia moderna, o dello pseudo occultismo oggi così diffuso”. (A. A. Bailey, Il Ritorno del Cristo, p. 127).

 

* Formula 1.7 del Lambdoma Spazio

 

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