Il 21 dicembre scorso si è aperto il sesto Settennio di questo Piano che la nostra coscienza ha potuto individuare, come declinazione del Piano divino sulla Terra. Abbiamo fatto risuonare il canto complessivo di quanto sarà celebrato nel corso di questo anno straordinario, impulso d’inizio di un settennio che nasce sotto l’egida della Comunione (Sesto Raggio) e, in quanto inizio, summa e sintesi di ciò che si dipanerà successivamente.
Se il solstizio è l’inizio occulto di ogni cosa, il primo gennaio è l’inizio del ciclo annuale che tutta l’umanità celebra attraverso i suoi festeggiamenti del Capodanno. È ben vero che la coscienza risuona al livello in cui è, per cui ancora troppo spesso il Capodanno è solo un’occasione per esorcizzare scompostamente la Morte (fine di un anno), e per sedare l’ansia dell’imprevedibile (inizio di un nuovo), eppure questo collettivo riconoscimento ci dà l’occasione di fermarci a riflettere su come il Cielo ci aiuta a superare le nostre paure, per accogliere invece le energie potenti degli inizi, celebrandole con sacralità.
La Sacralità si addice al Sesto Signore, come la Sintesi e la Verità. Invocando queste energie, contempliamo nel quadro eliocentrico la splendente congiunzione di Venere (Quinto Raggio), signora della Manifestazione, il nostro Luminare guida, e Terra (Terzo Raggio), la nostra casa azzurra così bella e tormentata.
La Manifestazione è l’emersione del Disegno divino
(Dal documento “La Manifestazione”):
Il Proposito divino si manifesta o emerge attraverso un Piano/Disegno ritmico, progressivo, ordinato e incisivo.
L’Idea o radice di ogni manifestazione affonda in spazi di Realtà e orizzonti di Pensiero sconfinati.
Secondo la Tradizione esoterica – quella Radice comune dell’Eterna Sapienza da cui si sono sviluppati i misteri, le religioni e le civiltà della storia umana – l’universo intero è una manifestazione ed un simbolo condizionato dell’unica Realtà Assoluta:
“Vi è un Principio Illimitato ed Immutabile, una sola Realtà Assoluta antecedente ogni Essere manifesto, condizionato. Esso è al di là dei limiti e delle possibilità del pensiero e dell’espressione umana.
L’Universo manifesto è contenuto in questa Realtà Assoluta, e ne è un simbolo condizionato.” (1)
In tale “unica Esseità” giace celata la sua emanazione coeterna e coeva, o radiazione inerente” (2), causa della sua periodica manifestazione.
A livello umano, la manifestazione della Realtà Assoluta può essere intesa per intuizione quale ordine e genesi delle Idee. Così possiamo concepire l’Idea di Assoluto, di Vita, di Infinito, di Realtà, di Amore, di Universo, di Manifestazione…, nonché dedurre le loro innumerevoli Formule o rapporti causali, e causanti le Forme di manifestazione. La radiazione inerente della Realtà assoluta si manifesta dunque attraverso un Universo, o Kosmo per la teosofia, che in sé è sia unitario sia un Ordine cosciente di vite, gerarchie di monadi o unità di vita in grado di vitalizzare, presiedere e attivare tutti i punti o parti della manifestazione, fino alle infinitesime parti di ciascun atomo.
In particolare, tra le gerarchie creative manifeste (3), l’essere umano è il “minimo creatore cosciente”, una monade o vita unitaria che per evoluzione ha acquisito capacità di auto-coscienza a livello individuale o ‘singolare’, ossia in grado di riflettere in sé le realtà o principi della creazione e manifestazione.
Nella scala gerarchica dei creatori coscienti del sistema solare, la monade o unità umana viene così indicata al terzo grado, dopo il Logos solare e i Logoi planetari, quegli Esseri eccelsi ed Individualità collettive a guida della propria sfera di esistenza ed influenza, solare o planetaria – proprio come ogni Centro rispetto al proprio Campo, come il Sole nel cuore del suo sistema, come il cuore al centro vitale di un organismo. L’essere umano è un microcosmo: dapprima si manifesta in maniera caotica e irresponsabile, poiché cosciente solo a livello istintivo o oltre emotivamente-intellettuale, poi in modo sempre più ‘commensurato’ e intuitivo, riconnesso, quale atomo consapevole, alla necessità evolutiva e ai Creatori superiori (tramite la sua coscienza superiore o Amore-Saggezza – Buddhi-Manas, l’amore intelligente).
Il nostro retaggio e destino è dunque di apprendere a gestire le sfere della manifestazione di nostra competenza e responsabilità, a imitazione dei Maestri celesti del Pensiero creatore, per produrre un’espressione commensurata e incisiva, in conformità con la Musica delle Sfere.
“… nel cuore dell’atomo più minuscolo c’è buddhi o ciò che in questo sistema chiamiamo fuoco elettrico. Poiché la vita centrale positiva d’ogni forma non è che un’espressione della buddhi cosmica, ed il riversarsi di un amore che ha la sua fonte nel Cuore del Logos Solare, e questo è a sua volta un principio emanante da Colui che è al di sopra del nostro Logos, Colui del Quale nulla si può dire. È l’amore che si limita col desiderio, e per ciò che è desiderato. È l’amore che si riversa nelle forme, che con ciò sono stimolate ed aiutate (…)” (4) Buddhi è anche chiamata energia cristica, o anima spirituale o coscienza di gruppo: tal è lo scopo dell’attuale manifestazione sistemica e umana. Buddhi pulsa quale Maestro o Cristo o fuoco elettrico nel cuore di ogni atomo e ad ogni livello di vibrazione della manifestazione logoica. La Quarta Gerarchia umana, la centrale o cruciale delle 7 manifeste sul piano fisico cosmico, deve manifestare l’Intuizione, quell’Amore solare, riflesso del Cristo cosmico e universale, che si esprime come Saggezza (il Manas superiore o Mente astratta, quel piano di fuoco ove risiede il corpo causale dell’Ego superiore, il corpo dell’anima e Loto del cuore della Monade umana).
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Troviamo quindi in noi la parte più splendente e l’intelletto più intuitivo che la scintilla di Venere ha impiantato nella manifestazione che siamo. Contempliamone le misteriose implicazioni, intrecciate con le parti più concrete e personali quali forme di espressione umana. Ricongiungiamo tutti i livelli di vita e di pensiero apparentemente divisi, spesso vissuti come inconciliabili. Secondo la legge della Sezione Aurea, rimarchiamo l’Unione col nostro Gruppo animico, con i fratelli e compagni di Via, dal più lontano al più vicino. Risolviamo in Unità il Mistero della Dualità – che così precisamente Venere ci indica – ritrovandone le note anche nella nostra vita quotidiana.
La Manifestazione in Terra disegna il Piano divino a tutti i livelli, nostro compito è incarnarlo ed esprimerlo sempre più armoniosamente, per la parte che ci compete.
“Con atto di devozione pronunciate una preghiera pura. Confermate in pratica l’Insegnamento ogni giorno che passa. Mirate a non perdere giorno né ora. Imparate a considerarvi creatori di un intero mondo d’azione. Applicate forze in qualsiasi manifestazione. Iniettate l’Insegnamento in ogni pensiero. Disponete le vostre forze come su un campo di battaglia. Concepite la gratitudine come l’unione della gioia e della bellezza.
Terminate nobilmente, poiché la fine è il fuoco della vittoria.” (Agni Yoga, § 98)