Oggi avviene l’allineamento eliocentrico tra Urano (7° R), Luna (4° R), Terra (3° R) in Taurus, congiunta alla Stella Hamal dell’Ariete, e il Sole apparente (2° R)/Vulcano (1° R) in Scorpio, irradiando così tra Cielo e Terra la Magia costruttiva e organizzante dell’Unità – e tutta la potenza del puro 4° Raggio trasmesso da questo asse zodiacale centrale.
L’asse Taurus/Scorpio è infatti il bilanciere di equilibrio (entrambi i segni trasmettono esclusivamente il 4° R) che il funambolo-Umanità può usare per apprendere l’arte di condurre la vita: “Come un abisso, su una corda tesa: In bellezza, con cautela, e oscillando”. [1]
‘… il quarto Raggio insegna l’arte di vivere in modo da ottenere una sintesi di bellezza. Non c’è bellezza senza unità, senza idealismo, e senza lo sviluppo simmetrico che ne deriva. Questo Raggio non è il Raggio dell’arte, come sovente si pretende, ma è l’energia che produce la bellezza di quelle forme viventi, che incarnano le idee e gli ideali che cercano espressione’. [2]
Dal Cielo ‘altissimo’, la testa dell’Ariete celeste (la Patria delle Idee, il Segno dell’Inizio), giunge il potere di far avanzare e condurre dall’alto e verso l’alto, all’Uno – che la carica dirompente del Toro divino porta in manifestazione, e la potenza organizzante e sublimante di Urano rende efficace in Terra, la sfera di esperienza.
“La forza vitale, udito il comando impartito da Aries, si lancia verso la meta e travolge ogni ostacolo. Il suo impeto è irruente. Nasce una corrente impetuosa d’energia che si precipita allo scopo: è l’incentivo a vivere nella forma guardando al compimento.” [3]
Il Settimo Raggio, veicolato da Uranòs, è l’energia del compimento e della perfezione, dell’Iniziato ed Iniziatore ai Misteri del Cielo, Signore dell’Ordinamento e della Magia ritmici, dei Cicli solari e dell’organizzazione armonica: il Divino Servitore del Rituale solare e del futuro Ordine planetario umano.
“Esso favorisce e inaugura l’avvento di un nuovo ordine mondiale, basato sull’impulso e sull’aspirazione spirituali, sulla libertà mentale, sulla comprensione amorevole e su un ritmo fisico che consente la piena espressione creativa. Per ottenere ciò, l’energia di Shamballa (che incorpora la volontà-di-bene) è miscelata e fusa con quella organizzante del settimo raggio e inviata all’umanità sulla corrente d’amore emessa dalla Gerarchia”. [4]
È dunque questo un nuovo Giorno propizio per attestare la perfezione del Cielo, per intensificare la meditazione o la realizzazione dell’unità spirituale, nonostante e al di là delle forze inferiori, [5] ispirati dagli impulsi dei Sette aspetti del Potere, dell’Amore e della Luce, focalizzandoci sul Settimo: [6]
“SETTIMO ASPETTO DEL POTERE
Le energie di settimo Raggio, magia ordinatrice e cerimoniale, e le caratteristiche della Volontà appaiono inscindibili e complementari. La volontà è ordinatrice e a sua volta l’ordine è espressione di una volontà che lo adombra e sostiene.
Il settimo aspetto del Potere si può quindi intendere e decifrare nel concetto superiore di Magia, intesa come capacità di organizzare strutturalmente e in modo gerarchico le forme della creazione, dalle più semplici alle sublimi.
La dove vige un rapporto di valori e di potere è attivo e operante il settimo Raggio, sotto impulso del Volere. Ne discendono Rapporti e le gerarchie che governano la vita.
La settima qualità del Potere è dunque inevitabile necessità di esprimere tutti i rapporti secondo formule, leggi che organizzano l’Universo. L’uomo le conosce in minima parte, tuttavia esse sono quell’insieme di Ordinamenti generali che compongono il grande Diritto Cosmico, cui tutte le forme ubbidiscono secondo i loro ritmi, i cicli e la capacità di risuonare in sintonia con la Volontà divina.
Il potere quindi sceglie di operare e di portare a compimento il Proposito secondo un Piano – insieme di Regole, rapporti, ritmi e tempi di attuazione regolati e coordinati dal settimo Raggio.
Da ogni rapporto – espressione gerarchica di potere – è operante la settima qualità della vita e in ogni liturgia si manifesta ed esprime un aspetto della Volontà.
Il primo e il settimo si rispecchiano e si complementano, ricostruendo l’Unità iniziale della vita, dispiegata nel tempo e nello spazio in tutta la sua multiforme varietà.
SETTIMO ASPETTO DELL’AMORE
Da epoche remote gli uomini sanno che nello Spazio nulla va perduto o dimenticato. Perciò le espressioni umane più elevate hanno assunto forma rituale o liturgica, cosi riconoscendo ed affermando la sensibilità spaziale a gesti, pensieri ed espressioni ritmiche e geometriche.
Le religioni ne sono l’esempio più immediato dalle primitive alla cristiana.
Lo Spazio – contenitore universale, vivo e divinamente intelligente cui diamo il nome di Amore – manifesta in tal modo la sua settima qualità.
La Geometria nel suo aspetto più elevato è la meta di ogni forma che evolve nella ricerca della perfezione.
Lo Spazio nutre e sostiene ogni forma e la fa magica, identificata con la vita che contiene, nella perfezione della geometria e del ritmo in essa latenti.
Le creazioni umane ”impressionano” lo spazio: quanto più sono ritmiche, geometriche e ordinate, tanto più sono potenti e magnetiche, e i loro effetti sono amplificati dall’energia di settimo aspetto, cui rispondono per congruenza e risonanza.
Tali sono i gesti del sacerdote, che esprime un atteggiamento interiore cui i cuori umani riconoscono potere liturgico. Cosi, a maggior ragione, un gruppo di uomini che agiscono in formazione geometrica rituale e solenne evoca la rispondenza della settima proprietà divina dello spazio, e l’opera sua sarà potente, magnetica ed efficace.
Il cuore riconosce la magia e i ritmi dello Spazio ed è responsabile di ogni azione umana e della sua commensura.
La solennità del gesto o del pensiero, la geometria delle azioni, sono valutate dal cuore, capace di riconoscerne la rispondenza spaziale e quindi di comprenderne il potere magico e rituale.
SETTIMO ASPETTO DELLA LUCE
Anche il settimo aspetto, come il quinto e il sesto è continuamente presente nel fenomeno della Luce e lo si vede agire nella rigorosità geometrica delle leggi che ne governano le manifestazioni.
Tutto ciò che si riferisce alla Luce appare sintetico, rigoroso, organizzato, e le leggi dell’ottica in genere, e di rifrazione e riflessione dei raggi in particolare, rivelano la più perfetta obbedienza alle leggi della geometria.
Questa capacità di agire in modo cosi preciso e ordinato è già una garanzia di ritualità, quindi è qualità di settimo raggio.
Se si considera inoltre quanto detto finora a proposito dei ritmi e dell’andamento ciclico che la Luce propone ogni giorno e annualmente, si riconosce la settima qualità nel rituale semplice, maestoso, rispettato e rinnovato di continuo, che la luce celebra da quando esiste il mondo delle forme che essa alimenta, stimola e rivela. Ogni giorno, ogni anno, una sola celebrazione cosmica coinvolge le creature del pianeta, libere di trarne profitto o di trascurarne il valore. Si tratta, a ben vedere, di una vera e propria liturgia dell’intelligenza, organizzata, manifesta e trascendente nello stesso tempo; di un ordine ritmicamente riproposto a ogni sua battuta, mai pari a se stesso eppure generato da una sola legge rituale.
Ogni giorno dunque l’intelligenza divina magicamente illustra e illumina, manifesta, vela, e rivela, celebra ed elabora la sintesi della comprensione. La psiche di tutte le creature la riconosce; l’uomo moderno la trascura, ma l’azione della Luce lo rischiarerà nel profondo.”
Base e scopo dell’Organizzare è l’Unità
Che l’Umanità Una irradi la perfezione del Cielo
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