Come di consueto, a ridosso dei solstizi, seminiamo forme-pensiero ‘verticali’, che orientano la coscienza verso la primaria energia del Proposito.
In particolare, oggi attestiamo l’asse verticale 1.7-7.1, Volontà di Ordine per attestare e irradiare il Proposito.
“Il settimo Raggio [Settimo Raggio dell’Ordine e della Magia cerimoniale] domina soprattutto sui livelli eterici del piano fisico. Non governa la forma fisica densa, che è soggetta al terzo Raggio. È il corpo vitale od eterico che risponde agli influssi del settimo Raggio, e ne viene perfezionato.
… Il settimo Raggio è una delle linee dirette lungo le quali scorre l’energia del primo Raggio, e questa è un’altra ragione del suo attuale comparire, poiché per immettere vita nelle forme nuove e migliorate occorre distruggere o modificare i vecchi sistemi di vita, cultura e civiltà. Questa è opera del primo Raggio, che oggi si manifesta soprattutto mediante il settimo, dell’Organizzazione e dei Rapporti.
… I livelli eterici sono anche il campo d’espressione dell’anima, sia quella umana, sia l’espressione della triade superiore, la vita monadica. Mi domando se qualcuno di voi abbia idea di quel che sarà l’umanità quando la realtà soggettiva interiore, funzionando nel corpo eterico e riversando senza ostacoli le proprie forze nei suoi centri, si sarà bene integrata con l’apparato fisico denso, completamente sottomesso per l’unione superiore fra anima e personalità.
Viviamo quindi un interessantissimo periodo cruciale della storia umana e planetaria, che non ha l’uguale fra i precedenti, perché il processo evolutivo ha ottenuto un netto successo nonostante le manchevolezze, gli errori e i ritardi; molti dei quali dovuti al rifiuto, strano e per noi difficile da capire, delle Energie concentrate in Shamballa di imporre la forza della volontà alla materia e alla forma se non con la cooperazione della famiglia umana. Il che non è stato possibile finora, poiché l’uomo non era preparato al compito, e ignorava il Piano. Il Signore di Shamballa e i Suoi Aiutanti hanno dovuto attendere che almeno alcuni lineamenti del Piano fossero, confusamente, penetrati nella coscienza umana. Il che accade con ritmo crescente; di giorno in giorno un numero sempre maggiore di uomini intelligenti entrano, o sono guidati, in contatto con le idee emanate dalla Gerarchia. Possiamo perciò attenderci la comparsa continua, graduale e cauta, della volontà del centro supremo del pianeta, Shamballa. Esso corrisponde al centro monadico che si desta nella coscienza del discepolo pronto per la terza iniziazione. Una volta assunta la seconda, la Gerarchia osserva il costante riorientarsi dell’anima verso la monade, e il potere attrattivo di questo massimo aspetto sull’iniziato. Oggi tanti uomini incarnati o no, hanno superate le prime due iniziazioni, e l’attenzione di Shamballa si volge sempre più all’umanità, tramite la Gerarchia; simultaneamente i pensieri degli uomini si volgono al Piano, all’uso della volontà per dirigere e guidare, alla natura della forza dinamica.
… La magia bianca – ricordatelo – concerne lo sviluppo dell’anima entro la forma, e l’esperienza che ne ricava. Non opera direttamente sulla forma, ma per influsso indiretto dell’anima, presente in ogni forma ed in qualsiasi regno di natura, e così determina mutamenti necessari e progressivi nell’apparato di contatto. Il mago bianco sa che quando si applica lo stimolo di Raggio giusto e adatto in quel centro della forma che chiamiamo anima, e non alla forma stessa, l’anima così eccitata distrugge, attrae, ricostruisce e quindi rinnova la manifestazione della vita. Questo vale per l’anima dell’uomo, di una nazione o dell’umanità stessa. Tenetelo presente, perché è una regola fondamentale, dalla quale tutta la magia bianca è eternamente governata.
Per questa ragione si dice che il settimo Raggio controlla il regno minerale e che, per suo mezzo manifesta quella significativa caratteristica e qualità dell’anima che chiamiamo irradiazione. Questa parola definisce in realtà l’effetto della stimolazione dell’anima su e dietro ogni forma. La vita dell’anima allora irradia oltre la forma, con effetti definiti e calcolati.
…L’irradiazione umana diventerà un giorno tanto potente e di tale portata che penetrerà nelle profondità stesse del mondo fenomenico e del regno minerale. Ne verranno i risultati a cui si riferisce Paolo, il grande iniziato, quando parla dell’intera creazione che aspetta il manifestarsi del Figlio di Dio. Si tratta dell’irradiazione di gloria, potere ed amore.
… Una delle caratteristiche principali del discepolo di settimo Raggio è uno spiccato spirito pratico. Egli lavora sul piano fisico con obiettivo fermo e costante, per determinare con efficacia le forme della cultura e della civiltà prossime: verso la fine del ciclo del settimo Raggio [ciclo di 700 anni: dal 1675, culmine nel 2025 e ‘tramonto’ nel 2375] con pari impegno tenterà di perpetuare quanto avrà prodotto. Egli manipola la forza per costruire le forme che risponderanno ai suoi requisiti, e lo fa in modo più scientifico dei discepoli degli altri Raggi. Il devoto di sesto Raggio è di gran lunga più astratto e mistico nel lavoro e nel pensiero, e di rado comprende effettivamente la relazione tra forma ed energia. Pensa quasi del tutto in termini di qualità, e quando produce fenomeni fa poco caso all’aspetto materiale della vita e al giusto significato della sostanza. È proclive a considerare la materia cattiva per natura, e la forma come una limitazione, e insiste solo sulla coscienza dell’anima come unica cosa che importi. La sua incapacità di lavorare con intelligenza, e vorrei aggiungere con amore, sulla sostanza per metterla in giusto rapporto con la forma esterna densa, ha fatto sì che gli ultimi duemila anni hanno visto un mondo così mal governato da ridurre la popolazione alle gravi condizioni attuali. L’opera poco intelligente sul piano fisico compiuta da coloro che erano influenzati dal sesto Raggio, ha lasciato un mondo che soffre per le scissure proprio come un uomo può soffrire di “sdoppiamento della personalità”. Le linee di demarcazione fra scienza e religione ne sono un esempio rimarchevole e sono state tracciate chiare e forti.” (A. A. Bailey, Il Destino delle Nazioni”, Collezione Lucis, p. 121-7)
“Il compito per l’era nuova è riunire questi due apparenti contrari, dimostrare che spirito e materia non sono antagonisti, e che in tutto l’universo non c’è che sostanza spirituale, che agisce sulle forme tangibili esteriori che essa stessa produce.” (Ibidem, p 46)
Spirito : Materia = Sostanza : Forma
“Due assiomi dell’occultismo sono fondamentali. Altri saranno rivelati quando questi saranno appresi e bene applicati.
- L’energia segue il pensiero.
- Il retto movente crea la giusta azione e le giuste forme.
Queste due affermazioni sono antichissime, ma finora poco capite. Quindi la prima cosa che il discepolo deve imparare è la natura dell’energia e il modo di governarla e dirigerla: deve farlo operando al livello delle cause, di cui deve apprendere la natura, e raggiungendo, dietro all’effetto, la causa che lo ha generato.
… Il discepolo di settimo Raggio introdurrà l’energia che sta maneggiando fin sul piano fisico, producendo con ciò integrazione; e il dualismo che lo caratterizza sarà di avere un centro d’energia mentale e uno fisico. Per il sesto Raggio, il dualismo invece sono le coppie dei contrari sul piano astrale.
È dunque evidente che, fissati i due punti d’energia (mentale e fisico), il compito successivo del mago è sintetizzare sul piano fisico le energie disponibili, renderle concrete e rivestire ciò che è stato costruito, con la potenza dell’attività e della persistenza.
… Il discepolo di settimo Raggio opera coscientemente per mezzo di certe leggi, che governano la forma e la sua relazione con lo spirito o la vita. Nel Trattato del Fuoco Cosmico enunciai tre leggi principali del sistema solare e sette leggi sussidiarie che le manifestano; indicai inoltre le leggi che regolano il lavoro di gruppo.
… Con la conoscenza del rituale (l’antico mezzo codificato col quale si organizza e connette la natura attrattiva ed espressiva delle energie da impiegare), con la comprensione delle “Parole di Potere”, che scopre per esperimento, e usando, la potenza del suono, il discepolo del futuro costruirà il mondo nuovo, con la sua cultura e civiltà.
Segno curioso della magia del settimo Raggio sulla coscienza di massa, è l’uso crescente di “slogan” e frasi di aggancio (non è quello il termine usato?) per ottenere certi risultati e spingere gli uomini a certe azioni collettive. Questo è l’uso embrionale delle Parole di Potere. Dallo studio dei loro valori tonali, dalle indicazioni numerologiche, e della loro potenza, inerente, si giungerà un giorno a grandi realizzazioni e creazioni magiche, avviando l’attività di gruppo e producendo forme d’espressione esterne. Dopotutto, le formule scientifiche riducono le scoperte più complesse e astruse a pochi segni e simboli. Il prossimo passo sarà di incorporarli in una o più parole, insegnando con ciò quello che esotericamente è detto “il potere d’incorporare”. Per così dire, l’antica affermazione che: “Dio parlò e il mondo apparve” significa semplicemente che la formula per la creazione fu condensata in una grande Parola che Egli disse, con i risultati inevitabili. Nell’era prossima qualcosa di ciò avverrà, in misura minuscola, su scala umana. Oggi tutto ciò potrebbe sembrare immaginoso e fantastico.
Vi sarà chiaro che i discepoli di Settimo Raggio manipolano molta potenza; per questa ragione nell’insegnamento che è loro impartito si dà importanza alla purezza del movente. In passato s’insisteva sulla purezza del corpo, per i discepoli di sesto Raggio. Ma questi portarono quest’idea al fanatismo: insistettero sul celibato, sull’ascetismo e su rigide regole di vita fisica, facendo spesso peccaminoso quel che è naturale. È stato uno stadio inevitabile del loro sviluppo, poiché era essenziale che il piano fisico crescesse nella loro coscienza e che la loro attenzione fosse distolta dal regno dell’astrazione (che è la loro linea di minor resistenza) per essere concentrato sulla vita fisica, poiché, lo ripeto, l’energia segue il pensiero. Così il loro atteggiamento verso la vita divenne più pratico, con la necessaria integrazione. Nell’era nuova i discepoli daranno importanza al principio mentale, perché condiziona il pensiero e la parola. Tutto il lavoro magico si fonda sull’energia del pensiero e della parola … e perciò la purezza di mente e di motivo è fondamento essenziale.” (Ibidem, p 126-131)