Dal libero arbitrio al Volere libero

Per celebrare l’allineamento odierno Terra-Sole/VulcanoUrano, che attiva un alto potenziale di “fare nuove tutte le cose”, ecco un meraviglioso pensiero igneo per le “menti occulte” (Urano):

“Urusvati sa bene che armonizzare le correnti del libero arbitrio umano è la cosa più difficile. Non ci sono cataclismi, per quanto tremendi, capaci di destare l’umanità alla vera natura delle sue azioni. Nelle grandi catastrofi del passato i sopravvissuti non si diedero pensiero delle cause di tanto disastro: preferirono sentirsi vittime innocenti di un destino crudele. Non vollero purificare la coscienza, e ricominciarono ad usare follemente il libero arbitrio.

Le correnti della volontà cozzano presto fra loro, ed il pensiero indisciplinato riempie lo spazio di terribili esplosioni. E qui forse l’ignorante torna a dire che Noi non facciamo che minacciare e spaventare ma dovrebbe rileggersi la storia, a cercarvi le grandi sciagure, che non furono mandate dal Cielo ma causate dalla società umana. Essa perseguita i suoi Salvatori e si comporta come un musicista che prima del concerto spezzi le corde del suo strumento!

Se diciamo che la follia e l’ignoranza comportano conseguenze inevitabili siamo già pronti a sentire accuse di crudeltà. Nelle varie lingue non troviamo termini adatti per avvertire seriamente che incombono l’autodistruzione, o la rovina del pianeta intero, o l’inquinamento spaziale. Ci vuole tutta la Nostra pazienza, acquisita in lunghe età, per continuare ad offrire salvezza nonostante l’ingratitudine e la ferocia. Non c’è giorno né ora che la Nostra Mano, protesa in aiuto, non venga rifiutata e maledetta.

Potete immaginare che correnti di follia violenta ed aggressiva si riversano su qualsiasi movimento di bene! Perché parlare di lontani emissari di malizia se l’umanità stessa, che sembra lottare contro il male, in realtà lo accresce a dismisura. Così stanno le cose. Gli ingrati figli della Terra fanno di tutto per affrettare la catastrofe, ed ogni monito suona loro come un’offesa. Questa verità è scritta sul Golgota.

Ricordate dunque questo aspetto della Nostra Vita interiore: realizzatelo e lavorate secondo una giusta comprensione dell’Esistenza.” (Sovramundano I, §94, Collana Agni Yoga)

“Urusvati conosce il valore di una grande tensione. Vi consigliamo di rivolgervi a Noi, e se domandate in che modo rispondiamo: “Con tutta la mente, con tutto il cuore”. Più presto detto che fatto. Offrire il cuore significa amare, e quando si ama non si dubita. Chi ama non critica ciò che non conosce. E quando si critica non si ama veramente.

In giorni di sciagura le mezze misure non bastano. Allora occorre che l’unione sia tale da escludere la minima discordia. Le forze ostili si insinuano nelle piccole crepe, così come il veleno attraversa uno scudo fessurato dalla discordia, alla quale opponiamo l’amore perfetto. Che i Nostri amici indossino questa corazza a tutta prova. Non illudetevi che una piccola scheggia sia poca cosa: può causare le più gravi infezioni. Nella Nostra vita tanto intensa le crepe del dubbio sono le più insidiose.

Insistiamo con enfasi sulla cura della salute. Potremmo tollerare che i Nostri coadiutori vengano trascurati? Certamente no! Noi prevediamo gli attacchi degli oscuri, che ad ogni costo cercano di abbreviare la vita dei guerrieri della Luce, ed approfittano della minima debolezza dell’organismo per colpirlo dove è vulnerabile. Non pensate che il Nostro aiuto sia instabile, ma un solo passo falso può essere fatale, e Noi proteggiamo solo chi accetta di essere aiutato. Un solo pensiero indegno recide il legame, e molte volte si emettono pensieri nocivi senza saperlo. Ma nell’ora di grande pericolo bisogna rivolgersi al Maestro con tutto il cuore, sapendo che il Suo soccorso non tarderà un istante.

La fede è conoscenza autentica e la fiducia è la via del successo. La sfiducia invece rivela che non si sa nulla del Nostro lavoro. Occorre raffrontare le varie situazioni individuali con lo stato del mondo, per rendersi conto che il Nostro soccorso è molto ostacolato dagli errori umani. L’uomo vanifica le sue possibilità. Noi indichiamo la necessità dell’unione, ma quelli che aderiscono al Nostro invito sono meno di tre!
Eppure quando si è in pericolo si deve riconoscere la necessità dell’unione, se non con il cuore, almeno con la ragione. Così dovreste pensare quando incombono gravi sciagure.” (Ibidem § 86)

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