In questi giorni, nel Cielo eliocentrico, Venere, la Guida per tutti i ‘costruttori solari’, si trova a transitare, per la seconda volta nel corrente anno (il suo periodo orbitale è di ca. 225 giorni), nello Spazio solare condizionato dall’Energia di Leo, il Segno indicato dall’Insegnamento esoterico, come il principale trasmettitore per la nuova Era di Aquarius (5° Raggio), proprio dell’energia del 5° Raggio: Opera, Manifestazione, Costruzione aurea, Pensiero, Lavoro, Scienza.
Oggi dunque, si ripropone il tema* del 1° articolo di questo 5° anno del 5° settennio, anno che vede in esaltazione quel 5° Raggio del Lavoro e della Scienza concreta e della forza manifestante che guida l’Opera rivolta a costruire, dal piano mentale in giù, la Nuova Cultura e Civiltà.
Seguendo la via tracciata da Venere, la Mente costruttrice del Sistema, ci ritroviamo quindi a porre l’accento su quella Scienza che muovendo dal Mondo delle Idee, dalla Mente superiore o causale, dalla Cultura del Cielo, saprà agire, come indicato nella tavola della Nuova Cultura e Civiltà, per:
1.5 – Manifestare il potere dell’energia creativa … del Pensiero umano, della Vita planetaria, solare e cosmica;
2.5 – Riconoscere lo Spazio come Entità vivente;
3.5 – Costruire il Futuro;
4.5 – Proporzionare per analogia: il Pensiero analogico;
5.5 – Lavorare alla costruzione del nuovo Pensiero;
6.5 – Realizzare la sintesi tra le conoscenze;
7.5 – Applicare l’ordine settenario delle Energie.
Nell’Insegnamento si legge che l’uomo è come un discobolo radiante che lancia pensiero nello spazio(1) … è dotato di tutti gli strumenti necessari per esplorare il mondo del Pensiero, per comprendere quell’ arte costruttiva che sa manifestare il potere dell’energia creativa e dare vita a forme-pensiero idonee ad esprimere le idee emanate dalla Mente divina universale. Però si legge anche che la rivelazione dell’opera magica della Realtà richiede la capacità di pensare in grande, sia quantitativamente che qualitativamente, in profondità, in verità, e di saper lavorare per servire il Bene. Si rende indispensabile quindi saper tenere la mente nella luce e conoscere profondamente la procedura indicata dalla tradizione esoterica, sintetizzata in questi punti fondamentali:
- le Forme si costruiscono dal livello causale dell’Anima umana, focalizzata sul 5° piano della Mente astratta (manas superiore – il piano igneo delle ‘Formule ideali’, il Mondo del Fuoco),
- le si plasma sul 6° piano astrale e 5° mentale tramite l’immaginazione creativa (kamâ-manas),
- e le si vitalizza sul 7° piano eterico[2] (linga-sharira) tramite la visualizzazione.
L’uomo nuovo deve pertanto saper pensare e Lavorare con la Luce.
Enzio Savoini, un Pensatore del nostro tempo, considerava il Lavorare con la Luce, l’arte delle arti.
La Luce della mente, creativa, diceva, è diretta dal cuore, che la concentra nello Spazio e la trasmette: cuore è il nome che si dà, nel mondo fisico, a quella facoltà psichica che concentra e dilata la Luce… e nel mondo sottile tutto è Luce.
L’uomo, creatura immortale, ha adito alle regioni sottili, e pertanto ne condivide le virtù: può condensare la Luce, diffonderla e creare cicli vitali; è un sub-creatore … un giorno imparerà l’arte di avviare e sostenere processi mentali accurati, senza ricorrere a strumenti oggettivi, dirigendoli al Bene comune.
L’abito di “tenere la mente nella Luce” lo educa a tale funzione superiore, che non s’impara nelle università moderne, ma solo nelle grandi aule della vita solare. Così s’impara a pensare con nitida chiarezza …
Tenere la mente nella Luce come offerta silente e devota è possibile, ma questa deve contenere il seme di una domanda … sì da innescare il dialogo continuo fra alto e basso. Piovono allora risposte commensurate alle domande, il colloquio prende vita, il rapporto si perfeziona, il Cielo manifesta il suo potere: “Sono acqua di vita, versata agli assetati”.
Tenere la mente nella Luce abbassa il Cielo (che resta dov’è), ed eleva la Terra.
Guardare in alto, pensare al Cielo, staccare la mente dalla concretezza …e disporla ad accogliere energie celesti, sottili e impersonali. In tal modo si alimentano scambi di conoscenza e saggezza…
Tenere la mente salda nella Luce, s’impara, è dapprima una lezione impartita ai discepoli, poi muta in un’attività di Servizio, ossia in un dovere. (3)
E come tutte le discipline che guardano alla nuova Cultura e al Futuro, anche la Scienza non può che assumere tale dovere per espletare al meglio anche quel suo servizio nel mondo formale che prevede di indagare la realtà attraverso il “principio mentale” e secondo metodiche di osservazione e sperimentazione, di analisi e sintesi.
Quando poi si considerano gli ambiti di ricerca scientifica previsti dal Maestro Tibetano per il prossimo futuro:
… ciò che indico e le ipotesi che propongo saranno comprovate in senso scientifico nella prossima era dell’Acquario. La scienza si sarà ulteriormente inoltrata nel dominio dei fenomeni reali eppure intangibili; avrà scoperto che il denso e il concreto non esistono; saprà che esiste una sola sostanza, presente in natura a vari gradi di densità e di attività vibratoria, sospinta da un proposito che le dà impulso ed esprime un intento divino … (4)
si arriva facilmente a comprendere che è indispensabile imparare a tenere la mente salda nella Luce, essendo solo questa la via maestra per tale Servizio.
Incrementare, quindi, con saggezza gli scambi di conoscenza e lavorare alla costruzione del nuovo pensiero, sono quelle espressioni sapienti della Scienza che annunciano la nuova Civiltà.
Come si legge nell’Insegnamento esoterico:
… col passare del tempo il lavoro degli Uomini Celesti nelle sfere cosmiche eteriche sarà compreso meglio, e avrà la cooperazione intelligente dalle piccole intelligenze minori che, con lo studio degli eteri fisici, saranno infine la chiave della manifestazione maggiore.
La scienza è l’ancella della saggezza ed apre la porta dei regni infiniti e delle estensioni cosmiche ove stanno le Intelligenze superiori che manipolano la materia dei piani più elevati, e la modellano nelle forme desiderate, per cui le vibrazioni così prodotte si ripercuotono fino agli estremi limiti dell’anello invalicabile solare.
… Vibrazione, o attività iniziale, luce, o attività che prende forma e anima le forme, suono, base della differenziazione e fonte del processo evolutivo, colore, settemplice differenziazione, è così che il lavoro procede.
… L’unità della vita sarà un fatto scientifico noto, e la vita nella materia non sarà più una teoria, ma un principio fondamentale della scienza. (5)
Spostando ora l’attenzione sull’altro termine proposto dal tema di oggi: Lavoro, si riporta alla memoria del cuore un insieme di significative indicazioni suggerite da Enzio Savoini, che ben si integrano con quanto detto poc’anzi circa l’attività della scienza:
Lavorare è servire, e il Servizio è il Lavoro per eccellenza.
Lo Spirito serve, semplicemente, secondo la natura o il colore della sua Luce. Le forme minori di lavoro, come le umane (…) sono molteplici occasioni di servire che si propongono all’uomo in Terra. Perciò anche i sette verbi primari (governare, educare, progettare, esprimere, lavorare, comunicare e organizzare) sono inscindibili dal concetto di Servizio. Ciò dimostra con tutta semplicità l’unità reale dell’azione vivente.
Il lavorare è pertanto la base generale di tutte le varietà di Servizio, purché il movente e lo scopo siano il Bene comune.
Una tale concezione del lavorare, che lo identifica al servire, elimina le false rappresentazioni logiche che vedono nel lavoro solo un’attività concreta, personale ed egoistica. Qualunque entità cosciente, se solo tende al Bene comune, contribuisce a servire. Quelle che invece vi si oppongono, dal momento che contrastano il grandioso Lavoro solare svolgono sì forme molteplici di attività, ma non illuminate né giustificate dal gioioso concetto di servizio universale.
Il lavorare ha un aspetto scientifico, perché è il creatore di ogni Scienza, che sono forme di lavoro. Il lavorare trasforma le energie in forze.
Lavorare è dunque una magia creativa, tanto semplice e comune da passare inosservata. Le sue regole sono precise, ma non tutte conosciute. Questo seme contiene l’impulso a scoprirle. Scoprire le leggi del lavoro fa parte del quinto servizio.(6)
L’Energia del 5° Raggio che alimenta e sospinge lo sviluppo della nuova Cultura, per mezzo del Lavoro/Servizio scientifico ha già iniziato il suo processo di destrutturazione delle vecchie forme-pensiero. Sta infatti stimolando fortemente, anche se talvolta indirettamente, la necessità di liberarsi dal pregiudizio della separazione, quel blocco che impedisce gli scambi, ostacola la legge di coordinazione e taglia per conseguenza alle radici l’albero del Servizio. Contemporaneamente, accende il bisogno di ancorare il pensiero nella Luce affinché arrivi a contribuire al riordino generale dei rapporti fra gli elementi supremi: Spirito e Sostanza, Vita e Spazio e sviluppare nuove concezioni luminose per il Bene comune.
Ecco dunque imboccata quella radiante via luminosa da percorrere con coraggio, sacrificio e impegno.
…l’impegno intenso farà pervenire tutte le possibilità. I tempi sono severi, ma stupendi. Sono tempi di compimento e di costruzione, di massima tensione e di conflitto terreno. Quest’epoca scrive una grande pagina ed erige un grande futuro … la Legge suprema scende nella vita.(7)
E nell’Insegnamento esoterico si legge che:
… nel suo lavoro di costruttore di pensiero l’uomo deve manifestare le caratteristiche del Logos, il Grande Architetto e Costruttore dell’universo. Egli deve lavorare parallelamente a Lui come: colui che concepisce l’idea; colui che riveste l’idea di materia; colui che energizza l’idea, consentendo così alla forma di mantenere la sua linea e adempiere la missione; colui che, nel tempo e nello spazio, mediante il desiderio e l’amore dirige la forma-pensiero e la vitalizza continuamente finché l’obiettivo sia raggiunto; colui che, quando lo scopo desiderato è stato raggiunto, distrugge o disintegra la forma-pensiero sottraendone l’energia (occultamente: “l’attenzione è ritirata” oppure “l’occhio non posa più” su di essa) in modo che le vite minori (che erano state inserite nella forma-pensiero) scompaiono e ritornano al serbatoio generale della sostanza devica. Così, in tutto il lavoro creativo nella materia mentale, l’uomo è pure una Trinità al lavoro: egli è il creatore, il preservatore e il distruttore. In ogni lavoro occulto con la materia mentale che deve manifestarsi sul piano fisico per raggiungere così l’oggettività, l’uomo deve lavorare come un’unità. Questo presuppone quindi la capacità del triplice uomo inferiore di essere subordinato all’Ego, in modo che la volontà dinamica dell’Ego possa essere imposta al cervello fisico.(8)