La Vetta dell’anno 5.5

Nei quattro momenti discontinui del ciclo annuale si attiva la Croce Cardinale del Cielo. In particolare, in questi anni, in occasione dei solstizi, il Sole e la Terra, come detto altre volte in queste pagine, si trovano ad intercettare un’infinita direzione ardente che li collega alle fonti più causanti della nostra galassia: il Centro galattico e l’Orione, il grande Cacciatore dei Cieli, l’Osiride cosmico (vedi).

Queste due discontinuità solstiziali segnano l’apparente inversione del moto solare (ascendente o discendente) e presiedono i momenti di vetta dell’anno:

  • il solstizio invernale, simbolo della massima potenza interiorizzata, rappresenta la vetta iniziatica di Capricornus, in cima alla quale i Costruttori volgono le spalle alla Luce superna per esteriorizzare il loro conseguimento in un’opera di servizio per il Bene comune,
  • il solstizio estivo, segno della massima manifestazione dell’impulso iniziale, è la vetta del Tempio (Cancer), dalla cui altezza i Costruttori, con il Cielo nel cuore, tornano verso le basi interiori dell’Opera servendo, indifferenti, nella valle.

Il progetto di servizio che stiamo portando avanti anche attraverso questo sito/blog si indirizzerà dunque, da ora fino al prossimo solstizio invernale, a consolidare quanto realizzato formalmente nella parte ascendente dell’anno, ritrovando l’essenza luminosa e le motivazioni più profonde del nostro operare, al fine di adattarlo sempre meglio al contesto umano che sta rapidamente cambiando e che invoca un fermo e chiaro orientamento per non smarrire la via in questo periodo di transizione e di accelerazione.

Quando ogni cosa è in gioco, tocca infatti più che mai ai discepoli del mondo sostenere l’impatto delle nuove energie in arrivo, unendo le loro forze ed i loro ritmi.

Sulla spinta di tale necessità, da alcuni anni stiamo seminando nelle coscienze umane risonanti sia una proposta articolata di unione ordinata degli operatori del Bene comune, sia un progetto che chiama a raccolta coloro che, nel mondo, intendono operare soggettivamente sulla matrice sonora e numerica del Piano planetario per l’Umanità. Ci troviamo ora proprio nell’anno più causante del ciclo  dedicato alla Manifestazione (il quinto del quinto settennio) e, coerentemente, si stanno costituendo prototipi operativi di tali forme-pensiero.

Siamo certi che queste iniziative, apparentemente modeste, insieme alle altre che stanno nascendo in tutto il mondo, potranno contribuire ad innescare quella svolta evolutiva indicata dai Maestri e favorire l’emersione, in seno all’Umanità, del Discepolo mondiale, il soggetto dell’Iniziazione di Gruppo, che, come previsto dalla Gerarchia, affronterà infine, vittorioso, il suo Guardiano della Soglia, dissipando l’illusione della separatività ed attestandosi sul livello della mente ignea. Allora veramente il maggiore ed il minore (la Gerarchia e l’Umanità) potranno cooperare in modo aureo, seguendo i ritmi celesti e ristabilendo il Piano sulla Terra.

La possibile unione dei gruppi mondiali era già stata prevista ed auspicata dal Maestro Tibetano nel 1936 (Psicologia Esoterica Vol. II, pag. ingl, 179÷198). Si riportano qui brevi estratti:

“Oggi, lentamente e progressivamente, i nuovi gruppi nascono e sono governati dalle leggi dell’anima. Faranno perciò squillare una nota diversa e saranno saldamente uniti da aspirazione e obiettivo comuni. Saranno composti di anime libere, individuali e progredite, che non riconosceranno altra autorità se non quella della propria anima, e subordineranno i loro interessi all’intento dell’anima del complesso”

“I membri di questi gruppi si integrano e rafforzano reciprocamente, e con il complesso delle loro qualità e capacità alla fine costituiranno dei gruppi spiritualmente capaci, attraverso i quali l’energia spirituale possa scorrere senza ostacoli per aiutare l’umanità. Il lavoro deve svolgersi soprattutto sui livelli mentali. La sfera del servizio quotidiano dei singoli membri rimane quella dettata sul piano fisico dal destino o da un impulso interiore; ma, ai diversi campi di sforzo individuale, si aggiungerà (e questo è l’importante) una attività di gruppo che li colleghi in un unico servizio”.

“Una delle caratteristiche che distinguono i gruppi di servitori e di conoscitori mondiali è che l’organizzazione sul piano esteriore, che li mantiene integrati, sarà così fluida e sottile da sembrare inesistente a chi osserva dall’esterno. Il gruppo sarà tenuto insieme da una struttura interiore di pensiero e da uno stretto rapporto telepatico”.

Essendosi quasi compiuto da allora un ciclo di Urano (84 anni), questi semi di pensiero stanno germinando e traducendosi in operatività, sostenuti dalla presenza di tale Luminare nel segno luminoso di Taurus, che induce ad ancorare gli eventi sul piano concreto.

All’interno del percorso ciclico scandito dai settenni nei quali si articola il nostro lavoro, teniamo anche conto del fatto che oggi stiamo vivendo un momento magico: questa discontinuità solstiziale dell’anno 5.5 può configurarsi infatti come un propulsore iniziatico per le coscienze pronte. Qui la quinta energia fa risuonare un intervallo potente di unisono nello Spazio consacrato del Piano, sollevando echi in tutto il suo asse centrale, le cui Mete si accendono di nuova luce: quanto interiorizzato fin qui relativamente alla Restaurazione dei Misteri (1/1), al Ritorno del Cristo (2/2), all’Iniziazione di Gruppo (3/3), all’Imitazione della Gerarchia (4/4) diviene più operativamente disponibile per impiantare una Nuova Cultura e Nuova Civiltà (5/5), mentre comincia a palesarsi la potenzialità della Nuova Religione Mondiale (6/6) e dell’Ordine e Ripristino del Piano (7/7). Uniti come Uno offriamoci quindi come ricettore qualificato di questa iniezione di energia ignea.

Consideriamo inoltre che il processo di unificazione dei servitori del mondo di ogni ordine e grado in un organismo vivente, strutturato ad imitazione della Gerarchia ed a misura del Sistema solare, è incentivato dal fatto che da molte parti ci si sta preparando alla data del 2025 scadenza nella quale, tra l’altro, la Gerarchia valuterà se ci sono le condizioni per la sua esteriorizzazione, anche vagliando la capacità di rispondenza del Discepolo Umanità.

Di qui a tale data si presenteranno alcuni importanti passi intermedi, celesti e gerarchici, di avvicinamento a questo evento che non dovremo mancare perché serviranno ad orientarci sempre meglio ed a predisporre le energie e le azioni interiori ed esteriori atte a comporre le cause, in modo da fornire i canali opportuni alla loro precipitazione.

La prima di tali evenienze si verificherà proprio in concomitanza col prossimo solstizio invernale, che aprirà l’anno 5.6 del Piano. E’ una “settimana di impatto di gruppo” che, dice il Maestro Tibetano (Psicologia Esoterica Vol. II, pag. ingl, 196) avviene ogni sette anni e va dal 21 al 28 dicembre. In tale periodo le energie del Capricorno vengono intensificate “dall’afflusso di forze di una costellazione ancora maggiore, che è per il nostro Zodiaco ciò che questo è per la Terra […]. E’ bene ricordare che, sotto certi punti di vista, il circolo dei dodici segni, o costellazioni, costituisce un’unità particolare che ruota entro il nostro universo spaziale come il nostro pianeta ruota al centro del nostro cerchio di influenze. Grazie a questa intensificazione, nel prossimo ciclo zodiacale dell’Acquario i gruppi sulla Terra potranno avvalersi della corrente di influenze del Capricorno, che penetrano nell’ambito della nostra percezione ogni sette anni […].Questa settimana dovrà essere considerata soprattutto come “festa del nuovo gruppo di servitori del mondo e, a partire dal 1942, bisognerà avvalersene, predisponendo un’adeguata preparazione. E’ cosa che merita l’attenzione di tutti”.

Come prepararci dunque? Innanzi tutto utilizzando in modo sempre più preciso la nostra volontà per occupare insieme stabilmente il posto del Fuoco, il centro di quiete ardente e potente, la vetta della Piramide, unico sito ove potenze umane e solari possono incontrarsi e collaborare a piani di sviluppo planetari e di qui, dimentichi di noi stessi e dei nostri progetti, per quanto importanti possano apparirci (e che comunque continuiamo a perseguire con impegno ma senza particolari attaccamenti) lasciare che ciò che è predestinato si compia dall’Alto attraverso la nostra collaborazione consapevole.

Allineati alle massime fonti diciamo allora, ancora una volta:

“Non la mia ma la Tua Volontà sia fatta”

 

 

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Una risposta a La Vetta dell’anno 5.5

  1. NancyC. dice:

    Thank you Marinella C. for this powerful sharing on Purpose.

    So inspired by the subject of worldwide cooperation and consolidation of all seven ashrams/rays/colors. Seven colors and their subsidiaries with their own appearance and methods and individual goals of achievement, all stemming from The One White Light expressive of the Synthesis of One Purpose underlying all. Methods expressing the Plan evolve and adapt in time, Purpose ever remains.

    14:”Colour.—Originally meant a “covering.” From root “celare” to cover or hide. Also Occultare, to hide.
    Symbology of colours. The language of the prism, of which “the seven mother colours have each seven sons,” that is to say, forty-nine shades or “sons” between the seven, which graduated tints are so many letters or alphabetical characters. The language of colours has, therefore, fifty-six letters for the initiate. Of these letters each septenary is absorbed by the mother colour as each of the seven mother colours is absorbed finally in the white ray, Divine Unity symbolised by these colours.” TCF 1091-footnote 14.

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