IL SANTUARIO DELLA VITA UMANA.
VIRGO
Lo spazio chiuso del Santuario vibra come un cristallo di luce.
È gremito di mutevoli rapporti, è Spazio puro, solare, cosmico.
La Madre del Mondo appare ai Costruttori, come una Regina ammantata d’azzurro. È la bellezza che fa divine le cose.
La Madre del Mondo ha il volto velato.
È silente: ma alimenta e contiene tutti i nomi e tutti i fuochi che si accendono nell’Universo.
I Costruttori la venerano, e nel suo nome erigono al centro del Tempio un altare di pietra chiara, un figlio della Madre e del Padre.
Ora il Tempio contiene un germe vivente e visibile.
Virgo è il nono segno
Estratto da “Ricostruire il Santuario della vita umana”, 1976, di E. Savoini
L’asse, o coppia di opposti, Virgo-Pisces è, per l’uomo, la più ‘esistenziale’ dello Zodiaco, richiamando la dialettica Materia-Spirito, il compito umano nel Disegno Divino.
Virgo è la risposta della materia che si fa di nuovo Vergine per accogliere il Seme Divino, emanazione di Pisces, che invia sulla Terra/Virgo il Figlio; colui che annienterà la contrapposizione, la scissione tra i due poli, risolvendola nel nome dell’Amore che crea Saggezza.
Promessa di evoluzione, di riscatto e salvezza: la materia si fa luce e la luce materia, sprigionando radianza.
In questo Plenilunio oltre al naturale aspetto di ‘opposizione’ (prima scontro, poi confronto, poi equilibramento, poi integrazione, poi sintesi) tra la Luna/Pisces (‘sogno’ di trascendenza) e il Sole/Virgo (‘realtà’ di trascendenza) abbiamo l’opposizione di Venere/Virgo a Nettuno/Pisces: la Bellezza del Sacro rivelato alla coscienza dell’uomo che si offre e porta al Padre, sulla Via del Ritorno (la Ruota dello Zodiaco), saldando e connettendo finalmente l’Uomo a Dio e Dio all’Uomo, in quel miracolo di rivelazione che solo l’amore cristico può provocare: e la materia si fa docile orma del divino e questi si fa docile ad assumere materia per trasformarla e plasmarla nell’abbraccio riconosciuto nel e del cuore. Venere, il Sé del nostro pianeta, la parte migliore dell’animo umano tormentato ma generoso e ‘saldo d’anima’; Nettuno, Il Signore del Mistero e della Vita, il Numinoso, il Valore Sacrale della Vita, l’anima risvegliata negli audaci dello spirito: questa opposizione, non contrappone, ma ‘innamora’ la materia allo spirito e questa a quello.
Non più ‘angelo caduto’ né ‘angelo glorioso’, ma un Uomo Nuovo: per la Terra e per il Cielo, compresenti, indissolubili, lieti nella sua coscienza che vive nel presente e nel futuro (domani, quanto fra cent’anni!), lavora alacremente per il futuro, con l’Armonia di Venere e l’Ispirazione di Nettuno, sinché il sogno della Luna sia partorito e liberato dal grembo fecondo di una Terra Vergine fecondata dal Sole. E tutto sarà più libero e liberato e naturali l’Amore e la Devozione, il contenuto e la forma in perfetta, alchemica, sinergia.
Ombre di paura
ataviche incrostazioni
fugate da un sorriso
profondo
di luce rivelata
purezza
che dice sì
al Mistero
Da catene antiche
liberata la resistenza
all’Impossibile
si fa varco la Luce
si fa ferita risanata l’Amore
si fa Volontà l’Anelito
La Vergine esulta
lieve annuncia
il richiamo antico
all’Origine
Luigi Benedetto