Il diciannovesimo allineamento significativo focalizzato dal Sole, ora in volo per la visione terrestre tra le stelle regali e radianti del Leone,(1) è con la lucida della costellazione, la stella Regolo, il Cuore del Leone, e per la Tradizione esoterica il Legislatore (2) celeste.
In tale Giorno (23 agosto) il Sole, il Cuore di ogni sistema cosciente, si unisce a chi è simile a Lui, alla Stella Reale (3) Regolo, e indica il giusto orientamento, la via legittima, il retto sentiero: (4)
“… il ‘Leone del Deserto’, lo Spirito Solare, percorre la via della grande Luce, e Noi lo seguiamo.”(5)
Da quel centro di Fiamma (6), il Cuore del Leone reale, il Cielo dona, particolarmente in tale giorno, la Sua Regola: un flusso di fuoco cosmico e solare pervade le coscienze con una nuova dose di “amor che move il sole e l’altre stelle”: di Amore universale, di Legge o Necessità cosmici.(7) Il Volere solare, che è Amore, risuona in ogni cuore, irradiandosi in Leggi regolatrici dell’attività o intelligenza creativa delle sue creature.
Al Cuore ardente dell’Uomo solare rispondere all’appello del grande Legislatore e collaborare dirigendo la sua falce, la spada fiammeggiante della Mente discriminante, verso ciò che ostacola l’applicazione della Legge creatrice e unitaria del Cielo.
Da Regolo s’irradia il Mistero della Legge
— Con quale intensità deve il discepolo realizzare il potere della percezione e capire che una sola è la legge che governa il Cosmo intero: la Volontà suprema; in tal senso evolve lo spirito. Questa legge unisce e correla tutte le grandezze manifeste. Lottare per dare esecuzione al Volere superiore migliora la sensibilità delle percezioni. Questa è l’unica via che consente una soluzione corrispondente alla comprensione e al compimento della Volontà superiore. Anche Noi Vi consacriamo le Nostre opere creative, e in tal modo gli archi di coscienza si congiungono in un solo Cuore fiammeggiante. Sì, sì, sì! Così si crea il grande ordine cosmico! (Da Gerarchia, § 88, Collana Agni Yoga).
— L’evoluzione deve essere guidata dalla nostra coscienza, e occorrono forze più intense, prontezza e attività ardente. (…) Tutta la Legge cosmica e l’Insegnamento del Benedetto e dei Grandi sono da intendersi come un appello imperioso all’Infinito. (Da Infinito I, § 59, Collana Agni Yoga).
— La legge del Cosmo non impone alcuna sommissione, ma la collaborazione cosciente e costruttiva ne afferma il potere creatore. Molte sono le proprietà del Fuoco spaziale. Tale attitudine di cooperazione è da adottarsi, e chiunque sappia contenere le verità opposte può accettarla. Quando il potere dello spirito cresce, chi conosce la legge cosmica si impegna seriamente a collaborare. Aspirate dunque a farlo senza limiti. Lo spirito che conosce le leggi può incrementare tutti i fuochi. Ripeto che bisogna tendere a realizzare l’Essere e collaborare con tutte le forze. (Da Infinito II, § 104, Collana Agni Yoga).
— In verità, lo spazio risuona di gioia quando si proclamano i fondamenti dell’Essere. Il Diritto cosmico si esplica nell’instaurare la legge, e la gioia dell’Essere inonda lo spazio. Così la legge dei Grandi Signori proietta la corrente di una nuova vita. Dirò dunque che il Diritto cosmico si ammanta della radianza dell’universo creato. (Ibidem, § 106).
— Gli aspetti del sacrificio di sé sono così variamente intesi dall’uomo che in ogni cosa si deve usare solo la massima misura. Chi, nel sacrificio di sé, si dedica al Servizio collabora con la Luce. Chi serve il Fuoco cosmico sacrifica se stesso. Chi serve l’evoluzione è un portatore della legge. Chi serve, chi è devoto al Bene generale si conferma quale coadiutore del Cosmo. (Ibidem, § 14).
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