Il Cielo nel Cuore, Tempio dell’Uomo

[…] L’Istituto del Cuore sarà il Tempio della razza futura, e sarà compreso fra le Società di Cultura, perché questa è inseparabile dalla comprensione del cuore. [1]

Tempio

In questo secondo anno del quinto settennio ci siamo assunti l’impegno di fondare per vie sottili un “Istituto del Cuore”, ove favorire e preparare l’avvento della nuova cultura umana sotto il segno dell’Unità, invocare ed evocare sulla Terra la realizzazione del ‘Tempio della Madre del Mondo’, il Tempio del nuovo mondo (acquariano), rafforzando così la rete di luce che, come un magnete, unifica i cuori e concentra gli sforzi dei Costruttori, per ristabilire il Piano di salvezza dell’umanità.

L’opera avanza, passo dopo passo, per intercessione del Cuore: il più delicato, il più intenso, il più sensibile a ciò che è prossimo o lontanissimo.

La forza salvifica viene dall’Alto, copiosa, nuova, pulsante scende dal Cielo, irradia benevolenza di continuo ‘dal profondo del Cuore’ comune, ma occorre non farsi cogliere impreparati e saperla riconoscere ed utilizzare armonicamente. A tal proposito si presenta, anche per il corrente anno 2016, una Semina rituale che unifichi l’incessante e ritmica pulsazione del Sole, il Cuore del Sistema, alla potenza suprema delle Energie stellari. Seguiremo dunque puntualmente alcune principali direzioni cosmiche del Sole con le Stelle: Date propizie per apprendere l’arte di vivere come portatori del tempio, di farsi Cielo, impiegando tutti i sacri poteri del Cuore per coadiuvare le Potestà celesti nell’opera di salvataggio dello spirito umano, e trasformare la vita sulla Terra nella radianza della Madre del Mondo.

Nella grandiosità del Tempio, e gravosità dei tempi, solo il Cuore dell’Uomo, quel Loto egoico e Magnete d’Amore può rispondere alla gravitazione stellare, ai mondi lontani, al potere evolutivo dell’Infinito, qui e ora, ovunque e sempre:

“Raggi da noi alle Stelle – Raggi dalle Stelle a noi.

Apriamo canali all’energia stellare, che scenda e scorra in tutte le parti dell’opera.

Quale sarà il nostro Canone, la misura fondamentale?

“Che questo canone sia l’Infinito,

che questo canone sia il Punto” [2]

Aqua-Background4

Il nostro Cuore del Sole si allinea oggi, 22 febbraio, alla Stella Fomalhaut del Pesce Australe: la bocca del pesce solitario che beve o riceve le acque scaturenti dal vaso dell’Acquario, simbolo per la Terra del passaggio tra le due Ere (Pisces-Aquarius) e della venuta dei Salvatori del mondo; è il Pesce singolo che nuota nell’Oceano celeste, le acque primordiali, generative, purificanti e salvifiche, che accolgono le altezze aeree del Cielo settentrionale e che, fecondate nel profondo, alimentano e sostengono tutte le vite, portandole a realizzare la Volontà del Padre, del proprio Spirito.

Quale scintilla di energia primaria e psichica si potrebbe dunque ravvisare oggi nella direzione della Stella Reale Fomalhaut, congiunta al Sole?

A custodia di una delle quattro porte del Tempio, a sostegno del respiro vitale tra Spirito e Materia, Infinito e Forma, giunge ‘vita più abbondante’,‘forza che produce universalità’, sazia la sete di verità, di giusti rapporti e comprensione amorevole, connette l’Amore alla Volontà, il Fuoco elettrico al Fuoco solare. È l’energia della Volontà divina che vivifica e libera con ordinata saggezza l’intero Sistema di cuori/sole.

In tale Data, il Cielo muove le sue leve potenti e manifesta il Suo potere:

“Sono acqua di vita, versata agli assetati”

Aquarius mare

“Luce” “Fiamma”, “Freddo”, “Fuoco”, “Calore”, “Acqua” ed “Acqua di Vita” — sono tutti, sul nostro piano, la progenie o le correlazioni dell’Elettricità. Parola potente e simbolo ancora più potente! Sacro generatore di una progenie non meno sacra: quella del Fuoco – il creatore, il preservatore e il distruttore; della Luce – l’essenza dei nostri divini antenati; della Fiamma — l’anima delle cose. L’Elettricità, cioè la Vita Unica sul gradino più elevato dell’Essere […].

“Le Acque” e “l’Acqua” sono il simbolo dell’Âkâsha, “l’Oceano Primordiale dello Spazio” […]. (Liberamente estratto da: H.P.Blavatsky, Cosmogenesi, pp.82 e 344).

[…] quella “vita più abbondante” che Egli cerca di incanalare verso di noi è una corrente che scorre liberamente, travolgendo ostacoli è barriere, e che stabilisce una libera circolazione di verità e di vita, delle quali l’amore è comune qualità essenziale. (Da: A. A. Bailey, Il Ritorno del Cristo, Collezione Lucis, p.112).

— Tutti gli impegni delle espressioni ardenti dello spirito si affermano nello sconfinato oceano della vita pervasa di Fuoco. Il Cosmo li accoglie solo se hanno coscienza del potere creativo dello spazio. La coscienza dunque è creata dall’attrazione alla Fonte del Fuoco. Simbolo dell’operare costruttivo del Magnete in tensione è la grande ed eterna legge di attrazione. Così quell’oceano sterminato è tutto pervaso di tensione ignea. (Da: Infinito II § 235, Collana Agni Yoga).

— In verità la Forza divina scende abbondante sulla Terra, e nello spirito umano individuale è prodigiosamente rilanciata in alto. È una Comunione divina che manifesta l’unità dei Mondi, dello Spirito, del Karma. Molte forme di comunione esistono in Terra. Molte Fiamme divine sono state sparpagliate, ma la Comunione divina resta eterna. La sua fonte è nello spirito e nell’azione, connessi dalla possanza della Legge universale. (Da: Mondo del Fuoco III § 63, Collana Agni Yoga).

— Si ripete sovente che le vibrazioni sono creative, e lo si fa alzando gli sguardi al cielo, dimenticando che proprio l’uomo è non solo capace di trasmutare le energie ma anche di creare vibrazioni sottili. Quando il cuore trasmuta, l’energia psichica rende sensibili le vibrazioni. I Misteri classici, con ritmi raffinati, ricordavano l’importanza di queste ultime. Del pari qualsiasi opera compiuta in modo ispirato è una fonte di vibrazioni sottili, ed è per questo che insisto sulla qualità del lavoro. […] Per le vibrazioni ogni ritmo, ogni sequenza, ogni qualità sono basi di collaborazione con il Cosmo. Quando vi dico “cercate più vicino” intendo anche la qualità del lavoro come autentica creazione. Noi detestiamo il bigottismo perché è una menzogna, cioè perché non ha né tensione né qualità. In ogni cosa dunque pensate alla cooperazione con il Cosmo. (Da: Cuore §145, Collana Agni Yoga).

— […] il cuore sa vedere le faville di luce e le cortine di tenebre. Non si può costruire il nuovo in base a pensieri convenzionali, terreni e irti di pregiudizi. Ricordate bene che la beatitudine piove abbondante; le sue scintille sono gettate in molti focolari da un vortice cosmico […]. (Da: Cuore §125, Collana Agni Yoga).

[…] gli uomini, insieme, inizieranno consapevolmente la “salvazione” — in senso esoterico — degli altri aggregati di vite. Per la prima volta, il Macrocosmo si rifletterà, con i suoi fini e incentivi, nel regno umano, in maniera nuova e più potente, e quest’ultimo sarà il macrocosmo per i tre stati inferiori, cioè per le vite coscienti del regno animale, vegetale e minerale. È un grande mistero, ma è tale solo per l’inadeguato sviluppo del quarto regno, che ha deviato dall’intento originale. In ogni caso, esso potrà realizzare la propria sfera di servizio e svolgere la propria funzione solo quando avrà manifestato coscientemente la volontà, cioè l’attributo suo più elevato, costruendo e utilizzando l’antahkarana. Su questo ponte iridato, su questo arcobaleno, scorre la vita, e il Cristo vi alluse quando affermò di essere venuto in Terra perché la vita vi fosse “più abbondante”. La vita è sempre stata presente, ma quando la coscienza cristica è irradiata da molti uomini […]  vuol dire che l’antahkarana è solidamente affermato; quell’arcobaleno potrà essere percorso e attraversato, e vita copiosa, nuova, impulsiva, scorrerà, passando per il genere umano nei regni inferiori. Questa è la prova del divino, che testimonia l’origine divina dell’uomo, ed è la speranza di salvezza del mondo intero. (Da: A. A. Bailey, Guarigione Esoterica, Collezione Lucis, p.586).

piramide di cristallo sull'acqua 579

Abbeveriamoci alla Vita più abbondante del Cielo e versiamola in Terra quale forza salvifica.

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[1] Estratto da: Cuore, Collezione Agni Yoga, § 504.
[2] Estratto da: La costruzione del Tempio, testo inedito di E. Savoini, 1979.
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