Procediamo con la nostra Semina stellare a seguire puntualmente alcune mirate direzioni del Sole con le Stelle, in vista di edificare il nuovo Tempio umano (acquariano) ‘a immagine e somiglianza’ del Tempio solare e cosmico, orientato ai Misteri sfavillanti del Cielo.
A ridosso del Solstizio, tra il 18 e il 20 dicembre, il Sole appare (soggettivamente Sole/Vulcano, l’Anima) sulla soglia della Porta degli Dei di Capricornus, adombrato dalla direzione infinita al Centro galattico, suo perno o ascendente cosmico, Origine e Meta dell’intera Galassia;[1] e trafigge sulla vetta solstiziale la Stella Eltanin nella ‘Testa del Drago’, l’occhio del ‘Serpente alato’ vigile custode del sacro albero della saggezza, il ‘Drago di Luce vivente’ che detiene tra le sue spire l’energia del Potere vitale solare e cosmico.[2]
Simmetricamente, nella parte opposta del Cielo, la Terra (la sfera di esperienza, per il microcosmo: la Personalità) si trova in Valle alle porte del Segno nutritivo di Cancer, allineata con le proiezioni sull’eclittica della Stella polare (Orsa Minore), la ‘stella direttiva’ del nostro Pianeta sacra al Volere amorevole, della ‘Grande Madre’ e gigante rossa Betelgeuse (Orione), nonché delle stelle dell’Auriga, vettore di crescita e abbondanza: le energie del Centro dei centri galattico e della Resurrezione si riversano ora in direzione della Terra, proprio al suo culmine solstiziale.
Tale suprema convergenza di direzioni (cosmica, solare, planetaria) avviene nella Ruota del Divenire ogni circa 13000 anni. Direzioni cardinali che simbolicamente rappresentano la navata centrale del Tempio, la spina dorsale del Piano, la Via della Vita che innalza verso il mistero ultimo dell’Infinito, verso la sua luce scura trasfigurante.
L’Uomo non può perdere tali Date, tali occasioni splendide e uniche per la loro precisione, che ‘perforano gli anelli di tutti i mondi’.
Grandi visioni appaiono dunque nello Spazio sacro del Suo e nostro Cuore, contempliamo e seminiamo insieme queste Luci infuocate, quali possibili direzioni di soluzione verso un’unità vitale e cosciente umana, planetaria, solare e cosmica.
Quale impulso datore di Vita, quale Mistero agente di Sacralità, svela oggi la luce del Sole?
In tale giorno pre-solstiziale (18 dicembre), allorché lo splendore del Sole diurno ‘vela’ per tutto il giorno la luce scura e profondissima del Cuore galattico e della sua scia lattea, il Grande Accordo risuona tra i mondi. Quale araldo dell’Impulso iniziatico dell’intero ciclo annuale della Terra, la Freccia solare trapassa il Core galattico, il ‘cancello dell’Infinito’, inesistente eppure reale: non un ‘buco nero’, ma un Germe, uno Spazio trascendente ed immanente di Realtà assoluta, un Centro dei centri che è ovunque e sempre, eppure, per la sua ‘manifestazione periodica’ in quanto Via Lattea, è ivi focalizzato e accentrato.[3]
Il vento profondo del supremo Direttore dell’Orchestra galattica svela e rivela il Mistero dei misteri: il Mistero del Centro dei centri.
[…] Quel centro ardente, che tutto illumina, che tutto contiene, infonde vita a tutti gli esordi creativi. (Da: Gerarchia,§224, Agni Yoga).
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Il 20 dicembre è l’igneo potere di Eltanin ad essere liberato attraverso la verga dello Jerofante solare, e dosi del Mistero del Potere vitale impressionano la ‘base’ o il settimo centro di tutte le monadi planetarie (il Drago custodisce la kundalini solare). La ‘trazione cosmica’ alla Realtà centrale unificante, al Centro dei centri galattico, Cuore cosmico che concentra e converge lo Spazio universale, l’Infinito, domina e presiede ogni cuore: sulla Verticale della Vita, la Croce solare del Cuore risorge e risuona con la Croce planetaria, solare e cosmica.
È allora il tempo più propizio per mantenere stabile quel ‘Punto di tensione’, Proposito e Bene comuni dell’Umanità Una, e attestare l’origine e la meta cosmiche del nostro Cuore, l’Arciere del Sole: lo sguardo del cuore umano, del Pianeta, attraverso il ‘mirino’ del nostro amato Sole, trafigge con la sua freccia la grande Meta, e l’attira a sé.
Il supremo Sole sorgente, portatore del potere di ‘resurrezione’ e motore della Croce della Vita, nucleo erogatore di tutta la forza propulsiva evolvente, commensura gli spiriti pronti alla prospettiva dell’Evoluzione cosmica, in volo sul piano solare dell’Eclittica e sul corpo ‘infinitesimale’ del nostro amato Pianeta.
– L’umanità non ha mai pensato quanto costi il suo progresso evolutivo al Propulsore dell’energia. Si ritiene solitamente che l’energia stessa impiegata per evolvere determini l’ascesa di grado in grado. Ma si dovrebbe riflettere alla causa prima motoria. Il Magnete cosmico indica la via e la meta. In tutto il processo è imperativo cercare questa destinazione e accertare quale ne sia il centro. La forza propellente non è l’ascesa in sé: il nucleo di tutta l’attività cosmica è il centro dell’evoluzione. Gli eventi si concatenano alla sua periferia, e se non si compone un equilibrio fra le tendenze umane a evolvere e devolvere, è impossibile che si instauri una fase superiore. Il centro dell’evoluzione stabilisce l’equilibrio, e il centro del pensiero umano lo infrange. Nell’epoca dunque di scompenso tra bene e male, preludio al Satya Yuga, l’umanità deve sapersi dirigere con precisione. Gli appelli al Fuoco le danno la direzione. Il centro evolutivo, da cui sgorga un flusso incessante, mantiene le basi delle origini. (Da: Infinito I,§230, Agni Yoga).
Nella giusta direzione tutto è Uno.
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