Educazione del Cuore

Sole-Vulcano, che risponde al potere del primo Raggio e custodisce l’energia della Volontà divina manifesta, si trova attualmente nella 2^ qualità di Gemini che regna nell’Universo e governa con il magnetismo dell’Amore, che tollera, comprende, riordina ed insegna ad amare lo Spazio!

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Lo Spazio è vibrante e infinito e ogni sua piccola parte, che lo riproduce per intero, costituisce una sfera indipendente e in questa sfera per amore, e solo per amore, si conferma l’ordine.

Proprio perché ogni essere umano rappresenta una piccola porzione di Spazio non si può ridurre l’Educazione a un metodo finalizzato a trasmettere informazioni, trasferire dati, definire abilità e neanche a eccessive offerte di beni di consumo elargiti dagli adulti ai giovani, sia per tacitare i sensi di colpa per il sostanziale disinteresse nei confronti dei loro figli, sia per appagare materialmente il desiderio di immediata felicità.

Per rispettare il governo dell’Educazione è necessario che si insegni ad amare lo Spazio che, attraverso i suoi Luminari, orienta gli individui alla comprensione che non può esistere una comunità umana, degna di questo nome, senza che all’interno di essa esista il costante pensiero che il valore più importante sia il vantaggio di tutte le parti che la compongono.

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Per questo è urgente migliorare i sistemi morali ed educativi, per non dimenticare che il bambino di oggi non è altro che il nostro barometro, il nostro vero maestro, e che l’adulto di domani, se viene educato secondo la scienza del cuore, donerà amore, se cresciuto nell’odio genererà violenza, se allevato nell’indifferenza non lascerà nulla di sé.

L’educazione è l’incontro tra due persone, e non solo, che ragionevolmente concordano tempi e modi di dialogo, stabilendo e realizzando relazioni, ma spesso, durante questo incontro, ci si dimentica con molta facilità che i giovani in formazione hanno bisogno di amore, di affetto e soprattutto di vicinanza perché vogliono sentirsi accanto a qualcuno e sentire qualcuno che stia disinteressatamente vicino a loro.

La consapevolezza del fanciullo dovrebbe essere indirizzata in modo tale che egli riconosca fin dall’infanzia che tutto ciò che gli si insegna mira al bene comune, lo si dovrebbe educare pertanto ad essere pronto a guardare avanti basando, ad esempio, l’insegnamento della storia passata sulla crescita della coscienza razziale più che sui fatti delle conquiste materiali tramite guerre aggressive.

Poiché nella sua mente il passato si connette al presente, bisogna sviluppare la capacità del bambino di unificare i diversi aspetti della sua vita in modo da capire che l’esistenza di ognuno è solo una piccola frazione della Vita totale che palpita in tutte le forme, i regni, i pianeti, i sistemi solari, per cui diventa facile comprendere che la si condivide con tutto ciò che esiste e che quindi dovunque è presente una vera “fratellanza di sangue”.

Fin dai primi anni di vita si può insegnare ai bimbi il concetto di relazione perché essi lo comprenderanno meglio dell’adulto educato secondo i vecchi metodi : quando il senso di responsabilità e di corrispondenza saranno inculcati già nella prima  infanzia sarà più facile raggiungere l’altro grande obiettivo della Nuova Educazione, cioè l’unificazione, nella coscienza, fra l’impulso vitale e l’anelito a conoscere.

Ci si dovrebbe occupare fondamentalmente di rapporti e interrelazioni, di sanare fratture e quindi di ristabilire l’unità con la creazione della scienza dei giusti rapporti e dell’amore incondizionato, che dovrebbero rappresentare i cardini del nuovo insegnamento.

I genitori e gli educatori, che accompagnano un bambino nel suo percorso di crescita, compiono una straordinaria avventura che permette loro di scoprire nuovi aspetti della vita e della stessa esperienza umana.

E’ urgente che si riscopra il valore dell’autorevolezza degli adulti nei confronti dei giovani, perché significa per entrambi riappropriarsi di relazioni, mettersi in discussione, accettare senza riserva alcuna nuovi orientamenti per nuovi stili di vita, in quanto l’educatore avvia e accompagna la crescita umana e spirituale della persona che incontra sul suo cammino.

Purtroppo l’adulto ha smarrito le certezze più elementari generate dall’affermazione di quei valori di vita, che il genitore-adulto non riesce più a trasmettere al figlio-minore.

Un esempio concreto di ciò è la perdita della “narrazione” tra le generazioni, per cui sono sconosciute le radici della propria storia familiare e comunitaria; si è perso il senso della responsabilità capace di promuovere una stimolante ricerca di se stessi come parti di un Tutto, forse perché profondamente scoraggiati per la scomparsa di riferimenti valoriali.

Questo stato di cose richiede un’emergenza educativa, relativa non solo a singoli, ma a gruppi e istituzioni che denotano una crescente sfiducia degli adulti (genitori, docenti ed educatori in genere) a guidare le nuove generazioni, come al limite dell’impossibilità: è quasi uno stato d’impotenza, d’incapacità, d’insoddisfazione, che sfocia inevitabilmente in un chiudere gli occhi sugli interrogativi posti dai giovani.

Di contro è constatabile il disinteresse, la diffidenza, il disagio che c’è nell’animo degli adolescenti di fronte alla mancanza di competenza degli adulti anche nel comprendere i loro codici esistenziali.

Tale disastro comunicativo è frutto anche di una post-modernità caratterizzata da un diffuso disorientamento culturale, che determina un deficit di trasmissione dei valori umani, affettivi e spirituali tra  noi adulti e i nostri figli.

Infatti non si tratta più della fisiologica incomprensione generazionale, che è sempre esistita da che mondo è mondo e che, comunque, è sempre stata necessaria e funzionale per infrangere idoli e sollevare passioni per il cambiamento dei valori convenzionali di un determinato momento storico e quindi essere un fattore di evoluzione. La differenza ideologica e culturale tra le nuove e le vecchie generazioni è un fenomeno che è stato costantemente presente e da sempre ha diviso la società perché ai giovani, il più delle volte ribelli e appassionati, tutto ciò che appartiene al mondo dei “vecchi” è apparso in ogni tempo come estraneo e opprimente.

I giovani di oggi sono molto più liberi dei giovani di ieri che, assoggettati al volere dei genitori, difficilmente erano autonomi nelle scelte di vita, eppure molti ragazzi hanno perso la capacità e la voglia di combattere per il raggiungimento dei propri obiettivi e per ottenere un futuro migliore per tutta la società.

Allo stato attuale genitori e figli vivono su un piano fin troppo paritario e i rapporti tra loro risultano a volte più sereni e distesi ma, talvolta da parte dei giovani viene a mancare il rispetto e da parte degli adulti l’autorevolezza, per cui diventano inevitabili contrasti e diverbi.

Il compito della Nuova Educazione è quello di ripristinare l’antica semplicità e i veri valori perché la situazione odierna illustra con eloquenza che il possesso e la moltiplicazione dei beni materiali sono d’ostacolo e non dimostrano affatto che l’umanità abbia trovato la vera via della felicità.

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Gli uomini stanno rapidamente imparando questa lezione e già guadagna terreno la reazione in favore della ricerca della vera essenza delle cose e di valori più profondi ed elevati.

L’amore del possesso e la presa aggressiva di ciò che si desidera si sono dimostrati molto inclusivi e hanno distinto la condotta non solo degli individui, ma anche delle nazioni e delle razze intere: aggredire per possedere è stata, infatti, la caratteristica della civiltà umana degli ultimi millecinquecento anni.

L’avvento dell’Era dell’Acquario legittima la certezza che il Nuovo si avvicina portando con sè un rinnovato tipo di civiltà e di cultura che aiuterà i giovani a integrare la propria personalità, favorendo lo sviluppo individuale, rendendoli responsabilmente amorevoli, consapevolmente creativi e orientati verso una visione etica della vita.

Il Governo dell’Educazione riconosce nel potere d’amare e nell’imitazione del Cielo i presupposti per accedere a un rinnovato metodo educativo che contempli l’intento del Volere divino che è il Bene comune, la cui idea è inseparabile da quella di Spazio, e che indirizzi l’individuo in formazione verso la ricerca del senso profondo dell’esistenza e dell’amore per l’Infinito.

E-ducare significa trarre da ognuno il meglio di sé per amore, con l’intento di svilupparne i talenti, lo spirito di cooperazione e di comunanza, perché solo così si può viaggiare nell’Universo che, per mezzo del Due, riunisce ed ospita tutte le creature nutrendole con cura e mettendo ogni parte in relazione con ogni altra, riuscendo a includere e tenere insieme i più disparati tipi di energia.

Questo è il prodigio del cuore dell’uomo che vibra all’unisono con il Cuore del Cosmo e manifesta di continuo la sua illimitata capacità di amare e di unire in una grande fiamma che purifica.


“Intendete l’amore come stimolo per ampliare la coscienza. Senza amore il cuore non s’infiamma, né resta invulnerabile, né è capace di auto sacrificio.

Siate grati a ogni ricettacolo di amore: esso è ai confini del nuovo Mondo, dove odio e intolleranza sono banditi.

Il sentiero dell’amore è la tensione dell’energia cosmica.

Così gli uomini troveranno la loro funzione nell’Universo: non più foglie secche, ma loti di fiamma, saranno in tutto simili al Mondo supremo.” *


* Collana Agni Yoga, Cuore § 243, Nuova Era, 1979.
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3 risposte a Educazione del Cuore

  1. enio dice:

    Occorre una nuova visione della Terra che pensi il nostro pianeta non come un ammasso di materia assemblata casualmente, ma come un unico organismo con molteplici elementi interconnessi, così che un battito di farfalle in una parte del globo possa provocare un uragano in un altra parte del mondo e l’emissione di continue sporcizie nell’aria possa provocare sporcizia e malessere nell’anima.
    Occorre una purificazione del nostro modo di pensare, un’ecologia della mente, che ci faccia comprendere che nell’uomo esiste un’imprescindibile complementarietà tra materia e spirito, nel senso che un pensiero senza materia non potrebbe nascere e la materia porta in sè la traccia del pensiero.
    Occorre una filosofia in grado di dare respiro e importanza alla dimensione umana della vita, perchè nella nostra società aumentano le conoscenze scientifiche, mentre la saggezza e la sapienza rimangono ferme. Esiste solo il primato della tecnologia e della produzione (il famoso PIL), senza che vi sia una idea che orienti tutto ciò, tranne il profitto.Sembra una macchina impazzita, senza macchinista, interessata unicamente alla velocità.
    SENZA ETICA DOVE CI PORTERA’ LA SCIENZA E LA TECNOLOGIA?
    ” Fatti non foste a viver come bruti,
    ma per servir virtute e canoscenza” Dante
    Nell’animo nostro vi è virtù e conoscenza. Ovviamente nella conoscenza c’è virtù e nella virtù c’è conoscenza: Tuttavia non vanno sempre insieme perchè vi sono persone virtuose ma ignoranti e persone colte ma disoneste. In questo nostro tempo stiamo assistendo ad un aumento della conoscenza ed ad un arretramento della virtù, soprattutto nell’etica publica. Penso sia importante chiedersi se nella nostra vita sia più importante la conoscenza o la virtù. L’educazione deve partire da noi stessi. Enio

  2. Gabriela dice:

    Questo scritto, descrive bene la realtà attuale e lascia quindi spazio ad infinite domande. Come proporre la grande legge insita nel rapporto aureo nella famiglia di oggi? il minore sta al maggiore come questo sta al tutto ?.Come ripristinare questo ordine armonico che riporta il figlio che sta al genitore, come questo sta al tutto ? Come dice Gibran,” i figli non sono i nostri figli “, giustamente appartengono ad un futuro che difficilmente riusciamo ad immaginare. Ma la sfida del futuro consiste proprio nel potere dell’immaginazione creativa, nella capacità di seminare idee nuove, magari con semplicità lavorando per coltivare il terreno. Ad ogni genitore, viene affidato un terreno, il figlio, ogni bimbo nasce con un proprio terreno, con una sua caratteristica e condizione, ed ogni genitore si organizza , si prepara, lavorando per questo ogni terreno che gli è stato affidato.. Ogni genitore semina insegnamenti, non solo attraverso le parole, ma soprattutto attraverso la sua vita. I bimbi , ripeto spesso ,nei gruppi di genitori, “respirano la nostra aria”, ci osservano, ci sentono in modo profondo. A noi il grande potere e responsabilità di vivere una vita armoniosa. Dalla coppia genitoriale, il figlio apprende l’amore, riceve sicurezza, stabilità. Noi riusciamo a trasmettere i valori di base, semplicemente attraverso la nostra vita, come ci relazioniamo, come viviamo, come amiamo. I figli assorbono, trasformando il loro terreno, metabolizzando ciò che vivono con la propria natura. Ai grandi quindi , genitori, educatori, abitanti della terra, il compito di seminare. Senza dubbio non avremo modo di raccogliere il risultato, ma la ricompensa sarà nella speranza, che è la visione di aver lavorato per il futuro, che sarà migliore, glorioso.

  3. Maria Luisa dice:

    Come fa bene parlare del cuore!
    Tornare alla semplicità, anche ai racconti di una volta, riuniti intorno al caminetto, che magia…
    Vedere i volti dei bambini in ascolto di meravigliose avventure. Di eroi in difesa dei più deboli.
    Del cuore infinito, l’unico che può contenere l’infinito, e si può continuare e continuare…
    Il “cuore” sa ascoltare.
    Maria Luisa

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